ISTITUTO COMPRENSIVO "VIA ROMA - SPIRITO SANTO COSENZA 03 05 SETTEMBRE 2014

Documenti analoghi
DSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Bisogni Educativi Speciali

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, Villanterio Tel. 0382/ Fax 0382/ SCUOLA DI A.S.

Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Salaria Antica Est n.27/c L AQUILA

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA

L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)

Allegato A ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. effettuati da. periodo e frequenza.. modalità.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER DSA Anno Scolastico 20./20

Normale, conforme agli obiettivi della classe ai sensi degli artt. 12 e 13 dell O.M.

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?

dai D.S.A. ai B.E.S

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD

VADEMECUM per INSEGNANTI

ISTITUZIONE SCOLASTICA:

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA

Progetto Insegnare ad imparare le strategie metacognitive nei DSA UST Belluno / Associazione Soroptimist

Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

Bisogni Educativi Speciali

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Istituto Comprensivo G. Marconi PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES

DSA I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

NOTE DI APPROFONDIMENTO SU ALCUNI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO

Normativa Scolastica e DSA

A MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PER ALUNNI CON DSA)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

Prot. n. Polignano a Mare,li 14/10/2013. Ai docenti coordinatori SEDE

Alunno/a DSA Classe a. s. Docente Materia/e

COME SI RICONOSCONO I DSA? Per poter parlare di DSA è necessaria una diagnosi.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON ADHD

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.) per alunni BES (Bisogni Educativi Speciali)

In questo ordine e grado di scuola l azione da attuarsi è da intendersi come preventiva di eventuali

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Primaria Anno Scolastico

PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA

La segnalazione scolastica per D.S.A.

Adriana Volpato. P.D.P. Piano Didattico Personalizzato sc. Primaria

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Direzione Didattica. Marie Curie. Via Guicciardi, 1 Milano. Anno scolastico: / Plesso classe. Team docenti (e relative materie di insegnamento):

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

Legge 8 ottobre 2010, n. 170

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1.SEGNALAZIONE E/O PRESENTAZIONE DEL MEDICO AUSL

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO A.S.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

PERCORSO DIDATTICO/EDUCATIVO SPECIFICO PER ALUNNI CON D. S. A.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 20 / 20

Conoscere i Disturbi Specifici dell Apprendimento

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico. degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO

I disturbi specifici di apprendimento

Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano Bisogni Educativi Speciali

I.C. Paolo Stefanelli. Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano. Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) anno scolastico 2014/15

Dai Bisogni Educativi Speciali alle Esigenze Educative Speciali. Strumenti informatici a supporto di una didattica inclusiva

Parte 1 : Analisi dei punti di forza e di criticità a.s

BES tra normativa e. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. 29/09/13 dott. V.Gullotta 1

MAJORANA. A.S. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Triennio

Piano Annuale per l Inclusione A.S. 2012/13 - PARTE I - ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

Piano Didattico Personalizzato e Patto Formativo per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)*

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DSA Decreto n del 12 luglio 2011, attuativo della legge 170 dell 8 ottobre 2010

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (ai sensi del DM 27 /12/2012) Anno Scolastico

DSA CARATTERISTICHE E

Istituto Comprensivo Tiriolo Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di primo grado

(spazio per carta intestata della scuola)

I.T.C.G. G. RUFFINI Via Terre Bianche, 1 IMPERIA

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA

Scuola primaria classe.. Referente DSA o coordinatore di classe

Istituto Comprensivo Tiriolo Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di primo grado

UNA PROPOSTA CONCRETA PER GLI INSEGNANTI. B.E.S. e D.S.A. aspetti didattico pedagogici tra normativa e pratiche operative

PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome: Data e luogo di nascita: Istituto: Classe:

Scuola Istituto Comprensivo via A.Moro Buccinasco a.s.2015/2016 Piano Annuale per l Inclusione

DSA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER GLI ALUNNI CON DISTURBI DA DEFICIT DELL ATTENZIONE E COMPORTAMENTALI

UNA DIDATTICA PER I DSA UNA DIDATTICA PER TUTTI GLI ALUNNI

BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica

La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze

BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

BES (BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI) TRA SCUOLA-FAMIGLIA-SANITA. Paola Damiani Referente BES-USR per il Piemonte Ufficio VI- Dirigente Stefano Suraniti

COSA SONO I D.S.A.? circoscritte

P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO DIREZIONE DIDATTICA DI BUDRIO SCUOLA PRIMARIA A.S.

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Protocollo alunni con Bisogni Educativi Speciali PREMESSA

Transcript:

ISTITUTO COMPRENSIVO "VIA ROMA - SPIRITO SANTO COSENZA 03 05 SETTEMBRE 2014 PERCORSO di AUTOFORMAZIONE sui BES AREA STRUMENTI (strumenti compensativi e dispensativi, operatività didattica, analisi casi);

Associazione Potenziamenti Potenziamenti nasce con l obiettivo di accogliere e indirizzare le crescenti esigenze delle persone interessate da DSA e delle loro famiglie. L attività dell Associazione mira a diffondere, attraverso i propri volontari, la cultura dei DSA intesi come neurovarietà, da rispettare e potenziare, ponendo come valore imprescindibile il diritto all apprendimento da parte delle persone interessate da Disturbi Specifici dell Apprendimento. L organizzazione di volontariato ha funzione di raccordo tra scuola, famiglia e operatori specializzati fornendo informazioni, assistenza, mediazione e quanto altro occorre per garantire agli studenti un adeguato percorso formativo.

Direttiva ministeriale del 27 12 2012 Strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica. Documento che stimola l attività di personalizzazione didattica ed in particolare introduce il concetto di Bisogno Educativo Speciale. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Definizione di BES Il bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e/o apprenditivo, che consiste in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo e stigma sociale, indipendentemente dall eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Direttiva ministeriale del 27 12 2012 Riconosce come ogni alunno, per differenti motivi, transitori o permanenti, possa necessitare di una modalità di insegnamento personalizzata. Chiarisce e riconosce come le difficoltà scolastiche possano derivare da DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI, da SITUAZIONI DI SVANTAGGIO sociale e culturale o da DIFFICOLTÀ derivanti dalla scarsa conoscenza della lingua o della cultura italiana. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DSA DEFICIT DEL LINGUAGGIO DEFICIT DELLE ABILITA NON VERBALI DEFICIT DELLA COORDINAZIONE MOTORIA DEFICIT DELL ATTENZIONE E DELL IPERATTIVITA FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE (FIL) DISTURBI EVOLUTIVI GLOBALI DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO LIEVE Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

SITUAZIONI DI SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO LINGUISTICO (STRANIERI) CULTURALE DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE ALTRE DIFFICOLTÀ (MALATTIE, TRAUMI, DIPENDENZE ) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Chi sono i BES? (Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 / Circolare n.8, 6 marzo 2013) Alunni con disabilità Alunni con DSA Alunni con altri BES (in caso di svantaggio o disagio) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

ALUNNI CON DISABILITÀ RIFERIMENTI LEGISLATIVI Legge 104/92 DPR 24 febbraio 1994 DPCM 185/06 STRUMENTI DIDATTICI Profilo dinamico funzionale PEI Piano Educativo Individualizzato (progetto di vita in età scolare sul quale i docenti della classe predispongono il piano di studi personalizzato: tempi più lunghi, uso di strumenti, prove equipollenti *.) Docente specializzato per il sostegno didattico * Prove che, anche se differenti nella somministrazione o nei contenuti, devono mettere la commissione in grado di verificare se l alunno conosce gli elementi essenziali delle discipline. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Alunni con DSA RIFERIMENTI LEGISLATIVI STRUMENTI DIDATTICI Legge 170/2010 + DM 12 luglio 2011 (Linee Guida) Legge Regionale 11 aprile 2012 Accordo Stato-Regioni 25 luglio 2012 PDP (Piano Didattico Personalizzato) in presenza di certificazione sanitaria Strumenti Compensativi Misure Dispensative Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Alunni con altri BES (in caso di svantaggio o disagio) RIFERIMENTI LEGISLATIVI STRUMENTI DIDATTICI Circolare Ministeriale 27 dicembre 2012 Circolare n. 8 del 6 marzo 2013 PDP in assenza di certificazione sanitaria Strumenti Compensativi Misure Dispensative Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

D.M. 27 dicembre 2012 Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Agli studenti con BES e DSA le istituzioni scolastiche garantiscono: L uso si una didattica individualizzata e personalizzata; L introduzione di strumenti compensativi nonché di misure dispensative; Adeguate forme di verifica e valutazione.

Didattica Individualizzata e Personalizzata Deve tenere conto: dello stile di apprendimento dello studente dei suoi punti di forza Prevede la stesura di un Piano Didattico Personalizzato strumenti compensativi e misure dispensative

Stili di Apprendimento Gli alunni con DSA incontreranno maggiori difficoltà con il canale VISIVO VERBALE, basato sulla letto-scrittura, privilegiando invece gli altri tre canali (Visivo- non verbale; Uditivo; Cinestetico.)

CANALI DI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI E STRATEGIE DA ATTIVARE PER VALORIZZARE LO STILE DI APPRENDIMENTO

Strategie per facilitare l apprendimento quando gli studenti hanno difficoltà ad: 1. ACCEDERE E COMPRENDERE LE INFORMAZIONI; 2. SELEZIONARE e RIELABORARE LE INFORMAZIONI; 3. MEMORIZZARE LE INFORMAZIONI; 4. VERIFICARE LA CONOSCENZA DEI CONTENUTI;

ACCEDERE E COMPRENDERE LE INFORMAZIONI Creare degli indicatori anticipati: 1. PARTIRE DAL LIBRO: titolo, sottotitoli, indici testuali, parole evidenziate, immagini con didascalie, eventuali box. 2. Fare IPOTESI SUL CONTENUTO del testo e attivare eventuali CONOSCENZE PREGRESSE. 3. Leggere e spiegare.

TITOLO Linea del Tempo: In che periodo siamo? Cartina: Dove siamo? Parola chiave: Città-stato

SEMPLIFICARE IL TESTO SEGMENTARE IL TESTO; INDIVIDUARE PAROLE-CHIAVE E CERCHIARLE; EVIDENZIARE I CONCETTI-CHIAVE; ANNOTARE, ACCANTO AD OGNI SEGMENTO, UNA FRASE CHE NE RIASSUMA IL CONTENUTO.

GRECIA: PENISOLA DEL MEDITERRANEO CON COMMERCIO MARITTIMO NASCONO LE CITTÀ STATO AUTONOME NELL AMMINISTRAZIONE, LIBERE E INDIPENDENTI.

SELEZIONARE E RIELABORARE LE INFORMAZIONI PASSAGGIO DAGLI INDICI AD UN ORGANIZZATORE GRAFICO

ORGANIZZATORI GRAFICI DELLA CONOSCENZA (MAPPE, TABELLE, DIAGRAMMI ) Raccolgono e organizzano le informazioni, esplicitano relazioni tra oggetti, eventi o concetti all'interno di un compito di apprendimento (Calvani, 2011).

MAPPE FACILITANO: - L APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO - LA CONCETTUALIZZAZIONE - LA MEMORIZZAZIONE

MAPPE POSSONO ESSERE: CONCETTUALI: RAPPRESENTANO E ORGANIZZANO INFORMAZIONI MENTALI: RAPPRESENTANO LE ASSOCIAZIONI TRA CONCETTI

MAPPE CONCETTUALI

MAPPE MENTALI

VERIFICARE LA CONOSCENZA DEI CONTENUTI Privilegiare la verifica orale; Programmare le interrogazioni; Avvisare qualche minuto prima di interrogare, per dare il tempo all alunno di prepararsi psicologicamente e di ripetere.

Verifiche scritte Preparare prove adatte alle capacità dell alunno; Valutare i contenuti e non la forma: tolleranza dell errore. Accettare risultati parziali e premiare i miglioramenti di prestazione; Diminuire la quantità della prova e dare più tempo per eseguirla.

Lingue Straniere Glia alunni con DSA possono usufruire: Tempi aggiuntivi per le verifiche; Adeguata riduzione del carico di lavoro; In caso di disturbo grave è possibile dispensare l alunno dalla valutazione nelle prove scritte.

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE

STRUMENTI COMPENSATIVI Sono strumenti che permettono di compensare la debolezza derivante dal disturbo, facilitando l esecuzione di compiti automatici compromessi dal disturbo. Sono quindi gli strumenti utili ad esprimere e/o migliorare il potenziale dell alunno.

Strumenti compensativi: Tabelle con regole grammaticali; Tabella dei segni (+, x, -, :; <, >, =;) Tabella con le tabelline; Schede di sintesi con parole-chiave; Mappe Concettuali/Mentali; Calcolatrice; Registratore; Computer con programmi di video scrittura; Vocabolario multimediale e tutto ciò che aiuta l alunno a compensare il suo disturbo.

Misure Dispensative Le misure dispensative sono le strategie didattiche messe in atto per rendere le richieste della scuola più funzionali al raggiungimento degli obiettivi scolastici. Riguardano la dispensa da alcune prestazioni.

lettura ad alta voce la scrittura sotto dettatura prendere appunti copiare dalla lavagna il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti: l alunno può usufruire del 30% di tempo in più per lo svolgimento di una prova ovvero della riduzione, quantitativamente, del carico. la quantità eccessiva dei compiti a casa l effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare diversi supporti (pc, correttore ortografico, sintesi vocale) Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l uso di schemi e/o mappe durante l interrogazione

Lingue straniere e DSA Lingue straniere: Linee Guida p.20: in caso di disturbo grave è possibile in corso d anno dispensare l alunno dalla valutazione nelle prove scritte. pare opportuno precisare che l esonero riguarda l insegnamento della lingua straniera nel suo complesso, mentre la dispensa concerne unicamente le prestazioni in forma scritta. Si sconsiglia viceversa la possibilità, prevista in casi di dislessia molto severa, di essere esonerati dalle lingue straniere. (Legge 170/2010, art. 5. 2. C) L esonero totale dall insegnamento della lingua straniera infatti porta a ricevere solo un attestato, e non un vero diploma.

Attenzione! Tra le lingue straniere non si possono intendere anche il LATINO e il GRECO, perciò non si può richiederne la dispensa dalla forma scritta, ma si devono personalizzare le prove.

CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI La tipologia dell intervento varia in relazione all eterogeneità dei profili funzionali e di sviluppo. Di conseguenza gli interventi possono essere: PREVENTIVI; ABILITATIVI. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

PREVENTIVI: IDENTIFICAZIONE PRECOCE => rafforzamento componenti deficitarie (soprattutto meta- fonologiche). (S. INFANZIA- INIZIO PRIMARIA) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

ABILITATIVI: RECUPERO delle funzioni o componenti deficitarie attraverso cicli di esercizi mirati. (SCUOLA PRIMARIA) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

LETTURA STRUMENTALE O COMPRENSIONE DECODIFICA Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

LETTURA STRUMENTALE 4 STADI NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA: 1. LOGOGRAFICO 2. ALFABETICO 3. ORTOGRAFICO 4. LESSICALE: Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

PER IMPARARE A LEGGERE BISOGNA: SVILUPPARE CAPACITA DI RICONOSCIMENTO VISIVO E DI ANALISI DELLA STRUTTURA DELLA PAROLA: - IDENTIFICARE LE LETTERE; - RICONOSCERE IL LORO VALORE SONORO - RAPPRESENTARE FONOLOGICAMENTE LE PAROLE - RICONOSCERE IL SIGNIFICATO Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

SI CONSIGLIA QUINDI L ADOZIONE DEL METODO FONO SILLABICO O SILLABICO: - FONO-SILLABICO (OGNI CONSONANTE DERIVA DALLA FORMA DI UN OGGETTO emme di mela, effe di fata) -SINTESI SILLABICA (RICOSTRUIRE UNA PAROLA A PARTIRE DALLA SEQUENZA DELLE SUE SILLABE ME LA = MELA ) - LAVORO FONOLOGICO ( INDIVIDUZIONE DEL FONEMA INIZIALE DI PAROLA, POI FINALE E INFINE INTERMEDIO, RAGGRUPPAMENTO DI IMMAGINI IL CUI NOME COMINCIA O FINISCE CON LO STESSO SUONO ) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

PAG. 13 LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PAG. 14 LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

SCRITTURA MEGLIO INZIARE CON LO STAMPATO MAIUSCOLO = FORMA DI SCRITTURA SEMPLICE PERCHÉ ARTICOLATA SU UNA SOLA BANDA SPAZIALE DELIMITATA DA DUE LINEE (BILINEARE): TUTTE LE LETTERE HANNO LA STESSA ALTEZZA. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

LO stampato minuscolo o il corsivo SI ARTICOLANO SU TRE BANDE SPAZIALI E LE LINEE DI DEMARCAZIONE SONO 4 : a e c b l p q g a e c b l p q g A E C B L P Q G Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

PRESENTARE LA STESSA LETTERA IN PIÙ CARATTERI CREA DIFFICOLTÀ PERCETTIVE COMPLESSE AGLI STUDENTI. È OPPORTUNO SOFFERMARSI SU UNA MODALITÀ FINCHÉ L ALUNNO NON ACQUISISCE UNA STABILE RAPPRESENTAZIONE MENTALE DELLA FORMA DI QUELLA LETTERA. Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

CLASSIFICAZIONE ERRORI DI SCRITTURA ERRORI FONOLOGICI L ANALISI FONOLOGICA DELLA STRINGA NON è AVVENUTA CORRETTAMENTEE ERRORI FONETICI DIFFICOLTà NELL ANALISI PERCETTIVA DEL SUONO, DELLE VARIAZIONI DI INTENSITà SONORA E DI DURATA (PER ES. DOPPIE, OMISSIONI, ACCENTI) ERRORI ORTOGRAFICI MANCATO RISPETTTO DELLE CONVENZIONI ORTOGRAFICHE DELLA LINGUA (H, APOSTROFO, FUSIONI, SEPARAZIONI, SCAMBI DI GRAFEMI OMOFONI NON OMOGRAFI) Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

TIPOLOGIA DI INTERVENTO AREA CONTENUTI INTEVENTO SU ERRORI FONOLOGICI ( DAL II QUADRIMESTRE DELLA CLASSE PRIMA) INTERVENTO SUI SUONI DIFFICILI E INTERVENTO SUGLI ERRORI ORTOGRAFICI ( DA FINE CLASSE PRIMA / INIZIO CLASSE SECONDA) SUONI SEMPLICI SUONI NASCOSTI SUONI COMPLESSI SUONI DIFFICILI PAROLE CON -BISILLABE SEMPLICI - TRI/PLURISILLABE SEMPLICI PAROLE CON -DITTONGO / IATO -GRUPPO N + CONSONANTE - GRUPPO R/L/M + CONSONANTE PAROLE CON GRUPPI CONSONANTICI: -P+R -CONSONANTE ù R -S+P / S+T / S+C/ S+ T+ R - PAROLE CON DIGRAMMI E TRIGRAMMI: -CIA/CIO/CIU -GIA/GIO/GIU -CHI/CHE - GHI/GHE -GN -GLI -SCI/SCE -CU /QU(CQU Dott.ssa Natalia Marianna Iannazzo

Natalia Marianna Iannazzo Tutor dell Apprendimento Esperto Didattico sui Disturbi Specifici dell Apprendimento Perfezionamento in Strategie e metodologie di innovazione didattica con i nuovi media. Flipped classroom Tutor Campus AID Cell. 338 35 57 481 Email: nataliamarianna@gmail.com TERESA D ANDREA Associazione PotenziaMenti Via Adige 16 87036 Rende (Cs) Telefono e fax +39 0984 46 48 36 Tel. 339 38 24 552 338 35 75 481 potenziamenti@gmail.com