Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura Assessorato Città Storica Biblioteca Panizzi Musei Civici Settimana della fotografia europea
La Settimana della fotografia europea è un progetto del Comune di Reggio Emilia, promosso dagli Assessorati Cultura e Città storica, che ha preso il via nell aprile 2005 e culminerà in un programma di eventi a Reggio Emilia tra aprile e maggio 2006. Il progetto, curato da Angela Madesani, coinvolge sedici fotografi italiani ed europei, tra i più importanti nel panorama internazionale, impegnati a Reggio Emilia in un lavoro collettivo che intende indagare lo spazio urbano, proponendo un nuovo sguardo sulla città e la comunità che in essa vi abita. Attraverso la fotografia, si vuole portare l attenzione su una domanda essenziale del nostro presente: quella che, nell epoca del disorientamento e della perdita del luogo, torna ad interrogare il rapporto tra la persona e lo spazio esterno scandito dalla molteplicità dei paesaggi. Quella relazione, cioè, che molto concretamente definisce il nostro stare nel mondo. La Settimana della fotografia europea pone al centro di questa ricerca il tema del confine, del limite, considerati non solo e non tanto in senso geografico, ma anche sociale, psicologico, culturale. Ogni confine implica sempre un viaggio dal noto all ignoto o viceversa, e in questa prospettiva l esperienza del limite mostra non un termine, ma un diverso stato delle cose. L intento è quello di privilegiare la fotografia come esperienza conoscitiva che si interroga sul reale e si apre alla complessità dei luoghi, antropologici e geografici, a partire dalle loro possibili immagini. Una lettura fotografica che vuole esplorare il volto della città per rintracciare le identità che in esso sono intessute. Questo progetto di ricerca s inscrive idealmente in quella corrente della fotografia contemporanea che, in Italia, fu inaugurata da Luigi Ghirri. L opera del fotografo reggiano rappresenta un imprescindibile punto di riferimento, non solo perché ha dato il via al rinnovamento della fotografia italiana negli ultimi decenni, ma anche perché ha creato un dialogo tra la fotografia e le altre arti, l architettura, la letteratura. Il tema era e rimane ancora oggi la ricerca di una nuova visione del paesaggio in trasformazione, elemento fondante della fotografia contemporanea non solo italiana ma internazionale. La Settimana della Fotografia Europea è parte di un più ampio percorso teso alla valorizzazione di un patrimonio culturale di rilievo, che pone Reggio Emilia, la Fototeca della Biblioteca Panizzi e l Archivio Ghirri in essa conservato, tra i luoghi significativi della fotografia europea contemporanea.
L importante manifestazione affronta un tema caro non solo all arte e alla fotografia, ma anche alla filosofia e alla cultura: quello del limite, del margine, del confine. Non tanto o non solo in senso geografico, ma da un punto di vista sociale, psicologico, culturale, storico. Un tema dunque particolarmente significativo e attuale nel nostro momento culturale. In tal senso si è pensato a diversi appuntamenti tra cui uno di carattere strettamente contemporaneo costruito side specific per la città di Reggio Emilia e un altro di carattere storico. Per la parte contemporanea il progetto prevede di invitare alcuni artisti-fotografi italiani e europei a proporre il loro sguardo sulla città, con una ricerca che potrà essere sia di matrice urbanistica sia antropologico-sociale. In tal senso sono stati invitati au- tori di diversa formazione e con competenze diverse. L elemento unificante consiste nella qualità della ricerca e nell importanza che gli autori rivestono nel panorama internazionale della fotografia e in quello più generale dell arte. Il progetto intende inoltre proporsi in una chiave originale rispetto alle missioni fotografiche che hanno avuto luogo sinora. Tra gli invitati, infatti, si contano alcune personalità del mondo dell arte che per la prima volta si cimentano con questa dimensione della ricerca e che pertanto dovrebbero apportare nuovi stimoli su questo particolare terreno: dal tedesco Ingar Krauss, all irlandese Anne Tallentire, alla italo-russa Lena Liv. Per poter studiare e analizzare la realtà da interpretare fotograficamente, gli autori soggiorneranno a Reggio Emilia. I risultati del loro lavoro verranno
quindi esposti, durante la settimana della fotografia, in vari luoghi della città, non solo negli spazi espositivi istituzionali, ma anche in edifici e palazzi storici, in modo da creare una sorta di dialogo continuo fra la città e la sua immagine, dove contenuto e contenitore potranno diventare l uno lo specchio dell altro. La mostra sarà anche l occasione per intensificare i rapporti fra la città di Reggio Emilia e alcune capitali europee, tra cui Belfast, Berlino, Sarajevo. Il catalogo della manifestazione sarà un ulteriore luogo di riflessione non solo artistico-fotografica, ma anche filosofica, sociologica e antropologica. Tra i fotografi che hanno già confermato la loro presenza figurano Gosbert Adler (Germania), Emily Allchurch (Inghilterra), Gabriele Basilico (Italia), Leonardo Genovese (Italia), Jitka Hanzlová (Repubblica Ceca), Valerie Jouve (Francia), Ingar Krauss (Germania), Lena Liv (Italia), Esko Männikkö (Finlandia), Walter Niedermayr (Italia), Francoise Paradeise (Francia), Martin Parr (Inghilterra), Anne Tallentire (Irlanda), Marco Zanta (Italia). La manifestazione storica si proporrà invece come una prima riflessione sul tema del limite, del margine, attraverso i lavori realizzati da una trentina di artisti internazionali tra gli anni Sessanta e Settanta. In questo periodo la fotografia diviene strumento precipuo di ricerca da parte degli artisti dalla Pop Art all Arte Concettuale alla Land Art e il tema del limite è uno dei temi portanti di quella intensa stagione creativa che a maggior ragione oggi necessita di studi e approfondimenti. L ampia rassegna reggiana ambisce a diventare un
fondamentale punto di riferimento per quanti vorranno occuparsi di quel momento storico e culturale in senso più ampio. La mostra, infatti, è la prima grande ricognizione di opere fotografiche di questo periodo promossa in Italia. Nell esposizione saranno presentati lavori di fotografi e artisti di fama internazionale, che raramente hanno trovato spazio nelle rassegne italiane, tra cui: Vito Acconci, Bernd e Hilla Becher, Christian Boltanski, Hamish Fulton, Gilbert & George, Luigi Ghirri, Dan Graham, Sol Lewitt, Richard Long, Gordon Matta Clark, Ugo Mulas, Bruce Nauman, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Cindy Sherman, Robert Smithson, Franco Vaccari, Andy Warhol. Angela Madesani
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