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G.S.Dilettantistico ESQUILINO Via Tasso 35 00185 ROMA http//www.gsesquilino.it E-Mail: 040057@spes.fip.it Codice FIP: 040057 C.F.: 97471290581 PROGETTO ATTIVITÀ MINIBASKET PER BAMBINI IN ETÀ SCOLARE (5 10 ANNI) Specifiche: Programmazione in sintonia con le esigenze didattiche della scuola; Valutazione iniziale - intermedia finale; 1 ora di lezione settimanale; Manifestazione finale con foto di classe e t-shirt del progetto in omaggio; Insegnanti: Massimo BARALLA Istruttore Minibasket abilitato F.I.P.; Allenatore Basket abilitato F.I.P.; Alice CARACCI Laureanda in Scienze Motorie. I.U.S.M.; Istruttore Minibasket abilitato F.I.P. Andrea CARELLI Laureato Scienze Motorie I.U.S.M.; Istruttore Minibasket abilitato F.I.P. Contributo: 1 ora settimanale: 5,00 ad alunno mensile; Opzioni di pagamento:?? % a carico della scuola;?? % a carico delle famiglie; modalità di pagamento: da concordare Servizi gratuiti: massima disponibilità verso le insegnanti della scuola sulle problematiche didattiche; fotocopie di tutte le lezioni programmate e realizzate; consulenza a richiesta su casi particolari; materiale sportivo e sussidi didattici necessari; t-shirt personalizzata ed altri gadgets per tutti i partecipanti; foto di classe in formato jpg. Consulenza nella Programmazione curriculare ed extra-curriculare Vale quanto indicato sopra, nelle specifiche del punto precedente;

Avviamento alla pratica sportiva generalizzata in orario extra-curricolare Gruppo Sportivo Dilettantistico Aquilone, affiliato alla Federazione Italiana Pallacanestro; Attivazioni di corsi extra-curriculari, complementari alle attività curriculari, in continuità didattica ed organizzativa con altre attività gestite dall Associazione Genitori. Realizzazione di studi sperimentali e di monitoraggio sulle abilità motorie: compilazione di schede informative; somministrazione di test motori secondo la letteratura internazionale; test di valutazione iniziale, intermedi, finali; Metodo: Rilevamento in entrata; Re-test (controllo dell attendibilità del rilevamento); Rilevamento in uscita; Re-test. Introduzione al Gioco-Sport Profonde e molteplici sono le ragioni, di ordine psicologico, sociale e culturale che avvalorano un azione a favore della diffusione dell attività motoria e del gioco-sport (nel nostro caso il Minibasket) un età assai precoce, almeno in concomitanza con l inizio dell obbligo scolastico. Da questo punto di vista non possono che essere visti favorevolmente sia l attività motoria di base che il gioco intesi come facenti parte integrante dell educazione globale della persona. Il nostro scopo sarà allora quello di fornire al bambino una corretta educazione motoria di base, dandogli i concetti di conoscenza del proprio corpo, di lateralità, di orientamento nello spazio, di educazione posturale e respiratoria, conoscenze queste che lo aiutano a conoscersi meglio, a conoscere gli altri e lo spazio in cui opera. In quest ottica, si vuole contribuire ad un sano e completo sviluppo della persona attraverso attività che non selezionino i più bravi ma elevino il livello di equilibrio psico-fisico della massa, che consentano l estrinsecazione di energie altrimenti represse e l ampliamento di esperienze di vita che favoriscano il consolidamento della personalità e lo stesso processo di socializzazione. Si solidifica, in questo senso, il concetto progressivo dell attività motoria alla scuola d infanzia, dell attività motoria e del gioco-sport alla scuola primaria, dell educazione fisica e dello sport nella scuola media inferiore, dell educazione fisica e della specializzazione nella scuola media superiore. Il Minibasket Il Minibasket, gioco-sport simmetrico di movimento, è una delle attività fisicoaddestrative più consigliate in questo importante periodo dell età evolutiva (6-11 anni).

I bambini passano in questo periodo con gradualità e naturalezza dal movimento al gioco che è conseguenza logica ed istintiva di un attività motoria, dal divertimento agli scatti di corsa,dai comuni passaggi e tiri della palla al gioco-sport del Minibasket. Il bambino, giocando, si sente persona, socializza, si sicurizza, esercita la propria creatività, ha bisogno inoltre di essere gratificato e di auto-affermarsi ed il Minibasket, in questa logica, lo soddisfa enormemente. Valutando attentamente i tempi dell evoluzione motoria, è chiaro che il M. si adatta perfettamente al fanciullo, costituendo un attività motoria divertente, compensativa, addestrativa e competitiva. Su quest ultimo punto è opportuno spendere due parole per meglio precisare due definizioni che hanno dato adito a varie ed inesatte interpretazioni, e cioè: - agonismo: voglia, di confrontarsi, voglia di vincere e verificare il proprio valore - antagonismo: voler vincer a tutti i costi usando anche mezzi sleali Il nostro gioco-sport è,e deve essere, agonismo, in quanto se ad un soggetto non viene data la possibilità di misurarsi con gli altri, gli si nega anche la possibilità di costruirsi una propria dimensione reale. Chiaramente sarà compito dell Istruttore quello di stimolare nei modi più vari coloro che avranno bisogno di più tempo per assimilare determinati movimenti facendogli percepire il piccolo gap come ulteriore motivazione e fonte di impegno maggiore. Il Minibasket promuove in modo globale ed armonico lo sviluppo psico-fisico del bambino, sviluppa il senso della socievolezza, della responsabilità della capacità di auto-controllo, della misurazione delle proprie forze fisiche ed intellettive. In modo particolare il M. promuove uno sviluppo muscolare armonico (i quattro arti si muovo contemporaneamente nel palleggio, nel tiro, nel passaggio e nella difesa), oltre agli adattamenti fisiologici che preparano gli organi, deputati alle grandi funzioni vitali, ai successivi impegni, particolarmente a quelli cardio-vascolari; infatti, giocando, è necessario alternare periodi di massima inspirazione a periodi di massima espirazione per il continuo alternarsi di corse in avanti, indietro, riposo, corse laterali, salti ecc. Vengono migliorati il trofismo ed il tono muscolari ma anche i volumi respiratori, in virtù degli effetti benefici legati all educazione respiratoria; con il Minibasket si ottiene altresì una migliore coordinazione dinamica generale, un maggior equilibrio ed una maggiore destrezza. Il Minibasket accresce il potere di attenzione, di reazione e concentrazione del bambino ed evita i danni che può provocare un addestramento specifico, condotto precocemente; agisce, inoltre, a livello di sviluppo osseo in quanto vi è una simmetrica distribuzione funzionale del carico sui quattro arti ed ogni movimento è legato all altro e non vi è muscolo che non entri in funzione in maniera simmetrica e perfetta rispetto agli altri.

Ancora il M. prepara allo spirito di squadra esaltando, si, il talento e la creatività individuale ma mettendoli al servizio degli altri compagni al fine di rendere funzionali le proprie abilità insegnando a valutare l aiuto reciproco fra i vari componenti di una squadra. Il bambino, giocando a Minibasket, scarica sulla palla la sua aggressività e trova quelle soddisfazioni psichiche di cui avverte tanto bisogno per bilanciare le frustrazioni che possono scaturire dalla dimensione ludica moderna infantile. Metodologia d insegnamento del Minibasket Il principio ispiratore di questa progressione didattica di insegnamento è quello di insegnare il Minibasket ai bambini, non partendo dalla tecnica cestistica, ma dal loro modo di giocare. Seguendo tale principio si può ottenere che i diversi gesti tecnici e i differenti comportamenti tattici possano essere introdotti ed assunti per merito di giochi. Ciò non significa che sia sufficiente proporre ai bambini dei giochi e lasciarli giocare, sperando così che il loro livello di prestazione migliori da solo. Il ruolo dell Istruttore, nel proporre e sviluppare il gioco, consente al bambino di porsi progressivamente di fronte a nuove difficoltà e situazioni-problema da risolvere. Non basta che l insegnamento si basi sulla progressione di tecniche sempre più complesse; ciò di cui bisogna tener conto in ogni momento è che il gioco e i bambini costituiscono due realtà inseparabili. Profili per fasce d età Per illustrare le caratteristiche dei bambini che giocano a Minibasket, distinguiamo tre fasce d età: 5-6 anni 7-8 anni 9-10 anni Trattasi di classificazione indicativa e puramente tecnica. 5-6 anni A 5 anni il bambino è abbastanza preciso nei gesti e nei movimenti semplici (corre, salta, lancia, ecc.), è in grado di imitarli correttamente, sa arrampicarsi e il suo modo di pensare è concreto.

Gioca con il proprio corpo, con piccoli attrezzi, con la palla, si orienta nello spazio, gioca con gli altri con fini individuali piuttosto che collettivi, non si stanca se i giochi proposti sono divertenti, è curioso e vuole giocare in un ambiente sereno. 7-8 anni A questa età le capacità coordinative aumentano notevolmente, il bambino riesce a controllare meglio i gesti e i movimenti, li trasforma, vuole eseguire esercizi e giochi interessanti, differenti. Non è in grado di correggersi da solo ma non va corretto troppo spesso, è in grado di accettare nuovi problemi da risolvere (dal semplice al difficile), passa progressivamente dal gioco di esplorazione e di imitazione al gioco di regole. Non gradisce esercizi e giochi troppo lunghi e noiosi, li preferisce brevi e intensi, è in grado di apprendere nuove abilità motorie e di perfezionare quelle già possedute, in quanto è attento e concentrato. 9-10 anni Il bambino di questa età riesce ad anticipare mentalmente i movimenti che deve eseguire e riesce anche a controllarne l esecuzione, costruendo programmi motori sempre più rispondenti ed adeguati ai compiti da risolvere. La mobilità articolare e le capacità coordinative sono allenabilissime in questo periodo, le capacità condizionali possono essere definitivamente strutturate e, quindi, si può iniziare ad allenarle. A 10 anni il bambino capisce che per giocare meglio deve giocare con gli altri, passa dal pensiero concreto a quello astratto, vuole migliorarsi continuamente, è più sicuro, vuole apprendere gesti, movimenti e tecniche esecutive nuove, imita il campione preferito o l Istruttore. Inizia a prestare attenzione al giudizio dei compagni e ciò influenza notevolmente la costruzione dell autostima. Adeguati livelli di auto-stima, sollecitati in alcuni casi dall Istruttore, evitano atteggiamenti negativi (sentimenti d inferiorità) e contribuiscono ad elevare la fiducia in sé stessi, presupposto indispensabile per un coretto apprendimento di abilità tecnico-sportive. N.B. Non esistono grandi differenze tra maschi e femmine, per cui il carico di lavoro dai 5 ai 10 anni può essere perfettamente uguale durante le lezioni di Minibasket. Programmazione tecnico-didattica Insegnare il Minibasket per obiettivi sarà il compito principale che l Istruttore svilupperà nell ambito di una programmazione tecnico-didattica flessibile nel senso

che si adeguerà a caratteristiche, interessi, capacità, abilità motorie dei bambini al fine di risultare la più più produttiva possibile. Questi obiettivi, che definiamo didattico-educativi, sono suddivisi a seconda delle età in: - obbligatori: educazione e sviluppo del sistema sensomotorio, degli schemi motori e posturali, delle capacità e abilità motorie; - optativi: acquisizione e sviluppo delle abilità tecniche e tattiche (nel senso del saper interpretare le diverse situazioni e trovare soluzioni appropriate nel minor tempo possibile) specifiche del Minibasket. Gli obiettivi obbligatori saranno perseguiti da tutti i bambini, affinché possano beneficiare di ampie ed efficaci opportunità di crescita motoria; gli obiettivi optativi propri del Minibasket in quanto singola disciplina sportiva, saranno perseguiti dopo l acquisizione degli obiettivi obbligatori. La scelta degli obiettivi dipende dall età dei bambini e dalla loro situazione iniziale (valutazione) e costituisce la base per decidere COSA insegnare, QUANDO insegnare, COME insegnare e QUALI mezzi utilizzare per insegnare. E evidente che la scelta di un esercizio o di un gioco verrà effettuata partendo dalla convinzione che solo quell esercizio, in quel particolare momento, per quel bambino o quel gruppo, risulterà il più efficace per raggiungere l obiettivo prefissato. La scelta di giochi ed esercizi, dunque, sarà sempre successiva all individuazione degli obiettivi, tutto all interno di un equilibrio che vedrà rispettata la fantasia motoria, la naturalezza e la creatività dei bambini, ma che terrà conto della dimensione tecnica fatta di regole volte a migliorare l esecuzione di un gesto o di un movimento.

Progressione metodologica di insegnamento e relativi obiettivi E qui proposta una progressione metodologica di insegnamento che parte dal bambino (conoscenza del proprio corpo da fermo e in movimento, dello spazio, del tempo, degli oggetti, degli altri) per arrivare alla costruzione del giocosport Minibasket (regole, gesti e movimenti individuali e collettivi con la palla e senza, in attacco e in difesa) Oltre il pallone da Minibasket, gli attrezzi usati saranno vari: cerchi, birilli, bacchette, palle di spugna, corde ecc.

5-6 anni Saranno educate e sviluppate le capacità senso-percettive, gli schemi motori e posturali, le capacità motorie, lo spazio, il tempo, il rapporto spazio-tempo ecc., giocando con il proprio corpo (conoscenza dei movimenti che può compiere sia da fermo che in movimento), con piccoli attrezzi e sui grandi attrezzi. Tanti saranno i gesti e i movimenti proposti, per favorire un più possibile ampio allargamento del bagaglio motorio e del vissuto corporeo dei bambini, mettendoli in condizione di giocare meglio e divertirsi. Gli esercizi e i giochi saranno proposti in forma globale (e non analitica), domandando (per esempio) loro: vediamo chi riesce a.?. Il clima della lezione sarà sereno, piacevole e i giochi saranno proposti in modo da stimolare la loro creatività facendoli spesso immedesimare in situazioni fantastiche che saranno il contesto motivante dell esecuzione tecnica. (es. un gioco per educare il salto, la reattività e il tiro a canestro potrà esser proposto così:

Siete in una palude, piove e ci sono animali selvaggi. Voi dovete riuscire a portare il pallone in salvo nel canestro, senza cadere nell acqua infestata di coccodrilli ma saltando di tronco in tronco (cerchi posti in terra) nel tempo massimo di 8 secondi ) Non verranno insegnati in forma analitica i fondamentali cestistici ma verrà proposta l esecuzione degli schemi motori sotto forma di gioco: - correre - saltare - lanciare - lanciare e ricevere - arrampicarsi - combinazioni diverse - ecc. A quest età (ma non solo) si punta molto anche sulla loro capacità di calcolo aritmetico, motivandoli a fornire nel minor tempo risposte sui cambiamenti di punteggio (molto frequenti nei giochi), pena la perdita di punti di squadra. Questo anche per favorire l attenzione e stimolarli al miglioramento. 7-8 anni A questa età si continuerà ad educare e sviluppare gli schemi motori di base (perfezionandoli), in modo che progressivamente potranno essere trasformati in abilità motorie specifiche, attraverso l educazione e lo sviluppo delle capacità motorie (in special modo la capacità di mobilità articolare e le capacità coordinative, strutturando contemporaneamente le capacità condizionali). I bambini giocheranno a palleggiare, a passare, a tirare, a muoversi senza palla in attacco e in difesa, il tutto presentato dall Istruttore in forma globale, partendo dalle regole del gioco del Minibasket. Ma prima di analizzare le regole del Minibasket, è importante sottolineare i seguenti concetti: - i bambini devono conoscere lo spazio a disposizione per giocare (campo di gioco); - devono capire cosa devono fare in campo (canestro da attaccare e da difendere, cosa si può fare in attacco e in difesa, ecc ) prima di eseguire un gesto o un movimento; - devono poter decidere autonomamente cosa fare (anche sbagliando); - devono essere sicuri di quello che fanno; - le regole di gioco vengono apprese giocando

Quando il bambino sarà pronto, verranno presentate le regole di gioco del Minibasket da cui si estrapoleranno i fondamentali cestistici: Regola: Non si può camminare né correre con la palla in mano, quindi per spostarsi in campo bisogna palleggiare. Regola: Per vincere bisogna realizzare più canestri dell avversario, quindi, bisogna tirare nel canestro avversario. Regola: Non si può sempre giocare da soli contro tutti, ma avendo dei compagni di squadra, bisogna passare la palla. Regola: La squadra avversaria non deve segnare più canestri della nostra, quindi, bisogna difendere ed evitare che realizzi facilmente, tirando nel nostro canestro. L Istruttore insegnerà i fondamentali valutando anche ciò che osserverà in campo. Per esempio, se i bambini non sapranno orientarsi in campo, lavorerà sull orientamento del corpo nello spazio e nel tempo, se commetteranno troppi falli in difesa, lavorerà sull educazione dell equilibrio e della coordinazione, se non passeranno bene la palla, lavorerà sulla percezione delle distanze, sul diverso uso della forza di lancio ecc. Così facendo cercherà di dare ai bambini delle consegne motorie da risolvere, che potranno produrre significative variazioni nel gioco individuale e di squadra. L obiettivo è quello di arrivare a farli giocare 3 c 3 in forma libera e nel modo migliore. 9-10 anni Continuerà il lavoro di educazione e sviluppo delle capacità motorie, i fondamentali di gioco verranno ulteriormente perfezionati e le correzioni diventeranno più analitiche. A maggior ragione, a questa età si parte dal globale (giochi, situazioni di 1contro 1, 2 c 2, 3 c 3 in forma libera) per passare all analitico e poi ritornare al globale (verifica). Non dovrà esistere una specializzazione di ruoli, i gesti e i movimenti non dovranno essere troppo tecnicizzati, il gioco in partita dovrà essere libero ma corale, idee semplici ma ben eseguite. Si lavorerà molto su situazioni di soprannumero (2 c 1, 3 c 2 ecc.) e sottonumero (1 c 2, 2 c 3 ecc.), verrà messa da parte l idea coreografica del gioco per passare ad una maggiore sobrietà degli esercizi, come i bambini a questa età vogliono. L obiettivo è quello di far giocare 5 c 5 i bambini in forma libera.

. Chiaramente il programma si adatterà al grado di esperienza mini-cestistica già maturata dalle varie classi. Ogni tipo di collaborazione con gli/le insegnanti nell elaborazione degli esercizi sarà graditissimo e i giochi proposti potranno talvolta esser strutturati in base a spiegazioni effettuate in altre materie (es. le figure geometriche ).