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ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURO LATINOAMERICANA RISOLUZIONE Povertà e esclusione sociale sulla base della relazione della commissione per gli affari sociali, gli scambi umani, l'ambiente, l'istruzione e la cultura Coreltrice PE: Coreltrice AL: Ilda Figueiredo (GUE/NGL) Amelia Herrera (Parlatino) Giovedì, 1 maggio 2008 Lima (Perù) DV\719349.doc APP 100.313v01-00

EUROLAT Risoluzione del 1 maggio 2008 Lima (Perù) [sulla base della relazione della commissione per gli affari sociali, gli scambi umani, l'ambiente, l'istruzione e la cultura] Povertà e esclusione sociale L'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana, viste le dichiarazioni adottate ai quattro vertici di capi di Stato e di governo dell'america latina e dei Caraibi (ALC) e dell'unione europea, riuniti a Rio de Janeiro (28 e 29 giugno 1999), Madrid (17 e 18 maggio 2002), Guadalajara (28 e 29 maggio 2004) e Vienna (12 e 13 maggio 2006), visto il comunicato congiunto della XIII riunione ministeriale fra il gruppo di Rio e l'unione europea, riunita a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) il 20 aprile 2007, visto il comunicato congiunto della riunione ministeriale del dialogo di San José tra la troika dell'unione europea e i ministri dei paesi dell'america centrale, svoltasi a Santo Domingo il 19 aprile 2007, vista la dichiarazione di Valparaiso, elaborata al Terzo forum parlamentare ibero-americano e la dichiarazione finale del XVII vertice ibero-americano dei capi di Stato e di governo, riunito a Santiago del Cile nel novembre 2007, incentrata sul rafforzamento della coesione sociale, vista la sua dichiarazione del 9 novembre 2006, approvata in occasione della riunione costitutiva dell'8 e 9 novembre 2006 a Bruxelles, visto l'atto finale della XVII Conferenza interparlamentare Unione europea-america latina riunita a Lima dal 14 al 16 giugno 2005, viste le sue risoluzioni approvate nella sessione plenaria del 10 dicembre 2007 a Bruxelles, visto l'articolo 16 del suo regolamento, A. considerando che l'obiettivo della coesione sociale è lottare contro la povertà, la disparità e l'esclusione e che questo sarà uno dei temi del V Vertice UE-ALC che si svolgerà a Lima il 16 e 17 maggio 2008, B. considerando che il primo degli Obiettivi di sviluppo del millennio è dimezzare entro il 2015 il numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà, C. considerando che le conclusioni del Forum UE-ALC sulla coesione sociale riunto a Santiago del Cile dal 23 al 25 settembre 2007 ricordano che le politiche sociali e i regimi di protezione sociale devono essere sostenuti da politiche pubbliche, in particolare fiscali, sane, adeguate ed eque, volte a consentire una migliore distribuzione della ricchezza e assicurare livelli adeguati delle spese sociali, DV\719349.doc 1/9 APP 100.313v01-00

D. considerando che l'eliminazione della povertà richiede una partecipazione democratica e cambiamenti delle strutture economiche onde assicurare una ripartizione più equa delle ricchezze, E. considerando politiche fiscali giuste e progressive necessarie se si vuole raggiungere un elevato livello di parità sociale e promuovere la coesione sociale, F. considerando che i paesi che destinano maggiori risorse alla protezione sociale collettiva sono quelli che, in generale, registrano i più scarsi livelli di povertà e hanno un PIL per abitante e tassi di occupazione più elevati, G. considerando che la solidarietà tra le regioni europee, per il tramite della politica regionale, ha consentito di colmare in parte le differenze di sviluppo in seno all'unione europea; che ciò nonostante il 16% della popolazione dell'ue versa in situazione di povertà malgrado i trasferimenti sociali, ma che tale cifra raggiunge il 43% senza tali trasferimenti sociali (incluse le pensioni), H. considerando che la povertà è una realtà persistente e diffusa in America latina e nei Caraibi, dato che solo negli ultimi due anni è stato possibile ridurne gli indici ai livelli del 1980; considerando che attualmente nella regione si registra il 36,5% della popolazione in stato di povertà, ciò significa che 194 milioni di persone vivono con un importo inferiore a quello minimo necessario per soddisfare le necessità essenziali e sono confinati nel circolo vizioso della disparità, I. considerando che, benché la regione abbia imboccato la direzione giusta per realizzare l'obiettivo di sviluppo del millennio di ridurre la povertà, le disparità socioeconomiche non hanno registrato cambiamenti significativi; l'america latina continua a essere una delle regioni del mondo meno eque e il fattore principale che impedisce sistematicamente di avanzare verso la coesione sociale è dato dalle disparità, che risaltano nella distribuzione del reddito, delle potenzialità e delle opportunità, J. considerando che per i più poveri risulta difficile l'accesso alle risorse naturali come l'acqua, la terra e l'energia, ai servizi di base come l'assistenza medica e sanitaria e l'istruzione, nonché ai prodotti indispensabili come i generi alimentari e i farmaci, K. considerando che del miliardo e trecentomila persone che vivono in estrema povertà il 70% è composto da donne e che la povertà non è soltanto un sintomo, ma anche la conseguenza della disparità nella ripartizione dei redditi fondiari, delle risorse, del potere di mercato e del potere decisionale, per cui sono milioni le donne sono private delle opportunità necessarie per migliorare la loro condizione socioeconomica, mentre parallelamente si fanno carico della responsabilità aggiuntiva dei figli e della casa, L. considerando che la piattaforma d'azione di Pechino ha sancito il principio dell'integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche in quanto strategia efficace per la promozione della parità di genere e ha stabilito che i governi e gli altri responsabili dovrebbero promuovere una politica attiva e visibile di integrazione della prospettiva di genere in tutte APP 100.313v01-00 2/9 DV\719349.doc

le politiche e i programmi, al fine di analizzarne gli effetti specifici sulle donne e sugli uomini prima di adottare eventuali decisioni, M. considerando che l'integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche può aiutare le società a diventare più giuste e democratiche, nelle quali le donne e gli uomini sono considerati uguali in tutti gli aspetti della vita, ma che detta integrazione non sostituisce politiche specifiche in materia di parità né azioni positive, in quanto componente di un duplice approccio, volto al raggiungimento dell'obiettivo della parità di genere, N. considerando che l'istruzione e la formazione precoci delle ragazze e delle donne (compreso l'elemento dell'educazione sessuale) assumono un ruolo centrale nella lotta per eliminare la povertà e la propagazione delle malattie, garantendo un aumento delle conoscenze, delle competenze e la fiducia da parte delle donne, affinché possano partecipare pienamente alla società e alla vita politica, O. considerando che il pieno godimento da parte delle donne dei diritti alla salute riproduttiva e sessuale rappresenta una condizione preliminare ai fini del conseguimento della parità di genere, dato che la possibilità per loro di controllare la propria fertilità è fondamentale per rafforzare la loro capacità di esercitare influenza, in quanto le donne in grado di pianificare la propria famiglia possono pianificare anche il resto della propria vita; che le donne in buona salute possono essere più produttive poiché la tutela dei diritti riproduttivi come la pianificazione familiare e la possibilità di decidere in materia di riproduzione senza discriminazioni, coercizioni o violenza favorisce nella libertà una partecipazione maggiore e più egualitaria alla vita della società; 1. chiede agli Stati di proseguire con il progressivo sviluppo di sistemi di protezione sociale con copertura universale, ricorrendo a strumenti contributivi, non contributivi e solidali, in funzione della realtà di ciascun paese; chiede inoltre di adottare politiche attive e meccanismi di attuazione adeguati al fine di istituire sistemi di protezione sociale adeguatamente finanziati; sottolinea che l'accesso universale garantito all'istruzione e alla sanità di qualità elevata al fine di contrastare la povertà e la disparità è essenziale e sottolinea l'importanza di disporre di meccanismi di sicurezza sociale pubblici e universali di qualità in tutti i paesi; 2. invita gli Stati a promuovere la costituzione di imprese e quindi la creazione di posti di lavoro; 3. invita gli Stati a sostenere forme di cooperazione e di associazione per l'attuazione degli interessi economici e a promuovere tali processi attraverso azioni d'informazione; 4. riconosce, con riferimento alla situazione di ogni paese, l'importanza delle riforme fiscali quale mezzo, tra i vari disponibili, per garantire un gettito fiscale adeguato, equilibrato ed efficiente, che consenta allo Stato di intervenire efficacemente per ridurre i divari sociali; ricorda che politiche fiscali basate su un sistema impositivo giusto e progressivo devono facilitare una ridistribuzione delle risorse adeguata tra i cittadini e la riduzione della povertà; DV\719349.doc 3/9 APP 100.313v01-00

5. sottolinea che in taluni Stati membri dell'unione europea l'esistenza di un reddito minimo e di prestazioni sociali specifiche temporanee e per l'occupazione, anche se non ha consentito di eliminare completamente la povertà, consente almeno di alleviare le situazioni estreme; ritiene che il salario minimo legale costituisca un meccanismo essenziale della politica di ridistribuzione dei redditi, garantisca un livello minimo di remunerazione e di reddito e contribuisca così alla lotta contro le disparità retributive e dei redditi, contro il fenomeno dei "lavoratori poveri" e contro la povertà; 6. ricorda l'importanza delle popolazioni indigene nella storia e nello sviluppo dell'america latina; 7. chiede il miglioramento e lo sviluppo dei servizi pubblici (con un'enfasi particolare sulle politiche di inclusione) onde rimediare ai grandi flagelli legati alla povertà, quali le epidemie, l'analfabetismo, la penuria di acqua potabile e il mancato trattamento delle acque reflue; 8. sottolinea l'utilità di prassi migliori legate ai sistemi di trasferimento condizionati in quanto strategia latinoamericana di lotta contro la trasmissione intergenerazionale della povertà e delle disparità, mirata a intervenire sulle cause della povertà e a promuovere le capacità della popolazione di superarla in via definitiva, attraverso l'accumulazione di capitale umano, il miglioramento dell'alimentazione infantile e un accesso permanente ai programmi sanitari nell'intero ciclo di vita; 9. sottolinea l'esigenza di diffondere in America latina l'esperienza dei Consigli economici e sociali per rafforzare la coesione sociale; 10. rimarca che posti di lavoro di alta qualità, associati a diritti sociali, sono necessari per uscire dalla povertà e che i posti di lavoro che garantiscono retribuzioni e condizioni di lavoro eque e dignitose dovrebbero essere considerati, insieme ad un sistema efficace di protezione sociale, come una delle difese, seppure non l'unica, contro la povertà; 11. ribadisce la necessità di maggiore governabilità democratica e consolidamento istituzionale nel settore sociale; 12. sottolinea la necessità di sostenere i negoziati relativi agli accordi di associazione, rivolgendo un'attenzione particolare alle questioni sociali e istituzionali e alla difesa dei diritti umani; 13. rimarca che l'agricoltura resta la fonte di reddito e di lavoro principale per la maggior parte delle persone più povere, in particolare per le popolazioni indigene di alcuni paesi dell'america latina, e sottolinea pertanto l'importanza di politiche adeguate per la riduzione della povertà rurale e l'importanza di una accesso equo e adeguato alle terre, dato che il motivo principale della povertà rurale è legato alla proprietà fondiaria; sottolinea la necessità di garantire, nell'ambito degli attuali accordi commerciali tra Unione europea e America latina e a livello internazionale all'interno dell'omc, la priorità alla produzione alimentare e alla sicurezza alimentare e di sostenere il diritto dei piccoli e medi agricoltori di produrre a prezzi equi; APP 100.313v01-00 4/9 DV\719349.doc

14. sottolinea la necessità di sostenere e migliorare i settori produttivi dell'economia, onde creare ricchezza e posti di lavoro di alta qualità uniti al rispetto dei diritti sociali e ricorda la necessità di promuovere la creazione di piccole e medie imprese e di fornire loro sostegno, nell'interesse dello sviluppo locale e regionale, nonché l'importanza del commercio (incluso quello equo) nella lotta contro la povertà; 15. sottolinea la rilevanza di interventi volti a colmare il divario digitale in America latina e valorizzare le tecnologia dell'informazione in quanto strumenti per ridurre le disparità sociali, affinché le popolazioni possano godere dei benefici della globalizzazione; riconosce in tale ottica l'importanza della cooperazione biregionale, grazie alla collaborazione tra il programma europeo @LIS e il piano d'azione regionale per la società dell'informazione in America latina e nei Caraibi (nelle due versioni elac2007 e elac2010); 16. chiede che le attività imprenditoriali si svolgano sempre in modo conforme alle norme dell'organizzazione internazionale del lavoro, agli accordi e alle convenzioni riguardanti la sfera sociale e l'ambiente, agli accordi internazionali in materia di diritti umani, anche nel settore agricolo; incoraggia lo sviluppo di vari strumenti di responsabilità sociale delle imprese nonché la partecipazione attiva delle stesse ai forum internazionali in materia di responsabilità sociale delle imprese e in particolare la firma da parte delle società multinazionali di accordi su scala mondiale per il rispetto delle norme basilari in materia di lavoro; 17. sottolinea che la povertà è in gran parte un fenomeno femminile e ricorda quanto sia necessario esaminare l'impatto delle politiche pubbliche, ivi compresa la politica di ridistribuzione dei redditi, sotto l'aspetto del genere e dare priorità massima all'inserimento sociale, ai diritti delle donne e alla lotta contro la tratta di esseri umani; 18. chiede ai governi dell'unione europea, dell'america latina e dei Caraibi di condannare fermamente la violenza contro le donne e gli omicidi di donne in quanto espressione estrema della discriminazione contro le donne, nonché di sostenere, nel contesto della loro associazione strategica, con adeguati mezzi finanziari e tecnici, politiche di prevenzione e protezione nel campo della violenza contro le donne, per esempio la creazione e il potenziamento di programmi di sensibilizzazione e formazione sulle tematiche di genere; li sollecita altresì a potenziare i bilanci degli organi incaricati delle indagini sugli omicidi, a istituire efficaci sistemi di protezione dei testimoni, delle vittime e delle loro famiglie, a rafforzare le capacità degli organi giudiziari, dei corpi di sicurezza e delle procure penali per perseguire e punire i responsabili; li esorta infine a promuovere un maggiore coordinamento istituzionale in detti ambiti a tutti i livelli governativi; 19. insiste sull'esigenza di colmare le differenze di sviluppo fra le regioni di uno stesso paese o di un insieme regionale attraverso un sistema di ridistribuzione, cui potrebbe partecipare il Fondo di solidarietà biregionale, la cui creazione è richiesta dai parlamentari di entrambe le regioni in varie occasioni (come, per esempio, alla XVII Conferenza interparlamentare Unione europea - America latina) e che potrebbe svolgere un ruolo conformemente al suo mandato finale; ricorda che una politica di integrazione regionale deve rispettare la sovranità nazionale e l'uguaglianza tra gli Stati e deve basarsi su una politica ambiziosa, in grado di promuovere un cammino che tenga conto delle esigenze di sviluppo di ogni paese, in DV\719349.doc 5/9 APP 100.313v01-00

particolare dei paesi meno sviluppati e che favorisca una convergenza reale tra i paesi dell'unione e i paesi dell'america latina; 20. accoglie con favore la difesa del carattere di servizio pubblico della risorsa limitata costituita dall'acqua; ritiene che occorra garantire i diritti del lavoro e la sicurezza sociale dei lavoratori e che spetti a ogni singolo paese determinare le modalità per perfezionare e garantire in modo efficace la gestione, la distribuzione e l'accesso universale della popolazione; 21. insiste sulla necessità di incoraggiare la cooperazione transfrontaliera per favorire la pace e lo sviluppo regionale e locale; 22. ricorda che la lotta contro la povertà deve essere multidimensionale e chiede agli Stati di tenere in considerazione la questione dell'indebitamento delle famiglie e di definire e finanziare una politica ambiziosa di alloggi sociali; ritiene fondamentale consentire ai più poveri l'accesso al sistema bancario, eventualmente attraverso il microcredito; 23. insiste affinché i programmi di cooperazione dell'unione europea siano incentrati sulla lotta contro la povertà e favoriscano la collaborazione attiva tra l'ue e l'america latina, chiede una valutazione precisa, in sede di revisione dello strumento di cooperazione allo sviluppo, dell'impatto dei programmi comunitari sulla lotta contro la povertà e la riduzione delle disparità; 24. insiste sulla necessità di proseguire la promozione di scambi reciproci di esperienze, metodi e prassi migliori tra le due regioni per quanto riguarda la promozione della coesione sociale, in particolare in settori come l'istruzione, la sanità, la giustizia, il regime fiscale e l'occupazione; 25. ricorda che un ambiente sano e le politiche intese a renderlo possibile sono importanti non solo per migliorare gli standard in materia di salute e qualità della vita delle persone, ma anche in quanto fattore decisivo della ricchezza in termini economici e sociali; 26. esige l'attuazione di politiche pubbliche intese ad assicurare la creazione di condizioni, infrastrutture, impianti e servizi pubblici mirati a garantire l'accesso di tutti all'educazione sessuale e alla pianificazione familiare, rispettosi dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, compreso il controllo della fertilità, a sostenere la maternità e la paternità affinché le donne possano pianificare la propria famiglia e il resto della propria vita, favorendo la creazione di tutte le premesse necessarie affinché le donne possano partecipare maggiormente e su un piano di parità alla vita della società; 27. ritiene che per incentivare nuovi investimenti mirati a ridurre la povertà siano necessarie un'integrazione economica sociale più avanzata e stretta, segnatamente nei paesi limitrofi, nonché la promozione degli scambi commerciali tramite la progressiva riduzione delle barriere reciproche di tipo tariffario e non tariffario; 28. ricorda che l'obiettivo di ridurre la povertà e superare le disparità e le differenze sociali che toccano i cittadini dell'europa, dell'america latina e dei Caraibi implica anche il APP 100.313v01-00 6/9 DV\719349.doc

miglioramento delle condizioni sociali delle comunità di migranti latinoamericani che risiedono in Europa; a tal fine è necessario garantire pienamente i diritti dei migranti in ogni singolo Stato e affrontare la loro situazione sulla base del principio della responsabilità condivisa tra i paesi di origine, di transito e di destinazione, nel contesto della cooperazione internazionale per lo sviluppo; 29. riconosce la necessità del rispetto incondizionato dei diritti umani dei migranti, che richiede sia azioni dirette contro la tratta di esseri umani, sia misure intese a promuovere l'integrazione sociale dei migranti, intesa in termini di accesso alla sicurezza sociale e di tutela delle loro pensioni; ritiene che, a tal fine, occorra vagliare soluzioni volte a facilitare il ricongiungimento familiare, l'invio di rimesse e il trasferimento delle pensioni al paese di origine dei migranti; 30. plaude ai progressi biregionali rappresentati, a tale proposito, dall'approvazione dell'accordo multilaterale latinoamericano in materia di sicurezza sociale e invita i paesi firmatari a onorare quanto prima l'impegno assunto per una sollecita attuazione dell'accordo; sollecita inoltre gli Stati a ratificare la convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie approvata dall'assemblea generale delle Nazioni Unite nella sua risoluzione 45/158 del 18 dicembre 1990; 31. chiede che in occasione dell'anno europeo della lotta contro la povertà e l'esclusione sociale nel 2010 siano previste azioni comuni tra l'ue e l'america latina e i Caraibi; * * * 32. incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione alla Presidenza del V vertice UE-ALC, al Consiglio dell'unione europea e alla Commissione europea, ai parlamenti degli Stati membri dell'unione europea e dell'insieme dei paesi dell'america latina e dei Caraibi, nonché al Parlamento latinoamericano, al Parlamento dell'america centrale, al Parlamento andino e al Parlamento del Mercosur. DV\719349.doc 7/9 APP 100.313v01-00