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UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA Facoltà di Ingegneria Strumenti e tecniche per la VAS dei Piani regolatori Comunali Esperienze di studio nel Parco Regionale Sirente Velino Candidato: Matteo Fattore A.A. 2009/2010 Relatore: Prof. Ing. Bernardino Romano Correlatore: Dott. Francesco Zullo VAS VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Valutazione strategica degli effetti di determinati piani e programmi sul territorio con la finalità di garantire un elevato livello di integrazione di considerazioni ambientali all atto dell elaborazione, dell adozione e approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile. Direttiva Europea 2001/42/CE Definizione degli elementi componenti la VAS e degli attori ambientali a cui è rivolta Consultazione transfrontaliera tra gli Stati Membri Recepimento Nazionale Decreto Leggen.152 del 3Aprile 2006: -piani oprogrammi soggetti avas; - distinzione tra autorità competente e procedente; DecretoLeggen.4del 6Gennaio 2008: - elementi del Rapporto Ambientale (allegato VI); Normativa Regione Abruzzo LeggeRegionale n.27del 9Agosto2006 - istituzione dell Autorità Ambientale Regionale (Direttore Direzione Parchi, Territorio, Ambiente ed Energia della Giunta Regionale) Delibera di Giunta n.842del13agosto2007 - creazione dell ufficio di Task Force - procedura VAS(Allegato I) Circolare Regionale del 31 Luglio 2008 - chiarimento nella distinzione tra autorità competente e procedente (ricorso al principio di sussidiarietà art. 43 Legge Regionale 11/99). 1

FASI DELLA VAS Fase di Screening Fase di Scoping Rapporto Ambientale Monitoraggio LA VAS NEI PRG PerchélaVASneiPRG? Obbligatorietà della VAS per questo tipo di piani Maggiore fluidità burocratica e notevole risparmio di risorse Difficoltà nell approccio con la VAS: Procedura che richiede ulteriore utilizzo di risorse economiche Carattere procedurale di valutazione ancora troppo acerbo(divas) Normativa d introduzione alla VAS: Delibera Regionale n. 842 del 13 Agosto 2007 L'Autorità Ambientale della Regione Abruzzo, tramite la propria Task Force, fornisce, se richiesto, supporto tecnico in tutte le fasi di attuazione della Direttiva 2001/42/CE agli Enti Locali ricadenti nel territorio regionale responsabili di Piani, anche tramite il Portale Web dedicato all'interazione con gli Enti locali sull'applicazione della Direttiva VAS, inserito sul sito ufficiale della Regione Abruzzo Legge Regionale n. 11/09, articolo 43 non sussistendo, ad oggi, alcun organo regionale competente all approvazione della documentazione riguardante la valutazione ambientale strategica di piani di enti locali non può che essere l Amministrazione comunale il soggetto competente ad assicurare anche la corretta applicazione della normativa in materia di VAS relativamente ai piani di propria spettanza 2

IL CASO DI FAGNANO ALTO La storia attorno ad un castello: Un sguardo alla storia per comprendere il ruolo futuro Quadro attuale: comune esteso, diviso in 11 frazioni, all interno del Parco Riferimenti normativi comunali: Delibera Consiglio Comunale 19/80: adozione primo PRG di seconda generazione (Campos Venuti, 1987) Repertorio dati: GEOREF + ANALISI DELLA NUOVA PROPOSTA DI PRG Popolazione prevista dal PRG = 1668 abitanti Zoning e Norme Tecniche Attuative Incremento delle aree insediative espansive (B, C) Cenni di salvaguardia ambientale: zone M e di sviluppo agricolo Cenni di microzonazione sismica Zone di futura urbanizzazione in aree fortemente instabili 3

ANALISI DELLE COMPONENTI ANTROPICHE Evoluzione della copertura urbanizzata e densità abitativa Calo della densità abitativa contro un aumento della superficie urbanizzata Cause del problema: - Fenomeno di gravitazione centripeta giovanile - Necessità attuale di spazi maggiori che non nel passato - Disegno della proprietà fondiaria con dispersione degli interventi edilizi Aree edificate (Ha) ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI Perchè questo tipo di analisi Analisi con valenza non esclusivamente naturalistica Fagnano Alto nel Parco Regionale Sirente Velino Categorie di uso del suolo Mosaico di conversione urbana + = 4

Reti ecologiche: idoneità potenziale delle specie target (Boitani, 2002) IPOTESI RISOLUTIVE DELLE PROBLEMATICHE RILEVATE Adozione di misure di compensazione e perequazione Aggregazione frazione per frazione delle aree e creazione di un polo centrale di servizi Delocalizzazione aree a forte rischio sismico Delocalizzazione aree con previsione di trasformazione irreversibile per salvaguardia habitat potenziali Ricalibratura parametri urbanistici Riorganizzazione armonica per recupero identità urbana Irrigidimento parametri edilizi nelle zone sismicamente instabili Regolamentazione potenzialità e caratteristiche insediative nel Parco Recupero edificato esistente Restauro e rivalutazione dei centri storici Freno al fenomeno di consumo del suolo Salvaguardia habitat potenziali ai fini di reti ecologiche regionali 5

POSSIBILE RUOLO FUTURO Riassetto organizzativo post sisma: da entità di seconda fascia a centro di prima corona 6