CONGIUNTURA AREA PELLE 2014 I TRIMESTRE

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CONGIUNTURA AREA PELLE 2014 I TRIMESTRE

MATERIA PRIMA PREZZI: TENDENZA TRIMESTRALE Per le bovine emerge un quadro di prevalente stabilità in Europa, sui massimi storici, mentre la tendenza è al rialzo negli Stati Uniti (grezzo), Brasile e Sudafrica (wet-blue). Aumenti moderati anche nel continente australe. I corsi delle ovine restano per lo più stazionari, salvo locali aggiustamenti. 5% FIG. 1 - VARIAZIONE DEI CORSI DEL GREZZO PER TIPOLOGIA ANIMALE 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% Vitelli Bovetti/Scottone Vacche Tori Ovine gennaio febbraio marzo Fra le tipologie non si notano particolari differenze, se non il repentino aumento dei tori francesi in marzo. Il wet-blue bovino è stata la categoria di pelli con la crescita più sensibile negli ultimi 6 mesi, circa corrispondenti al livellamento dei prezzi del grezzo in Europa. La principale causa sembra essere uno spostamento degli acquisti cinesi dal costoso pellame europeo ad altre origini di materie prime. Su tutti, il prezzo del wet-blue brasiliano ha registrato un incremento del 24% fra ottobre 2013 e marzo 2014. TAB. 1 - VARIAZIONE DEI CORSI DEL GREZZO PER TIPOLOGIA ANIMALE E ORIGINE Vitelli Bovetti, vitelloni, +1% scottone +1% Vacche == Tori +7% Ovini +3% Italia -1% Italia (vitelloni) == Italia == Francia +8% Iran +3% Australia +3% Germania (scottone) == Danimarca == Germania -1% N. Zelanda == Francia +2% Spagna (vitelloni) +6% Francia == Danimarca +3% Spagna +8% Olanda == Stati Uniti (bovetti) +7% Germania == Olanda -1% Spagna +4% Stati Uniti (scottone) +14% Olanda -8% N. Zelanda == N. Zelanda (bovetti) +4% N. Zelanda +3% Australia (miste) +3% Spagna +3% Regno Unito (miste) == Stati Uniti +11% Svezia (miste) +2% Svezia == LINEAPELLE Il presente documento è protetto dalle leggi sul copyright 1

FIG. 2 - ANDAMENTO DEI CORSI DEL GREZZO PER TIPOLOGIA ANIMALE 220 210 200 190 180 170 160 150 140 vitelli ovicaprini bovini grandi wet-blue bovino gen-13 mar-13 mag-13 lug-13 set-13 nov-13 gen-14 mar-14 MACELLAZIONI I primi mesi 2014 mostrano una situazione assai differenziata nelle principali piazze europee. Per i bovini adulti, la più critica risulta l Italia, con un calo prossimo al 6%. Resta negativa anche la Francia (-2,5%), mentre vi è una buona ripresa della Germania (aumento oltre il 7%). Il Paese che mostra la crescita più importante è l Irlanda (come nel 2013), in crescita oltre l 11% sui corrispondenti mesi dello scorso anno. Ancora negativi gli USA (-5%), così come la Nuova Zelanda (-4%); forte aumento in Australia, spinto dalla siccità (+15%). Per quanto riguarda i vitelli la situazione rimane negativa in Francia (-3%), mentre in Olanda il buon risultato di dicembre diviene deficitario in febbraio; negativa anche l Italia (-2%). Per l ovino, la Spagna mantiene il ritmo di crescita già segnalato lo scorso trimestre (+5%), mentre sono in calo in doppia cifra tutte le altre piazze europee, tranne il Regno Unito (che perde solo il 7%). Continuano gli importanti abbattimenti in Australia (+10%), ma rientrano in Nuova Zelanda (-3%). 12% 8% 4% 0% -4% -8% -12% -16% bovini adulti FIG. 3 - VARIAZIONE DELLE MACELLAZIONI NEGLI ULTIMI 3 MESI SU CORRISPONDENTI ANNO PRECEDENTE + vitelli Germania* Francia** Gra n Bretagna** Irlanda** Olanda* S tati Uniti** + sono esclusi i valori di vitelli britannici ed irlandesi e bovini adulti olandesi in quanto poco significativi * trimestre chiuso in febbraio ** trimestre chiuso in marzo 2

ITALIA SETTORE CONCIARIO BOVINE MEDIO-GRANDI - Le vendite continuano a risultare in crescita sul piano stagionale (+12%). BOVINE PICCOLE - Variazione positiva, seppur meno intensa rispetto alle taglie medio-grandi (+4%). OVICAPRINE - Ancora un ribasso complessivo (-14%), con cali più pesanti per le capre rispetto alle ovine. BOVINE MEDIO-GRANDI - I dati disponibili sul primo trimestre segnano un arretramento su fine 2013 (-10%). BOVINE PICCOLE - Frenata a doppia cifra (-17%). OVICAPRINE - Il segmento non sfugge al decremento settoriale (-23%), poche differenze tra ovine e capre. L inizio del 2014 ha sofferto dei timori di un rallentamento della domanda del lusso, che si è concretizzato in maniera fortemente limitata ed esclusivamente nel confronto con gli ultimi mesi dell anno passato. Il trimestre è andato progredendo e le aspettative per il periodo primaverile-estivo sono positive. RESTO D EUROPA BOVINE MEDIO-GRANDI - La Germania si conferma in aumento grazie alla domanda per gli interni auto (+13%). Il segmento cresce in maniera convinta nei Paesi iberici (Spagna +9%, Portogallo +30%) e i risultati di vendita sono positivi anche in Francia (+4%) e Regno Unito (+2%). In calo (10% circa) Polonia ed Olanda. BOVINE PICCOLE - Rialzi a doppia cifra in Francia e Spagna, in lieve discesa la Germania (-2%) OVICAPRINE - Calano tutti i principali produttori UE (Spagna -30%, Francia -10%) BOVINE MEDIO-GRANDI - Panorama in diffuso ribasso (Francia -13%, Polonia -6%, Olanda -20%, Portogallo - 22%, Regno Unito -2%), con le sole eccezioni di Germania e Spagna, entrambe in lieve rialzo (+1% e +3%). BOVINE PICCOLE - Cali generalizzati (Francia -9%, Spagna -2%, Germania -22%). OVICAPRINE - Anche in questo frangente, ribassi considerevoli (oltre il 20% in meno in Spagna e Francia) Il trend stagionale premia le produzioni moda di fascia medio-alta e l automotive. Il rallentamento di breve periodo rientra nella sopracitata incertezza di apertura anno. RESTO DEL MONDO BOVINE - Rialzi consistenti per le vendite internazionali di Brasile, Messico, Turchia e Pakistan, aumenti anche per India e Cina (in ribasso sul mercato interno), leggero decremento per Corea e Argentina OVICAPRINE - Ancora ottimi risultati per la Turchia, crescono le esportazioni pakistane e calano le indiane. BOVINE - Export in calo in Brasile, Messico, Argentina, India e Corea, rialzi in Turchia e Pakistan OVICAPRINE - Conferme per le spedizioni turche, ribassi per le provenienze dal subcontinente indiano Buone aspettative generali sulle bovine (con qualche incertezza in Cina), timori sull ovino double-face. 3

SETTORE ACCESSORI COMPONENTI SINTETICI MATERIE PRIME DI RIFERIMENTO PREZZI - Tendenza Trimestrale Lungo Periodo (I trimestre 2014 vs I trimestre 2013) Le commodity di riferimento per questo settore iniziano l anno in generale flessione, con solo poche eccezioni. Nel confronto con il primo trimestre dello scorso anno i prezzi del petrolio (in USD) sono rimasti generalmente stagnanti, il cotone ha visto un rialzo dei listini pari al 5%, mentre i prezzi delle lane sono diminuiti del 15% circa. Ancora in calo a doppia cifra la gomma naturale e i metalli. PREZZI - Tendenza Trimestrale Breve Periodo (I trimestre 2014 vs IV trimestre 2013) Il trend di breve periodo evidenza una dinamica stagnante dei prezzi del petrolio, una conferma degli incrementi registrati dal cotone (+8%), della tendenza ribassista delle lane (-7/8%) e del decremento della gomma naturale (-11%). Infine, i metalli presentano un andamento disomogeneo, con alcune tipologie in calo, anche se più lieve (alluminio, rame, ferro), e altre in moderato rialzo (nickel e zinco). TESSUTI, SINTETICI E SUCCEDANEI L andamento generale del comparto tessuti, sintetico e materiali alternativi ha mostrato nei primi tre mesi dell anno un recupero rispetto all inizio 2013. Fra i principali produttori UE, si segnala la buona dinamica del Portogallo, seguito da Francia, Regno Unito e Italia. Solo lievi incrementi per gli spagnoli e qualche segnale di debolezza per i tedeschi. Nel dettaglio per tipologia, il sintetico e il rigenerato appaiono più vivaci del tessuto. Export cinese in calo. Nel breve periodo si segnala un generalizzato rallentamento: Italia, Francia e Regno Unito in diminuzione, mentre tengono la Spagna e il Portogallo. Ancora in negativo le esportazioni della Cina. SUOLE /FONDI E COMPONENTI L andamento medio del fatturato per il segmento componenti per calzature è risultato ad inizio anno in lieve ripresa, anche se con andamenti differenziati fra Paesi: ottima performance della Spagna, seguita da Francia e Romania. In lieve rialzo l Italia, a fronte di qualche flessione per Germania e Portogallo. Qualche miglioramento nella media di breve periodo, anche se fra i pochi Paesi in negativo compare questa volta l Italia. Nonostante la situazione complessiva sembri lievemente migliorata rispetto a quanto rilevato a fine 2013, permane una generale incertezza legata sia ai mercati che ai settori di destinazione. In generale, nonostante i recuperi attesi per la domanda europea, le prospettive migliori continuano ad essere legate ai Paesi terzi. 4

SETTORI MANIFATTURIERI CALZATURA ITALIA - L inizio dell anno appare positivo per i produttori italiani, che chiudono il trimestre con un aumento del 4% rispetto ai primi tre mesi 2013. RESTO DEL MONDO - Rialzi anche nei principali Paesi UE: tutti in aumento, con solo qualche incertezza per i francesi. Si rileva nel complesso un incremento del 5%. Fuori dai confini comunitari, rallentano le esportazioni cinesi (-2/3%), crescono Vietnam, Turchia e Brasile. ITALIA - Decisamente soddisfacente il risultato dei produttori italiani, che riportano una crescita media del 15% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. RESTO DEL MONDO - Brillante il confronto di breve periodo, anche se in parte attribuibile a un quarto trimestre del 2013 generalmente fiacco. Aumenti a doppia cifra per Spagna e Portogallo, rialzi soddisfacenti per Germania e Regno Unito. Qualche segnale di debolezza per la Francia. In Asia, recuperano le esportazioni nel breve periodo; stabile la produzione in Turchia. Si conferma anche nel confronto con i tre mesi conclusivi dello scorso anno la dinamica positiva di Brasile e Vietnam. PELLETTERIA ITALIA - I produttori italiani di pelletteria chiudono i primi tre mesi dell anno in corso con fatturati mediamente stabili rispetto al corrispondente periodo del 2013. RESTO DEL MONDO - In Europa si segnala una situazione più difficile, principalmente perché la Francia, secondo produttore per importanza, mostra una congiuntura piuttosto debole. Controbilanciano la situazione gli iberici e i tedeschi. In aumento l export cinese, cala la Turchia. ITALIA - Nel confronto con il trimestre precedente gli italiani confermano una situazione abbastanza positiva, segnalando aumenti di fatturato di 2-3 punti percentuali. RESTO DEL MONDO - Per la pelletteria europea, viceversa, marginali peggioramenti, interamente dovuti alla Francia che risulta in significativo calo (dinamica negativa dell export). Continua il buon momento degli spagnoli; in tenuta la Germania. Fuori dall Europa comunitaria, in negativo la Turchia anche nel paragone di breve termine; in aumento l export cinese. ABBIGLIAMENTO ITALIA - L abbigliamento in pelle italiano inizia l anno con il segno positivo: i fatturati crescono mediamente del 12% rispetto al primo trimestre 2013. RESTO DEL MONDO - La congiuntura appare buona anche nel resto d Europa, in particolare per Francia, Spagna, Regno Unito e Polonia, in rialzo a doppia cifra, ma discreta anche per Germania e Romania (con solo qualche punto percentuale di rialzo). Riguardo ai competitor extra-ue, ancora ribassi per i confezionisti turchi e pesanti cali per l export cinese. ITALIA - Nel breve periodo il trend di fatturato dei produttori italiani di abbigliamento in pelle appare molto simile a quello stagionale, in aumento sul trimestre conclusivo dello scorso anno. 5

RESTO DEL MONDO - Nel resto d Europa, migliora la variazione media, ma aumenta la disomogeneità di risultati. Recuperi per i confezionisti turchi, si riducono le perdite dell export cinese. IMBOTTITO ITALIA - In difficoltà i produttori italiani di arredamento imbottito anche all inizio di quest anno, sebbene si rilevi qualche incoraggiante segnale di ripresa dalla domanda europea. Inizio positivo per l automotive: la produzione italiana di vetture è aumentata del 5% rispetto al primo trimestre 2013 e le immatricolazioni del 6%. RESTO DEL MONDO - Non appare particolarmente migliore la situazione nel resto d Europa, dove tuttavia la congiunta dei produttori nordeuropei appare meno negativa rispetto alla situazione che caratterizza i mercati dell Europa centrale. Stabile il settore statunitense. Relativamente all automobile, produzione in positivo anche in alcuni dei principali Paesi UE (Germania +11% e Regno Unito +3%), e immatricolazioni complessivamente in aumento dell 8%. Cresce la produzione dell area NAFTA. ITALIA - L Italia recupera marginalmente nel trend di breve periodo, ma anche in questo caso il risultato è da leggersi alla luce dell andamento particolarmente negativo dei tre mesi conclusivi dell anno precedente. Immatricolazioni auto in crescita anche nel confronto con il IV trimestre 2013. RESTO DEL MONDO - Nel resto d Europa si segnala una dinamica simile, caratterizzata da lievi rialzi, in particolare in Germania (+5%). Moderato incremento degli ordini anche negli USA. CONSUMI FINALI Ancora in difficoltà le vendite sul mercato italiano, appena meglio la congiuntura europea dove comunque i consumi restano stagnanti. Moderati incrementi per Stati Uniti e Asia. Le aspettative degli operatori per il 2014 restano prudenti, sebbene vi siano segnali incoraggianti di ripresa per calzatura e imbottito, anche in mercati sofferenti, come quello UE. Migliori prospettive negli Stati Uniti (previsioni per l arredamento in crescita per tutto il 2014) e in Cina. LUSSO Nonostante i timori di inizio anno, il segmento del lusso è previsto ancora in progressione nel 2014, sostenuto dalla domanda. La frenata degli acquisti in Cina sarà controbilanciata dal trend positivo nordamericano ed europeo (grazie alla spesa turistica). Per calzatura e automotive si attende una particolare vivacità, seguiti da pelletteria, stabilmente in rialzo, e dall imbottito. 6

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