Corso di Preparazione esame di abilitazione 2010
Principi Generali 2
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Fonti Normative -Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.) èstato istituito con la Legge n.1249 del 11 agosto 1939 il cui regolamento èstato approvato con DPR n.1142 del I dicembre 1949; -L attuale Catasto Fabbricati (C.F.) èstato invece disposto con Decreto Legge 30 dicembre 1993 n.557 convertito in Legge il 26 febbraio 1994 n.133. -Con Decreto n.701 del 19 aprile 1994 del Ministero delle Finanze èstata avviata l automazione delle procedure di aggiornamento degli archivi catastali
D.M. n.701 del 19 aprile 1994 quali novità: - Redazione dei documenti tecnici su supporto informatico; viene realizzato un pacchetto software ministeriale denominato DOCFA (DOcumento Catasto FAbbricati); - Proposta di classamento da parte del professionista sino ad allora riservato ai tecnici dell Amministrazione; - Aggiornamento della Banca Dati in tempo reale. 5
Che cosa si intende per Accertamento e classamento delle u.i. - Identificazione catastale e toponomastica. E il tecnico che attribuisce all unitàimmobiliare gli identificativi catastali (foglio mappale ed eventuale subalterno) oltre ad indicare il nome della via ed il numero civico (ogni provincia ha istituito il proprio stradario). - Calcolo della Consistenza. E il tecnico che calcola il numero di vani; di metri quadrati o di metri cubi da attribuire all unità immobiliare in funzione della Categoria di appartenenza. - Attribuzione della Categoria. E il tecnico che in funzione della destinazione dell u.i. attribuisce la categoria di appartenenza. - Attribuzione della Classe E il tecnico che esegue un operazione estimativa in quanto determina l apprezzamento dell immobile sia in base a fattori estrinsechi che intrinsechi propri dell u.i. Istituzione da parte dell Agenzia del Territorio delle Microzone. -Obbligo delle planimetrie e dei Dati Metrici su supporto informatico unitamente alle Dichiarazioni di Nuova Costruzione e di Variazione. Operativa con la versione 3.0 del DOCFA. 6
Identificazione Catastale e Toponomastica I dati catastali devono essere desunti dal rogito di acquisto della proprietà; verificati a seguito delle visure effettuate dalla Banca Dati dell Agenzia del Territorio. Le visure da effettuare sono: visura per u.i. attuale; eventualmente storica per verificare l evasione di una precedente variazione; copia della planimetria; estratto di mappa; Elenco fabbricato. Verifica della corrispondenza tra i documenti forniti dalla proprietà; quelli recuperati in Catasto e quanto verificato a seguito del sopralluogo. Verificare tutto quello che si reperisce e non dare nulla per scontato. 7
Calcolo della Consistenza e Attribuzione della Categoria Immobili a Destinazione Ordinaria Gruppo A u.i. a destinazione abitativa privata e funzioni complementari:la consistenza ècalcolata in vani. A/1 Abitazioni di tipo signorile; A/2 Abitazioni di tipo civile; A/3 Abitazioni di tipo economico; A/4 Abitazioni di tipo popolare; A/5 Abitazioni di tipo ultrapopolare (non più attribuibile); A/6 Abitazioni di tipo rurale; A/7 Abitazioni in villini; A/8 Abitazioni in ville; A/9 Castelli ed edifici storici; A/10 Uffici e studi privati; A/11 Abitazioni tipiche dei luoghi; Gruppo B -u.i. a destinazione pubblica o di interesse collettivo: la consistenza ècalcolata a metro cubo. B/1 Residenze collettive e simili; Collegi e convitti non a fine dilucro. B/2 Immobili destinati a funzioni sanitarie; Case di cura e ospedali non a fine di lucro. B/3 Immobili con funzioni rieducative; Prigioni e riformatori. B/4 Uffici Pubblici. B/5 Immobili con funzioni amministrative, scolastiche. Scuole e laboratori scientifici, non a fine di lucro. B/6 Immobili per funzioni culturali e simili. Biblioteche, pinacoteche, musei, non a fine di lucro. B/7 Cappelle private. B/8 Depositi sotterranei derrate. Gruppo C u.i. a destinazione terziaria: la consistenza è calcolata a metro quadrato. C/1 Negozi e botteghe. C/2 Magazzini e depositi. C/3 Laboratori; C/4 Locali per esercizi sportivi; non a fine di lucro. C/5 Stabilimenti balneari e di acque curative. C/6 Box; posti auto; autorimesse; stalle e simili. C/7 Tettoie. 8
Immobili a Destinazione Speciale Unità Immobiliari per funzioni pubbliche o di interesse collettivo. D/1 U.I. per funzioni produttive, opifici, stabilimenti industriali e cabine elettriche. D/2 Alberghi e pensioni. D/3 U.I. per funzioni culturali e per lo spettacolo. D/4 Ospedali. D/5 Istituti di credito, cambio e assicurazione. D/6 Fabbricati; locali; aree attrezzate per esercizi sportivi. D/7 U.I. per attività industriali o artigianali con impianti speciali. D/8 U.I. fabbricati costruiti per particolari esisgienze di una attività commerciale D/9 Edifici galleggianti 9
Immobili a destinazione particolare E/1 Stazioni per servizi di trasporto terrestre; marittimo ed aerei ed impianti di risalita. E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, nonchépassi volanti in prosecuzione di strade pubbliche; (esenti permanentemente dall'imposta fabbricati). E/3 Fiere permanenti. E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche. Per mercati, per posteggio bestiame, ecc. tettoie infisse su suolo pubblico o di transito adibite a mercato pubblico. E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze. E/6 Fari; semafori, torri per rendere d uso pubblico l orologio comunale. E/7 Fabbricati destinati all esercizio pubblico di culti, cappelle ed oratori. E/8 Fabbricati e costruzioni cimiteriali esclusi colombari sepolcri e tombe di famiglia. E/9 Edifici a destinazione particolare non ricompresi nelle categorie precedenti. Categorie Fittizie F/1 Area Urbana. F/2 Unità collabenti. F/3 Unità in corso di costruzione. F/4 Lastrico solare. Fonte normativa: Quadro generale delle categorie stabilito dal Ministero delle Finanze con Circolare 6 luglio 1941 n.134/6525 e successiva integrazione DPR n.138 del 23 marzo 1998. 10
Calcolo della Consistenza Per le u.i. appartenenti alle categorie ordinarie si utilizzano le seguenti unità di misura della consistenza: Gruppo A vano utile. - E considerato vano ciascun locale dotato di finestra (regolamentare dal punto di vista igienico sanitario) con superficie superiore a 8mq nb la cucina qualunque superficie abbia, purchédotata degli impianti specifici e della finestra, deve essere sempre conteggiata come vano. - 1/3 di vano per ogni accessorio diretto (ingresso, disimpegno, ripostiglio bagno, latrina, locale senza luce diretta o di superficie inferiore al minimo) - ¼ di vano per ciascun accessorio complementare (cantina; soffitta; rustico; pollaio; locale di sgombero) Superfici minime e massime Indicativamente si elencano qui di seguito le superfici minime emassime dei vani catastali riferite alla Provincia di Milano al netto dei muri. - Categoria A/1 A/8 A/10: minimo 10 mq massimo 30 mq; - Categoria A/2 A/3 A/7: minimo 9 mq massimo 27 mq; - Categoria A/4 A/5: minimo 8 mq massimo 24 mq; Calcolo dell eccedenza Nel caso in cui la superficie del locale ecceda il limite massimo, dovràessere conteggiata l eccedenza sulla base del rapporto della maggior superficie rispetto alla superficie massima del vano. Eccedenza = Superficie Eccedente/Superficie massima del vano. Maggiorazione per utilità comuni Al totale dei vani utili cosìottenuti dovràessere aggiunta una percentuale fino al massimo del 10% per tenere conto delle utilitàcomuni (androne, ingresso, guardiola, vano scala, locale caldaia, locale contatori, cortile) e di quelle esclusive (terrazzi, giardinetti, orti). La Consistenza deve essere infine arrotondata al mezzo vano per difetto o per eccesso. 11
Gruppo B: metro cubo. Le u.i. del gruppo B (collegi, convitti, caserme, ospedali, uffici pubblici, scuole, musei, biblioteche ecc.) hanno una consistenza che viene calcolata in base al volume vuoto per pieno: - Per intero il volume dei piani fuori terra, dalla quota zero all intradosso dell ultimo piano abitabile. - Per il 50% il volume dei locali semi interrati abitabili e destinati ad uffici, palestre, biblioteche, cicine, dispense, lavanderie, depositi ecc. - Per il 25% il volume dei locali di servizio (centrali termiche, di condizionamento ecc.) e cantinati non abitabili. Maggiorazione per utilità comuni Al volume totale cosìottenuto dovràessere aggiunta una percentuale fino al massimo del 10% per tenere conto delle utilità comuni o di quelle esclusive (cortili, giardini, aree attrezzate per giochi, piscine ecc.). La Consistenza deve essere infine arrotondata al metro cubo per difetto o per eccesso. Gruppo C: metro quadrato. Per le u.i. del gruppo C, la consistenza viene calcolata in basealla superficie lorda da muri. In particolare per i negozi, le botteghe ed empori di vendita al pubblico la consistenza si calcola: - Al 100 % la superficie principale (dove avviene la vendita) ; - Al 50% la superficie del retro e dei servizi annessi; - Al 25% la superficie degli accessori diretti non comunicanti ad esempio le cantine nell interrato (qualora l accesso agli accessori fosse comunicante dall u.i. principale tale superficie deve essere calcolata al 50% anziché al 25%). Per tutte le altre categorie del Gruppo C la consistenza comprende la superficie dei locali principali, accessori e di servizio per intero e quelle delle cantine, soffitte e sgomberi per il 25%. Maggiorazione per utilità comuni Alla superficie totale cosìottenuta dovràessere aggiunta una percentuale fino al massimo del 20% per tenere conto delle utilità comuni o di quelle esclusive (parcheggi, cortili, giardini ecc.). La Consistenza deve essere infine arrotondata al metro quadrato per difetto. 12
Attribuzione della classe L attribuzione della classe a cui ècorrelata la tariffa (rendita catastale per unitàdi consistenza) costituisce di fatto un operazione estimale con la quale viene attribuito il grado di merito all u.i. da censire. Gli elementi che concorrono all attribuzione della classe sono: l ubicazione; i collegamenti urbani; la commerciabilità; la vetustà; lo stato di conservazione e manutenzione; la dotazione di impianti e servizi dell edificio e di quelli esclusivi; la dimensione dei vani; il grado di finitura; l esposizione; il tipo di affaccio. Nella scelta della classe da attribuire all u.i. èutile sapere che il territorio nazionale èstato suddiviso in microzone nelle quali per ciascuna categoria èstata attribuita la classe media. Si tenga presente che la classe media èriferita a edifici costruiti tra il 1956 e il 1985 e pertanto qualora l u.i. da trattare risulti piùvecchia il tecnico avràfacoltàdi proporre una classe inferiore alla classe media, mentre qualora fosse piùrecente dovràprevedere un classamento superiore. 13
Ricapitolando Le operazioni eseguite dal tecnico con la procedura DOCFA sono: - Identificazione catastale e toponomastica. - Calcolo della Consistenza. - Attribuzione della Categoria. - Attribuzione della Classe Mentre le prime tre operazioni sono elementi oggettivi, che rappresentano lo stato di fatto; l attribuzione della classe èl elemento soggettivo che fa emergere la capacità, conoscenza e professionalitàdel tecnico catastale incaricato alla redazione dell aggiornamento. 14
Rendita Catastale Poichéil Catasto ha una finalitàprettamente fiscale, di ogni tipologia di u.i. deve essere definita una rendita media ordinaria che originariamente (ai sensi dell art.9 r.d.l. 13 aprile 1939, n652 e degli art.dal 19 al 26 dpr I dicembre 1949 n.1142) era stata determinata sulla base della redditivitàannua, al netto delle spese di assicurazione, amministrazione, straordinaria manutenzione e ogni altra spesa e perdita. Attualmente le rendite catastali sono state determinate, a seguito della revisione generale degli estimi ( disposta dalla Legge 427/1989 ed attuata con D.M. 20 gennaio 1990) sulla base del valore medio di mercato al quale èstato applicato un tasso di rendita netta definito dalla Commissione Censuaria Centrale. Le tariffe d estimo altro non sono che le rendite catastali per unità di consistenza. 15
Lo studio delle tariffe d estimo èstata la prima operazione generale per la formazione del Nuovo Catasto Edilizio Urbano. In particolare si èprima proceduto a verificare per ogni comune, quali fossero le categorie di immobili presenti e per ciascuna di esse èstato associato un ventaglio di classi. In fine sulla base dei dati economici e di mercato rilevati nello studio delle UnitàTipo sono state calcolate le Tariffe (rendita per unitàdi consistenza) dal rapporto tra la rendita complessiva dell Unità Tipo e la sua consistenza. Sono così stati redatti i quadri generali delle tariffe per ciascun Comune e le rispettive zone censuarie. Le Tariffe Catastali vigenti sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale con apposito D.M. in data 27 settembre 1991 e successivamente rettificate e integrate con D.Lgs. 28 dicembre 1993 n.568. 16
Programma DOCFA Il programma èscaricabile dal sito dell Agenzia del Territorio; unitamente al programma ènecessario scaricare le Tariffe della provincia nella quale è situato l immobile oggetto di denuncia. Dopo aver caricato il programma DOCFA sul proprio PC è necessario caricare il file inerente alle Tariffe. E composto da una serie di modelli che devono essere compilati secondo la sequenza proposta dal programma. La prima scelta da effettuare èse l aggiornamento catastale che stiamo per predisporre èrelativo a una nuova costruzione oppure una variazione ;in ciascuno dei due casi i modelli che il programma propone sono i seguenti: Modello D èil modello dove saràindicata la causale di presentazione; l intestazione (nel caso di una nuova costruzione); l identificazione catastale delle u.i. oggetto di trattazione; l indicazione degli eventuali Beni Comuni Non Censibili; la Relazione Tecnica; i dati del Dichiarante e i dati del Tecnico asseveratore. E in questo modello che avviene la scelta di procedere all invio telematico o di procedere alla presentazione tradizionale. I modelli successivi dipendono dal tipo di destinazione che si è scelto di trattare nel precedente modello D. La seconda operazione da effettuare èla Gestione degli Elaborati Grafici tramite la quale saràpossibile associare a ciascuna unità immobiliare la corrispondente planimetria catastale. Per le unitàimmobiliari a Destinazione Ordinaria i modelli successivi sono il Modello 1NB (parte I) e 1 NB (parte II). Per le unitàimmobiliari a Destinazione Speciale e/o Particolare i modelli successivi sono il Modello 2NB (parte I) e 2NB (parte II). La compilazione dei modelli qui sopra indicati è obbligatoria, mentre invece è facoltativa (in funzione cioè dell aggiornamento da predisporre) la compilazione dei modelli inerenti all Elenco dei subalterni e dei Documenti Pregressi. 17
Classamento informatico delle unità di tipo ordinario Il programma DOCFA riproduce i seguenti modelli: Il modello 1NB (parte I) costituito prospetti informativi relativi alla descrizione dell intero fabbricato. La tipologia dell edificio, le caratteristiche costruttive, la fotazione dei servizi e degli impianti comuni; Il modello 1NB (parte II) costituito dai prospetti che descrivono l u.i. oggetto di variazione. Il numero dei vani; dei servizi; il gradodi finitura; il numero degli accessori diretti e complementari oltre alla superficie commerciale principale e quella accessoria. Il programma DOCFA sulla base dei dati tecnici, economici, edilizi e ubicazionali, èin grado propone di fornire il classamento automatico e quello proposto dalla parte. 18
Classamento informatico delle unità di tipo speciale e particolare Il programma DOCFA riproduce i seguenti modelli: Il modello 2NB (parte I) descrittiva dei dati identificativi catastali, epoca di costruzione, tipologia dell azienda, collegamenti infrastrutturali, dotazione degli impianti generali e di sicurezza, le sistemazioni esterne i dati metrici generali dell u.i. un quadro finale nel quale il tecnico deve inserire i dati tipologici e dimensionali per la stima censuaria. Non esiste nessun tipo di elaborazione informatica. Il modello 2NB (parte II) comprende i dati identificativi catastali e i riferimenti grafici, le caratteristiche costruttive dell edificio, la dotazione di impianti generali e di quelli fissi destinati all attivitàspecifica per cui vengono utilizzati, i dati metrici di superficie. Il calcolo della rendita catastale viene effettuato sulla base del Valore dell u.i. determinato dalla stima sintetica moltiplicato per un Saggio di Fruttuosità r calcolato al lordo delle imposte scelto tra quelli che il mercato indica in rapporto alla specifica ubicazione e destinazione e che per la provincia di Milano èstato quantificato al 2%. 19
Compilazione del Modello D Le differenze nella compilazione di questo modello tra le tipologie delle Nuove Costruzioni e le Variazioni sono le Causali. Causali proposte nel caso di una Nuova Costruzione: Nuova Costruzione; Unità afferente: edificata in sopraelevazione; edificata su area di corte; altro. Causali proposte nel caso di una Variazione: Planimetria,suddivisa in sotto categorie quali la Divisione; Frazionamento per trasferimento di diritti; Fusione; Ampliamento; Demolizione Totale; Demolizione Parziale; Diversa Distribuzione di Spazi Interni; Ristrutturazione; Frazionamento e Fusione. Ultimazione di fabbricato urbano; Cambio di Destinazione d uso; Altre; Presentazione di Planimetria Mancante; Modifica dell identificativo; UnitàAfferentisuddivisa in sotto categorie Edificata su Area Urbana; Lastrico solare; altro tipo di edificazione. 20
Alcune tipologie di causali per la presentazione Le Nuove Costruzioni Afferentisono quelle unitàimmobiliari denunciate in aggiunta ad un fabbricato giàaccatastato in parte, e quindi mantengono lo stesso Foglio e Numero di mappadel fabbricato principale ma sono identificate con nuovi subalterni. Tali unità possono essere denunciate in due diversi modi: Con denuncia di Nuovo Accatastamento, se le nuove unità non sono collegate ad altre già presenti in Banca Dati. I casi più frequenti sono: Unità Afferenti edificate su area di corte. UnitàAfferenti edificate in sopraelevazione (in questa fattispecie non rientrano le costruzioni edificate su lastrico solare denunciato in catasto e non necessita la presentazione di tipo mappale). Unitàedificate in sottosuolo (per la presentazione del tipo mappale vedi capitolo 1 Tipo mappale per le costruzioni interrate ). Unità sfuggite all accertamento del Catasto Fabbricati e altro. Altro tipo di edificazione Con Denuncia di Variazione, causale di presentazione UnitàAfferenti, se la denuncia ècollegata ad unitàimmobiliari giàpresenti in banca dati, per esempio edificazione su area urbanao su lastrico solare in cui si sopprime l unitàin atti per costituirne delle nuove; è possibile l aggiornamento della ditta mediante preallineamento qualora quest ultima non fosse aggiornata. I casi più frequenti sono: Unità edificate su Area Urbana che prevede la soppressione della stessa area e la presentazione del tipo mappale. Unità edificate su Lastrico Solare per le quali non necessita la presentazione del tipo mappale. 21
Divisione. Si ha la divisione, quando una unitàimmobiliare viene divisa per dare origine a piùunitàimmobiliari (almeno due). Frazionamento per trasferimento di diritti. La causale di frazionamento per trasferimento di diritti può essere utilizzata solamente, quando si costituiscono delle unitàin corso di definizione (F4). Per tutti gli altri casi, va utilizzata la causale di divisione. Fusione Si ha la fusione quando due o più unità immobiliari sono accorpate per dare origine ad una sola unità immobiliare. Causale di Ampliamento. La suddetta causale andrà utilizzata se vi è una modifica in pianta del perimetro del fabbricato, quindi con presentazione di tipo mappale. Qualora l ampliamento riguardi, sopraelevazioni, recupero di sottotetti, realizzazione di soppalchi, trasformazione di balconi in verande etc.. (variazioni che in genere comportano aumento di consistenza ma per le quali non sussiste l obbligo di presentazione di Tipo Mappale), verràutilizzata lo stesso la causale di Ampliamento, con l avvertenza di indicare nel quadro Note relative al documento il tipo di ampliamento che s intende denunciare. Demolizione totale e parziale di fabbricato o di singole unità. E' necessaria la preventiva presentazione del tipo mappale al catasto terreni (mod. 51 e mod. 3SPC) sia in caso di demolizione parziale, o totale con costituzione dell area urbana di risulta, sia in caso di ricostruzione di nuovo fabbricato. Nel Quadro D del file Docfa Note relative al Documento andràspecificata la destinazione dell area di risulta del fabbricato totalmente demolito. I casi più frequenti: Riedificazione di nuovo fabbricato; Costituzione di Area urbana, o con numero di mappa nuovo o sullostesso numero di mappa con un subalterno nuovo; Soppressione, in quanto unita al cortile, all area di manovra o ad altro; 22
Causale di diversa distribuzione degli spazi interni.(causale codificata) Può essere utilizzata anche da sola e non abbinata ad altre causali. L unitàimmobiliare mantiene il subalterno originale. Frazionamento e Fusione. Si ha frazionamento e fusione quando piùunitàimmobiliari (almeno due) vengono accorpate per poi dare originea più unità immobiliari (almeno due). (accorpori e scorpori tra u.i.u. della stessa ditta etc.). Variazione della toponomastica. Qualsiasi variazione dell indirizzo del piano e del civico dev essere effettuata con procedura Docfa, ed è contestualmente possibile il preallineamento di eventuali volture per l aggiornamento della ditta. La data di realizzazione delle opere non va indicata. Precisazione sull uso dello stradario: In tutte le denunce catastali èobbligatorio utilizzare lo stradario presente nel comune. Editando le iniziali del toponimo (nel campo ubicazione) e facendo clic con il mouse sul tasto stradario, si apriràa tendina l elenco di tutti i toponimi con le stesse iniziali editate; evidenziando il toponimo prescelto, l indirizzo verràriportato in caratteri minuscoli; solo in caso di toponimo non presente dovrà essere editato per esteso. (in questo caso l indirizzo verrà riportato in stampatello e dovrà essere indicato nella relazione tecnica la mancata codificazione dell indirizzo). Tasto stradario I documenti che dovessero presentare la suddetta incoerenza sonorifiutati dall Ufficio secondo le modalitàprecisate nella procedura operativa n. 83/2004. (nota n. 33905 del 11/5/2005 della Direzione Centrale dell Agenzia del Territorio). 23
Ultimazione di fabbricato urbano. Nelle variazioni per ultimazione di fabbricato urbano le unitàimmobiliari mantengono il subalterno originale, e la variazione è soggetta al pagamento dei tributi. Causale di Variazione della Destinazione. Può essere utilizzata esclusivamente, quando l unitàèinteramente trasformata nella sua destinazione, senza fondersi o dividersi con altre. E obbligatoria l attribuzione del nuovo subalterno. Qualora invece s intende trasformare solo parzialmente la destinazione di locali accessori giàdi pertinenza dell unitàimmobiliare in vani abitativi, o viceversa, in accessori dell unitàprincipale, la causale da indicare nel punto 1) Planimetrica è la seguente: AMPLIAMENTO (giustificando nelle annotazioni la motivazione) Variazione per presentazione di planimetria mancante. (causale codificata punto 6 quadro B) Causale da utilizzare quando occorre presentare una planimetria (solo in presenza di accertamento d ufficio) al solo scopo di aggiornare il data base grafico delle immagini, senza alcuna variazione dei dati censuari. I mod. 1N, 2N e i dati di classamento non devono essere compilati,non vanno calcolate le superfici catastali ed èpossibile il preallineamento di eventuali volture per l aggiornamento della ditta. L unitàimmobiliare mantiene il subalterno originale, e la variazione èsoggetta al pagamento dei tributi catastali. (Nota della Direz. Centr. Prot. N. 69885 del 3/10/2002) Nel caso in cui la planimetria non sia reperibile al momento la causale da utilizzare è5) Altre: MIGLIORE IDENTIFICAZIONE PLANIMETRICA 24
Variazione per modifica dell identificativo (VMI). (causale codificata punto 7 quadro B) Quest ultimo procedimento verrà eseguito nel caso di allineamento della cessata mappa urbana con la vigente. La variazione non prevede l associazione di nuove planimetrie, in quanto saranno utilizzate quelle presenti nel Data Base, in caso contrario se associate, la procedura docfa non farà superare i controlli formali del documento. La variazione per modifica dell identificativo nel caso di denuncia di unitàafferente, dev essere presentata prima della nuova denuncia. In caso di variazione del mappale intero, se la causale lo prevede, la soppressione dev essere effettuata contestualmente. In entrambe le variazioni si procede con la soppressione del vecchio chio identificativo e la costituzione del nuovo. I modelli 1N o 2N non sono da compilare, non necessitano di nuove planimetrie e non sono soggette al pagamento dei tributi. Nel caso in cui èstato variato (con operazione V ) un identificativo catastale sbagliato, si deve obbligatoriamente annullare la variazione, mediante istanza di parte, in quanto lastessa ha variato un unitàdiversa da quella che s intendeva variare. Variazione per esatto computo della consistenza per errore imputabile alla parte (solo per categorie A, B, C, F/1 e F/5). Qualora l unitàimmobiliare abbia consistenza errata, o dati metrici non esatti, per errore imputabile al tecnico denunciante, per la rettifica si può procedere mediante presentazione di nuova denuncia di variazione, con allegata planimetria, ricalcolando l esatta consistenza o i reali dati metrici. La causale da indicare nel mod D/1 Quadro B punto 5) Altre èla seguente: VARIAZIONE PER ESATTO COMPUTO CONSISTENZA 25
Ristrutturazione totale di fabbricato. La causale da utilizzare è Frazionamento e fusione. Si èin presenza di Ristrutturazione Totale quando un fabbricato viene completamente variato internamente, tutte le unità che lo compongono variano tra loro per accorporo e scorporo costituendo nuove unità immobiliari con caratteristiche diverse da quelle originali, quindi si procede con la soppressione di tutti i vecchi subalterni e la costituzione dei nuovi. Nel caso in cui si costituiscono Beni Comuni non Censibili o Censibili, ènecessario l elaborato planimetrico con il relativo elenco subalterni. Variazione per trasformazione di balcone in veranda. La causale da indicare nelle variazioni per trasformazione di balcone in veranda è: Ampliamento (causale codificata). Nel file Docfa Quadro D Note relative al documento andràspecificato che l ampliamento consiste nella trasformazione di balcone in veranda. E necessaria l attribuzione di nuovo subalterno all unitàderivata, in quanto la variazione comporta la modifica del perimetro dell unità originale. Variazione per classamento ai sensi dell art. 4 D.M. 701/94. L Art. 4 del D.M. 701/94 prevede la variazione per attribuzione della rendita alle unità immobiliari già denunciate in catasto ma che ne sono prive. La causale da indicare nel mod. D/1 al punto 5) altre variazioniè: VAR. PER CLASSAM. D.M. 701/94 ART. 4 4 26
Si esegue come una normale variazione, utilizzando la planimetria originale depositata in Catasto, e nel caso in cui non fosse reperibile, si potràallegare copia della stessa firmata e timbrata dal tecnico presentatore, con dichiarazione di conformità(copia conforme all originale) a quella a suo tempo presentata in Catasto. L unitàimmobiliare mantiene il subalterno originale, e la variazione non èsoggetta al pagamento dei tributi catastali. Variazione per classamento ai sensi dell Art. 4 del D.M. 701/94 e contemporaneo preallineamento di Variazione pregressa non in banca dati. L unitàimmobiliare mantiene il subalterno originale e la variazione non èsoggetta al pagamento dei tributi catastali. Stesso procedimento si adotterà nel caso in cui l unità è derivata da frazionamento o fusione. Nella variazione attuale si tratta l unitàimmobiliare oggetto di classamento; nei documenti pregressi si preallinea la variazione che l ha costituita o variata. Variazione per classamento ai sensi dell Art. 4 del D.M. 701/94 e contemporaneo preallineamento di Nuova Costruzione pregressa non in banca dati. L unitàimmobiliare mantiene il subalterno originale, e la variazione non èsoggetta al pagamento dei tributi catastali. 27