La fiscalità degli Enti di Terzo Settore. Patrizia Clementi

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INDICE SOMMARIO. Presentazione... V Introduzione... 1 PARTE PRIMA LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

Transcript:

La fiscalità degli Enti di Terzo Settore Patrizia Clementi

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE art. 4, D.Lgs. 117/2018 ENTI DEL CODICE DEL TERZO SETTORE IMPRESE SOCIALI

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE art. 4, D.Lgs. 117/2018 "rami" enti religiosi riconosciuti società di mutuo soccorso altri enti privati non societari fondazioni ENTI DEL associazioni CODICE DEL TERZO SETTORE reti associative enti filantropici associazioni di promozione sociale organizzazioni di volontariato IMPRESE SOCIALI

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE art. 4, D.Lgs. 117/2018 "rami" enti religiosi riconosciuti società di mutuo soccorso altri enti privati non societari fondazioni ENTI DEL associazioni CODICE DEL TERZO SETTORE reti associative enti filantropici associazioni di promozione sociale organizzazioni di volontariato "rami" enti religiosi riconosciuti società altri enti privati non societari IMPRESE SOCIALI fondazioni associazioni enti privati anche societari cooperative sociali (IS di diritto)

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE

NATURA ENTE/ATTIVITÀ

NATURA ENTE/ATTIVITÀ

COLLOCAZIONE DEI CONSULTORI FAMILIARI

GLI ENTI DEL TERZO SETTORE D.Lgs. 117/2017 CHI Quali soggetti ART. 4 COSA Quali attività ART. 5 COME Quali condizioni ARTT. 5-7

COME: QUALI CONDIZIONI D.Lgs. 117/2017 Articolo 5, c. 1 a) in via esclusiva o prevalente b) senza scopo di lucro

COME: QUALI CONDIZIONI ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE quelle dell'articolo 5 si possono aggiungere solo: le "attività diverse" secondarie e strumentali dell'articolo 6 (con criteri e limiti stabiliti da DM) le raccolte di fondi dell articolo 7

COME: QUALI CONDIZIONI ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE ATTIVITÀ DIVERSE art. 6 secondarie e strumentali rispetto alle attività di interesse generale consentite dall'atto costitutivo o statuto svolte secondo criteri e limiti definiti con decreto ministeriale tenendo conto dell'insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate in tali attività in rapporto all'insieme delle risorse, anche volontarie e gratuite, impiegate nelle attività di interesse generale di certo saranno consentite le sponsorizzazioni (cf art. 79, c. 5)

COME: QUALI CONDIZIONI ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE ATTIVITÀ DIVERSE RACCOLTA FONDI art. 7 per raccolta fondi si intende il complesso delle attività ed iniziative poste in essere da un ente del Terzo settore al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale (c. 1) può essere svolta anche in forma organizzata e continuativa, anche mediante sollecitazione al pubblico (c. 2)

COME: QUALI CONDIZIONI lasciti donazioni contributi cessione o erogazione di beni o servizi di modico valore anche in forma organizzata e continuativa impiegando risorse proprie e di terzi, inclusi volontari e dipendenti nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico in conformità a linee guida adottate con decreto

COME: QUALI CONDIZIONI UTILIZZO DELLE RISORSE DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO uso per attività statutaria (art. 8, c. 1) estinzione o scioglimento (art. 9) divieto distribuzione utili (art. 8, cc. 2 e 3) perdita dei requisiti (art. 50, c. 2)

COME: QUALI CONDIZIONI UTILIZZO DELLE RISORSE Uso per attività statutarie attività di IG attività diverse raccolte di fondi divieto distribuzione utili anche indiretta - compensi - stipendi - acquisto/vendita beni e servizi - interessi

COME: QUALI CONDIZIONI DESTINAZIONE DEL PATRIMONIO Previo parere positivo Ufficio RUNTS estinzione o scioglimento destinazione imposta da legge altri ETS secondo statuto Fondazione Italia Sociale perdita dei requisiti senza migrazione cancellazione da RUNTS art. 50, c. 2 rinvia a art. 9

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS Titolo X D.Lgs. 117/2017 (artt. 79 89) Titolo II Capo III DPR 917/1986 TUIR (artt. 143-150) Titolo X D.Lgs. 117/2017 (artt. 79-89) Titolo II Capo II DPR 917/1986 TUIR (artt. 81-142)

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS art. 79. cc. 2 e 5 DISCIPLINA APPLICABILE AGLI ETS LA NATURA FISCALE DELL'ATTIVITÀ LA NATURA FISCALE DELL ENTE art. 79. c. 2 art. 79. c. 5

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS art. 79. c. 2 ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE quelle dell'articolo 5 devono essere svolte in via esclusiva o principale alle quali si possono aggiungere solo: le "attività diverse" secondarie e strumentali dell'articolo 6 (con criteri e limiti stabiliti da DM) le raccolte di fondi

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS art. 79. c. 2 quando svolte: a titolo gratuito verso corrispettivi che non superano i costi effettivi, tenuto conto anche dei contributi degli enti pubblici e senza considerare eventuali importi di partecipazione alla spesa previsti dalla legge (ticket)

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS art. 79. c. 5 1 svolge in via esclusiva o prevalente attività di interesse generale che si considerano di natura non commerciale (secondo la definizione del comma 2)

IL REGIME FISCALE DEGLI ETS art. 79. c. 5 2 proventi delle attività di IG svolte in forma di impresa che si considerano commerciali proventi delle attività diverse ex art. 6 (e raccolte fondi ex art. 7) (no sponsorizzazioni) entrate derivanti da attività non commerciali <1 contributi, sovvenzioni, liberalità, quote associative e ogni altra entrata simile compresi i proventi e le entrate delle attività di interesse generale che si considerano di natura non commerciale e i contributi pubblici erogati per le attività di interesse generale «di cui ai commi 2 e 3» e tenuto conto del valore normale delle cessioni o prestazioni afferenti le attività svolte con modalità non commerciali

LE IMPRESE SOCIALI D.Lgs. 112/2017 CHI Quali soggetti ART. 4, D.Lgs 117/2017 COSA Quali attività ART. 2 COME Quali condizioni ARTT. 2-3

COME: QUALI CONDIZIONI D.Lgs. 112/2017 Articoli 2 e 3 a) in via stabile e principale b) senza scopo di lucro

COME: QUALI CONDIZIONI 1 RILEVANO LE ATTIVITÀ ATTIVITÀ DI INTERESSE GENERALE quelle dell'articolo 2 originano ricavi superiori al 70% dei ricavi complessivi (criteri di computo da definire con DM)

COME: QUALI CONDIZIONI 2 RILEVANO I LAVORATORI ATTIVITÀ DI QUALSIASI GENERE svolte occupando a) lavoratori molto svantaggiati b) persone molto svantaggiate o con disabilità in numero non inferiore al 30% dei lavoratori

COME: QUALI CONDIZIONI UTILIZZO DELLE RISORSE DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO uso per attività statutaria o incremento patrimonio (art. 3, c. 1) divieto distribuzione utili anche indiretta (art. 3, c. 2) scioglimento volontario (art. 12, c. 5) perdita volontaria qualifica IS (art. 12, c. 5)

COME: QUALI CONDIZIONI UTILIZZO DELLE RISORSE DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO uso per attività statutaria o incremento patrimonio (art. 3, c. 1) divieto distribuzione utili anche indiretta (art. 3, c. 2) scioglimento volontario (art. 12, c. 5) perdita volontaria qualifica IS (art. 12, c. 5) ECCEZIONE

COME: QUALI CONDIZIONI ECCEZIONE AL DIVIETO DI DISTRIBUZIONE DEGLI UTILI L impresa sociale può destinare una quota inferiore al 50% degli utili e degli avanzi di gestione annuali, dedotte eventuali perdite maturate negli esercizi precedenti: [ ] b) A erogazioni gratuite in favore di enti del Terzo Settore diversi dalle imprese sociali, che non siano fondatori associati, soci dell impresa sociale o società da questa controllate, finalizzate alla promozione di specifici progetti di utilità sociale

COME: QUALI CONDIZIONI UTILIZZO DELLE RISORSE DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO uso per attività statutaria o incremento patrimonio (art. 3, c. 1) divieto distribuzione utili anche indiretta (art. 3, c. 2) scioglimento volontario (art. 12, c. 5) perdita volontaria qualifica IS (art. 12, c. 5) ECCEZIONE

COME: QUALI CONDIZIONI ECCEZIONE ALLA DEVOLUZIONE DEL PATRIMONIO «In caso di scioglimento volontario dell'ente o di perdita volontaria della qualifica di impresa sociale il patrimonio residuo [ ] è devoluto, salvo quanto previsto in tema di società cooperative, ad altri enti del Terzo Settore costituiti ed operanti da almeno tre anni o ai fondi di cui all'articolo 16, comma 1, secondo le disposizioni statutarie. La disposizione di cui al presente comma non si applica agli enti di cui all'articolo 1, comma 3» (art. 12, c. 5)

COME: QUALI CONDIZIONI ATTENZIONE La previsione è chiaramente immotivata (e per questo rischiosa essendo esposta a possibili impugnazioni) e contraddittoria con il comma 1, che riguarda la trasformazione, fusione e scissione delle IS che «devono essere realizzate in modo da preservare l'assenza dei scopo i lucro, i vincoli di destinazione del patrimonio e il perseguimento delle attività e delle finalità da parte dei soggetti risultati dagli atti posti in essere» e la cessione di azienda che deve essere realizzata «in modo da preservare il perseguimento delle attività e delle finalità da parte del cessionario». In queste situazioni la norma prevede che «Per gli enti di cui all'articolo 1, comma 3 la disposizione di cui al presente comma si applica limitatamente alle attività indicate nel regolamento»