Manuale Pratico delle Imprese Sociali
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- Lucia Giorgi
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1 Manuale Pratico delle Imprese Sociali Manuale pratico sulle Imprese Sociali: capitolo Operazione Straordinarie Commissione No Profit - Quaderno n. 1/2017 Dottor Mirko Sambugaro
2 Operazioni Straordinarie
3 Operazioni Straordinarie DEFINIZIONE Il termine Operazioni straordinarie significa, Operazioni realizzate al di fuori della gestione ordinaria per diverse ragioni, come la modifica della struttura o della forma giuridica dell impresa, il trasferimento della titolarità o del controllo dell impresa, ovvero la liquidazione. Le operazioni straordinarie sono variegate, (trasformazioni, fusioni, scissioni, scambio di partecipazioni) in questa sede analizzeremo la trasformazione
4 Operazioni Straordinarie Rappresenta una modifica della forma giuridica di un ente, consistente nella modifica del modello organizzativo (o forma giuridica): modifica che potrà o meno accompagnarsi anche con un cambiamento dello scopo cui era originariamente destinato il patrimonio dell ente.
5 Operazioni Straordinarie Con la riforma del diritto societario di cui al d.lgs 66/2003 i legislatore ha previsto Una parte generale in cui sono racchiuse disposizioni valevoli per ogni ipotesi di trasformazione (artt. 2498, 2499, 2500 e 2500-bis c.c.) Tre parti speciali rispettivamente dedicate: -trasformazione progressiva (artt ter, 2500-quater e 2500-quinquies c.c.) -trasformazione regressiva (art sexies c.c.) -trasformazioni eterogenee (artt septies, 2500-octies e 2500-novies c.c.)
6 Operazioni Straordinarie e Imprese Sociali D. Lgs 155/2006 Articolo 13 Comma I Comma II Comma III Comma IV Comma V
7 D. Lgs 155/2006 Articolo 13 I Comma «per le organizzazioni che esercitano un impresa sociale, la trasformazione, la fusione e la scissione devono essere realizzate in modo da preservare l assenza di scopo di lucro di cui all art. 3 dei soggetti risultanti»
8 D. Lgs 155/2006 Articolo 13 III Comma Salvo quanto previsto in tema di cooperative, in caso di cessazione dell impresa, il patrimonio residuo è devoluto ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni, comitati, fondazioni ed enti ecclesiastici, secondo le norme statutarie, fatta eccezione per i casi di cessazione dello svolgimento di attività sociale per finalità di interesse generale da parte di enti ecclesiastici e di enti delle confessioni religiose con le quali lo Stato abbia stipulato patti, accordi o intese.
9 D. Lgs 155/2006 Art 13 II E IVComma Enucleano, nella sue caratteristiche essenziali, la procedura di autorizzazione preventiva da parte del Ministero della solidarietà sociale, autorizzazione cui, a norma del successivo comma 5 del medesimo art. 13, è subordinata l efficacia degli atti posti in essere. In particolare, gli amministratori devono notificare l intenzione di procedere ad una delle su indicate operazioni straordinarie al Ministero della solidarietà sociale, con atto scritto avente data certa.
10 Punto di Partenza DECRETO 24 GENNAIO 2008 DEL MINISTERO DELLA SOLIDARIETÀ SOCIALE CONTENENTE LINEE GUIDA PER LE OPERAZIONI DI TRASFORMAZIONE, FUSIONE E SCISSIONE DELLE IMPRESE SOCIALI.
11 D. Lgs 155/2006 Articolo 13 III Comma Gli organi di amministrazione dell organizzazione che esercita l impresa sociale sono tenuti a notificare, con atto scritto di data certa, al Ministero della solidarietà sociale l intenzione di procedere ad un operazione di trasformazione, fusione o scissione. A tale atto dovranno essere allegate: - la situazione patrimoniale di ciascuno degli enti coinvolti; - la relazione dei rispettivi amministratori;
12 Situazione Patrimoniale degli Enti - Nel caso di trasformazione, ad una data non anteriore di oltre 120 giorni rispetto alla data in cui viene convocata l assemblea straordinaria chiamata a deliberare sull operazione di trasformazione; - Nel caso di fusione o scissione, ad una data non anteriore di oltre 120 giorni rispetto al giorno in cui il progetto di fusione o di scissione viene depositato nelle sedi delle società coinvolte nell operazione;
13 Cosa Indicare nella Relazione Degli Amministratori Le ragioni che inducono ad effettuare l operazione straordinaria; La prevedibile evoluzione dell attività successivamente al compimento dell operazione; I miglioramenti previsti in termini di impatto sul tessuto sociale; Le modalità attraverso le quali il soggetto risultante dall operazione garantirà il rispetto del requisito dell assenza dello scopo di lucro, in generale si ritiene che tale vincolo dovrà essere soddisfatto attraverso specifiche clausole statutarie, immutabili, salva la devoluzione del patrimonio ad enti aventi caratteristiche analoghe.
14 Assemblea Operazioni Straordinarie Per la trasformazione, la data della medesima dovrà essere fissata dopo il decorso di 90 giorni dalla ricezione dell atto da parte del Ministero (e non dall invio dello stesso da parte degli organi amministrativi); Per le operazioni di fusione o scissione valgono le stesse considerazioni operazioni per le quali l efficacia civilistica è subordinata al deposito dell atto di fusione o scissione che non può essere stipulato prima del decorso di 60 giorni dalla data del deposito della delibera assembleare che ha approvato l operazione;
15 Caso Pratico di Trasformazione Dalla dante causa si dia luogo ad una o più imprese sociali, in questo caso non è prevista nessuna autorizzazione preventiva che coinvolgono in qualità di danti causa e/o beneficiarie; Una associazione che rivesta la qualifica di impresa sociale ed una cooperativa sociale che rivesta anch essa la qualifica di impresa sociale; Una società di capitali che rivesta la qualifica di impresa sociale ed un ente non commerciale con la qualifica di impresa sociale.
16 Caso Pratico di Trasformazione Se invece tale operazioni come da espresso rinvio all assenza dello scopo di lucro come definito all art. 3, d.lgs 155/2006, discende, che in caso di operazione straordinaria posta in essere da un impresa sociale a favore di uno o più aventi causa che non rivestano tale qualifica, debbano essere soddisfatti i seguenti requisiti; I soggetti risultanti dovranno destinare gli utili e gli avanzi di gestione allo svolgimento dell attività statutaria o ad incremento del patrimonio; Ai soggetti risultanti sarà vietata la distribuzione, anche in forma indiretta, di utili e avanzi di gestione comunque denominati, nonché fondi o riserve in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori. Dottor Sambugaro Mirko Commissione No Profit - Quaderno n. 1/2017
17 Considerazione Conclusiva Le Linee guida non fanno cenno ai rimedi a disposizione dell impresa sociale che si veda negare l autorizzazione all operazione straordinaria a favore di ente che non assume la qualifica di impresa sociale, sul punto, si è dell avviso che trattandosi di un provvedimento lesivo di interessi legittimi lo stesso possa essere impugnato di fronte al tribunale amministrativo.
18 Fine Manuale pratico sulle imprese sociali: capitolo Operazioni Straordinarie Commissione No Profit - Quaderno n. 1/2018 GRAZIE PER L ATTENZIONE Dottor Mirko Sambugaro
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