Tecnica colturale della soia



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Transcript:

Tecnica colturale della soia Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri Perugia, A.A. 2009-2010 1

Contenuti Contents 1 Impianto 1 2 Fertilizzazione 2 3 Cure colturali 2 1 Impianto Scelta varietale 1. Le varietà di soia vengono classificate in gruppi di precocità, contrassegnati con numeri romani da I a VII, oltre a 0 e 00 2. In Europa, gli unici gruppi utilizzabili sono I e II 3. La scelta dipende dal tipo di coltura semina normale: I+ o II- semina ritardata (dopo un cereale a raccolta precoce, come orzo da insilamento): I- o I+ in coltura intercalare (dopo un cereale): 0+ o I- 4. considerare la presenza di varietà GM Preparazione alla semina 1. Avvicendamento è coltura miglioratrice. Segue e precede un cereale tipica la successione con mais negli ambienti irrigui della Pianura Padana Teme l omosuccessione 2. Preparazione del letto di semina sono consigliabili le arature, per migliorare l accumulo di acqua nel terreno in coltura intercalare sono utili tecniche di no-tillage 3. Fittezza ottimale 25-35 piante per metro quadrato Distanza tra le file 40-45 cm

Inoculazione della semente La soia richiede un rizobio specifico (Rhizobium japonicum) che può essere assente nei terreni nuovi a questa coltivazione, o nei terreni che non la ospitano da 3-4 anni o più 1. Inumidire la semente 2. stemperare l inoculo con poca acqua 3. aggiungere l inoculo alla semente e mescolare bene (zangola) 4. far asciugare la semente in un luogo fresco ed ombreggiato 5. seminare entro 4 ore dal trattamento o ripetere l inoculazione 2 Fertilizzazione Fertilizzazione della soia 1. La concimazione della soia è basata solo sul fosforo e sul potassio, da somministrare prima dell aratura. 2. La concimazione azotata non è di norma necessaria. 3. Se la coltura nelle fasi iniziali si presenta clorotica e mostra accrescimento stentato, accertarsi della presenza dei tubercoli e della loro efficienza, indicata dal colore rosso vivo della parte interna 4. Se i tubercoli non ci sono o non sono efficienti, somministrare fino a 180 kg/ha di azoto 3 Cure colturali Cure colturali della soia 1. Rullatura dopo la semina 2. Sarchiature 3. Fertilizzazioni azotate (se necessarie) 4. irrigazione 5. diserbo chimico e/o meccanico 2

Diserbo della soia 1. Flora infestante ad emergenza primaverile e/o indifferente (molto simile a quella del mais) 2. La coltura raggiunge un altezza relativamente contenuta ed è quindi abbastanza sensibile alla competizione. 3. Le graminacee infestanti sono piuttosto competitive, ma sono più facili da controllare che non nel mais, grazie alla possibilità di utilizzare prodotti graminicidi specifici. 4. Periodo critico: da 20 a 40 giorni dopo l emergenza 5. Le infestanti vanno controllate prima del 20 giorno dopo l emergenza Epoca di diserbo 1. Trattamento di pre-emergenza metolachlor (graminacee) + metobromuron (dicotiledoni) pendimethalin (graminacee e dicotiledoni) questa seconda soluzione è indicata anche per il diserbo di favino e pisello da foraggio. 2. Trattamento di post-emergenza oxasulfuron o imazamox (anche pisello da foraggio) Possibile impiego di graminicidi specifici (setossidim, allossidim, fenoxaprop, Diserbo frazionato 1. TRATTAMENTI FRAZIONATI (Tecnica delle DMR - Dosi Molto Ridotte) Raccolta il basso sviluppo in altezza consente di intervenire per un lungo periodo di tempo le infestanti piccole sono più sensibili a basse dosi di prodotto si possono fare interventi di post-emergenza molto precoci e a basse dosi, ripetendoli più volte, in modo da controllare sempre infestanti molto piccole. In questo modo la somma delle dosi è spesso inferiore a quella richiesta per controllare infestanti grandi con un singolo intervento 1. meccanizzata con mietitrebbiatrici dotate di testate da frumento o modificate. 2. iniziare quando i beccalli sono imbruniti, le piante hanno perso quasi tutte le foglie e i semi suonano nel baccello. 3

Peculiarità del favino e del pisello 1. Scelta varietale: non è fondamentale la precocità, ma la resistenza al freddo invernale 2. semina autunnale 3. fittezze ottimali più elevate, soprattutto per il pisello (varietà afile). Si parla di circa 70 piante a metro quadrato per il pisello e circa 40 per il favino 4. raccolta meccanizzata con mietitrebbiatrice da frumento. Mantenere una bassa velocità. 4