APPUNTI SULLA TREMONTI-BIS

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Transcript:

10 dicembre 2001 APPUNTI SULLA TREMONTI-BIS AVV. MAURIZIO VILLANI ASSINDUSTRIA LECCE, 12/12/2001

2 La legge 18 ottobre 2001 n. 383 (in G.U. n. 248 del 24 ottobre 2001), Primi interventi per il rilancio dell economia, agli artt. 4 e 5, tra gli incentivi fiscali per gli investimenti e lo sviluppo, disciplina la detassazione del reddito d impresa e di lavoro autonomo reinvestito (c.d. TREMONTI-BIS), entrata in vigore il 25/10/2001. L Agenzia delle Entrate Direzione centrale normativa e contenzioso -, con la Circolare del 17 ottobre 2001 n. 90/E/2001/177495, ha fornito i primi chiarimenti in materia. In questa sede, si puntualizzano, brevemente, i principi generali della legge. Calcolo della media degli investimenti. L' agevolazione consiste nell' esclusione dal redd ito d' impresa o di lavoro autonomo del 50% della differenza fra l' ammontare complessivo degli investimenti in beni strumentali effettuati nel periodo d' imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge, successivamente al 30 giugno 2001, e la media aritmetica degli investimenti effettuati nei cinque periodi d' imposta precedenti, escludendo dal calcolo della media il più alto dei cinque valori. L' agevolazione si applica, inoltre, anche agli investimenti realizzati nel periodo d' imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge; nel secondo periodo d' imposta, a differenza della precedente legge agevolativa, gli investimenti effettuati nel primo periodo agevolato, e che hanno, eventualmente, goduto dell agevolazione, partecipano in ogni caso alla formazione della media. L' agevolazione spetta anche ai soggetti che hanno iniziato l' attività da meno di cinque

3 periodi d'imposta. In tal caso, si farà riferimento al volume degli investimenti effettuati in tutti i periodi precedenti, sempre con l'esclusione del valore più alto. I soggetti che hanno iniziato l'attività nel corso del 2001, purché prima dell'entrata in vigore della legge, potranno beneficiare dell'agevolazione già nello stesso esercizio. In tal caso, l'agevolazione spetta per gli esercizi 2001 e 2002 con riguardo al valore complessivo degli investimenti realizzati nei due periodi d'imposta. L'importo agevolabile (cioè escluso da imposizione, a titolo di variazione in diminuzione dell'imponibile) concorre a determinare il risultato reddituale anche in presenza di una perdita, la quale rileverà ai fini della determinazione del reddito secondo le regole di cui agli artt. 8 e 102 del Tuir. L'agevolazione spetta esclusivamente ai fini dell'lrpef e dell'irpeg e non opera ai fini dell'irap, in senso conforme a quanto emerge dalla relazione tecnica che non prevede variazioni di gettito ai fini di tale imposta. Determinazione dell ammontare degli investimenti. Per il computo dell'agevolazione il volume degli investimenti realizzati in ciascun periodo agevolato deve essere diminuito dei relativi disinvestimenti. L'ammontare di questi ultimi deve essere calcolato con riferimento al corrispettivo dei beni strumentali ceduti nei periodi medesimi, ovvero al valore normale dei beni ad autoconsumo o destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa o all'attività di lavoro autonomo Se in un periodo d'imposta l'ammontare dei beni strumentali ceduti o dismessi supera il

4 costo degli investimenti realizzati, la base per il calcolo della media sarà pari a zero. Ai fini del calcolo della media, non si tiene conto delle rivalutazioni effettuate ai sensi del- la legge n. 342/2000. Requisito delle novità. Gli investimenti agevolabili si caratterizzano per il requisito della novità del bene, restando esclusi, di conseguenza, quelli riguardanti i beni a qualunque titolo già utilizzati. Il requisito della novità sussiste anche nel caso in cui l'acquisto del bene avvenga presso un soggetto che non sia nè il produttore, nè il rivenditore, a condizione che il bene stesso non sia mai stato utilizzato (o dato ad altri in uso) nè dal cedente, nè da alcun altro soggetto e che il venditore non abbia fruito di altre agevolazioni. L'agevolazione compete non soltanto per l'acquisto a titolo derivativo, ma anche per la realizzazione di beni in appalto o in economia; qualora ad esse abbia concorso anche un bene usato, il requisito della novità sussiste in relazione all'intera opera, purché il costo del bene usato non sia di rilevante entità rispetto al costo complessivamente sostenuto. Pertanto, può essere considerato nuovo, per l'acquirente, anche un fabbricato strumentale acquistato da un'impresa di costruzioni che prima della cessione abbia operato sullo stesso interventi di radicale trasformazione; ciò a condizione che gli interventi non costituiscano mero adattamento della struttura alle caratteristiche di un'eventuale nuova categoria catastale e che l'importo complessivo dei lavori sia, comunque, prevalente rispetto al costo d'acquisto dell'immobile da parte del cedente, il quale è tenuto ad attestare la sussistenza

5 dei suddetti requisiti. Spese per assistenza negli asili nido e per formazione del personale. La nuova agevolazione prevede che l'incentivo sia applicato anche alle spese sostenute dall'imprenditore per servizi utilizzabili dal personale dipendente di assistenza negli asili nido ai bambini di età inferiore ai tre anni ed alle spese di formazione ed aggiornamento del personale. Tale agevolazione, diversamente da quanto disposto per gli investimenti in beni strumentali, riguarda l'intero ammontare delle spese sostenute, senza confronti con la media degli anni precedenti. Le spese in questione, da assumere al netto di eventuali contributi, sono sia quelle relative a servizi acquisiti dall'esterno, sia quelle sostenute per l'organizzazione diretta del servizio. Tra le spese di formazione rientrano: - i costi del personale docente; - le spese correnti (materiali, forniture, ecc.); - i costi dei servizi di consulenza sull'iniziativa di formazione; - le spese relative al personale interno, docente e discente, impegnato in tali attività, fino a concorrenza del 20% del volume delle relative retribuzioni complessivamente corrisposte in ciascun periodo d'imposta. I soggetti interessati devono poter dimostrare, anche a posteriori, che le spese per le quali viene chiesta l'agevolazione siano state effettivamente sostenute e che, in relazione alle

6 stesse, non si sia beneficiato di contributi. A tal fine, le spese ammesse al beneficio della detassazione devono essere attestate: - dal presidente del collegio sindacale, ovvero, in mancanza - da un revisore dei conti o da un professionista iscritto all'albo dei revisori dei conti, dei Dottori commercialisti, dei ragionieri e periti commerciali o dei consulenti del lavoro o anche da un direttore tecnico di un Caf. Revoca dell'agevolazione. In caso di trasferimento di azienda, non si dovrà procedere alla rideterminazione degli importi agevolati: infatti, il trasferimento di un bene operato nel contesto di una cessione o conferimento d'azienda, in quanto rientrante in un più ampio schema di riorganizzazione aziendale, non contrasta con la ratio della norma antielusiva, finalizzata ad impedire fenomeni di dismissione temporanea dei beni nell'impresa al solo fine di fruire dell'agevolazione. Naturalmente, le stesse operazioni di cessione d'azienda, ove caratterizzate da profili di elusività, saranno soggette all'applicazione della norma di cui all'art. 37-bis del D.P.R. n. 600/1973. Al di fuori della suddetta, specifica ipotesi, l incentivo fiscale è revocato se l imprenditore o il lavoratore autonomo cedono a terzi o destinano i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all esercizio di impresa o all attività di lavoro autonomo entro il secondo periodo d imposta successivo all acquisto ovvero entro il quinto periodo di imposta successivo in caso di beni immobili.

7 A tal proposito, però, occorre precisare che la citata circolare ministeriale, con una interpretazione forse troppo estensiva, prevede anche le ipotesi che i beni siano dimessi, destinati al consumo personale o familiare dell imprenditore o del lavoratore autonomo oppure assegnati ai soci. Per i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo, l agevolazione riguarda i beni strumentali per l esercizio dell arte o della professione acquisiti in proprietà o in locazione finanziaria. Gli immobili potranno costituire oggetto di agevolazione solo se strumentali, in quanto utilizzati esclusivamente per l esercizio dell arte o della professione. Non è di ostacolo al riconoscimento dell agevolazione il disposto dell art. 50 del Tuir che esclude la possibilità di dedurre gli ammortamenti. Resta inteso che l investimento agevolabile può interessare gli immobili strumentali come sopra definiti che, ai sensi della legislazione urbanistica, risultino destinati ad uso ufficio ed accatastati nella categoria A/10. Gli investimenti in beni strumentali dell artista o del professionista si considerano effettuati, in conformità al principio di competenza, al momento della consegna o della spedizione (per i beni mobili) e della stipulazione dell atto (per gli immobili) ovvero, se successiva, alla data in cui si verifica l effetto traslativo o costituitivo della proprietà o altro diritto reale, senza tener conto delle clausole di riserva della proprietà. Ai fini della

8 determinazione del reddito di lavoro autonomo, infatti, i beni strumentali, in genere, non rilevano secondo il principio di cassa. Invece, sempre per i soggetti titolari di reddito di lavoro autonomo, le spese di assistenza negli asili nido e di formazione ed aggiornamento del personale rilevano secondo il generale principio di cassa. (AVV. MAURIZIO VILLANI)