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unioncamerelombardia Funzione Informazione Economica Focus Imprese - Osservatorio economico sulle imprese e per le imprese Report Trimestrale SERVIZI L andamento economico in Lombardia - 1 trimestre 2019 InFocus: credito e finanza aziendale

1. Gli indicatori congiunturali Il primo trimestre 2019 registra un ulteriore crescita per il fatturato delle imprese lombarde attive nei servizi: +1,9% la variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il comparto conferma quindi la fase positiva in corso, anche se si evidenzia un lieve rallentamento, come registrato dall entità dell incremento su base annua, che scende sotto il 2% per la prima volta dopo due anni, e dall andamento dell indice destagionalizzato, che mostra una tendenza all appiattimento. Il rischio di una svolta negativa non si è comunque finora materializzato, nonostante il peggioramento delle aspettative degli imprenditori. Grafico 1.1 Andamento trimestrale del fatturato Lombardia, imprese dei servizi - anni 2012-2019 Variazioni tendenziali e numero indice destagionalizzato (2010=100) Variazione tendenziale (sx) Numero indice destagionalizzato 5 0-5 -4,0-4,9-4,4-4,4-0,9-0,4-2,0 0,7 0,4-0,3 2,4 1, 2,0 0,7 0,8 0,0 1, -0,2 4,4 2,8 2,4 2,8 2,1 2,8 1, 2,4 2, 1,9 105 100 95 -,0-10 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 90 Continuano a crescere i due settori più rilevanti dal punto di vista del numero di addetti: i servizi alle imprese (+2,1%) e il commercio all ingrosso (+2%); per i primi si tratta però di un rallentamento rispetto all andamento recente, mentre il secondo evidenzia una ripresa dopo il risultato non brillante di fine 2018. Entrambi hanno comunque superato i livelli di fatturato del 2010, mentre tale traguardo è ancora lontano per i servizi alle persone, che archiviano un risultato significativo (+2,7%), e per le attività di alloggio e ristorazione, il cui lieve incremento (+0,5%) rappresenta una battuta d arresto del processo di crescita in corso negli ultimi due anni. 2

Grafico 1.2 Andamento trimestrale del fatturato per comparto Lombardia, imprese dei servizi - anni 2012-2019 Variazioni tendenziali (sx) e numero indice destagionalizzato (dx, 2010=100) Commercio all'ingrosso Alloggio e ristorazione 110 110 3 105 3 105 0 100 0 100-3 95-3 95-90 - 90-9 85-9 85-12 80 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 Servizi alle persone -12 80 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 Servizi alle imprese 110 110 3 105 3 105 0 100 0 100-3 95-3 95-90 - 90-9 85-9 85-12 80 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019-12 80 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 La distribuzione delle risposte all interno del campione registra un peggioramento rispetto agli ultimi trimestri, evidenziando una riduzione della quota di imprese che dichiarano una crescita di fatturato (dal 45% del trimestre precedente al 39%), sebbene tale percentuale rimanga superiore a quella relative alle imprese in calo (31%). I prezzi (+0,3% rispetto al trimestre precedente) confermano il trend di crescita molto moderata, dopo il periodo 2012-2014 che aveva visto addirittura un calo dei listini. L aumento è più rilevante nel commercio all ingrosso (+0,%), il comparto che in questi anni ha fornito il contributo positivo più rilevante. In seguito alla variazione nulla del quarto trimestre, il cui risultato era influenzato dalla chiusura dei contratti annuali, i primi tre mesi del 2019 mostrano una nuova variazione positiva del numero di addetti tra inizio e fine trimestre (+1%). Al netto delle variazioni trimestrali, che risentono di effetti stagionali, l andamento dell indice evidenzia un trend positivo negli ultimi 5 anni e mezzo. 3

Grafico 1.3 Variazioni tendenziali del fatturato Lombardia, imprese dei servizi - anni 2014-2019 Distribuzione di frequenze per classe di variazione, dati trimestrali 100% Aumento >+5% Aumento da 0 a +5% Stabilità Diminuzione da 0 a -5% Diminuzione >-5% 50% 31 33 32 30 30 28 27 25 7 7 8 7 7 7 25 2 25 23 25 27 25 25 9 9 7 9 10 8 9 11 29 27 28 25 25 23 22 20 23 21 22 21 7 7 7 7 7 7 2 25 27 27 28 27 2 4 7 2 27 27 28 27 12 10 11 10 10 10 12 11 11 12 11 11 2 5 30 10 29 27 27 30 28 32 32 32 27 31 28 30 32 32 34 38 32 35 33 33 29 0% 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2014 2015 201 2017 2018 2019 Tabella 1.1 Variazioni delle principali variabili Lombardia, imprese dei servizi - I trimestre 2019 Dati per comparto merceologico Fatturato (1) Prezzi (2) Addetti (3) Servizi 1,9 0,3 1,0 - Commercio all ingrosso 2,0 0, 0,4 - Alloggio e ristorazione 0,5 0,4 2,5 - Servizi alle persone 2,7 0,4 1, - Servizi alle imprese 2,1 0,2 0,8 - Trasporti e attività postali 1,3-0,3 0,1 - Informatica e telecomunicazioni 2,5 0, 0, - Servizi avanzati 1,2-0,2 2,4 - Altri servizi 2,4 1,0 0, (1) Variazione tendenziale (2) Variazione congiunturale (3) Variazione nel trimestre 4

Nel corso del 2018 le aspettative degli imprenditori hanno iniziato a peggiorare, sebbene la quota di imprenditori che prevedeva una crescita sia rimasta superiore alla percentuale di chi si aspettava invece un calo. Il primo trimestre 2019 conferma il deterioramento delle aspettative, come si nota dal grafico 1.4 che riporta i saldi tra previsioni di aumento e di diminuzione in media mobile per eliminare gli effetti stagionali, ma tale processo sembra perdere intensità. I valori puntuali registrano un saldo pari al +8,4% tra previsioni di crescita e di diminuzione del fatturato, mentre per l occupazione tale valore è pari a +5,3%. A livello settoriale le aspettative evidenziano un peggioramento più marcato per il commercio all ingrosso e più lieve per i servizi alle imprese, mentre migliorano le previsioni per le attività di alloggio e ristorazione. Grafico 1.4 Aspettative degli imprenditori Lombardia, imprese dei servizi - anni 2008-2019 Medie mobili dei saldi trimestrali giudizi aumento-diminuzione Fatturato Occupazione 10 5 0-5 -10-15 -20-25 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 5

Numero attive (Migliaia) Variazione % 2. La demografia d impresa Il numero di imprese con sede in Lombardia attive nei servizi, considerando anche il commercio all ingrosso e al netto delle attività finanziarie e immobiliari, dell istruzione e della sanità e assistenza sociale, raggiunge secondo le anagrafi camerali le 321.300 posizioni attive. La variazione su base annua (+0,7%) conferma la fase di espansione in corso dal 2014, ma evidenzia anche una progressiva diminuzione di intensità. Le imprese controllate in prevalenza da donne (+1,5%) e da persone non nate in Italia (+3,3%) crescono più velocemente della media, ma per l imprenditoria straniera si registra un rallentamento rispetto ai ritmi degli ultimi anni. La quota di imprese straniere sale comunque al 12,8%, un dato significativamente superiore alla media nazionale (9,4%), mentre per l imprenditoria femminile la quota in Lombardia (23,4%) risulta inferiore a quella italiana (25%). Prosegue il calo delle imprese giovanili (-1,4%), la cui causa primaria è il restringimento della base demografica dovuto all invecchiamento della popolazione: la quota di imprese controllate in prevalenza da persone con meno di 35 anni scende al 9,2%, un punto sotto la media italiana (10,2%) che risente dei valori molto elevati delle regioni meridionali. Grafico 2.1 330 Imprese attive dei servizi (Ateco G4, H, I, J, M, N, R, S) Lombardia - anni 2013-2019 Dati trimestrali, valori assoluti e variazioni % Variazione tendenziale Numero imprese attive 2% 320 310 1% 300 290 280 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2013 2014 2015 201 2017 2018 2019 0% Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati Infocamere

Una delle cause del rallentamento dell espansione delle imprese attive nei servizi è il calo registrato nel commercio all ingrosso (-1,4%), dove la perdita di circa mille posizioni su base annua è dovuta alla diminuzione degli intermediari del commercio. Seppure solo lievemente, diminuisce anche il trasporto e magazzinaggio (-0,2%), la cui variazione è sintesi della crescita delle attività di magazzinaggio e logistica e del calo di quelle legate al trasporto di merci su strada. In tutti gli altri settori cresce il numero di imprese attive, con contributi consistenti delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+2,9%), in rapida espansione negli ultimi anni grazie alle attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale, e dei servizi operativi di supporto alle imprese (+2,7%), caratterizzati da una forte componente di imprenditoria straniera. Più limitato l incremento nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+0,3%), settore dove alla crescita degli alloggi per soggiorni di breve durata e dei ristoranti si contrappone il calo dei bar. Tabella 2.1 Imprese attive dei servizi (Ateco G4, H, I, J, M, N, R, S) Lombardia, I trimestre 2019 Consistenze, variazioni assolute e percentuali per sezioni ATECO 2007 ATECO 2007 Descrizione Attive Var. annua assoluta Var. annua % G 4 Commercio all'ingrosso 79.03-1.091-1,4% H Trasporto e magazzinaggio 2.97-50 -0,2% I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 55.455 154 0,3% J Servizi di informazione e comunicazione 2.244 441 1,7% M Attività professionali, scientifiche e tecniche 47.43 1.320 2,9% N Servizi operativi di supporto alle imprese 35.91 93 2,7% R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 10.091 277 2,8% S Altre attività di servizi per la persona 39.831 32 0,9% Totale 321.300 2.349 0,7% Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere 7

3. Approfondimento: credito e finanza aziendale Le imprese lombarde dei servizi, come d altra parte il resto del tessuto imprenditoriale regionale e nazionale, in questi anni hanno intrapreso un importante percorso di rafforzamento della struttura patrimoniale, anche in seguito alla selezione operata dalla recessione e alle tensioni che questa ha generato sull offerta di credito. Un confronto tra i dati di questo trimestre e quelli rilevati nel 2014, all uscita quindi dalla crisi dei debiti sovrani, mostra come il grado di indebitamento si sia significativamente ridotto, con la percentuale di imprese che registrano un rapporto tra mezzi terzi e mezzi propri inferiore a uno che sale di 10 punti (dal 5,4% al,7%). Tale fenomeno si rivela più marcato per le imprese medio-piccole, mentre le grandi non registrano variazioni significative dell indice di indebitamento. Grafico 3.1 Grado di indebitamento: rapporto mezzi terzi/mezzi propri Lombardia, imprese dei servizi - anni 2014 e 2019 (% al netto delle non risposte) Superiore a 5 2,8% 5,5% Compreso tra 2 e 5 Compreso tra 1 e 2 8,2% 11,9% 22,3% 2,2% 2014 2019 Inferiore a 1 5,4%,7% La conseguenza principale è l importanza rilevante assunta dall auto finanziamento nelle strategie di approvvigionamento di capitali da parte delle imprese: un impresa su due (51,8%) ne ha fatto ricorso nell ultimo anno e per quasi una su tre (30,1%) ha rappresentato l unica fonte di finanziamento. Il credito bancario mantiene comunque un ruolo centrale (il 47,5% lo ha richiesto), soprattutto per le imprese con 10-49 addetti, l unica classe dimensionale dove viene utilizzato maggiormente rispetto al ricorso ai mezzi propri. A notevole distanza da questi due canali principali 8

troviamo il leasing (10,1%) e il credito commerciale (,9%), mentre percentuali inferiori si registrano per il factoring (2,4%), utilizzato prevalentemente dalle imprese sopra i 50 addetti, e per i finanziamenti/incentivi pubblici (1,9%). Altre forme di finanziamento, come i prestiti intra-gruppo o i prestiti su titoli, sono stati utilizzati negli ultimi 12 mesi dal 4,5% delle imprese, anche in questo caso quasi esclusivamente di dimensione medio-grande; assenti invece le forme di finanziamento online come il crowdfunding o il direct lending. Grafico 3.2 Principali fonti di finanziamento dell impresa nell ultimo anno Lombardia, imprese dei servizi (risposta multipla) Auto finanziamento Credito bancario 47,5% 51,8% Leasing Credito commerciale Factoring Finanziamenti / incentivi pubblici - incentivi fiscali Finanza agevolata Venture capital e/o private equity Altro (prestiti intra-gruppo, prestiti su titoli, ecc.) (non risponde) 10,1%,9% 2,4% 1,9% 0,% 0,1% 4,5% 13,2% Le motivazioni per cui l impresa ha fatto ricorso alle fonti di finanziamento sono legate prevalentemente alle necessità di liquidità e cassa (38,7%) e solo in seconda battuta alla realizzazione di investimenti produttivi (24,5%). Il gap tra queste due finalità si riduce al crescere della dimensione aziendale, ma rimane comunque anche per le grandi imprese. Altre motivazioni, ma decisamente meno rilevanti, riguardano il consolidamento o la ristrutturazione del debito (4,2%), soprattutto per le imprese micro e piccole, e la partecipazione in imprese legate all attività principale (1,4%), che coinvolge in particolare le imprese con più di 200 addetti. Dato che la domanda riguardava soprattutto le motivazioni legate alle fonti esterne di finanziamento, molte imprese, in particolare quelle che hanno utilizzato esclusivamente l auto finanziamento, non hanno fornito una risposta al quesito (34,3%). 9

Grafico 3.3 Motivi per il ricorso al credito o alle fonti di finanziamento Lombardia, imprese dei servizi (risposta multipla) Liquidità e cassa 38,7% Investimenti produttivi 24,5% Consolidamento / Ristrutturazione debito Partecipazione in imprese legate all'attività principale Partecipazione in imprese non legate all'attività principale 1,4% 0,1% 4,2% Altro 9,9% (non risponde) 34,3% Venendo alla valutazione che le imprese danno riguardo l accesso alle fonti di finanziamento, la principale criticità viene identificata nell aumento dei costi accessori (21%), problema indicato da circa un impresa su 5, mentre più di un impresa su 10 menziona anche l aumento delle garanzie richieste (11,7%), la riduzione della quantità di credito concesso (11%) e l aumento del tasso applicato (10,5%). Molte di queste criticità vengono segnalate più spesso dalle imprese micro e piccole (in particolare quelle riguardanti i costi accessori e le garanzie), mentre la quota di imprese che non dichiara alcuna criticità, pari al 43,3% a totale, sale al crescere della dimensione dell impresa, oltre ad essere naturalmente più elevata per le imprese che hanno fatto ricorso anche all autofinanziamento. 10

Grafico 3.4 Principali criticità delle condizioni di accesso al credito Lombardia, imprese dei servizi (risposta multipla) Nessuna criticità 43,3% Aumento dei costi accessori 21,0% Aumento delle garanzie richieste Riduzione della quantità di credito concesso Aumento del tasso d'interesse applicato 11,7% 11,0% 10,5% Riduzione dell'orizzonte temporale del debito Altro 2,%,3% (non risponde) 18,2% A conferma di una situazione abbastanza distesa sul fronte del credito, i giudizi delle imprese sui diversi aspetti che riguardano l accesso ai finanziamenti, calcolati al netto delle mancate risposte, registrano percentuali positive che variano dal 9% all 85%. In particolare sono giudicati adeguati la tipologia di strumenti finanziari offerti (85%) e la quantità di credito disponibile (84%), mentre valutazioni più moderate riguardano i tempi necessari per l erogazione del finanziamento (7%), le garanzie richieste (74%) e le condizioni accessorie (72%). Nonostante la fase straordinariamente espansiva garantita dalla politica monetaria della BCE, i giudizi meno positivi si concentrano sul tasso applicato (70%) e sul costo complessivo del finanziamento (9%), elementi rispetto ai quali le valutazioni delle micro e piccole imprese registrano percentuali di insoddisfazione nettamente più elevate. I dati forniti da Banca d Italia confermano d altronde la maggiore onerosità del credito erogato alle imprese di minori dimensioni, per via della rischiosità più elevata del finanziamento: a fine 2018 il tasso a breve termine in Lombardia era pari al 3,3% per le imprese medio-grandi e al,18% per le piccole. 11

Grafico 3.5 Giudizi relativi all accesso al credito Lombardia, imprese dei servizi (% al netto delle non risposte) Adeguato Non adeguato Tipologia di strumenti finanziari offerti 85% 15% Quantità credito disponibile/erogabile 84% 1% Tempi di valutazione/accettazione delle richieste credito/finanziamenti 7% 24% Garanzie richieste 74% 2% Condizioni accessorie 72% 28% Tasso applicato 70% 30% Costo complessivo finanziamento 9% 31% 3-9 addetti 10-49 addetti 50-199 addetti 200 addetti e più Tipologia di strumenti finanziari offerti 80% 20% 87% 13% 88% 12% 92% 8% Quantità credito disponibile / erogabile 78% 22% 87% 13% 88% 12% 89% 11% Tempi di valutazione / accettazione delle richieste 74% 2% 7% 24% 77% 23% 83% 17% Garanzie richieste 4% 3% 78% 22% 78% 22% 83% 17% Condizioni accessorie 9% 31% 71% 29% 80% 20% 82% 18% Tasso applicato 0% 40% 73% 27% 81% 19% 80% 20% Costo complessivo finanziamento 9% 31% 71% 29% 80% 20% 82% 18% 12

Note metodologiche: L indagine di Unioncamere Lombardia sull andamento economico dei settori si svolge ogni trimestre su quattro campioni: imprese industriali, imprese artigiane, imprese commerciali e imprese dei servizi. Il campione industria comprende imprese con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi comprendono imprese con più di 3 addetti. Per la selezione delle imprese da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificato proporzionale secondo l attività economica (in base alla codifica delle attività economiche ATECO 2007), la dimensione d impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o settore. Le interviste vengono realizzate tramite tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview) o CAWI (Computer Assisted Web Interview). Nel primo trimestre 2019 per l indagine dei servizi sono state realizzate 1.29 interviste, così distribuite per settore e classe dimensionale: 3-9 addetti 10-49 addetti 50-199 addetti 200 addetti e più Totale Commercio all'ingrosso 132 142 47 18 339 Alberghi e ristoranti 83 50 17 8 158 Servizi alle persone 50 31 3 2 8 Servizi alle imprese 250 22 125 7 713 Totale 515 485 192 104 1.29 Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell universo. Le informazioni ottenute dall indagine sul settore dei servizi sono disaggregabili per 4 classi dimensionali (3-9 addetti, 10-49 addetti, 50-199 addetti, oltre 200 addetti), 4 settori di attività economica (commercio all ingrosso, alberghi e ristoranti, servizi alle persone e servizi alle imprese) e 12 province lombarde. Le serie storiche sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS, che è correntemente impiegata dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali. La procedura opera ogni trimestre su tutta la serie storica e non solo sull ultimo dato inserito, quindi ad ogni aggiornamento possono verificarsi piccole correzioni dei dati dei trimestri precedenti in base alle nuove informazioni acquisite. I dati sulla consistenza dello stock di imprese provengono da Movimprese, l'analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. L'archivio sul Web, attivo dal 1997, consente l'accesso ai dati in formato elettronico a partire dal primo trimestre 1995. 13