I dati PASSI 2013 per il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018

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REGIONE ABRUZZO I dati PASSI 2013 per il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 A cura di: Claudio Turchi SIESP ASL Lanciano-Vasto-Chieti Cristiana Mancini SIESP ASL Avezzano-Sulmona-L Aquila Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia

L abitudine al fumo L OMS ha definito il fumo di tabacco come la più grande minaccia per la salute nella Regione Europea. In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70.000 alle 83.000 morti l anno, con oltre un milione di anni di vita potenziale persi. Oltre il 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Il tabacco è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, non solo oncologiche. Negli uomini il fumo è responsabile del 91% dei decessi per cancro al polmone e nelle donne del 55% dei casi, per un totale di circa 30mila morti l anno. I costi economici sono altrettanto devastanti e non si limitano alla spesa sanitaria per curare le malattie provocate dal tabacco. Le vittime muoiono durante il periodo più produttivo della loro vita e quando sono ancora in vita i fumatori sono meno produttivi proprio a causa dell aumento della morbilità. I dati sul fumo di sigaretta e le caratteristiche dei fumatori in Abruzzo La maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni in Abruzzo non fuma (55%) o ha smesso di fumare (13%); la prevalenza di fumatori è pari al 32,0%. Si stima, quindi, che tra la popolazione adulta abruzzese ci siano più di 289.000 fumatori. La prevalenza di fumatori è significativamente più alta fra gli uomini (40.9%) rispetto alle donne (23.3%) e fra le persone che riferiscono molte difficoltà economiche (42.2%) rispetto a chi ha nessuna difficoltà (28.7%). L abitudine al fumo risulta più alta tra i 25 e i 34 anni (40,1%) mentre nelle classi di età più mature la prevalenza diminuisce in modo consistente (24.3%). 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 % Le persone con livello di istruzione intermedio fumano maggiormente rispetto a quelle senza alcun titolo o con la licenza elementare, mentre la prevalenza di fumatori è minore tra gli italiani (31.8%) rispetto agli stranieri (36.5%). I fumatori abituali fumano in media 12 sigarette al giorno. Tra questi, il 22.6% (28% in Italia) ne fuma più di 20 (forte fumatore). Esposizione a fumo passivo Essere esposti a fumo passivo aumenta il rischio di gravi patologie, come cancro e malattie cardiovascolari negli adulti e nei bambini. In Abruzzo il divieto di fumo nei locali pubblici è, in sostanza, sempre rispettato (82.6% sempre, 12.9% quasi sempre), analogamente a quanto si verifica sul posto di lavoro (87.2% sempre, 8.5% quasi sempre). In Italia il divieto di fumare è rispettato sempre/quasi sempre nei locali pubblici nel 90.6% e nei luoghi di lavoro nel 91.5% dei casi. Nel 67.8% delle case abruzzesi non si fuma, nel 26.2% in certe stanze/ore/situazioni e nel 6% si fuma sempre. L assenza di fumo in casa sale al 74.3% nel caso in cui in famiglia ci siano bambini con meno di 15 anni. Tuttavia, nel 22.8% di case si fuma in certe stanze/ore/situazioni e nel 2.9% sempre, anche in presenza di bambini. E assolutamente vietato fumare nella propria abitazione per il 79.2% degli italiani (86% in presenza di minori di 15 anni). 32,0 27,2 13,0 17,8 55,0 55,1 fumatori ex-fumatori non fumatori Abruzzo Italia L attenzione degli operatori sanitari all abitudine al fumo In Abruzzo, il 28% delle persone, fra quelle che si sono rivolte a un medico o a un operatore sanitario nei 12 mesi precedenti l intervista, dichiara di aver ricevuto domande sul proprio comportamento riguardo all abitudine al fumo. L interesse dei medici abruzzesi risulta minore rispetto a quanto si verifica mediamente nel resto d Italia (39.6%) Tra i fumatori abruzzesi di età 18-69 anni, il 40,5% ha ricevuto il consiglio di smettere. Nella maggior parte dei casi il consiglio è stato dato sia a scopo preventivo sia per motivi di salute. A livello nazionale tale consiglio è stato dato al 51.5% dei fumatori.

Il consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie cardiovascolari, tumori, malattie neuropsichiatriche, problemi di salute materno-infantile, ecc. Il consumo di alcol può creare dipendenza e, come effetto immediato, provoca alterazioni psicomotorie che espongono a un aumentato rischio di incidenti stradali, comportamenti sessuali a rischio, infortuni sul lavoro, episodi di violenza. Il danno causato dall alcol, oltre che al diretto consumatore, si estende anche alle famiglie e alla collettività, gravando sull intera società. Il consumo di alcol in giovane età viene inoltre considera- UBA Unità di Bevanda Alcolica Corrisponde a un lattina di birra o a un bicchiere di vino o a un bicchierino di superalcolico I dati sul consumo alcolico e le caratteristiche dei consumatori in Abruzzo I dati del sistema di sorveglianza Passi 2013 registrano che la maggior parte degli adulti abruzzesi non consuma alcol (62,3%). Complessivamente il 9% degli intervistati (vs il 16,7% nazionale) ha abitudini di consumo a maggior rischio. Rispetto a questa condizione: - il 5,4% degli intervistati è classificabile binge, ovvero negli ultimi 30 giorni ha consumato almeno una volta, in una singola occasione, 5 o più unità alcoliche (uomini) e 4 o più unità alcoliche (donne); - l 1,6 % ha bevuto in media al giorno più di due unità alcoliche (uomini) e 1 o più unita alcoliche (donne); - il 4,2% consuma alcol prevalentemente o solo fuori pasto. L attenzione degli operatori sanitari al consumo di alcol Solamente a un abruzzese su dieci (9.6%) che si è rivolto a un medico o a un operatore sanitario nell ultimo anno è stato chiesto se consuma alcol. A livello nazionale tale richiesta avviene nel 14,2% dei casi. Se l attenzione dei medici abruzzesi verso le abitudini di consumo di alcol dei propri assistiti è limitata, ugualmente contenuti sono i consigli di bere meno alcol, dati solamente al 9,4% di consumatori abituali di quantità elevate di alcol. L interesse dei medici abruzzesi risulta, comunque, maggiore rispetto a quanto si verifica mediamente nel resto d Italia (6,2%). Alcol e guida Secondo i dati 2013 del sistema di sorveglianza PASSI relativi alla Regione Abruzzo, tra i bevitori di 18-69 anni che hanno guidato l auto/moto negli ultimi 30 giorni, il 7,5% dichiara di aver guidato sotto l effetto dell alcol, cioè dopo avere bevuto nell ora precedente almeno due unità alcoliche. La guida sotto l effetto dell alcol è un comportamento riferito, in modo significativo, più spesso dagli uomini (10%) che dalle donne (1%), senza significative differenze per età, livello di istruzione o reddito. Nel 2013, nel Pool di ASL, l 8,7% di intervistati dichiara di aver guidato sotto l effetto dell alcol.

L alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie croniche (cardiopatie ischemiche, alcuni tipi di neoplasia, ictus, ipertensione, diabete mellito) ed è correlato con una riduzione di aspettativa e qualità di vita nei paesi industrializzati. Le persone vengono classificate in 4 categorie in base al valore dell Indice di massa corporea (IMC), calcolato dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al quadrato: sottopeso (IMC <18,5), normopeso (IMC 18,5-24,9), sovrappeso (IMC 25,0-29,9), obese (IMC 30). La situazione nutrizionale della popolazione in Abruzzo Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2013 emerge che in Abruzzo il 2,6% delle persone intervistate sono sottopeso, il 54,8% normopeso, il 32,5% soprappeso e il 10,2% obeso. Si stima, quindi, che circa 385.000 adulti abruzzesi presentino un eccesso ponderale. L eccesso ponderale è significativamente più frequente: - col crescere dell età; - negli uomini; - nelle persone con basso livello di istruzione; - nelle persone con difficoltà economiche Tra gli uomini abbiamo il doppio di persone in sovrappeso (44,8%) rispetto alle donne (20,4%); le percentuali raddoppiano anche passando dalle età più basse agli ultracinquantenni. La presenza di difficoltà economiche non è così associata con l eccesso ponderale quanto il livello di istruzione: infatti, tra i laureati gli obesi sono un settimo rispetto alla fascia elementare (3,6% vs 26,1%) e le persone in sovrappeso sono quasi la metà (29,8% vs 50,5%). Consumo di frutta e verdura Secondo l Atlante delle malattie cardiache e dell ictus cerebrale dell Organizzazione Mondiale della Sanità, lo scarso consumo di frutta e verdura è responsabile, in tutto il mondo, di circa il 31% della malattia coronarica e di circa l 11% dell ictus cerebrale. Se ogni cittadino dell Unione Europea consumasse 600 grammi di frutta e verdura al giorno, si eviterebbero più di 135.000 morti all anno per malattie cardiovascolari. La soglia di 400 grammi al giorno, corrispondente a circa cinque porzioni (five-aday), è la quantità minima consigliata. In Abruzzo, il 63,9% degli intervistati ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno una volta al giorno: il 27,8% ha riferito di mangiare 3-4 porzioni al giorno e solo il 5,9% le 5 porzioni raccomandate. Complessivamente il 33,8% degli intervistati abruzzesi ha dichiarato di consumare 3 o più porzioni di frutta e verdura al giorno (46,7% in Italia). L abitudine a consumare 5 o più porzioni di frutta e verdura al giorno è più diffusa nelle donne e nelle persone con alto livello d istruzione I consigli degli operatori sanitari Il 36,3% degli abruzzesi in eccesso ponderale ha ricevuto il consiglio di perdere peso da parte di un medico o di un altro operatore sanitario nei 12 mesi precedenti l intervista. In particolare, ha ricevuto questo consiglio il 25,9% delle persone in sovrappeso e il 69,9% delle persone obese. A livello nazionale tale consiglio è stato dato al 51.4% delle persone in eccesso ponderale.

Attività fisica L attività fisica praticata regolarmente comporta numerosi benefici per la salute, aumenta il benessere psicologico e svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione delle malattie cronico degenerative. Esiste ormai un ampio consenso circa il livello dell attività fisica da raccomandare nella popolazione adulta: almeno 30 minuti di attività moderata al giorno per 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni la settimana. Promuovere l attività fisica rappresenta pertanto un azione di sanità pubblica prioritaria, ormai inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo. Sedentarietà: caratteristiche della popolazione in Abruzzo La maggior parte della popolazione adulta abruzzese può essere definita attiva o parzialmente attiva (33,4% e 34,9% rispettivamente), mentre il 31,7% è completamente sedentario. Questo significa che oltre 285.000 persone tra i 18 e i 69 anni non praticano nessun tipo di attività fisica. I dati regionali relativi al livello di attività fisica sono praticamente sovrapponibili al dato nazionale. Dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2013 emerge che la sedentarietà è significativamente più frequente in alcune categorie: nella fascia di età più anziana (50-69 anni, 37,4%), fra le persone con molte difficoltà economiche (51,8%), e tra gli intervistati con cittadinanza straniera (43,1%). ATTIVO Fa un lavoro pesante oppure aderisce alle linee guida (30 minuti di attività moderata per almeno 5 giorni alla settimana, oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni alla settimana). PARZIALMENTE ATTIVO Non fa lavoro pesante, ma fa qualche attività fisica nel tempo libero, senza però raggiungere i livelli raccomandati. SEDENTARIO Non fa un lavoro pesante e non fa nessuna attività fisica nel tempo libero. I consigli degli operatori sanitari In Abruzzo, escludendo le persone che non sono state dal medico negli ultimi 12 mesi, solo il 21,3% degli intervistati ha riferito che un medico o un altro operatore sanitario ha chiesto loro se svolgono attività fisica; il 18,7% ha riferito di aver ricevuto il consiglio di farla regolarmente. Questi valori, a livello nazionale, sono rispettivamente il 31,5% e il 28,7%. Stile di vita sedentario e compresenza di altre condizioni di rischio Lo stile di vita sedentario si associa spesso ad altre condizioni di rischio; in particolare, dai dati del sistema di sorveglianza Passi 2013, è risultato essere sedentario: il 57,6% delle persone con sintomi di depressione il 35,8% degli ipertesi; il 37,6% delle persone in eccesso ponderale; il 31% dei fumatori.

I dati Passi per il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 Obiettivo centrale Codice indicatore Definizione operativa Valore Baseline 2013 Italia Valore Baseline 2013 Abruzzo MACRO 1. Ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili Ridurre il numero di fumatori 1.4.1 Prevalenza di fumatori di età 18-69 anni 27,2% 32,0% Estendere la tutela dal fumo passivo 1.5.1 Prevalenza di persone di età 18-69 anni che lavorano in locali chiusi e che rispondono sempre o quasi sempre alla domanda sul rispetto del divieto di fumo sul luogo di lavoro 91,4% 95,6% Ridurre il consumo di alcol a rischio Aumentare il consumo di frutta e verdura Ridurre il consumo eccessivo di sale Aumentare l attività fisica delle persone 1.6.1 1.7.1-2 1.8.1 1.9.1 1.10.3 Prevalenza di persone di età 18-69 anni con consumo a rischio di alcol (consumo abituale elevato + consumo binge + consumo fuori pasto) 16,7% 9,0% Prevalenza di persone di età 18-69 anni che consumano abitualmente 3 o più porzioni di frutta e/o verdura al giorno 46,7% 33,8% Prevalenza di persone di età 18-69 anni ipertese che hanno ricevuto da operatori sanitari il suggerimento di ridurre il consumo di sale nel cibo 88,6% n.d. Prevalenza di persone di età 18-69 anni che svolgono un lavoro pesante e/o aderiscono alle linee guida sulla attività fisica 33,4 33,4% Prevalenza di fumatori di età 18 69 anni che negli ultimi 12 mesi hanno ricevuto dal medico o da un operatore sanitario il consiglio di smettere di fumare 51,5% 40,5% Aumentare l'offerta di approccio comportamentale o farmacologico per le persone con fattori di rischio per MCNT 1.10.4 1.10.5 1.10.6 Prevalenza di persone di età 18 69 anni in eccesso ponderale (Imc compreso tra 25,0 e 29,9 kg/m² calcolato dai valori autoriferiti di peso e altezza) che negli ultimi 12 mesi hanno ricevuto dal medico o da un operatore sanitario il consiglio di perdere peso Prevalenza di persone di età 18-69 anni con consumo a rischio di alcol che negli ultimi 12 mesi hanno ricevuto dal medico o da un operatore sanitario il consiglio di ridurre il consumo di alcol Prevalenza di persone di età 18 69 anni con patologia cronica che negli ultimi 12 mesi hanno ricevuto dal medico o da un operatore sanitario il consiglio di fare regolare attività fisica MACRO 5. Prevenire gli incidenti stradali e ridurre la gravità dei loro esiti Aumentare i soggetti con comportamenti corretti alla guida 5.3.1 Prevalenza di persone di età 18-69 anni che viaggiano in auto (in città e fuori), e che, alla domanda sull uso delle cinture di sicurezza quando stanno sui sedili posteriori, rispondono: sempre Prevalenza di persone di età 18-69 anni che negli ultimi 12 mesi sono salite su una motocicletta/scooter/motorino, come guidatore o passeggero e che, alla domanda sull uso del casco quando vanno in motocicletta/scooter/motorino, sia in città sia fuori, rispondono sempre 51,4% 36,3% 6,2% 9,6% 40,9% n.d. * 20,2% 14,3% 95,3% 96,8% 5.3.2 Prevalenza di persone 18-69 anni che dichiarano di aver guidato un auto o una moto, negli ultimi 30 giorni, entro un ora dall aver bevuto 2 o più unità di bevande alcoliche 8,7% 7,5% MACRO 6. Prevenire gli incidenti domestici Migliorare la conoscenza del fenomeno e delle azioni di prevenzione da parte degli operatori sanitari, MMG e PLS 6.4.1 Prevalenza di persone di età 18-69 anni che dichiarano di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l intervista, informazioni da operatori sanitari su come prevenire gli infortuni domestici. MACRO 9. Ridurre la frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie Aumentare la copertura vaccinale e l adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio 9.7.1 Definizione PASSI: Copertura vaccinale per la vaccinazione antinfluenzale in persone di 18-64 anni affette da almeno una malattia cronica (ictus, infarto, altre malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, malattie respiratorie e asma bronchiale, tumori, malattie croniche del fegato) * Valore non determinabile in quanto non presente nei pgm rilasciati dal GT nazionale Passi Adulti 18-69 anni: 13% (anno 2012) 18,5% (campagna antinfluenzale stagione 2012-2013) n.d. * 27,3%