379/CH. allegato: Rev.: dal C.C. con delibera. del 11/12/2012. Provvedimento di compatibilità con il PTCP del 18/03/2013

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- APPROVATO Progettista: Adottato Sindaco: Segretario: dal C.C. con delibera n 39 del 11/12/2012 Approvato dal C.C. con delibera n 08 del 14/05/2013 Provvedimento di compatibilità con il PTCP n 41 del 18/03/2013 - DOCUMENTO DI PIANO DISPOSIZIONI NORMATIVE commessa: Nome File: 379/CH Data: Copertine_DdP.mxd Novembre '12 Copertine_DdP.mxd Maggio '13 scala: Fase di lavoro: allegato: Redatto: Verif.: Approv.: A2 Rev.: ADOZIONE 0 APPROVAZIONE 1

INDICE INDICE 1 TITOLO I - NORME DI CARATTERE GENERALE 2 Art. 1 Finalità e contenuti del 2 Art. 2 Elaborati del 2 Art. 3 Criteri per la compensazione, perequazione, incentivazione 3 Art. 4 Trasformazioni del territorio. 3 TITOLO II - NORME GENERALI SUL PAESAGGIO 4 Art. 5 Unità di Paesaggio 4 Art. 6 Sensibilità paesistica dei luoghi Elementi del paesaggio 4 Art. 7 Cartellonistica stradale 5 Art. 8 Tavola dei vincoli 5 Art. 9 Norma generale sul paesaggio 5 Art. 10 Rete ecologica 6 STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 1 di 6

TITOLO I - NORME DI CARATTERE GENERALE Art. 1 Finalità e contenuti del Il, in attuazione all art. 10-bis della legge regionale 11 marzo 205 n 12, definisce il quadro conoscitivo del territorio comunale, prendendo in considerazione gli aspetti e le previsioni contenute nella pianificazione sovraordinata, definendo l assetto del territorio urbano ed extraurbano, le caratteristiche peculiari del territorio e del paesaggio, dei sistemi territoriali di riferimento. Il individua gli obiettivi generali di sviluppo qualitativo e quantitativo, determina le politiche di intervento, individua gli ambiti di trasformazione determinandone gli indici urbanistico-edilizi di massima, le destinazioni funzionali e le modalità di attuazione. Art. 2 Elaborati del Il e costituito dai seguenti elaborati: All. A 1 Relazione tecnica All. A 2 Disposizioni normative QUADRO RICOGNITIVO E CONOSCITIVO TAV. 1A: Inquadramento geografico Ambito territoriale scala 1:25000 TAV. 2A: Uso del suolo ad orientamento vegetazionale Tav. generale scala 1:10000 TAV. 3A: Stato di fatto e sistema della mobilità scala 1:2000 - Villa di Chiavenna Giavera Canete San Barnaba Chete - - Dogana - Sòmàsàscia - Galégiùun - Bòndéia Inf. - Bòndéia Sup. TAV. 4A: Analisi nuclei di antica formazione Stato di conservazione scala 1:500 - Ponteggia - Giavera - Case Scattoni - Case Foratti - San Barnaba - Canete - Chete - TAV. 5A: Analisi nuclei di antica formazione Destinazioni d uso scala 1:500 - Ponteggia - Giavera - Case Scattoni - Case Foratti - San Barnaba - Canete - Chete TAV. 6A: Tavola dei vincoli Tav. generale scala 1:10000 CARTE DEL PAESAGGIO TAV. 7A: Carta Paesistica e Rete Ecologica Tav. generale scale 1:10000/25000/50000 DETERMINAZIONI DI PIANO TAV. 8Aa: Tavola delle previsioni di piano Tav. generale scala 1:10000 TAV. 8Ab: Tavola delle previsioni di piano Ambiti urbani scala 1:5000 STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 2 di 6

Art. 3 Criteri per la compensazione, perequazione, incentivazione In applicazione dei disposti di cui all art 11 della LR 11/03/2005 n. 12 il definisce che il Piano delle regole può prevedere un indice di edificabilità territoriale differenziato per parti del territorio comunale, disciplinandolo in rapporto alle tipologie di intervento previste. Alle aree destinate alla realizzazione di interventi di interesse pubblico, possono essere attribuiti a compensazione della cessione gratuita al comune, diritti edificatori trasferibili su aree edificabili definite dal Piano delle Regole. In caso di avvalimento di questa facoltà, il Piano delle Regole stabilisce gli ambiti nei quali è possibile la ricollocazione dei diritti volumetrici. Art. 4 Trasformazioni del territorio. Il PGT del Comune di Villa di Chiavenna non prevede ambiti di trasformazione, in quanto le scelte urbanistiche insediative hanno preferito favorire interventi di completamento dei vuoti urbani e delle aree interstiziali. Qualora con successive varianti si prevedessero ambiti di trasformazione, la presente normativa dovrà essere integrata inserendo gli elementi tecnico dimensionali necessari per la gestione degli ambiti. In particolare la normativa dovrà prevedere i seguenti aspetti: - Obiettivi della trasformazione - Strumenti di attuazione - Modalità di definizione del PA - Destinazioni d uso ammesse - Aspetti morfo-tipologici dell intervento - Parametri urbanistici - Standard e opere di urbanizzazione STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 3 di 6

TITOLO II - NORME GENERALI SUL PAESAGGIO Art. 5 Unità di Paesaggio Il identifica nella tavola 7A Carta paesistica e rete ecologica - l articolazione del territorio comunale per unità di paesaggio, in attuazione ai contenuti del PTR e del PTCP. Gli indirizzi normativi di riferimento sono i seguenti: a- Paesaggio delle energie di rilievo - Gli interventi devono essere orientati alla difesa degli elementi di naturalità dei luoghi ed al mantenimento dei caratteri geomorfologici e strutturali del paesaggio salvaguardando il paesaggio sommitale e i suoi elementi costitutivi; - Devono essere vietati gli interventi di installazione di sistemi tecnologici per l utilizzo delle energie, in quanto avulsi dal contesto paesistico ed in contrasto con la percezione del paesaggio; - Devono essere mantenuti gli insediamenti antropici esistenti e le attività economiche connesse con l agricoltura ed il turismo esistenti, consentendo interventi di riqualificazione e potenziamento delle attività. b- Paesaggio di versante - Deve essere mantenuta la struttura paesistica dei luoghi e della diversità di paesaggio costituita dal rapporto tra il bosco e gli spazi aperti dei versanti, anche attraverso interventi di manutenzione del territorio eseguiti a tale scopo; - Il Piano delle Regole individua le metodologie di intervento dei maggenghi e nei nuclei rurali esistenti al fine di favorire la fruizione dei luoghi e la conservazione delle caratteristiche storiche e paesistiche. c- Paesaggio di fondovalle - Gli interventi devono essere orientati alla conservazione degli elementi lineari del paesaggio agrario tradizionale quali fossi, canali, filari di alberature, sentieri e strade interpoderali, limitando la realizzazione di serre ed altri manufatti similari. - All interno del sistema insediativo consolidato il Piano delle regole introduce norme tese a favorire la riqualificazione dell assetto urbanistico e il recupero del patrimonio edilizio. I criteri riportati nel presente articolo costituiscono anche un indirizzo urbanistico e paesaggistico per il Piano delle Regole. Art. 6 Sensibilità paesistica dei luoghi Elementi del paesaggio Il identifica nella tavola 7A Carta paesistica e rete ecologica - anche in attuazione agli indirizzi del PTCP, sia elementi costitutivi del paesaggio in relazione alle tavole 4 del PTCP sia una classificazione relativa alla sensibilità paesaggistica dei luoghi. STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 4 di 6

Art. 7 Cartellonistica stradale Il PGT, in attuazione ai contenuti del PTCP della Provincia di Sondrio, riconosce la cartellonistica, descritta all art 23 del Codice della Strada, posta lungo le strade, o in vista di esse, come un elemento di deturpamento del paesaggio e di negativa interazione con le viste attive delle bellezze naturali e paesaggistiche e di edifici e luoghi di interesse storico artistico ed ambientale e prevede di limitare l installazione di nuovi cartelli, insegne d esercizio e altri mezzi pubblicitari. A tal fine il PGT, in attuazione del comma 13 ter dell art. 23 del Codice della Strada e degli indirizzi normativi del PTCP, detta le seguenti norme in merito: - divieto di collocazione di nuovi cartelli stradali ai lati delle strade statali, delle strade provinciali e delle ferrovie nelle tratte poste al di fuori del centro abitato, come definito dal Codice della Strada, e comunque al di fuori delle zone urbanizzate del territorio comunale; - divieto di collocazione di nuovi cartelli stradali ai lati delle strade di ogni tipo e delle ferrovie nelle tratte all interno del centro abitato e comunque all interno delle zone urbanizzate quando interferiscano negativamente con viste attive di rilevante interesse; - rimozione dei cartelli stradali esistenti fuori del centro abitato e dalle zone urbanizzate; - rimozione dei cartelli stradali esistenti entro il centro abitato ed entro le zone urbanizzate quando interferiscono negativamente con viste attive di rilevante interesse; - divieto della cartellonistica non legata alla disciplina della mobilità e alla segnaletica stradale lungo i nuovi tracciati infrastrutturali previsti dalla programmazione nazionale, regionale e provinciale. La presente norma è ulteriormente declinata nelle singole zone dal Piano delle Regole. Art. 8 Tavola dei vincoli Il riporta nella tavola 6A il sistema dei vincoli che insistono sul territorio comunale, parte dei quali derivati, come richiesto dalle modalità per la pianificazione regionale predisposte dalla Regione Lombardia, dal Sistema Informativo Beni e Ambiti Paesaggistici (S.I.B.A.). I dati sono conseguentemente da intendersi di valore indiziario e dunque non probatori, data la natura del sistema che non ha carattere prescrittivo diretto. L effettiva presenza del vincolo deve quindi essere accertata sulle fonti originali. La tavola 6A riporta le distanze di prima approssimazione dagli elettrodotti determinate secondo le indicazioni di cui al decreto Ministero dell Ambiente del 29 maggio 2008. Art. 9 Norma generale sul paesaggio Il ha rilevato un elevata sensibilità paesistica dell intero territorio comunale, evidenziata nella tavola 7A e nello specifico capitolo della relazione. A tal fine, il, definisce i seguenti indirizzi per il Piano delle Regole: - Gli interventi edilizi in considerazione dei valori paesaggistici presenti, devono rapportare le volumetrie al territorio circostante raccordandosi con la morfologia del territorio, con l obiettivo di costituire un inserimento non invasivo nel paesaggio. STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 5 di 6

- I progetti devono essere corredati da un inserimento ambientale degli scorci più significativi per prefigurare in forma realistica l effettivo rapporto tra la nuova costruzione ed il territorio circostante e consentire una valutazione dell effettiva fattibilità. - Negli interventi su aree in pendenza, si devono limitare i muri di contenimento e le modifiche dell andamento naturale del terreno, rispettando, se presenti, i segni fisici della morfologia del territorio. - L albero monumentale identificato sulle tavole del DdP con apposita simbologia o e censito nel sistema degli alberi monumentali provinciali con il n. 120 - Abete bianco di valore storico, valore paesaggistico situato in località Pra Cantone a quota 1.315 è tutelato ai sensi della DGR 1044 del 22/12/2010 e smi. ed è riconosciuto quale interesse sovra comunale ai sensi dell art. 15 comma 1 della legge 12/2005. A tutela del paesaggio deve essere evitata la posa dei pannelli fotovoltaici nelle aree libere e verdi e potrà essere consentita soltanto sui tetti dei fabbricati al di fuori dei centri storici ed in particolare nelle aree industriali. Art. 10 Rete ecologica Gli elementi della rete ecologica riportati nel DdP sono parte della rete ecologica provinciale e riguardano: - Le aree di naturalità fluviale - I corridoi della rete ecologica - Il percorso e l alveo del fiume Mera In questi ambiti devono essere vietate la realizzazione di barriere fisiche continue che impediscono la libera circolazione ed il transito della fauna selvatica. STUDIOQUATTRO - Disposizioni normative - Rev. 1 - APPROVATO - Pag. 6 di 6