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Transcript:

www.zazigrafica.it 1966 2006 Ambiente e solidarietà UN KIT DI RIGHELLI per conoscere il Burkina Faso Mostra realizzata con il contributo di

1966 2006 L.v.i.a. Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale La LVIA è un Associazione senza fini di lucro che lavora in Africa da oltre 40 anni al fianco delle comunità locali, realizzando programmi tesi a valorizzare le capacità e le risorse del territorio, per rafforzare il loro stesso impegno nello sradicamento della povertà e nella promozione dello sviluppo. Attualmente la LVIA è presente in 11 paesi africani: Burkina Faso, Burundi, Etiopia, Guinea Bissau, Guinea Conakry, Kenya, Mali, Mauritania, Mozambico, Senegal, Tanzania, oltre che in Albania. Grazie all impegno di 150 collaboratori e tecnici locali che lavorano quotidianamente al fianco di 40 volontari espatriati, la LVIA opera per garantire a centinaia di migliaia di persone i diritti fondamentali attraverso programmi che mirano ad assicurare l accesso all acqua, a tutelare la salute, a potenziare l agricoltura e l allevamento, a sostenere l artigianato e l imprenditoria, a migliorare la qualità dell ambiente urbano e rurale, e ad aumentare le opportunità di istruzione e di avviamento al lavoro. Al Nord come al Sud, la LVIA è impegnata nella denuncia delle cause dell ingiustizia e dell emarginazione e, nell ottica di costruire una sempre maggiore integrazione tra i popoli del mondo, diffonde e promuove una cultura della solidarietà e della cooperazione. A questo scopo, la LVIA lancia azioni di informazione e sensibilizzazione della società civile sui temi dello sviluppo globale e offre opportunità concrete di coinvolgimento per sviluppare una cittadinanza attiva e responsabile. In particolare promuove la cooperazione tra comunità del Nord e del Sud. La LVIA è un organismo riconosciuto dal Ministero degli Affari Esteri e dall Unione Europea ed è verificato dall Istituto Italiano della Donazione, ente garante della trasparenza e dell efficacia nell utilizzo dei fondi 2006/12 raccolti. LVIA Cuneo Corso IV Novembre, 28 12100 Cuneo tel. +39 0171.69.69.75 fax +39 0171.60.25.58 lvia@lvia.it LVIA Torino Via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. +39 011 74.12.507 fax +39 011 74.52.61 italia@lvia.it www.lvia.it

proteggere l'ambiente... VALORIZZANDO I RIFIUTI Realizzazione del primo Centro di trattamento e valorizzazione dei rifiuti plastici di Ouagadougou, Burkina Faso. Un progetto di sviluppo sostenibile: plastica, ambiente, lotta alla povertà, occupazione, educazione. Ouagadougou BURKINA FASO L iniziativa, realizzata dalla LVIA in collaborazione con il Comune di Ouagadougou, con il supporto del Comune di Torino, della Regione Piemonte e con la successiva collaborazione di Assocomaplast (Associazione Nazionale Costruttori di Macchine e Stampi per Materie Plastiche e Gomma) e del Centro Artigianale di Sâaba, promosso dall Istituto Fratelli della Sacra Famiglia di Chieri, vuole contribuire a risolvere i gravi problemi ambientali affrontati da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, creando un Centro per il trattamento e la valorizzazione della plastica e nello stesso tempo lottare contro la povertà offrendo delle opportunità di lavoro e di reddito alla popolazione di uno fra i Paesi più poveri del mondo. Il progetto ha vinto, unico in Europa, il premio Development Marketplace 2003 (borsa per lo sviluppo) assegnato dalla Banca Mondiale a 47 progetti selezionati fra un totale di oltre 3.000 presentati da organizzazioni, profit e non profit, di tutto il mondo. Nel 2004 il progetto è stato inoltre selezionato come Best Practice al Dubai International Award, promosso da UN-Habitat e municipalità di Dubai. 1966 2006 Un progetto di: in partenariato con: Città di OUAGADOUGOU con la collaborazione e il supporto di: e il successivo supporto di: Centro Animazione Missionaria Fratelli Sacra Famiglia Parco Urbano Bangr Weoogo di Ouagadougou AFVDP Associazione di donne per la Valorizzazione dei Rifiuti Plastici di Ouagadougou

Il contesto Il fenomeno dell urbanizzazione in Africa sta assumendo proporzioni tali da destare sempre più preoccupazione a livello internazionale. In un contesto generale di crescita urbana, in cui il numero di cittadini africani ha raggiunto nel 2000 i 260 milioni, le difficoltà nel perseguire politiche di sviluppo sostenibile si aggiungono all urgente necessità di risolvere innumerevoli problemi di gestione delle città. Una fra le principali emergenze concerne la gestione dei rifiuti solidi urbani. Un grave problema è rappresentato dalla plastica che negli ultimi anni è diventata una vera e propria emergenza per le economie locali basate su agricoltura e allevamento. Da sempre i rifiuti prodotti in città sono riversati nei campi al fine di fertilizzarli: se prima, però, si trattava essenzialmente di rifiuti organici, oggi il contenuto in plastica supera il 10-15% e la diffusione nell ambiente provoca un drammatico impatto sull igiene pubblica e sulla sicurezza alimentare delle popolazioni locali. In termini igienico-sanitari, i rifiuti di plastica mettono a rischio di malattie la popolazione locale, specialmente i bambini. I danni sono notevoli anche in termini di degradazione dei suoli agricoli, in quanto la plastica, che ormai invade anche le campagne, peggiora la fertilità dei suoli, già pressoché desertici, e diminuisce la capacità di infiltrazione della poca acqua piovana. Infine, è aumentata la mortalità del bestiame, in quanto gli animali pascolando ingoiano la plastica riversata nelle campagne, e i pastori sono così privati della loro unica fonte di reddito.

Ouagadougou Ouagadougou, chiamata dai locali Ouaga, è la capitale del Burkina Faso. In lingua locale significa Sei il benvenuto, a sottolineare che integrità ed ospitalità sono le caratteristiche che contraddistinguono il popolo burkinabé. La città è situata nel cuore del Paese. Il clima è caratterizzato dall alternarsi di due stagioni: una secca e una delle piogge. Le precipitazioni sono scarse e questo, unito alla mancanza di fiumi e alla profondità delle falde acquifere, è causa di una grave scarsità idrica. Nonostante i problemi legati alla povertà del Paese, la città, che conta oggi 1.600.000 abitanti, rivolge una particolare attenzione allo sviluppo sostenibile, in particolare nella gestione della nettezza urbana, e investe con decisione nella promozione della cultura. Ouagadougou può essere infatti definita come la capitale del cinema africano: ogni due anni, (negli anni dispari), la città ospita il FESPACO, Festival del Cinema Africano, importante evento internazionale che suscita sempre più attenzione all interno e all esterno del continente. Sono inoltre numerose le attività legate all artigianato e ogni due anni (negli anni pari) la città ospita il SIAO, Salone Internazionale dell Artigianato di Ouagadougou, la più importante fiera di artigianato dell Africa dell Ovest.

una città che lotta contro i rifiuti... Ogni anno a Ouagadougou sono prodotte 200.000 tonnellate di rifiuti (di cui il 10% di plastica) gran parte dei quali sono ancora dispersi nell ambiente. Inoltre, con la diffusione della modernità, il comportamento dei consumatori incrementa sempre più la quantità di plastica prodotta. L'aumento incontrollato dei rifiuti di plastica a Ouagadougou non è soltanto un problema igienico-sanitario, ma anche uno specifico problema ambientale. Ogni anno, infatti, 20.000 tonnellate di plastica sono disperse nell ambiente e vanno a costituire una grave minaccia per i fragili equilibri delle già esigue risorse naturali, causando gravi problemi di inquinamento dei suoli agricoli e aumentando i casi di mortalità animale. Per questi motivi, la città, nonostante i problemi legati alla povertà, mette in primo piano gli aspetti della sostenibilità ambientale: nel 2004 e nel 2006 la municipalità di Ouagadougou ha vinto il Premio Città più Pulita dell Africa e nel mese di marzo 2005 è stata inaugurata la prima discarica moderna dell Africa Occidentale, finanziata dalla Banca Mondiale. Proprio in un'area adiacente alla discarica è stato costruito il Centro per il trattamento e la valorizzazione della plastica....e la plastica

La brigade verte Per il sindaco di Ouagadougou Simon Compaoré la pulizia della città è un elemento centrale della sua amministrazione. Per questo è sempre molto riconoscente alle sue donne della Brigade Verte che, ormai da più di 10 anni, per due giorni alla settimana dalle 5 del mattino prendono d assalto le arterie principali della capitale ripulendole e migliorandone l'aspetto. Si tratta di un associazione nata nel 1995 con 10 iscritte e che vanta oggi circa 1.200 aderenti. Dalla Brigade Verte sono nate altre associazioni più piccole che danno alle donne opportunità di impiego in attività generatrici di reddito, quali la fabbricazione del sapone e di prodotti essiccati. E, sempre all interno della Brigade Verte, sono state selezionate le 30 donne che oggi gestiscono il Centro di riciclaggio della plastica.

L idea L iniziativa mira a proteggere l ambiente della Città di Ouagadougou attraverso un sistema di trattamento e valorizzazione della plastica autosostenibile e competitivo sul mercato locale. Si tratta di un sistema che implica attivamente la popolazione, le imprese e gli enti pubblici. La popolazione locale può raccogliere i rifiuti plastici dalle strade della città e dalle campagne e venderli al Centro: in questo modo i rifiuti diventano una fonte di reddito importante specialmente per le fasce più povere. Il Centro, gestito da un associazione di 30 donne, ricicla la plastica raccolta trasformandola in granulato, L initiative vise à protéger l environnement de la ville de Ouagadougou à travers un système de traitement et de valorisation du plastique, viable et compétitif sur le marché local. Il s agit d un système qui implique activement la population locale, les entreprises et les organismes publiques: les déchets en plastique sont collectés et vendus directement par la population au Centre, et devienmateria prima per le imprese locali, che lo acquistano e lo utilizzano per la produzione di oggetti di uso quotidiano (sedie, tubi...). Dal 2006, grazie alla collaborazione con il Centro Artigianale Sainte Famille di Sâaba, promosso dall Istituto Fratelli della Sacra Famiglia di Chieri, sono prodotti anche dei kit scolastici in plastica riciclata (un righello di 30 cm, una squadretta di 20 cm, un normografo e un goniometro). In prospettiva, si prevede la produzione di altri oggetti di pubblica utilità (cestini delle immondizie, pannelli stradali, panchine ).

Il sistema di riciclo della plastica La popolazione locale raccoglie i rifiuti plastici, presenti in ambiente urbano e suburbano, li vende a peso al Centro di valorizzazione della plastica dove sono trasformati in materie prime, poi rivendute ad imprese locali, che le utilizzano per la produzione di prodotti finiti che vanno a beneficio dell intera popolazione. raccolta RACCOLTA Sacchetti, imballaggi, bottiglie, flaconi, oggetti domestici,... centro di valorizzazione della plastica RECUPERO DI OGGETTI RIUTILIZZABILI Bottiglie, contenitori, scarpe, oggetti domestici... PRODOTTI SEMI FINITI Plastica triturata, lavata, mattonelle, granulati,... unità di trasformazione INDUSTRIE ARTIGIANALI Prodotti finiti Corde e funi, cestini, tubature, kit scolastici, oggetti artigianali e artistici GRANDE INDUSTRIA Prodotti grezzi Granulati, polveri Prodotti lavorati Estrusione, iniezione, termotrasformazione, stampaggio Prodotti finiti Tubi, sacchetti, vestiti, finto cuoio, cestini, mobili, fosse settiche, materiali edili,...