LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 1 Premessa La scuola, vista come sistema organizzato, è caratterizzata da complessità. Il Sistema deve essere tenuto sotto continuo monitoraggio e controllo nei suoi processi costitutivi. L attività di valutazione, definita come valutazione della performance, dell erogazione dei servizi pubblici è peraltro una delle questioni cui è destinata un consistente parte della più recente produzione legislativa e di cui si stanno definendo i caratteri e le procedure. L individuazione dei processi ha peraltro una dinamica tendente al miglioramento continuo del sistema. Il metodo applicato nel sistema complessivo e nei singoli processi prevede le fasi di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione. Il POF, nella stessa logica, impone la necessità di un controllo sistematico in termini di efficienza ed efficacia dell azione formativa. Applicando metodologie valide e rigorose, è possibile porre sotto osservazione i processi relativi per tenerli sotto controllo e mettere in campo eventuali provvedimenti correttivi. 3.9.2 Valutazione degli apprendimenti, docimologia, griglie Nella società come la nostra, ad alto sviluppo, fortemente terziarizzata, dove le conoscenze scientifiche e tecniche e applicazioni tecnologiche richiedono una formazione continua, costante, ricorrente per tutte le fasce di età, la stessa valutazione non può limitarsi a promuovere o bocciare, ma deve costituire un volano per una formazione orientata alla persona ed alla promozione culturale e sociale. Il Collegio dei Docenti, nella riunione di inizio anno scolastico, ha posto le basi per attuare una valutativa rigorosa, organica, scientifica, completa, che prenda nella giusta considerazione non solo il profitto, ma anche e soprattutto le occasioni di apprendimento, di controllo e conseguimento effettivo degli obiettivi didattici ed educativi, la verifica della metodologia e dei mezzi didattici adottati. Con il D.Lgs del 16/4/94, le modalità valutative appaiono sufficientemente delineate: occorre partire da un accertata situazione iniziale, mediante le prove di ingresso, e indicare i progressi compiuti dall alunno, nel processo di avvicinamento agli obiettivi programmati, mediante percorsi individualizzati che tengano conto dei ritmi e delle condizioni oggettive di apprendimento. La valutazione degli allievi, e dei risultati dell apprendimento, non può prescindere da una base certa, oggettiva, che consiste nella misurazione delle prestazioni e delle prove. La misurazione costituisce un primo gradino della valutazione; è necessario, saper misurare correttamente, con il massimo rigore i fattori di un processo di apprendimento:
le conoscenze (insieme di elementi cognitivi necessari per lo svolgimento di un determinato compito) le abilità (esecuzioni corrette e finalizzate a determinati compiti, osservabili e misurabili) le competenze (insieme di abilità concorrenti alla soluzione di una situazione problematica) Le rilevazioni debbono essere effettuate ai livelli iniziali, intermedi e finali del processo formativo. Per quanto riguarda il livello iniziale occorre anche distinguere la rilevazione dei livelli di partenza, che sono competenze che l allievo possiede; dei prerequisiti, che sono le competenze che l allievo deve possedere, se si vuole intraprendere quel determinato percorso formativo. La rilevazione della situazione di partenza serve a delineare il quadro dei bisogni e delle potenzialità degli alunni: da un lato, quindi, chiama ad intervenire per supportare e per colmare vuoti e lacune, dall altro, invece, per sottolineare quanto di positivo e di suscettibile di sviluppo vi sia nell alunno. Tali rilevazioni, inoltre, consentono di verificare il reale possesso dei prerequisiti logici e cognitivi indispensabili per una proficua frequenza della scuola. Gli elementi di rilevazione utilizzati nell analisi della situazione di partenza sono: situazione socio culturale del contesto di appartenenza; competenze cognitive; competenze metacognitive. A processo avviato, i livelli di valutazione intermedio e finale corrispondono agli esiti del processo insegnamento-apprendimento. La valutazione vera e propria sta a significare il giudizio che si dà di una o più prove, utilizzando dei criteri che prescindono dalla prova in se stessa. Questi criteri possono essere: gli esiti di misurazioni precedenti; i livelli di partenza dell alunno; il suo contesto socioeconomico e culturale; i suoi ritmi di apprendimento; l interesse; la partecipazione e l impegno dimostrati nella esecuzione delle prove; le motivazioni e le attese; le attese degli insegnanti; le condizioni in cui si effettua la prova ed eventuali interventi compensativi. Ai fini della valutazione delle singole prove di ognuna delle discipline l Istituto a predisposto e approvato griglie di valutazione che sono presenti nell allegato B del Regolamento d Istituto. 3.9.3 Criteri attribuzione del voto di condotta Il voto di condotta viene attribuito dall intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti indicatori:
comportamento partecipazione all attività didattica; frequenza alle lezioni. Sono valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. L attribuzione dei voti inferiori a 6 potranno essere deliberati dal Consiglio di Classe in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità (DM n.5 del 16 gennaio 2009 art 4 1) dell allievo che abbiano determinato l irrogazione di sanzioni disciplinari con l allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni o nel caso in cui lo studente, successivamente all irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. Il voto di condotta concorre alla determinazione della media e, quindi, all attribuzione del credito scolastico. 3.9.4 Credito scolastico Le disposizioni ministeriali prevedono che a ciascun allievo, a partire dalla terza classe, in sede di scrutinio finale, venga assegnato un Credito scolastico, che costituisce punteggio che concorre al voto finale. Oltre alla media dei voti, si dovrà tenere conto dell assiduità nella frequenza scolastica, dell interesse e dell impegno nella partecipazione al dialogo educativo ed alle attività complementari ed integrative e di eventuali crediti formativi maturati, purché debitamente documentati e coerenti con l indirizzo di studi. L attribuzione del Credito scolastico avverrà secondo la Tabella prevista dalle direttive ministeriali vigenti. TABELLA D.M 99/2009 (sostituisce la tabella prevista dall'art. 11, comma 2 del D.M. 3 23/1998, modificata dal D.M. 42/2007). Media dei voti CREDITO SCOLASTICO Candidati interni III anno IV anno V anno M = 6 3-4 3-4 4-5 6 < M 7 4-5 4-5 5-6 7 < M 8 5-6 5-6 6-7 8 < M 9 6-7 6-7 7-8 9 < M 10 7-8 7-8 8-9
Tale griglia si basa sul voto medio delle singole discipline e della condotta che, ai fini dell attribuzione del massimo di fascia, va integrato con i decimali previsti nella seguente tabella: TABELLA CREDITO SCOLASTICO Alunno Classe Sez. A.S. Elementi di valutazione Valore Giudizio Punteggio Assegnato PROFITTO (media voti) PERCENTUALE VALORE ASSEGNATO GIUDIZIO % P in /10 Frequenza 20% Impegno 40% Interesse 30% Partecipazione attività complementari e integrative Nb: L insegnamento di Religione Cattolica contribuisce all attribuzione del credito nella banda di oscillazione. Regolare (fino a 21) Non sempre regolare (da 22 a 40) Saltuaria (oltre 40) Eccellente Media voti da 9,00 a 10,00 Motivato Media voti da 8,01 a 8,99 Costante Media voti da 7,00 a 8,00 Adeguato Media voti da 6,00 a 6.99 Motivato Media voti da 8,00 a 10,00 Costante Media voti da 6,50 a 7,99 Adeguato Media voti da 6,00 a 6,49 100 0,2 50 0,1 0 0 100 0,4 75 0,3 50 0.2 25 0,1 100 0,3 67 0,2 33 0,1 10% 100 0,1 TOTALE PARZIALE: 3.9.5 Credito formativo Il Credito formativo, che prende in considerazione esperienze formative degli alunni maturate fuori dalla scuola, purché coerenti con il corso di studi e opportunamente documentate, potrà contribuire ad elevare il punteggio del credito scolastico. Il credito formativo, che non ha un ambito autonomo e distinto, si riferisce alle competenze acquisite attraverso qualificate esperienze esterne alla Scuola. Dalla certificazione del suddetto credito si deve evincere: la descrizione sintetica, da parte dell ente che la rilascia, delle attività
svolte; l estraneità della Scuola (le attività devono essere acquisite fuori dall ambito scolastico); la coerenza con le attività e l indirizzo della Scuola. Per il corrente anno scolastico il credito formativo è rappresentato dall eventuale residuo determinato dagli altri elementi che costituiscono il credito scolastico. Esso deve riferirsi ad esperienze che si concludono nel corrente anno scolastico.