ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO

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ANALISI E MONITORAGGIO DELLE DINAMICHE DEL COMPARTO ARTIGIANO Uno strumento a supporto dell indagine sulla salute e sicurezza nell ambiente di lavoro del comparto artigiano

AGENDA OBIETTIVI DELLA RICERCA ATTORI COINVOLTI FINALITÀ DELLO STRUMENTO SCHEMA CONCETTUALE E DECLINAZIONI STRUTTURA DELLO STRUMENTO SEZIONI INDAGATE FASI DELL IMPLEMENTAZIONE

OBIETTIVI E METODO DELLA RICERCA Sviluppare uno strumento di rilevazione e monitoraggio dell applicazione delle misure di sicurezza negli ambienti di lavoro Ricerca applicata Collaborazioni esterne per facilitare: Confronto PROPENSIONE ALLA SICUREZZA Integrazione delle competenze Creazione di una rete dei soggetti coinvolti

ATTORI COINVOLTI Promotori ed attori principali: E.L.B.A. Ente Lombardo Bilaterale dell Artigianato C.S.M.T. Gestione S.c.a.r.l. Gruppo Impianti Industriali - Università degli Studi di Brescia Altri attori coinvolti: I.N.A.I.L. - Direzione Regionale Lombardia Comitati ed organi paritetici lombardi: C.P.R.A - Comitato Paritetico Regionale Artigiani O.P.T.A. - Organismi Paritetici Territoriali dell Artigianato R.L.S.T. - Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali

FINALITÀ DELLO STRUMENTO (1) Indagare la propensione aziendale alla sicurezza sintesi della volontà e della capacità dell azienda a perseguire condizioni di sicurezza dei lavoratori Esistenza di una STRUTTURA ORGANIZZATIVA MINIMA PER LA SICUREZZA Complesso di risorse, organizzazione, strumenti ed attività che si possono considerare l apparato minimo per raggiungere e mantenere nel tempo livelli di salute e sicurezza almeno compatibili con le esigenze di legge

FINALITÀ DELLO STRUMENTO (2) Consentire uno screening iniziale individuazione dei necessari interventi strutturali di prevenzione (avvio percorso formativo) Rilevare il grado di diffusione di modelli efficaci di gestione della sicurezza promozione dei sistemi di gestione Indagare lo stato di attuazione delle misure di sicurezza, senza finalità sanzionatorie promozione della cultura premiale Creare una base conoscitiva ed informativa all interno delle aziende individuazione dei necessari interventi puntuali di prevenzione

SCHEMA CONCETTUALE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA (SGS) Integrato con l attività aziendale in generale e produttiva in particolare Integrabile con i più diffusi sistemi di gestione della qualità e dell ambiente Ispirato alla logica del miglioramento Ispirato alla logica della partecipazione Costruisce il contesto per la gestione degli aspetti tecnologici, di formazione, ecc.

declinato in funzione: delle disposizioni di legge della necessità di considerare aspetti sostanziali, non solo formali della necessità di mettere a punto uno strumento semplice e sintetico delle peculiarità del comparto artigiano

STRUTTURA DI UN SGS Esame iniziale dello stato Politica Esame iniziale Riesame Politica MIGLIORAMENTO CONTINUO Audit Informazioni da tutte le attività Pianificazione ORGANIZZAZIONE PIANIFICAZIONE IMPLEMENTAZIONE SGS Misura dei risultati Feedback Target Riesame Prestazioni effettive Monitoraggio Attuazione Fattori istituzionali Fattori esterni Fattori interni

PECULIARITÀ DEL COMPARTO Comparto particolarmente disomogeneo e caratterizzato dalla frequente e significativa presenza di: Piccole e piccolissime aziende, spesso a conduzione familiare, fortemente diversificate per attività svolte Lavoratori con contratto di lavoro atipico e/o stranieri, anche con basso livello di scolarizzazione Contratti di appalto e subappalto, con la conseguente coesistenza nello stesso ambiente di lavoro di più imprese durante lo svolgimento delle attività lavorative Dinamicità e variabilità delle attività svolte e del contesto lavorativo

STRUTTURA DELLO STRUMENTO QUESTIONARIO condurre interviste al datore di lavoro e ad uno o più lavoratori di un azienda, registrando le informazioni riguardanti gli aspetti più rilevanti della sicurezza GRIGLIA INTERPRETATIVA ricondurre le evidenze emerse dalle interviste agli elementi costitutivi propri di un sistema di gestione della sicurezza, così da fotografare il livello di propensione alla sicurezza e poterlo monitorare nel tempo

FORMAZIONE CONTINUA SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO COSCIENZA E CONOSCENZA DEGLI ASPETTI DI RISCHIO DELLA REALTÀ PRODUTTIVA AVVIO DI UN PROCESSO DI FORMAZIONE SIA DA PARTE DELL IMPRENDITORE, CHE DEI LAVORATORI FORMAZIONE CONTINUA

QUESTIONARIO: DATORE DI LAVORO

QUESTIONARIO: LAVORATORE

GRIGLIA INTERPRETATIVA

SEZIONI INDAGATE (1) 1. Caratterizzazione dell impresa attività svolte, forza lavoro impiegata, struttura a governo dell impresa 2. Obiettivi e pianificazione filosofia di azione dell impresa 3. Organizzazione effettiva organizzativa struttura dal punto di vista informale e sostanziale che si occupa di sicurezza nell impresa 4. Proposte di strumenti partecipativi idee, suggerimenti e proposte per un luogo di partecipazione 5. Altri aspetti della gestione

SEZIONI INDAGATE (2) 5. Altri aspetti della gestione matrice a 2 dimensioni: CON CHE MODALITÀ ALTRI ASPETTI MODALITÀ OPERATIVE DELLA GESTIONE Attuazione e funzionamento Informazione e comunicazione Addestramento e formazione Coinvolgimento e partecipazione Struttura formale IN MERITO A COSA Individuazione, valutazione e documentazione dei rischi Regole di sicurezza Misure di prevenzione e protezione

SEZIONI INDAGATE (3) IN MERITO A COSA: Struttura formale per la sicurezza Individuazione, valutazione e documentazione dei rischi Diffusione delle regole di sicurezza Implementazione delle misure di prevenzione e protezione CON CHE MODALITÀ: Attuazione e funzionamento delle attività Informazione e comunicazione Addestramento e formazione Coinvolgimento e partecipazione

FASI DELL IMPLEMENTAZIONE Validazione taratura ed ottimizzazione dei questionari e della griglia per garantire rigore e scientificità dell approccio metodologico ed affidabilità dello strumento Sperimentazione graduale applicazione sul campo a partire dai settori artigiani maggiormente esposti a rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori