Progetto Pilota Rilevazione delle malattie professionali in ambito agro-zootecnico

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1 Bologna, 18 gennaio 2010 Progetto Pilota Rilevazione delle malattie professionali in ambito agro-zootecnico Meri Scaringi Fabiana Scotto Paolo Lauriola

2 INAIL Regione Emilia Romagna Assessorato Agricoltura Assessorato Politiche Sociali Con la collaborazione di: Dott. G. Lombardi Azienda USL di Piacenza Dott. S. Mattioli, A. Farioli Università degli Studi di Bologna CRPA Dott. P.Ferrari ISPESL Dott. P.Tomao, G.Campo

3 Scopo dell indagine: Ottenere un quadro più realistico delle malattie insorte nei lavoratori del settore agro-zootecnico. L indagine è articolata nelle seguenti fasi: 1. Studio di fattibilità: analisi criticità, possibili fonti di studio; 2. Elaborazione di un progetto pilota per implementazione del sistema di rilevazione; 3. Definire dove e come intervenire per sensibilizzare il fenomeno: Lavoratori Medici Aziende

4 MALATTIE PROFESSIONALI: naturale sottostima Crisi economica attuale; Calo Occupazione (Dati ISTAT); Aumento lavoratori autonomi: Agricoltura 80% coltivatori diretti Aumento delle Fasce deboli Stranieri: - Difficoltà culturali - Difficoltà tecnologiche - Difficoltà linguistiche Lavoratori illegali e stagionali

5 Patologie legate a situazioni ambientali, occupazionali, stili di vita; Difficile distinguere l origine professionale; Alcune, soprattutto forme allergiche e malattie cutanee, non emergono dai dati e meriterebbero particolare attenzione; Genesi multifattoriale: patologie che richiedono un percorso diagnostico più complesso o patologie che pur correttamente diagnosticate non vengono denunciate; Mancanza dati - sui lavoratori illegali e stagionali; - sui lavoratori stranieri - sui lavoratori già pensionati; - sulle aziende a conduzione familiare; - sul settore dell agricoltura biologica;

6 Sovrapposizione tra ambiente di vita e ambiente di lavoro La dipendenza delle attività e delle produzioni dalle caratteristiche territoriali e metereorologiche; Il frequente utilizzo di manodopera avventizia e stagionale con scarsa conoscenza dei cicli produttivi e delle tecnologie agricole; La presenza di un orario di lavoro prolungato e variabile, con rare giornate di riposo e ferie; La grande prevalenza di lavoratori in proprio rispetto a quelli dipendenti; Il grande numero di rapporti familiari all interno delle aziende; La dispersione territoriale delle aziende ed il ridotto numero di addetti per ciascuna, con relativa difficoltà di aggregazione ai contesti associazionisti e sindacali; La conseguente plurimansionalità, cioè il sovrapporsi nella stessa persona di attività, mansioni e competenze diverse a seconda delle esigenze immediate e dei cicli stagionali;

7 I DATI Rapporto Annuale INAIL (Nazionale) Malattie professionali denunciate dal 2004 al 2008 e per gestione Fonte: rapporto INAIL 2008

8 Malattie professionali denunciate periodo Fonte: rapporto INAIL 2008

9 Malattie professionali denunciate e stato di definizione nel periodo Rapporto tra MP denunciate e indennizzate (circa) 1:4 Fonte: rapporto INAIL 2008

10 Rapporto Annuale INAIL 2008 (Regionale) MP denunciate per provincia MP denunciate per tipo di malattia e provincia Fonte: rapporto regionale INAIL 2008

11 Decreto ministeriale 9 Aprile 2008 Le nuove tabelle prevedono 85 voci per l'industria (erano prima 58) e 24 per l'agricoltura (in precedenza 27) essendo stati esclusi alcuni agenti chimici per i quali vige ormai da tempo espresso divieto di utilizzo. Art. 139 dpr 1124/65: E obbligatorio per ogni medico che ne riconosca l esistenza la denuncia delle malattie professionali; Denuncia all INAIL e allo SPSAL; Finalità statistico - epidemiologica

12 Segnalazioni MP agli SPSAL per AUSL: anni Romanelli A. Fonte: rapporti SPSAL

13 Segnalazioni per Tipologia MP pervenute agli SPSAL: anni Patologie Muscolo Scheletriche Romanelli A. Fonte: rapporti SPSAL

14 Segnalazioni pervenute agli SPSAL per comparto produttivo: anni Romanelli A. Fonte: rapporti SPSAL

15 Strutturate due fasi di ricerca: Selezionate QUATTRO PROVINCE: Progetto Pilota 1. Fase operativa di contatto diretto con le aziende agricole tramite consegna di questionario conoscitivo autocompilato; 2. Fase di analisi e ricontatto telefonico per indagare meglio l eziologia professionale delle eventuali patologie riscontrate nella prima fase dello studio; MODENA REGGIO EMILIA PARMA PIACENZA Rappresentano territori con maggior numerosità di allevamenti bovini; Dal punto di vista organizzativo, facilmente gestibili dal personale;

16 Coinvolgimento del Servizio Veterinario Su ciascuna provincia selezionata è stata vagliata la possibilità di sfruttare il ruolo autorevole dei Servizi di sanità Pubblica Veterinaria per accedere agli allevatori. Il Veterinario risulta un ottimo supporto perché: - E visto dall allevatore come Figura Autorevole e di Rispetto; - E il soggetto più a contatto con l allevatore e l azienda agricola in genere; - Conosce bene il proprio territorio;

17 Strumento: QUESTIONARIO Rivolto a titolari e dipendenti dell azienda agricola Domande semplici A Risposta Chiusa Obiettivo: indagare lo stato di salute del soggetto e ottenere informazioni su alcuni stati patologici assoggettabili a quadri clinici professionali Modalità di Ritiro Questionario: 1. Consegna al veterinario alla successiva visita in azienda agricola; 2. Ai patronati e associazioni (che si rendono disponibili al ritiro) 3. Consegna presso il Servizio Veterinario al momento del ritiro del passaporto bovino. Tempistica: Consegna e ritiro dei questionari nel periodo tra Febbraio e Luglio.

18 Informativa sui dati personali Il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto Legislativo n 196/03, sancisce a favore degli interessati una serie di diritti: - Riservatezza dei dati rilasciati; - Possibilità di avvalersi dell Art. 7 del Decreto legislativo n 196/2003 per l esercizio dei propri diritti.

19 Lettera di presentazione ricerca Insieme al questionario verrà lasciata una lettera di presentazione della ricerca: - Struttura semplice; - Spiega l obiettivo dello studio; - Rilascia le modalità per chiamare e chiedere chiarimenti.

20 Seconda parte della ricerca: Analisi dei questionari e contatto telefonico Un secondo livello dello studio prevede di ricontattare telefonicamente i lavoratori che hanno segnalato uno o più sintomi tra quelli indicati nel questionario. L intervista telefonica sarà strutturata in maniera specifica per la/e patologia/e indicata/e nel primo questionario somministrato e non sarà pertanto uguale per tutti. L indagine telefonica permetterebbe inoltre di verificare l eziologia professionale delle patologie riscontrate e di indagare se c è stata - o ci sarebbe stata - una denuncia di tali patologie e, in caso di mancata denuncia all INAIL, i motivi che portano a non effettuare la denuncia. Al soggetto saranno richieste: informazioni riguardo alla patologia presentata, nel caso questa gli sia già stata diagnosticata da un medico, o informazioni riguardo i sintomi della patologia presunta, nel caso tale patologia non gli sia mai stata diagnostica da un medico; informazioni riguardo all esposizione lavorativa (mansione svolta nell azienda, storia lavorativa, sistemi di protezione eventualmente usati, ecc ); informazioni riguardo ai possibili fattori confondenti; informazioni circa l eventuale intenzione di sporgere una denuncia presso l INAIL (o circa una denuncia eventualmente sporta in passato);

21 Partecipazione a Eventi Formativi Presentazione e somministrazione di questionario autocompilato in specifici momenti dedicati alla formazione specifica di titolari e addetti nel settore agricoltura. Il contatto diretto con i soggetti permetterebbe di: - Effettuare una presentazione della ricerca; -Ottenere una maggior sensibilizzazione nei confronti dello studio; - Possibilità di chiarire direttamente al soggetto eventuali incomprensioni che dovessero presentarsi durante la compilazione del questionario; - Maggiore rispondenza da parte dei soggetti coinvolti.

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