UNI ISO Il nuovo standard internazionale. Ing. Nadia Mogavero

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1 UNI ISO Il nuovo standard internazionale Ing. Nadia Mogavero

2 Indice 1. Perché una nuova norma sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro? 2. Il percorso di pubblicazione della ISO Principali novità e requisiti 4. Indicazioni per le Organizzazioni

3 Perché una nuova norma sui SGSL? La UNI ISO è la prima norma ISO certificabile sui SGSL, che andrà a sostituire il British Standard OHSAS Costituisce lo standard di riferimento in materia di SSL valido e riconosciuto a livello internazionale Recepisce i criteri stabiliti a livello internazionale dalla ISO, sulla scia delle altre norme sui Sistemi di Gestione Renderà sempre più concreta l integrabilità concettuale degli schemi, consentendo alle aziende di adottare facilmente un sistema unico per gestire qualità, ambiente e sicurezza

4 Il percorso di pubblicazione della ISO In Italia vengono pubblicate le Linee Guida per un Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL), redatte da UNI, INAIL e altre associazioni datoriali e sindacali 2007 Il British Standard OHSAS viene adottato in molti paesi. Ma il processo di globalizzazione ha reso necessaria una norma internazionale, emanata da ISO 2018 La UNI ISO recepisce i principi della BS OHSAS e delle Linee Guida SGSL, ma presenta anche elementi di novità

5 Il percorso di pubblicazione della ISO Mar-13 Nov-13 Lug-14 Mar-15 Mag-17 Mag/Lug-17 Lug-17 Nov-17 Mar-18 Il 12 Marzo 2018 è stata pubblicata la norma ISO "Occupational Health & Safety Management Systems - Requirements with guidance for use", tradotta in italiano dall'uni e adottata come UNI ISO 45001:2018.

6 HIGH LEVEL STRUCTURE Come tutte le norme ISO di ultima declinazione, anche la adotta la struttura di alto livello (HLS), che consente di integrare agevolmente tra loro standard diversi di riferimento.

7 HLS - HIGH LEVEL STRUCTURE 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership e partecipazione dei lavoratori 6 Pianificazione 7 Supporto 8 Attività operative 9 Valutazione delle prestazioni 10 Miglioramento Annex SL

8 37 DEFINIZIONI (3) di cui 17 nuove e 7 modificate Il termine azione preventiva non compare più, in quanto il SGSL è considerato uno strumento di PREVENZIONE GLOBALE

9 APPARATO DOCUMENTALE PIU SNELLO Documenti / registrazioni Nuovo requisito (7.5) INFORMAZIONI DOCUMENTATE Le organizzazioni possono utilizzare la documentazione e la terminologia più corrispondenti alla propria attività La struttura è libera, ma con modalità di gestione opportune

10 QUALI INFORMAZIONI DOCUMENTATE? Campo di applicazione (4.3) Politica per la SSL (5.2) Rischi e opportunità (6.1) Metodologie e criteri per la valutazione dei rischi per la SSL ( ) Requisiti legali e altri requisiti (6.1.3) Obiettivi e piani per raggiungerli (6.2.2) Competenze (7.2) Proprie comunicazioni (7.4.1) Processi e piani per rispondere alle potenziali emergenze (8.2)

11 QUALI INFORMAZIONI DOCUMENTATE? Risultati di monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione delle prestazioni, manutenzione, taratura o verifica dell attrezzatura di misurazione (9.1.1) Risultati della valutazione delle conformità (9.1.2) Risultati di audit e attuazione del programma di audit ( 9.2.2) Risultati dei riesami di direzione (9.3) Natura di incidenti o NC e ogni successiva azione intrapresa, risultati e efficacia (10.2) Miglioramento continuo (10.3)

12 HLS E CICLO DI DEMING

13 APPROCCIO RISK BASED THINKING Rischio: «effetto dell incertezza» Individuazione dei fattori che possono influenzare i processi aziendali e quindi il raggiungimento degli obiettivi Valutazione del grado di incertezza, da cui possono derivare non solo fallimenti per il sistema, ma anche nuove opportunità

14 APPROCCIO RISK BASED THINKING Un approccio "risk based thinking" alla gestione della sicurezza sul posto di lavoro potrebbe: ridurre in modo significativo i livelli di incidenti offrire alle organizzazioni l'opportunità di essere meglio protette da danni reputazionali e finanziari di grande impatto

15 ESEMPI DI RISCHI Rischi di danni materiali alla proprietà dell impresa e/o alla proprietà altrui che si ripercuotono sull impresa Rischi dall applicazione di sanzioni (personali o a carico dell impresa) Rischi di danni all integrità fisica delle persone (dipendenti e non) Rischi di mercato, rischi finanziari Rischi reputazionali Rischi che compromettono la Business Continuity Rischi da cambiamenti politici e da rapporti istituzionali Rischi di innovazione

16 CONTESTO DELL ORGANIZZAZIONE (4) L analisi del contesto riporta tutti gli scenari nei quali l organizzazione opera. Consente di valutare tutti gli elementi interni ed esterni che interagiscono con l attività lavorativa, che possono generare rischi aggiuntivi ed influire sulla capacità di raggiungimento degli obiettivi aziendali.

17 CONDIZIONI GEOGRAFICHE E TERRITORIALI Peculiarità del territorio, ambiente culturale, comunità locale, comitati, associazioni RISORSE ECONOMICHE E FINANZIARIE Disponibilità e accessibilità ATTIVITA Tipologia di prodotto/ servizio erogato RISORSE TECNOLOGICHE Disponibilità e accessibilità COMPETITORS Mercato di riferimento e requisiti dei clienti COMPLIANCE & REGULATION Normativa di riferimento, enti di controllo, violazioni, sanzioni, contenziosi SUPPLY CHAIN Fornitori strategici e loro capacità e disponibilità

18 CONTESTO DELL ORGANIZZAZIONE (4) L organizzazione deve determinare le altre parti interessate, oltre ai lavoratori, che sono pertinenti al SGSL, le loro esigenze ed aspettative (requisiti legali ed altri). Campo di applicazione del SGSL Informazione documentata

19 LEADERSHIP E IMPEGNO (5.1) Impegno diretto e responsabilità del Management nell implementazione e attuazione del SGSL Esplicitazione del concetto che il SGSL non deve essere avulso dai processi di business aziendali, ma ad essi integrato Assegnazione e comunicazione a tutti i livelli dei ruoli, delle responsabilità e delle autorità Non si parla più in modo esplicito di un rappresentante dell Alta Direzione per il SGSL Maggiore concentrazione sugli obiettivi come guida per il miglioramento e sulla relativa pianificazione necessaria per raggiungere il successo

20 CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE (5.4) La UNI ISO si prefigge di creare un maggiore coinvolgimento, rafforzare la motivazione, con potenziali effetti positivi sulla produttività, ad esempio mediante: L accesso tempestivo alle informazioni L eliminazione o, se non possibile, la riduzione al minimo di eventuali ostacoli o barriere alla partecipazione dei lavoratori La consultazione e partecipazione dei lavoratori nelle attività relative alla gestione della sicurezza sul lavoro

21 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA (6.1) Il processo deve tener conto di: Come è organizzato il lavoro, i fattori sociali, la leadership e la cultura nell organizzazione Attività e situazioni di routine e non di routine Incidenti rilevanti (interni/esterni), incluse le emergenze e le loro cause

22 IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITA (6.1) Il processo deve tener conto di: Tutti coloro che possono essere in qualche modo influenzati dalle attività dell'organizzazione Situazioni che possono causare lesioni e malattie professionali a persone sul luogo di lavoro, in aree sotto il controllo o meno dell organizzazione

23 COMUNICAZIONE (7.4) La UNI ISO si focalizza maggiormente sulla gestione della comunicazione pertinente al SGSL sia all interno che all esterno dell Organizzazione. Si dovrà determinare: COSA COMUNICARE QUANDO COMUNICARE CON CHI COMUNICARE COME COMUNICARE

24 APPROVVIGIONAMENTO (8.1.4) La UNI ISO pone l accento su: attività e operazioni degli appaltatori che hanno un impatto sull'organizzazione attività e operazioni dell'organizzazione che hanno un impatto sui lavoratori degli appaltatori attività e operazioni degli appaltatori che hanno un impatto su altre parti interessate sul luogo di lavoro

25 APPROVVIGIONAMENTO (8.1.4) Cosa prevede la nuova norma? Assicurare che i requisiti del proprio SGSL siano soddisfatti dagli appaltatori e dai loro lavoratori Includere i criteri di salute e sicurezza sul lavoro per la selezione degli appaltatori Assicurare che le funzioni e i processi affidati all esterno siano tenuti sotto controllo (qualifica, valutazione e monitoraggio dei fornitori)

26 VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E MIGLIORAMENTO (9-10) Nell ambito del Risk Based Thinking, la valutazione delle prestazioni di SSL si integra con le valutazioni di business (indicatori economici). I lavoratori partecipano alle decisioni relative alle azioni correttive a seguito di incidenti o NC e ricevono le risultanze del riesame dalla Direzione.

27 Indicazioni per le Organizzazioni UNI ISO COSA BISOGNA FARE Individuare e mappare gli stakeholders Definire un analisi del contesto Individuare i rischi e le opportunità Rafforzare la leadership Promuovere la partecipazione e consultazione dei lavoratori

28 Indicazioni per le Organizzazioni TEMPISTICHE PER LA MIGRAZIONE 12 Marzo 2018 Pubblicazione ISO Marzo 2021 Ritiro BS OHSAS Marzo 2020 BS OHSAS 18001:2007 Audit Periodo di migrazione 3 anni Solo audit Circolare Accredia n.3/2018 IAF MD 21:2018 UNI ISO 45001:2018

29 Indicazioni per le Organizzazioni Quali sono le conseguenze per chi non compie la migrazione alla nuova ISO 45001:2018 in tempo? Dovrà ripristinare la certificazione ISO da zero Si troverà ad affrontare un processo di certificazione molto più lungo Dovrà sostenere costi molto più elevati

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