Un trilione corrisponde a mille miliardi «Appunti su come funziona la nostra mente, anzi più precisamente, Su come NON funziona.» Rozze informazioni per formatori messe insieme da Leonardo Frontani
Fonte wikipedia Un trilione è il numero di cellule del sistema nervoso di un essere umano. Ogni cellula nervosa (o neurone) può avere diverse migliaia di connessioni con altri neuroni: infiniti circuiti nervosi, ognuno dei quali corrisponde a un concetto, a un'idea, a un sentimento, a un impulso ad agire: qui risiede la vera natura dell'anima umana.
Automatismi: buoni o cattivi? Il cervello si basa su un principio di economia in cui ciò che ci è utile viene memorizzato e possibilmente proceduralizzato, viene cioè reso indipendente dalla nostra attenzione. Si svilupperanno così i nostri comportamenti automatici, comportamenti che non necessitano di una costante attenzione nell eseguirli, come ad esempio guidare la macchina. Dopo anni di pratica siamo in grado di parlare con il passeggero seduto vicino a noi o pensare a quello che dobbiamo fare nella serata e in concomitanza guidare senza prestare attenzione a ogni singolo gesto che facciamo. Ben diversa è la situazione quando impariamo a guidare: ogni movimento ci appare difficile da coniugare con gli altri, ricordare la sequenza dei gesti da effettuare è faticoso e tantomeno la nostra attenzione si distacca da quello che stiamo facendo. Diverso ma simile è il meccanismo alla base della categorizzazione e del conseguente giudizio; infatti impariamo a riconoscere gli oggetti, come anche le situazioni, basandoci su pochi elementi. Siamo in grado di riconoscere un oggetto familiare con pochi tratti, anche se viene presentato per poche decine di millisecondi. La velocità di giudizio di una situazione, se la vediamo in chiave evolutiva, può salvarci la vita. Riconoscere e reagire a una situazione di pericolo è una abilità importante per la sopravvivenza e nell evoluzione è stata decisamente favorita.
Il cervello si può distinguere almeno in 3 cervelli diversi (MacLean 1973): 1. il cervello rettiliano con il cervelletto e il midollo che porta alla formazione del sistema nervoso nel corpo, ha funzioni identiche a 200 milioni di anni fa e provvede alla sopravvivenza dell organismo 2. il cervello limbico si sovrappone al cervello rettiliano dei mammiferi inferiori. Controlla gli impulsi primari come le sensazioni, le emozioni, il metabolismo, gli istinti sessuali Vi si collocano l ipofisi e l ipotalamo, l ippocampo, l amigdala. 3. la corteccia cerebrale, propria solo di alcuni mammiferi superiori (uomo, alcune scimmie e delfini). Permette processi neurali, memoria avanzata, creatività, logica, linguaggio costruito,
PER APPROFONDIRE Il cervello è quindi abituato a sommare gli elementi e trarne rapidamente un giudizio di massima, questo viene eseguito in parallelo sia da strutture comprese nel paleoencefalo, sia più lentamente dalla corteccia. L obiettivo è quello di capire se la situazione, ad esempio, è pericolosa o meno e quale reazione è la più indicata. Più sono coinvolte le strutture antiche come l amigdala, una piccola area del nostro cervello, più la reazione comportamentale sarà cablata e difficilmente modificabile, tanto che spesso reagiamo alla paura senza neanche renderci conto di quello che stiamo facendo. L amigdala infatti media le risposte vegetative alla paura, innescando tutte le risposte necessarie alla reazione di fuga o attacco, come il rilascio di adrenalina. Con il coinvolgimento della corteccia diveniamo esperti giudici di situazioni e in più possiamo elaborare, ancora prima che la situazione possa diventare oggettivamente pericolosa, elementi che ci indicano se lo può diventare. La necessità di giudicare la realtà diviene, rispetto a questa visione, la necessità di semplificare il quantitativo di informazioni a cui siamo esposti, categorizzandole e inserendole in schemi già conosciuti. Processi di deduzione e induzione ci aiutano a fare ciò, e ci permettono di vivere senza dover imparare tutti i giorni le stesse cose. Il neuroscienziato portoghese Damasio, nel saggio del 1995 "L'errore di cartesio", ribalta la tradizione culturale che ha sempre svalutato le emozioni perché perturberebbero la serenità della ragione e dimostra come, al contrario, esse siano alla base del buon funzionamento della mente: se l'uomo perde la capacità emozionale non è in grado di essere ragionevole. Negando la concezione cartesiana del dualismo mente-corpo,due elementi necessariamente scindibili, egli mette in evidenza l'azione reciproca del corpo e del cervello, che costituiscono un organismo unico e indissociabile. Pertanto la ragione non potrebbe funzionare correttamente senza le emozioni,ovvero senza lo stretto collegamento con il corpo,che offre costantemente la materia di base con cui il cervello costruisce le immagini da cui origina il pensiero. In questo modo Damasio restituisce dignità alle emozioni che considera dimensioni cognitive. Per affermare la nuova teoria dell'interconnessione tra il mondo emotivo e la razionalità, egli si è opposto alla tradizione scientifica che confina le emozioni nei centri sottocorticali più antichi e meno evoluti e ne trascura quindi il nesso con il pensiero.
E secondo le teorie della lateralizzazione, la corteccia cerebrale può essere a sua volta distinta in due parti, secondo i due emisferi: - l emisfero sinistro, caratterizzato dall attenzione a piccoli particolari, logica, ragionamento, linguaggio, numeri - l emisfero destro, caratterizzato dall attenzione verso una visione olistica, i colori, le immagini, i simboli, le metafore
Lo psichiatra tedesco Hans Berger (1873-1941), è stato la prima persona a dimostrare l'esistenza di potenziali elettrici nel cervello umano utilizzando una macchina di amplificazione degli stessi, da lui inventata nel 1929. E di fatto l'inventore dell'elettroencefalogramma. Le prime onde che osservò usando l'eeg, furono le onde Alfa, conosciute anche come onde di Berger. Presero questo nome perchè Berger utilizzò la prima lettera dell'alfabeto greco, Alfa, per riferirsi ad esse. Onde Beta : dai 14 ai 30 Hz. Lo stato delle onde cerebrali Beta è lo stato in cui stiamo pensando, quando la nostra consapevolezza è rivolta al nostro corpo, all'ambiente e al tempo. Onde Alfa : da 8 a 14 Hz. Quando ci rilassiamo, facciamo alcuni profondi respiri e chiudiamo gli occhi, escludiamo alcuni stimoli sensoriali che vengono misurati come attività elettrica. La conseguenza di questo è che l'attività elettrica nel nostro cervello rallenta, e noi entriamo in quello che è chiamato stato Alfa. Onde Theta : da 4 a 8 Hz. Il terzo stato in cui possiamo entrare è lo stato Theta. Siamo in questo stato quando ci troviamo a metà strada tra veglia e sonno. E' lo stato della profonda meditazione, della creatività, dell'immaginazione, ed anche quello, se riusciamo a raggiungerlo consciamente, in cui possiamo influenzare il nostro subconscio. Onde Delta : da 0,5 a 4 Hz. L'ultimo stato è un livello subconscio detto stato Delta. Quando stiamo sperimentando un profondo sonno ristoratore, il nostro cervello produce onde Delta. In questo stato si è completamente inconsci. Onde Gamma : dai 30 ai 42 Hz. Le onde Gamma, caratterizzate da un'intensa attività cerebrale, sono quelle che si hanno durante un processo creativo o la risoluzione di problemi. Questi particolari stati di onde cerebrali sono tipicamente presenti quando il cervello sta formando nuovi circuiti.
Come avviene la trasmissione di un impulso nervoso da un neurone all'altro? Esiste un piccolo intervallo intercellulare detto sinapsi nella quale all'arrivo dell'impulso nervoso si diffonde una sostanza fisiologica chiamata neurotrasmettitore che eccita il neurone successivo e rende possibile la trasmissione nervosa. I neurotrasmettitori possono avere carattere eccitatorio o inibitorio, e dalla sintesi dei vari impulsi ricevuti il neurone fa partire o meno un nuovo impulso. Neurorecettori ed ormoni: Dopamina influenza l umore e può renderci aggressivi per mancanza di lucidità. Motivazione, determinazione. Serotonina consente di mantenere un comportamento adeguato al contesto, sonno, riflessione. Adrenalina, eccitazione, reazione. Endorfine, migliora l animo delle persone. Cortisol, ormone dello stress
Il bacio è un esempio Durante un'osculazione appassionata i vasi sanguigni si dilatano e il cervello riceve più ossigeno del normale, il polso è più veloce e le pupille si dilatano, mentre sono rilasciati ormoni e neurotrasmettitori, fra cui dopamina, ossitocina, serotonina e adrenalina, che inebriano con sensazioni di piacere ed euforia e inducono a sviluppare attaccamento.
Gli stati emotivi di base ansia, paura e piacere, ereditati dai Vertebrati ancestrali sono sempre presenti nell'uomo ma sono emersi a livello della sua coscienza e vengono modulati dai centri associativi della neocorteccia. Nel corso dell'evoluzione culturale umana l'interpretazione dello stato emozionale ha portato alla sublimazione degli stati emotivi (ad esempio il piacere è peccato) che ha portato alla formulazione di moduli collettivi di pensiero che sono stati e sono molto influenti sul comportamento emotivo del singolo individuo. L'interazione fra la memoria limbica e quella corticale, favorita dal progressivo ampliamento delle aree associative della neocorteccia, ha consentito all'uomo di interpretare quindi la paura e il piacere fino ai limiti del pensiero astratto, ma anche di subire gli effetti negativi di una loro irrazionale interpretazione tanto che quando la mente perde l'equilibrio fra due emozioni contrapposte non è più capace di uscire da uno stato psicofisico in cui l'anima si sente in trappola (Guerrerio 1997). I ricercatori moderni hanno visitato gli angoli più remoti della Terra ed hanno stabilito con metodi scientifici che alcune emozioni hanno espressioni abbastanza universali almeno nella mimica facciale. Sylvan Tomkins ha proposto otto emozioni fondamentali: la sorpresa, l'interesse, la gioia, l'ira, la paura, il disgusto, la vergogna e l'angoscia. Paul Ekman distingue sei emozioni collegate ad espressionni facciali caratteristiche: sorpresa, gioia, ira, paura, disgusto/disprezzo, tristezza. Plutchik aggiunge: accettazione, anticipazione alle precedenti sorpresa, gioia, ira, paura, disgusto, tristezza. Secondo questa teoria le otto emozioni fondamentali sono contigue su un cerchio diviso in otto spicchi e, come dei colori, nel mescolarsi ne provocano di nuove. Due spicchi contigui provocano una diade. Le diadi possono essere: -primarie=miscela formata da due emozioni adiacenti; -secondarie=miscela formata da due emozioni separate da uno spicchio appartenente ad un'altra emozione; -terziarie=miscela formata da due emozioni separate da due spicchi appartenenti ad altre due emozioni. Alcune diadi rappresentano emozioni di derivazione psicosociale come: l'amore o l'amicizia che derivano dalla fusione della gioia e dell'accettazione (contigue nel cerchio e quindi diade primaria); l'allarme che è il risultato di paura e sorpresa (diade primaria); il senso di colpa dovuto alla miscela di gioia e paura (diade secondaria); il risentimento fusione di tristezza e paura (diade secondaria); la delizia risultato di gioia e sorpresa (diade terziaria); l'ansia fusione di paura ed anticipazione (diade terziaria).