APPLICAZIONI DELLA MEDICINA CENTRATA SULLA PERSONA ALL ADOLESCENZA



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Transcript:

APPLICAZIONI DELLA MEDICINA CENTRATA SULLA PERSONA ALL ADOLESCENZA Dott. Aldo Zanon Professore Associato Dpt. Adolescentologia e di Medicina dell adolescenza - Università Ambrosiana La Medicina Centrata sulla Persona è nata grazie alle problematiche di salute poste dagli adolescenti al medico. A detta della stragrande maggioranza dei medici stessi tali problematiche sono di difficile soluzioni e l aiuto improbo. Spesso anche i medici hanno la stessa sensazione denunciata da molti genitori di adolescenti, e cioè di essere presi per il collo e di essere senza vie di scampo. Queste difficoltà e gli scarsi risultati terapeutici hanno imposto una riflessione su quella che era l approccio tradizionale all adolescente ammalato ed imposto dei cambiamenti strategici. Per la gran parte le strategie proposte qua e la hanno come obiettivo primario il cambiamento dei comportamenti degli adolescenti ed il trattamento dei loro disturbi fisici attraverso interventi farmacologici. Quindi il medico si riserva in questi progetti la parte del tecnico, cioè di colui che osserva dall esterno l ammalato e che disegna un progetto terapeutico da applicarsi per guarirlo. Con la Medicina Centrata sulla Persona invece, si fa un inversione di 180 gradi per almeno due motivi: -1. Si parla di persona e persone lo siamo tutti anche noi medici. Quindi questa metodologia propone la responsabilizzazione del malato in eguale misura a quella del medico che quindi non può più ritenersi estraneo a quanto sta vivendo la persona ammalata. Egli deve sentirsi parte di un gioco da giocare a carte scoperte in cui le parole devono essere espressione di qualcosa di vissuto e condiviso profondamente e non solamente parte di un rigido protocollo stabilito da altri, da applicare freddamente. -2. In secondo luogo l adolescente ammalato nella Medicina Centrata sulla Persona viene visto non come un problema da risolvere ma come una persona che soffre in un momento particolare della vita, il momento della sua nuova nascita e della costruzione creativa di un suo progetto di realizzazione. Un momento particolare in cui in modo potente ed intenso giungono alla coscienza le domande di realizzazione personale al fine di stare bene. La sofferenza in questa età è tanto viva perché tanto grande è la distanza che separa il desiderato dalla situazione concreta in cui si trova a vivere il paziente. Ma questo pathos, a cui oggi sempre più spesso si cerca di sfuggire, è indispensabile per poter raggiungere una propria vera realizzazione e quindi stare bene veramente. La malattia vista dunque non solamente come sfortunato problema di difficile soluzione ma anche e sopratutto come un campanello d allarme che nasconde una richiesta di aiuto, che indica quanto può succedere quando non si danno risposte vere alla domande di salute. La malattia vista come momento di empasse nel cammino della propria crescita.

Ecco quindi che questo momento di sofferenza diventa una occasione, forse l ultima, per il ragazzo perché possa rettificare la via e dare risposte vere alle sue domande profonde di salute, per il medico per riscoprire e ridare freschezza alle proprie, per il ragazzo e per il medico per insieme percorrere un cammino di crescita. Spesse volte l adolescente prende per il collo le persone che le stanno vicino e che sono lì per aiutarlo. Così come prende per il collo per es. i genitori, prende per il collo anche il medico che troppo spesso però sfugge a questa presa bleffando un aiuto. Con la Medicina Centrata sulla Persona questa volta il medico non sfugge ma accetta la sfida! Vuole dare una risposta vera a tale provocazione. Non sfugge ma al contrario vede nella persona che ha davanti una misteriosa dignità oggettiva. Egli si gioca in prima persona e lavora con arte maieutica affinché il ragazzo possa riscoprire ed utilizzare le proprie risorse per : 1. sperimentare e prendere coscienza della propria dignità 2. ideare e strutturare un proprio progetto di realizzazione 3. concretizzare tale progetto al fine di stare bene. Così anche lo stesso medico coglie quella che è diventata anche per lui un opportunità per crescere personalmente in salute. Così come i genitori che vogliono veramente aiutare i figli sono in qualche modo costretti a crescere, così anche la medicina di fronte agli adolescenti è stata costretta a crescere. Ne è nata la metodologia clinica della Medicina Centrata sulla Persona che dimostra con la sua stessa nascita la veridicità di quanto afferma, e cioè che l adolescente è sempre una misteriosa risorsa per la società e che la sua malattia porge delle opportunità di crescita al medico e alla medicina se a questa ci si avvicina con scientificità. E naturale dunque che proprio per le caratteristiche che la contraddistinguono, la metodologia clinica della Medicina Centrata sulla Persona sia particolarmente adatta alla cura e all aiuto dell adolescente ammalato. Diverse sono le sue forme di applicazione pratica ma concretamente questa metodologia vene applicata nella attività clinica con gli adolescenti principalmente con due modalità: 1. con la visita ambulatoriale, 2. con il counselling medico centrato sulla persona. Mentre la prima ha le stesse caratteristiche e la stessa struttura della visita tradizionale, il secondo si inserisce nel lavoro del medico in modo innovativo: la sua durata è un po maggiore della consueta prestazione medica; si struttura all interno di un ciclo di incontri (3-4) con intervalli ravvicinati e stabiliti di volta in volta; la stessa visita fisica può essere non eseguita immediatamente. Per meglio comprendere quanto variegate possano essere le applicazioni di detta metodologia porterò a titolo di esempio quanto viene svolto presso il CENTRO SALUTE DEL GIOVANE CITTADELLA (CSG) che è uno dei Centri Salute del Giovane della SIAd sparsi in tutto il territorio nazionale. Vi si opera, appunto, secondo la Medicina Centrata sulla Persona erogando servizi sanitari per adolescenti; giovani e le loro famiglie diretto da Membri della SIAd. Questi sono accreditati annualmente per la qualità delle procedure cliniche e preventive.

Lo scopo è garantire la qualità di un servizio sanitario per gli adolescenti e le loro famiglie secondo i principi etici della Dichiarazione Universale dei Diritti e Doveri del Giovane. Questi servizi sanitari sono rivolti principalmente ai giovani ma anche ai loro genitori e a quanti lavorano con essi. Servizi clinici proposti da questo Centro. - Servizio di endocrinologia dell età evolutiva ed adolescenziale (in una visione globale della persona e con attenzione alla reale origine di una tale richiesta.) - Servizio di valutazione auxologica (segue il ragazzo nel suo sviluppo psicobiologico, altezza e peso, promovendo le sue risorse e aumentando le sue possibilità di successo e le sue abilità.) - Servizio di counselling medico (Consultazione d aiuto medico con l adolescente finalizzata a promuovere le sue risorse e le sue possibilità di realizzazione). - Servizi di formazione e di counselling per genitori (permettono di preparare i genitori ai rapporti con i figli adolescenti nelle varie situazioni della crescita.) - Studio e promozione dei processi di apprendimento (nella prestazione scolare problematica in una prospettiva globale.). Altre attività del Centro - Attività di educazione alla salute per ragazzi, genitori, educatori, per aiutarli a comprendere la oggettività della loro domanda di salute e di essa fare esperienza. Come metodologie applicative si utilizza sia il lavoro di gruppo, che il role playing e gli interventi diretti del docente (ora in corso in due scuole del cittadellese in preadolescenti e adolescenti). - Osservatorio epidemiologico: Domanda di salute adolescenziale in medicina generale. Osservazione epidemiologica iniziata nel 92 e che continua tutt oggi con la collaborazione di alcuni medici di famiglia dell A.ULSS 15 del Veneto. Responsabile dr. G. Merola. - Campi scuola per adolescenti diabetici e non. Da due anni si realizza questa iniziativa che a parte viene presentata nei suoi dettagli. - Iniziativa per Laura. Si tratta di un fondo da destinare alle adolescenti Madri. Queste possono aprire un conto corrente Under 18, con la loro firma e quella di un genitore, presso qualsiasi agenzia della banca Antonveneta. Il presidente SIAdVe, responsabile del fondo, autorizza dei versamenti mensili che la giovane mamma, poi, autonomamente potrà prelevare, anche con bancomat, per le sue necessità. Presso il CC bancario SIAdVe (Banca Antonveneta, agenzia n 6, via Marconi 18, Cittadella, al CCB n 16460/Z), potranno essere fatti dei versamenti con la causale per Laura. - Attività di ricerca Sono in corso alcuni lavori di ricerca (epidemiologica, clinica adolescentologica) sia per un indirizzo al Centro stesso che per un concreto contributo al miglioramento sociale non solo locale. - È tra i progetti del Centro una Attività di formazione con la organizzazione di corsi di formazione per operatori della salute (medici e paramedici, psicologi, ecc.) per una più specifica preparazione in questo campo secondo la prospettiva della Medicina Centrata sulla Persona. Recentemente e stato organizzato un congresso in collaborazione con l assessorato alle politiche sociali del Veneto per presentare l attività che viene svolta in questo centro.

Volevo ora soffermarmi su due aspetti particolari dell applicazione della mcmcp all adolescente: 1- la responsabilizzazione del medico nella sua vita con la propria famiglia 2- la sua responsabilizzazione di fronte all aspetto economico. 1- la responsabilizzazione del medico nella sua vita con la propria famiglia Non è pensabile infatti che il medico che cura gli adolescenti secondo questa metodologia possa farlo senza che egli stesso non abbia fatto l esperienza della propria dignità e che da questo non ne tragga entusiasmo e desiderio di vivere sino in fondo un proprio progetto di realizzazione personale. Ciò richiede spesso un certo tempo per un lavoro personale spesso carico di momenti di crisi e di sofferenza. Ciò viene vissuto profondamente dal medico nella sua vita di tutti i giorni e quindi anche all interno della propria famiglia che spesso ne condivide i travagli ma anche il benessere che successivamente porta con se. 2- la sua responsabilizzazione di fronte all aspetto economico. La responsabilizzazione si deve applicare a tutte le fasi dell approccio clinico con l adolescente, dalla telefonata iniziale alla fase del compenso economico. Nella gestione di quest ultimo aspetto si deve avere la capacità di impostare e strutturare ma anche di saper rinunciare se la situazione la richiede. Infatti, l aspetto economico dell applicazione della MCMCP in adolescenza riveste un significato e un espressione tutta particolare per alcune caratteristiche peculiari di tale tipo di approccio: 1- si tratta di una persona in una particolare fase della sua vita evolutiva, la fase dello sviluppo dell identità personale, in cui sta cercando di autonomizzarsi dai genitori 2- e che nello stesso tempo da questi dipende a doppia mandata dal punto di vista economico (e non solo). 3- I genitori sono nella realtà una delle risorse più importanti per il ragazzo e così è anche visto dalla mcmcp. Quindi essi vanno valorizzati anche con la forma del pagamento. 4- L adolescente ha delle proprie possibilità di produrre e di lavorare specie dopo i 16-18 anni. Tenere conto di ciò può favorire la sua crescita ed il suo benessere. 5- L'intervento clinico secondo la mcmcp, responsabilizzante è molto impegnativo perché coinvolgente. Ne deriva un elevato dispendio di energie e di forze, anche fisiche, del medico che sono alla fine molto costose ed il cui corrispettivo economico risulta essere molto elevato. 6- L intervento del medico spesso non avviene con mezzi strumentali e farmacologici e la stessa visita qualche volta può non essere prevista od opportuna. Pertanto tale prestazione spesso non è connotata da qualcosa di tangibile in senso tradizionale e quindi sfugge la quantificazione del suo compenso economico, almeno secondo gli abituali ragionamenti della cultura attuale. Si può dire che questo intervento medico sia un po come l intervento di una madre che nell allevare il proprio figlio agisce di regola con i suoi umili silenzi e con le sue rinunce che risultano difficilmente quantificabili e che non vengono da alcuno riconosciuti. Da ciò deriva che l applicazione pratica della mcmcp in adolescenza necessita ancora in modo più pressante di una sua strutturazione che riguardi tute le fasi dell approccio clinico, dalla fase delle

telefonata, all accoglienza, la durata della visita, il rapporto con la famiglia, il programma del ciclo degli incontri, la forma di pagamento. Per le summenzionate difficoltà il medico adolescentologo potrebbe di fatto non trovare spesso una sua giusta remunerazione. Ciò potrebbe alla fine ripercuotersi sulla stessa funzionalità del servizio per adolescenti. Non è pensabile infatti che un siffatto intervento clinico, così complesso e specialistico, possa essere ben strutturato ed essere a lungo funzionante poggiando quasi esclusivamente sul volontariato. Presso il nostro Centro di Cittadella, che si basa appunto sul volontariato, abbiamo strutturato una forma di pagamento cosiddetta del Contraccambio che portiamo a titolo esemplificativo conclusivo. Questo è stato strutturato dopo un apposito lavoro di ricerca svolto in collaborazione dell Università Ambrosiana di Milano. Si tratta di una forma di pagamento in volontariato che viene scelto dal ragazzo e offerto in contraccambio del servizio ricevuto dal Centro. Ciò interessa in particolare gli adolescenti e i giovani che, non possedendo denaro proprio, non possono di fatto pagare di persona l aiuto ricevuto. Il contraccambio aiuta non solo ad apprezzare il valore del servizio ricevuto ma anche a responsabilizzare i ragazzi. Il servizio di volontariato è liberamente scelto nella tipologia, durata, modalità di esecuzione e target. Solo dovrà non essere in contrasto con i principi etici espressi nella Dichiarazione Universale dei Diritti e Doveri dei Giovani a cui il Centro ispira la sua attività. Essi devono compilare, alla fine del primo incontro, una apposita scheda con la dettagliata descrizione dell impegno di volontariato preso. Questa scheda, oltre che da loro stessi, viene firmata anche dal medico. La documentazione del regolare assolvimento dell impegno preso verrà assicurata dalla controfirma dell adulto responsabile della struttura presso cui l opera di volontariato viene svolta. Detta scheda rimane agli atti. Stiamo invece ancora ristrutturando il contraccambio degli adulti che utilizzano il Centro in modo da renderlo più concreto e adatto alla funzione per cui è nato, cioè la responsabilizzazione alla salute del paziente.