RELAZIONE DI CALCOLO

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ALVISI Dott. Ing. MATTEO Via A. Fogazzaro, 1 37047 San Bonifacio (VR) Cell: 349/1477805 Tel/Fax: 045/6104959 matteoalvisi@acmproject.it www.acmproject.it P.IVA: 03557040239 San Bonifacio, li 12/11/2018 RELAZIONE DI CALCOLO Verifica di un modulo prefabbricato Denominato GENOVA Committente MODULPOINT srl Comune Vipiteno (BZ) Progettista

2

Sommario Dati di progetto... 4 1.1 Convenzione dei segni... 4 1.2 Unità di misura adottate... 4 1.3 Normative rispettate nel calcolo delle strutture... 4 1.4 Caratteristiche dei materiali impiegati... 5 Acciaio Strutturale... 5 1.5 Oggetto del calcolo... 5 1.6 Sisma... 5 1.7 Modello di calcolo e carichi applicati... 6 Combinazioni di calcolo... 6 1.8 Relazione geologica... 6 Carichi applicati... 7 Modello in 3D... 7 ELEMENTI STRUTTURALI... 11 2 IN FASE DI SOLLEVAMENTO... 12 2.1 Indice di Resistenza... 12 2.1 Sollecitazioni... 12 3 IN FASE STATICA... 15 3.1 Indice di Resistenza... 15 3.2 Sollecitazioni... 15 4 VERIFICHE PUNTUALI... 18 5 LAMIERA GRECATA... 19 3

Dati di progetto 1.1 Convenzione dei segni Dove non indicato in maniera univoca si seguirà la seguente convenzione dei segni: - nella risoluzione dei telai in genere i momenti sono considerati positivi se destrogiri; - nel caso di travi continue i momenti sono considerati positivi in campata e negativi agli appoggi; - i carichi assiali sono considerati positivi se di trazione. 1.2 Unità di misura adottate Le unità di misura dove non specificato sono: - dimensioni: m (e sottomultipli) - carichi: dan (1 dan 1 kg) 1.3 Normative rispettate nel calcolo delle strutture D.M. 17/01/18 Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni I carichi applicati sulla struttura e le relative condizioni di esercizio, ove non direttamente specificato dal Cliente e/o dal Committente, sono stati assunti sulla base delle prescrizioni suggerite dalle normative di riferimento. Si ribadisce che tutte le modifiche strutturali devono essere preventivamente approvate dal progettista; pertanto, correzioni e/o variazioni al progetto iniziale che risultino non convalidate, sono da ritenersi escluse dalla presente relazione di calcolo. Il progettista si ritiene escluso da ogni responsabilità per quanto riguarda le disposizioni e le variazioni eseguite senza sua preventiva accettazione scritta. 4

1.4 Caratteristiche dei materiali impiegati Acciaio Strutturale S235JR Bulloni classe 10.9 1.5 Oggetto del calcolo L oggetto della presente relazione di calcolo riguarda la verifica di una struttura in acciaio definita col nome MODULO GENOVA. La struttura ha come destinazione d uso l ufficio senza presenza di affollamento. Tale struttura è costitutia da: - Pilastri in acciaio - Travi in acciaio La fondazione non è oggetto della presente relazione e la struttura è dotata di piedini di appoggio. La copertura è realizzata mediante pannelli sandwich. 1.6 Sisma La Pericolosità sismica di base viene determinata partendo dalle coordinate geografiche del sito in esame, ovvero Latitudine e Longitudine. Tale localizzazione all'interno del reticolo di riferimento, in cui è stato suddiviso l'intero territorio nazionale, è necessaria per determinare i valori dei parametri sismici fondamentali, che consentono di calcolare l'azione sismica di progetto, come prescritto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni. In definitiva, i parametri utili per la caratterizzazione sismica del sito in cui sorgono le opere di sostegno del presente progetto, vengono di seguito riportati in tabella: Classe d uso II Periodo di riferimento (anni) 50 Accelerazione Massima al suolo ag/g 0.0406 Categoria sottosuolo C Fattore Topografico St 1.00 Viene effettuata la verifica agli SLU e SLE per gli elementi in c.a. gettati in opera. 5

1.7 Modello di calcolo e carichi applicati L edificio è stato verificato con l Analisi Dinamica Modale, considerando tutti i modi di vibrare della struttura per garantire una massa partecipante totale superiore all 85%, sia con sisma in direzione X che Y. Gli effetti torsionali accidentali sono stati consideranti spostando il centro di massa di ogni piano, in ogni direzione considerata, di una distanza pari a +/- 5% della dimensione massima del piano in direzione perpendicolare all azione del sisma. Software di calcolo: Mastersap TOP 2018 SP1 della AMV. I calcoli sono eseguiti con il METODO AGLI STATI LIMITE. Il modello riproduce completamente la geometria dell edificio attraverso elementi beams e plates. Combinazioni di calcolo 1. Combinazioni previste dall Analisi Dinamica Modale (da 1A a 1P) 2. SLU: 1.3 carichi permanenti, 1.5 carichi accidentali 3. SLE: 1.0 carichi permanenti, 1.0 carichi accidentali 4. SOLLEVAMENTO: carichi permanenti e accidentale uffici amplificati per 2.0 Il fattore di struttura adottato è risultato essere: 1.50 1.8 Relazione geologica Non è presente una relazione geologia-geotecnica. 6

Carichi applicati Carichi (dan/cm 2 ) Modello in 3D 7

Deformata Combinazione RARA Neve + Accidentale Uffici Freccia Massima: 1.08cm (Tali valori sono determinati senza la presenza della tamponatura) 8

Deformata Combinazione RARA Vento + Accidentale Uffici Freccia Massima: 0.65cm Spostamento Laterale Massimo: 1.60cm (Tali valori sono determinati senza la presenza della tamponatura) 9

Deformata Sollevamento con Accidentale Uffici Freccia Massima: 1.29cm NB: Per limitare la deformazione della struttura si consiglia di contenere il carico all interno del locale durante le fasi di sollevamento e di mantere una velocità di sollevamento tale per cui l amplificazione del carico sia massimo a 2 (vedere istruzione della macchina per il sollevamento). 10

11 ELEMENTI STRUTTURALI

2 IN FASE DI SOLLEVAMENTO 2.1 Indice di Resistenza 2.1 Sollecitazioni L indice di resistenza massimo è di 0.51 < 1.00 La struttura è quindi verificata in fase di sollevamento Momento Flettente (dancm) 12

Sforzo Normale (dan) Sforzo di Taglio (dan) 13

Reazioni Vincolari (dan) Le reazioni vincolari rappresentano la sollecitazione che graverà sull organo di sollevamento della struttura. 14

3 IN FASE STATICA 3.1 Indice di Resistenza L indice di resistenza massimo è di 0.79 < 1.00 La struttura è quindi verificata in fase di normale impiego 3.2 Sollecitazioni Momento Flettente (dancm) 15

Sforzo Normale (dan) Sforzo di Taglio (dan) 16

La condizione rappresentata è Accidentale Uffici+Neve+Vento. Reazioni Vincolari (dan) 17

4 VERIFICHE PUNTUALI Riportiamo le verifiche più rappresentative dei collegamenti tra gli elementi strutturali. - Longarone longitudinale superiore/pilastro T = M = 1'220 dan 68 140 dancm Sono presenti in verticale e orizzontale due bulloni M14 classe 10.9. = 0.5 x 1000 x 115 / 1.25 = 46 000N = 46 kn = 0.9 * 1000 * 115 / 1.25 = 82 800N = 82.8 kn La forza di taglio/trazione esercitata dal longarone è di 68 140/5 = 13 630 dan = 136.3 kn NB: 5 cm è interasse dei bulloni. Forza di taglio agente sui bulloni disponti in orizzontale è: 136.3 / 3 bulloni = 45.4 kn < 46 kn Forza di taglio agente sui bulloni disponti in verticale è: 12.2 / 2 bulloni = 6.1 kn < 46 kn Forza di trazione agente sul bullone disponto in verticale è: 136.3 / 3 bulloni = 45.4 kn < 82.8 kn 18

5 LAMIERA GRECATA Per il carico neve gravante nell zona di progetto, si prevede l impiego di una lamiera grecata tipo: Come si evince dalla tabella, per garantire la resistenza a neve, bisogna prevedere un rompitratta e uno spessore di almeno 0.7mm. Ricordiamo che il carico neve è di 325 dan/m 2. 19