SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11



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SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT

Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010-11 Nelle prime settimane di maggio sono iniziate le rilevazioni nazionali di italiano e matematica per concludersi il 20 giugno con la Prova nazionale, ossia la prova standardizzata, sempre di italiano e matematica, che da quattro anni si svolge nell ambito dell esame finale della scuola media, che conclude il primo ciclo di istruzione. Come previsto dalla legge e ribadito dalle direttive del MIUR, a partire dal 2008 l INVALSI ha progressivamente realizzato il sistema delle rilevazioni annuali nelle classi iniziali e terminali dei diversi gradi di scuola (II e V primaria, I e III secondaria di primo grado e, a partire da quest anno, II secondaria di secondo grado) per misurare i livelli di apprendimento in due ambiti cruciali per la formazione dei giovani: la comprensione della lettura e la matematica. Quest anno le prove hanno coinvolto tutte le scuole del Paese, statali e paritarie, e tutti gli studenti delle predette classi, vale a dire oltre 2.800.000 ragazzi. Le prove si basano su quadri di riferimento pubblici e sono il frutto di un lungo processo di costruzione che richiede almeno 15-18 mesi. Il risultato di questo intenso e impegnativo lavoro è la produzione di prove standardizzate che si compongono sia di domande a risposta chiusa, da scegliere tra opzioni differenti, sia di domande aperte, ossia quesiti ai quali lo studente deve rispondere in modo autonomo, indicando anche le ragioni che lo hanno portato a fornire una data risposta. Tra le novità principali di quest anno sicuramente la più rilevante è l estensione delle rilevazioni anche alla seconda classe della scuola secondaria di secondo grado. Poiché le prove sono state svolte al termine dell obbligo scolastico, si è ritenuto opportuno proporre prove uguali per tutti gli indirizzi di studio. La ragione di questa scelta risponde all esigenza di fornire una base di confronto a livello nazionale e regionale dei livelli di apprendimento raggiunti dagli studenti su aspetti di base che sono ritenuti dall ordinamento vigente irrinunciabili per tutti, indipendentemente dall indirizzo di studio frequentato. Poco più di un mese dopo lo svolgimento dell ultima prova, l INVALSI è in grado di fornire i primi risultati generali basati sui dati delle classi campione, rappresentativi su base regionale e, per la scuola superiore, anche per macrotipologia di indirizzo (licei, istituti tecnici e istituti professionali). La scelta di estrarre tra le scuole partecipanti alla rilevazione un campione statisticamente rappresentativo risponde sia all esigenza di assicurare una prima restituzione dei dati in tempi rapidi sia di garantire un termine di paragone affidabile, in quanto basato su classi in cui la presenza di un osservatore esterno garantisce il pieno rispetto del protocollo di svolgimento della prova. 1

2 I primi risultati delle rilevazioni del 2011 in parte confermano quanto già emerso nelle rilevazioni precedenti, ma non mancano alcuni elementi di novità che meritano la debita attenzione, specie se troveranno conferma nelle rilevazioni del prossimo anno. In linea del tutto generale i ragazzi che hanno sostenuto le prove sembrano trovare più facili le domande relative ai testi narrativi, rispetto a quelle dei testi espositivi e argomentativi, specie se discontinui, in cui viene richiesto anche di interpretare dati e grafici funzionali all esposizione dei contenuti del testo. Buoni, invece, gli esiti degli studenti sulle domande che richiedono la corretta interpretazione di una voce di dizionario, competenza molto importante per un uso corretto della lingua. In alcuni casi, invece, gli studenti sembrano incerti nell uso corretto della punteggiatura e dei tempi verbali. Le prove di matematica confermano in parte alcune tendenze che si riscontrano anche a livello internazionale, con difficoltà concentrate soprattutto nei quesiti che fanno riferimento a contenuti di geometria o dell ambito denominato relazioni e funzioni. Un dato positivo che emerge in tutte le prove del primo ciclo d istruzione è la forte riduzione delle omissioni degli studenti, anche nei quesiti dove esse sono normalmente più frequenti, ossia le domande aperte in cui si richiede agli allievi di motivare o argomentare una risposta. Nella scuola secondaria superiore, invece, si riscontra ancora una certa tendenza a saltare le domande a risposta aperta, contraddicendo quindi l ipotesi di alcuni che ritengono che siano le domande a risposta chiusa a sfavorire gli studenti perché meno usate nella nostra scuola. Molto interessanti paiono essere i risultati, in genere positivi, conseguiti dagli studenti della secondaria di secondo grado in alcuni quesiti che vertono su competenze chiave sviluppate nel primo ciclo, ma che solitamente non sono riprese in modo esplicito durante il biennio superiore. All interno del sistema scolastico si confermano alcune dinamiche di fondo negli ordini di scuola, dove si riscontra una certa tendenza all allargamento delle differenze negli esiti tra le diverse istituzioni scolastiche mano a mano che si passa dalla scuola primaria a quella secondaria. Se la struttura a filiere della scuola secondaria di secondo grado giustifica, almeno in parte, tali differenze, questo non è vero per la scuola del primo ciclo che è ancora di tipo comprensivo. In particolar modo nelle regioni del Centro-sud, pare confermarsi una differenza degli esiti medi di scuola maggiore, a volte anche sensibilmente, di quella che si verifica nelle regioni settentrionali. Anche dalle prove di quest anno scolastico emerge una certa differenza territoriale con esiti in genere più soddisfacenti nelle regioni settentrionali rispetto a quelle del Sud. Tuttavia, a questo riguardo, è molto incoraggiante il risultato di alcune regioni del Mezzogiorno, come la

Puglia e, in parte, l Abruzzo. Infatti, la Puglia conferma in quasi tutti i livelli scolastici risultati che si allineano fondamentalmente con quelli nazionali e non con gli esiti del Mezzogiorno, solitamente più bassi. Le prove della scuola secondaria di secondo grado mettono in luce una differenza, a volte anche considerevole, tra gli indirizzi di studio. Tali differenze, però, assumono un peso maggiore quando si considerano gli esiti delle scuole del Sud, mentre al Nord esse hanno un entità minore, tanto che in alcuni casi, come per le prove di matematica, non sono più statisticamente significative. Infine, ma non da ultimo, gli esiti complessivi delle prove della scuola secondaria superiore sono perfettamente coerenti con quanto emerge dalle prove PISA 2009. Questo dato è molto importante poiché conferma la validità delle prove proposte dall INVALSI, con la differenza, rispetto alla rilevazione PISA, che fra qualche mese gli esiti saranno a disposizione di ciascuna scuola con la possibilità, quindi, di iniziare un percorso di analisi e di approfondimento per ogni istituzione scolastica e non solo a livello complessivo di sistema. Di seguito si riportano le cartine delle regioni italiane, colorate in modo diverso per Italiano e Matematica e in funzione della loro posizione rispetto alla media nazionale 3

4 Servizio nazionale di valutazione 2010 11

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