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COMUNICATO STAMPA PUBBLICATI I RESOCONTI INTERMEDI DI GESTIONE AL 31 MARZO 2012 DI SECURFONDO, IMMOBILIUM 2001 ED INVEST REAL SECURITY 15 maggio 2012 - Beni Stabili Gestioni S.p.A. SGR rende noto che in data odierna sono stati pubblicati i resoconti intermedi di gestione al 31 marzo 2012 dei fondi immobiliari chiusi quotati SECURFONDO, IMMOBILIUM 2001 ed INVEST REAL SECURITY, redatti ai sensi dell art. 154-ter, comma 5, del D.Lgs. n. 58/1998 (TUF), applicabile ai fondi comuni di investimento immobiliare di tipo chiuso quotati su un mercato regolamentato ai sensi dell art. 103, comma 3 del Regolamento Emittenti Consob n. 11971/99, modificato da ultimo con delibera n. 16850 del 1 aprile 2009. I resoconti intermedi di gestione sono disponibili sul sito internet www.bsg-sgr.com. Per ulteriori informazioni: Barbara Pivetta Tel: +39 02 36.664.630 Beni Stabili S.p.A Chiara Torelli Tel: +39 06 36.222.372 Beni Stabili Gestioni SGR PMS Andrea Faravelli a.faravelli@pmsgroup.it Tel: +39 02 48.000.250 Tel: +39 328 81.61.607 www.bsg-sgr.com

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE CHIUSO SECURFONDO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2012

Premessa Il presente resoconto, redatto ai sensi dell articolo 154-ter, comma 5, decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58 (TUF), ha lo scopo di illustrare, così come previsto dall articolo 103, comma 3 del regolamento Consob n. 11971 del 1999 (Regolamento Emittenti), l andamento della gestione e gli eventi di particolare rilievo verificatesi nel trimestre di riferimento per il Fondo Securfondo. Quadro macroeconomico Anche il 2012 si è aperto all insegna di un marcato rallentamento dell economia a livello mondiale. Parallelamente l'attività nel mercato degli investimenti immobiliari si è mantenuta poco vivace come già osservato nel finire del 2011. In particolare il nostro Paese continua a mostrare segnali di debolezza e a risultare piuttosto marginale nella ripartizione degli investimenti a livello continentale. Gli indicatori del mercato confermano una situazione non positiva: i tempi medi di vendita e di locazione si sono ulteriormente dilatati e, a fronte di un offerta crescente e disposta a rivedere al ribasso il prezzo richiesto, è la domanda che, indebolita dalla congiuntura economica generale, fa valere una ridotta capacità di spesa e con aspettative divergenti rispetto alla controparte. Nonostante il quadro negativo espresso da tutti gli indicatori, i prezzi però fanno registrare oscillazioni al ribasso contenute confermando, anche per i mercati periferici, il fattore di rigidità. Nello specifico del settore terziario sono in calo gli scambi e la corrispondente domanda di acquisto. Nel segmento della locazione crescono le quantità offerte in affitto, ma cala la domanda e con essa i contratti stipulati. Sia a Milano che a Roma non emergono ancora segnali di ripresa. Sul mercato milanese continua a indebolirsi la domanda, a cui fa riscontro il progressivo ampliamento dell offerta. Le transazioni registrate, in linea con quanto registrato nel precedente trimestre, hanno riguardato nella maggior parte dei casi immobili ad uso terziario già del tutto o quasi locati. Le previsioni di assorbimento per il 2012 rimangono negative e prevedono un ulteriore riduzione dell'occupazione. Tuttavia, nel contesto attuale, le società cercano di "sfruttare" la situazione del mercato immobiliare per spuntare delle migliori condizioni nella fase di rinegoziazione del canone dei loro uffici. Le scelte degli utilizzatori sembrano dettate soprattutto dal contenimento dei costi: negli ultimi nove mesi le società che hanno scelto di spostarsi l hanno fatto prevalentemente verso aree più esterne della città e in immobili di grado A. Nel primo trimestre del 2012 quasi il 90% degli spazi assorbiti ha registrato canoni sotto i 300 euro, mentre solo l 1% ha registrato canoni superiori ai 400 euro in aree centrali. Anche sul mercato immobiliare romano permangono le criticità riconducibili ad una persistente debolezza della domanda. L avvio lento del mercato delle locazioni è principalmente ascrivibile a fattori macroeconomici: l incertezza sulle prospettive del paese ha frenato la domanda di società estere, in particolare di quelle americane, mentre la domanda del settore pubblico domestico è frenata dalle politiche di

austerity del governo Monti. L'inattività del mercato si riflette sull'andamento del volume dello sfitto che è rimasto nel suo insieme stabile. Il mercato immobiliare residenziale ad eccezione delle grandi città italiane che, registrano variazioni positive, continua a mostrare un trend rallentato nel resto del paese. La contrazione non ha coinvolto, infatti, le otto maggiori città nelle quali prosegue il recupero degli scambi immobiliari residenziali iniziato nel 2010. La debolezza del ciclo del mercato immobiliare ha influenzato i prezzi delle abitazioni in misura contenuta, se commisurata alla brusca caduta registrata dalle compravendite di abitazioni. Uno dei fattori che ha contribuito a mantenere elevata la domanda di immobili e, quindi, i prezzi, è rappresentato dall andamento demografico in crescita e dal costante aumento del fabbisogno abitativo. In tal senso occorrerebbero nuove politiche abitative, finalizzate soprattutto a risolvere le difficoltà delle famiglie a basso e medio reddito, attraverso l'aumento dell'offerta di case in affitto. Il settore retail si mostra come il settore più dinamico, in particolare per il segmento high street che sembra rappresentare un alternativa reale ai centri commerciali. Nello specifico gli investitori internazionali sembrano più interessati agli shopping centre, mentre sono gli attori nazionali sono più attivi sull high street. L interesse degli investitori si concentra su prodotti primari di qualità, situati all interno di bacini d utenza ben radicati, con capacità di spesa medio-alta e con un robusto track record. In generale, gli operatori dotati di equity e di una buona conoscenza del mercato potrebbero trarre vantaggio dal momento di generale ristagno che caratterizza gli investimenti. Attività di gestione del Fondo Alla luce di quanto precedentemente esposto, si evidenzia che nel trimestre appena trascorso è proseguita l ordinaria attività di gestione dei beni immobili facenti parte del Patrimonio del Fondo. Il Patrimonio di Securfondo al 31 marzo 2012, tenuto conto del pagamento dei proventi nel periodo e del rimborso di parte del valore della quota, non ha subito sostanziali scostamenti rispetto al 31 dicembre 2011, se non per il risultato di periodo. La variazione del valore degli strumenti finanziari non quotati è stata determinata dalla riduzione del valore della partecipazione posseduta nel Fondo Vesta a seguito del parziale rimborso di quote avvenuto nel marzo 2012. La riduzione del valore complessivo degli immobili del Fondo, rispetto al 31 dicembre 2011, è interamente attribuibile alla cessione di parte del complesso immobiliare di Milano Via Carducci. Alla data del presente resoconto intermedio di gestione la società, sulla base dell attuale andamento del mercato, ha ritenuto che non ci siano elementi che possano far rilevare

variazioni significative, a parità di perimetro di portafoglio, rispetto ai valori evidenziati nel rendiconto al 31 dicembre 2011. Per quanto riguarda la liquidità del Fondo, rispetto al 31 dicembre 2011, la variazione è dovuta all effetto combinato dello svincolo di conti deposito, al parziale rimborso delle quote, al pagamento dei proventi, al disinvestimento immobiliare ed alla liquidità relativa alla gestione corrente. Il saldo delle altre attività, oltre al già citato svincolo di conti deposito ha subìto variazioni a seguito degli incassi da clienti realizzati nel periodo. I finanziamenti ricevuti sono rimasti invariati rispetto al 31 dicembre 2011; le altre passività del periodo si riducono, rispetto alla stessa data, per l acquisizione delle caparre ricevute nei precedenti esercizi relative al complesso immobiliare ceduto. Sotto il profilo reddituale, il primo trimestre di attività del Fondo si è chiuso con un risultato di periodo positivo. Il risultato della gestione dei beni immobili per il primo trimestre 2012 è sostanzialmente in linea con quello registrato nello stesso periodo dell anno precedente. Nel mese di marzo 2012, il Fondo ha distribuito proventi per i complessivi Euro 6.027.000, pari a Euro 100,45 per quota e al 4,67% del valore della quota stessa; sempre nel mese di marzo è stato rimborsato a ciascuna delle 60.000 quote di partecipazione l importo pro-quota di Euro 67,00 per totali Euro 4.020.000 Il Fondo è ammesso alla quotazione in Borsa a far data dal 5 febbraio 2001. Le transazioni nel primo trimestre 2012 hanno interessato n. 265 quote con una media giornaliera di 6,31 quote. La quota ha registrato il prezzo massimo del periodo pari a Euro 1.762,00 il 7 febbraio 2012 e quello minimo di Euro 1.360,00 il 23 marzo 2012. Si riporta di seguito l andamento delle quotazioni fino alla data del presente resoconto:

Andamento quotazioni 3.000 2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 31/12/00 31/12/01 31/12/02 31/12/03 31/12/04 31/12/05 31/12/06 31/12/07 31/12/08 31/12/09 31/12/10 31/12/11 31/12/12 Di seguito viene rappresentato graficamente l andamento dei volumi e dei prezzi di collocamento fino alla data del presente resoconto: 3.000 Volumi & quotazioni 300 2.500 250 200 2.000 150 1.500 100 50 1.000 31/12/00 31/12/01 31/12/02 31/12/03 31/12/04 31/12/05 31/12/06 31/12/07 31/12/08 31/12/09 31/12/10 31/12/11 31/12/12 0 * * * La Società di Gestione intende proseguire la attività di valorizzazione del portafoglio immobiliare ed è orientata alla ricerca di opportunità di disinvestimento che possano soddisfare i target di rendimento che il Fondo si prefigge.

La Società prosegue quindi la propria ricerca secondo criteri di elevata selettività, tenendo conto dei rendimenti offerti dal mercato e concentrando l'attività di analisi su immobili localizzati nei maggiori capoluoghi di provincia. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Roma, lì 15 Maggio 2012

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE CHIUSO IMMOBILIUM 2001 RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2012

Premessa Il presente resoconto, redatto ai sensi dell articolo 154-ter, comma 5, decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58 (TUF), ha lo scopo di illustrare, così come previsto dall articolo 103, comma 3 del regolamento Consob n. 11971 del 1999 (Regolamento Emittenti), l andamento della gestione e gli eventi di particolare rilievo verificatesi nel trimestre di riferimento per il Fondo Immobilium. Quadro macroeconomico Anche il 2012 si è aperto all insegna di un marcato rallentamento dell economia a livello mondiale. Parallelamente l'attività nel mercato degli investimenti immobiliari si è mantenuta poco vivace come già osservato nel finire del 2011. In particolare il nostro Paese continua a mostrare segnali di debolezza e a risultare piuttosto marginale nella ripartizione degli investimenti a livello continentale. Gli indicatori del mercato confermano una situazione non positiva: i tempi medi di vendita e di locazione si sono ulteriormente dilatati e, a fronte di un offerta crescente e disposta a rivedere al ribasso il prezzo richiesto, è la domanda che, indebolita dalla congiuntura economica generale, fa valere una ridotta capacità di spesa e con aspettative divergenti rispetto alla controparte. Nonostante il quadro negativo espresso da tutti gli indicatori, i prezzi però fanno registrare oscillazioni al ribasso contenute confermando, anche per i mercati periferici, il fattore di rigidità. Nello specifico del settore terziario sono in calo gli scambi e la corrispondente domanda di acquisto. Nel segmento della locazione crescono le quantità offerte in affitto, ma cala la domanda e con essa i contratti stipulati. Sia a Milano che a Roma non emergono ancora segnali di ripresa. Sul mercato milanese continua a indebolirsi la domanda, a cui fa riscontro il progressivo ampliamento dell offerta. Le transazioni registrate, in linea con quanto registrato nel precedente trimestre, hanno riguardato nella maggior parte dei casi immobili ad uso terziario già del tutto o quasi locati. Le previsioni di assorbimento per il 2012 rimangono negative e prevedono un ulteriore riduzione dell'occupazione. Tuttavia, nel contesto attuale, le società cercano di "sfruttare" la situazione del mercato immobiliare per spuntare delle migliori condizioni nella fase di rinegoziazione del canone dei loro uffici. Le scelte degli utilizzatori sembrano dettate soprattutto dal contenimento dei costi: negli ultimi nove mesi le società che hanno scelto di spostarsi l hanno fatto prevalentemente verso aree più esterne della città e in immobili di grado A. Nel primo trimestre del 2012 quasi il 90% degli spazi assorbiti ha registrato canoni sotto i 300 euro, mentre solo l 1% ha registrato canoni superiori ai 400 euro in aree centrali. Anche sul mercato immobiliare romano permangono le criticità riconducibili ad una persistente debolezza della domanda. L avvio lento del mercato delle locazioni è principalmente ascrivibile a fattori macroeconomici: l incertezza sulle prospettive del

paese ha frenato la domanda di società estere, in particolare di quelle americane, mentre la domanda del settore pubblico domestico è frenata dalle politiche di austerity del governo Monti. L'inattività del mercato si riflette sull'andamento del volume dello sfitto che è rimasto nel suo insieme stabile. Il mercato immobiliare residenziale ad eccezione delle grandi città italiane che, registrano variazioni positive, continua a mostrare un trend rallentato nel resto del paese. La contrazione non ha coinvolto, infatti, le otto maggiori città nelle quali prosegue il recupero degli scambi immobiliari residenziali iniziato nel 2010. La debolezza del ciclo del mercato immobiliare ha influenzato i prezzi delle abitazioni in misura contenuta, se commisurata alla brusca caduta registrata dalle compravendite di abitazioni. Uno dei fattori che ha contribuito a mantenere elevata la domanda di immobili e, quindi, i prezzi, è rappresentato dall andamento demografico in crescita e dal costante aumento del fabbisogno abitativo. In tal senso occorrerebbero nuove politiche abitative, finalizzate soprattutto a risolvere le difficoltà delle famiglie a basso e medio reddito, attraverso l'aumento dell'offerta di case in affitto. Il settore retail si mostra come il settore più dinamico, in particolare per il segmento high street che sembra rappresentare un alternativa reale ai centri commerciali. Nello specifico gli investitori internazionali sembrano più interessati agli shopping centre, mentre sono gli attori nazionali sono più attivi sull high street. L interesse degli investitori si concentra su prodotti primari di qualità, situati all interno di bacini d utenza ben radicati, con capacità di spesa medio-alta e con un robusto track record. In generale, gli operatori dotati di equity e di una buona conoscenza del mercato potrebbero trarre vantaggio dal momento di generale ristagno che caratterizza gli investimenti. Attività di gestione del Fondo Alla luce di quanto precedentemente esposto, si evidenzia che nel trimestre appena trascorso è proseguita l ordinaria attività di gestione dei beni immobili facenti parte del Patrimonio del Fondo. Il patrimonio Immobilium 2001 al 31 marzo 2012, tenuto conto del rimborso delle quote avvenuto nel periodo, non ha subito sostanziali scostamenti rispetto al 31 dicembre 2011. Il valore complessivo degli immobili del Fondo è in linea rispetto a quello al 31.12 2011, salvo una variazione non significativa per oneri capitalizzati, non essendosi verificati investimenti e/o disinvestimenti di immobili nel periodo considerato; non sono state effettuate attività di valorizzazione che abbiamo comportato incrementi nel valore degli immobili del portafoglio gestito. Alla data del presente resoconto intermedio di gestione la società, sulla base dell attuale andamento del mercato, ha ritenuto che non ci siamo elementi che possano fa rilevare variazioni significative, a parità di perimetro di portafoglio, rispetto ai valori evidenziati nel rendiconto al 31 dicembre 2011.

Per quanto riguarda la liquidità del Fondo, rispetto al 31 dicembre 2011, la variazione è dovuta all effetto combinato dello svincolo di conti deposito, al rimborso delle quote ed alla riduzione di debiti relativi alla gestione ordinaria. Il saldo delle altre attività ha subito variazioni a seguito del già citato svincolo di conti deposito, e dell incremento dei crediti verso clienti. Il finanziamento in essere del Fondo, alla data del 31 marzo 2012 si è ridotto rispetto al 31 dicembre 2011 per il pagamento della rata trimestrale, così come previsto dal piano di ammortamento. Sotto il profilo reddituale, il primo trimestre di attività del Fondo si è chiuso con un risultato di periodo positivo. Il risultato della gestione dei beni immobili per il primo trimestre 2012 non si è discostato da quello registrato nello stesso periodo dell anno precedente. Il miglior risultato, rispetto al 31 marzo 2011, è riferibile a minori oneri di gestione per svalutazioni di crediti verso clienti avvenute nel precedente esercizio. Nel mese di marzo 2012, il Fondo ha rimborsato quote per complessivi 10.010.000 euro, pari a 385,00 euro per quota e al 7,70 % del valore di sottoscrizione della quota stessa. Il Fondo è ammesso alla quotazione in Borsa a far data dal 29 ottobre 2003. Le transazioni nel primo trimestre 2012 hanno interessato n. 99 quote con una media giornaliera di 2,61 quote. La quota ha registrato il prezzo massimo del periodo pari a Euro 2.660,00 il 26 gennaio 2012 e quello minimo di Euro 1.891,00 il 29 marzo 2012. Si riporta di seguito l andamento delle quotazioni fino alla data del presente resoconto:

Andamento quotazioni 5.800 5.300 4.800 4.300 3.800 3.300 2.800 2.300 1.800 31/12/02 31/12/03 31/12/04 31/12/05 31/12/06 31/12/07 31/12/08 31/12/09 31/12/10 31/12/11 31/12/12 Di seguito viene rappresentato graficamente l andamento dei volumi e dei prezzi di collocamento fino alla data del presente resoconto: 6.000 Volumi & quotazioni 140 5.000 120 4.000 100 3.000 80 60 2.000 40 1.000 20 0 31/12/02 31/12/03 31/12/04 31/12/05 31/12/06 31/12/07 31/12/08 31/12/09 31/12/10 31/12/11 31/12/12 0 *** La Società di Gestione intende proseguire la attività di valorizzazione del portafoglio immobiliare ed è orientata alla ricerca di opportunità di disinvestimento che possano soddisfare i target di rendimento che il Fondo si prefigge. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Roma, lì 15 Maggio 2012

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE CHIUSO INVEST REAL SECURITY RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2012

Premessa Il presente resoconto, redatto ai sensi dell articolo 154-ter, comma 5, decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58 (TUF), ha lo scopo di illustrare, così come previsto dall articolo 103, comma 3 del regolamento Consob n. 11971 del 1999 (Regolamento Emittenti), l andamento della gestione e gli eventi di particolare rilievo verificatesi nel trimestre di riferimento per il Fondo Invest Real Security. Quadro macroeconomico Anche il 2012 si è aperto all insegna di un marcato rallentamento dell economia a livello mondiale. Parallelamente l'attività nel mercato degli investimenti immobiliari si è mantenuta poco vivace come già osservato nel finire del 2011. In particolare il nostro Paese continua a mostrare segnali di debolezza e a risultare piuttosto marginale nella ripartizione degli investimenti a livello continentale. Gli indicatori del mercato confermano una situazione non positiva: i tempi medi di vendita e di locazione si sono ulteriormente dilatati e, a fronte di un offerta crescente e disposta a rivedere al ribasso il prezzo richiesto, è la domanda che, indebolita dalla congiuntura economica generale, fa valere una ridotta capacità di spesa e con aspettative divergenti rispetto alla controparte. Nonostante il quadro negativo espresso da tutti gli indicatori, i prezzi però fanno registrare oscillazioni al ribasso contenute confermando, anche per i mercati periferici, il fattore di rigidità. Nello specifico del settore terziario sono in calo gli scambi e la corrispondente domanda di acquisto. Nel segmento della locazione crescono le quantità offerte in affitto, ma cala la domanda e con essa i contratti stipulati. Sia a Milano che a Roma non emergono ancora segnali di ripresa. Sul mercato milanese continua a indebolirsi la domanda, a cui fa riscontro il progressivo ampliamento dell offerta. Le transazioni registrate, in linea con quanto registrato nel precedente trimestre, hanno riguardato nella maggior parte dei casi immobili ad uso terziario già del tutto o quasi locati. Le previsioni di assorbimento per il 2012 rimangono negative e prevedono un ulteriore riduzione dell'occupazione. Tuttavia, nel contesto attuale, le società cercano di "sfruttare" la situazione del mercato immobiliare per spuntare delle migliori condizioni nella fase di rinegoziazione del canone dei loro uffici. Le scelte degli utilizzatori sembrano dettate soprattutto dal contenimento dei costi: negli ultimi nove mesi le società che hanno scelto di spostarsi l hanno fatto prevalentemente verso aree più esterne della città e in immobili di grado A. Nel primo trimestre del 2012 quasi il 90% degli spazi assorbiti ha registrato canoni sotto i 300 euro, mentre solo l 1% ha registrato canoni superiori ai 400 euro in aree centrali. Anche sul mercato immobiliare romano permangono le criticità riconducibili ad una persistente debolezza della domanda. L avvio lento del mercato delle locazioni è principalmente ascrivibile a fattori macroeconomici: l incertezza sulle prospettive del paese ha frenato la domanda di società estere, in particolare di quelle americane,

mentre la domanda del settore pubblico domestico è frenata dalle politiche di austerity del governo Monti. L'inattività del mercato si riflette sull'andamento del volume dello sfitto che è rimasto nel suo insieme stabile. Il mercato immobiliare residenziale ad eccezione delle grandi città italiane che, registrano variazioni positive, continua a mostrare un trend rallentato nel resto del paese. La contrazione non ha coinvolto, infatti, le otto maggiori città nelle quali prosegue il recupero degli scambi immobiliari residenziali iniziato nel 2010. La debolezza del ciclo del mercato immobiliare ha influenzato i prezzi delle abitazioni in misura contenuta, se commisurata alla brusca caduta registrata dalle compravendite di abitazioni. Uno dei fattori che ha contribuito a mantenere elevata la domanda di immobili e, quindi, i prezzi, è rappresentato dall andamento demografico in crescita e dal costante aumento del fabbisogno abitativo. In tal senso occorrerebbero nuove politiche abitative, finalizzate soprattutto a risolvere le difficoltà delle famiglie a basso e medio reddito, attraverso l'aumento dell'offerta di case in affitto. Il settore retail si mostra come il settore più dinamico, in particolare per il segmento high street che sembra rappresentare un alternativa reale ai centri commerciali. Nello specifico gli investitori internazionali sembrano più interessati agli shopping centre, mentre sono gli attori nazionali sono più attivi sull high street. L interesse degli investitori si concentra su prodotti primari di qualità, situati all interno di bacini d utenza ben radicati, con capacità di spesa medio-alta e con un robusto track record. In generale, gli operatori dotati di equity e di una buona conoscenza del mercato potrebbero trarre vantaggio dal momento di generale ristagno che caratterizza gli investimenti. Attività di gestione del Fondo Alla luce di quanto precedentemente esposto, si evidenzia che nel trimestre appena trascorso è proseguita l ordinaria attività di gestione dei beni immobili facenti parte del Patrimonio del Fondo. Il Patrimonio di Invest Real Security al 31 marzo 2012, non ha subito sostanziali scostamenti rispetto al 31 dicembre 2011 se non per il risultato del periodo relativo alla gestione ordinaria. Nel corso del periodo considerato non si sono verificati investimenti e/o disinvestimenti, né sono stati sostenuti oneri la cui valorizzazione avrebbe comportato incrementi nel valore degli immobili Alla data del presente resoconto intermedio di gestione la società, sulla base dell attuale andamento del mercato, ha ritenuto che non ci siano elementi che possano far rilevare variazioni significative, a parità di perimetro di portafoglio, rispetto ai valori evidenziati nel rendiconto al 31 dicembre 2011 La liquidità del Fondo ha registrato un incremento grazie al maggior contributo del capitale circolante del fondo.

Le altre attività del Fondo, hanno subito una variazione rispetto al 31 dicembre 2011 dovuta essenzialmente all incremento dei crediti verso clienti. I finanziamenti ricevuti sono rimasti invariati rispetto al 31 dicembre 2011; le passività del periodo si incrementano rispetto al 31 dicembre 2011 per lo stanziamento dei costi di competenza del periodo e del rateo della nuova imposta municipale sugli immobili. Sotto il profilo reddituale l ammontare dei ricavi dei beni immobili, per il primo trimestre 2012, è sostanzialmente in linea con quello registrato nello stesso periodo dell anno precedente; il miglior risultato del periodo, rispetto a quello del 31 marzo 2011, è stato determinato da minori oneri finanziari e di gestione dei beni immobili. Nel corso del trimestre il Fondo non ha rimborsato quote di partecipazione né distribuito risultati di esercizi precedenti Il Fondo è ammesso alla quotazione in Borsa a far data dal 24 gennaio 2005. Le transazioni nel primo trimestre 2012 hanno interessato n. 421 quote con una media giornaliera di 7,80 quote. La quota ha registrato il prezzo massimo del periodo pari a Euro 1.020,00 il 3 gennaio 2012 e quello minimo di Euro 952,00 il 3 gennaio2012. Si riporta di seguito l andamento delle quotazioni fino alla data del presente resoconto: 2.900 Andamento quotazioni 2.400 1.900 1.400 900 31-dic-04 31-dic-05 31-dic-06 31-dic-07 31-dic-08 31-dic-09 31-dic-10 31-dic-11 31-dic-12 Di seguito viene rappresentato graficamente l andamento dei volumi e dei prezzi di collocamento fino alla data del presente resoconto:

2.900 2.400 1.900 1.400 Volumi & quotazioni 900 0 31/12/2004 31/12/2005 31/12/2006 31/12/2007 31/12/2008 31/12/2009 31/12/2010 31/12/2011 31/12/2012 *** La Società di Gestione intende proseguire la attività di valorizzazione del portafoglio immobiliare ed è orientata alla ricerca di opportunità di disinvestimento che possano soddisfare i target di rendimento che il Fondo si prefigge. 180 160 140 120 100 80 60 40 20 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Roma, lì 15 Maggio 2012