PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO Trasformazione di aree ed immobili artigianali dismessi in area residenziale comportante variante urbanistica al P.G.T. vigente in Comune di Chiari (BS) via Campasso VERIFICA DELL INTERFERENZA DELLA PROPOSTA DI PII CON IL SITO DELLA RETE NATURA 2000 SIC-ZPS IT2060015 BOSCO DE L ISOLA L indagine sulla presenza di Siti della Rete Natura 2000 nel territorio di Chiari, comune in cui ricade la proposta di PII, e dei comuni ad esso contermini ha evidenziato la presenza del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT2060015 BOSCO DE L ISOLA nel territorio comunale di Roccafranca, comune limitrofo a Chiari. Con il presente documento si procede pertanto alla verifica della possibile interferenza della proposta di PII sita in Comune di Chiari (via Campasso), comportante una modifica di azzonamento del P.G.T. da zona produttiva-artigianale a residenziale, con il Sito della Rete Natura 2000 Bosco de l Isola, ricadente in parte nel territorio comunale di Roccafranca. Tale sito si colloca interamente all interno del perimetro dell area protetta del Parco Regionale dell Oglio Nord. La figura alla pagina seguente illustra la localizzazione dell area oggetto della proposta di PII e del Sito della Rete Natura 2000 Bosco de l lsola e mostra la distanza tra le due aree, pari a circa 11,8 km. BREVE DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA DI PII IN COMUNE DI CHIARI VIA CAMPASSO La proposta di PII riguarda la modifica di azzonamento di un area localizzata nella zona est del centro cittadino di Chiari, attualmente destinata nel Piano vigente ad attività produttive ed artigianali in area a destinazione residenziale. L area interessata dalla proposta di PII è localizzata lungo la strada a fondo chiuso via Campasso e interessa una superficie di 2.236,89 mq. Stato di fatto L area è attualmente un lotto a destinazione produttiva caratterizzato dalla presenza di edifici artigianali in disuso e in condizioni fatiscenti, situato in ambito periurbano, confinando a nord con un residence di villette ed appartamenti, a sud con un cascinale ristrutturato ed adibito a residenziale, ad ovest con un parcheggio pubblico sul quale si affacciano edifici residenziali di recente realizzazione, e ad est con un area agricola. La porzione meridionale del lotto è caratterizzata dalla presenza di tre strutture, attualmente dismesse, originariamente due a destinazione artigianale ed una, più piccola, residenziale. La porzione settentrionale del lotto si presenta in parte come una superficie erbacea incolta, con presenza di alcuni esemplari arborei. Progetto Il progetto prevede la realizzazione di un complesso residenziale costituito da due ville singole e da una villa bifamiliare. Gli spazi aperti privati delle singole ville saranno adibiti a giardino con presenza di vialetti privati per la viabità pedonale e di aree pavimentate in corrispondenza della zona di accesso al box, volutamente localizzati al piano terra per evitare la presenza di scivoli. L intervento, oltre a comportare il cambio di destinazione d uso dell area da artigianale a residenziale, si presenta come un vero e proprio progetto di riqualificazione urbana che, proprio per la sua collocazione marginale rispetto all urbanizzato, offre l occasione per ridisegnare e riqualificare il confine del tessuto urbano. Il progetto prevede in particolare l adozione di opportuni accorgimenti progettuali e di soluzioni costruttive a basso impatto ambientale quali: il carattere estensivo del nuovo insediamento, l altezza limitata delle costruzioni e l orientamento delle stesse, la selezione di tipologie edilizie, materiali e cromatismi tradizionali, non in contrasto con i caratteri del paesaggio agricolo dell intorno e la previsione di ampi spazi verdi arricchiti dalla presenza di esemplari arborei ad alto fusto. 1
Grazie a queste peculiarità del nuovo insediamento, l attuazione della proposta di PII sarà in grado di incrementare la valenza paesistica del margine dell urbanizzato ampiamente percepibile dalla tangenziale Pietro Cenini, attualmente compromesso dall impatto visivo delle strutture in stato di degrado presenti nel lotto. Localizzazione dell area di intervento e del SIC-ZPS Bosco de l Isola 2
BREVE DESCRIZIONE DEL SITO NATURA 2000 SIC-ZPS IT2060015 BOSCO DE L ISOLA Si tratta di una Riserva Naturale Regionale, istituita con D.C.R. 28 maggio 1991 n. 196, il cui Ente Gestore è il Parco Oglio Nord. L'area protetta interessa una superficie di 92 ettari nei comuni di Torre Pallavicina (BG), Orzinuovi e Roccafranca (BS), e Soncino (CR). La Riserva si estende in lunghezza per circa 2 chilometri, separata da brevi discontinuità in tre distinti ambiti boscati, distribuiti lungo entrambe le sponde dell'oglio che in questo punto, all'epoca dell'istituzione della Riserva, si caratterizzava per la presenza di ampie isole di ghiaia e sabbia, rami fluviali morti e lanche, comportandosi come un fiume "vivo. Oggi la situazione risulta profondamente modificata dalla presenza di opere di regimazione idraulica che hanno fatto venire meno gran parte della ricchezza paesistica e ambientale di questo luogo. La Riserva interessa una fascia perifluviale dell'oglio caratterizzata da diverse lanche generate dal corso instabile del fiume, dove sono presenti diversi tipi di associazioni vegetali: dai giuncheti e canneti delle acque più ferme alla vegetazione (anche sommersa) meglio adatta alle zone con acqua semiferma (presente nelle lanche più grandi); dai saliceti delle sponde alle essenze tipiche del bosco e sottobosco di ripa. Il Sito accoglie alcuni tipici habitat delle aree planiziali a falde superficiali. L'importanza del sito deriva principalmente dalle animali e subordinatamente dalla vegetazione forestale. Il bosco, ancorché alterato dalla presenza di esotiche ed infestanti, risulta ben sviluppato ed in buono stato di conservazione; esso risulta significativo anche perché rappresenta uno dei pochi elementi naturali in un contesto fortemente antropizzato. La formazione boschiva maggiormente rappresentata è il bosco ripariale misto planiziale padano (Ulmenion minoris) costituito principalmente da Quercus robur, Ulmus minor, Populus nigra, Populus canescens, Populus x euroamericana, Platanus hybrida, Salix alba, Salix eleagnos, Alnus glutinosa, Acer campestre, con ricco strato arbustivo. Un fitto intreccio di rami fluviali abbandonati frammenta l'area del Sito in numerosi isolotti, soggetti a continui ridimensionamenti dal corso instabile del fiume; le frequenti piene sovvertono ciclicamente l'assetto idrografico, rivitalizzando vecchie lanche e creando nuovi isolotti ghiaiosi, sui quali si insediano caratteristici consorzi vegetali pionieri che vanno incontro talvolta a diversi stadi evolutivi. La morfologia superficiale è pianeggiante ed il suolo golenale prevalentemente ghiaioso-sabbioso. Lo stato di conservazione è buono nonostante la pressione antropica, dovuta soprattutto all'agricoltura intensiva ed alla frequentazione estiva elevata. Il Bosco de l'isola, insieme al Bosco di Barco, più a sud, presso Orzinuovi, sono probabilmente le due riserve regionali del Parco dell'oglio Nord che maggiormente risentono degli effetti negativi indotti dalle sconsiderate massicciate artificiali, le cosiddette opere di difesa o rettifiche costruite ammassando e pressando blocchi di roccia calcarea lungo le sponde del fiume. Tali interventi restringono ed incanalano l'alveo fluviale impedendone la dinamica e l'evoluzione naturale. In questi casi il valore naturalistico, anche se inferiore a quello del recente passato, è ancora notevole e pone, fra le riserve del Parco dell'oglio Nord, il Bosco de l' Isola, ai vertici per diversità ambientale e biologica e ricchezza di. Nel Sito Bosco de l Isola sono presenti due tipi di habitat elencati nell Allegato I della direttiva Habitat 92/43/CEE: - Habitat 91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris) - Habitat 91E0 Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior La figura alla pagina seguente mostra la distribuzione dei due tipi di habitat all interno del sito Rete Natura 2000. Si può osservare come l Habitat 91F0 Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris) sia presente esclusivamente lungo la sponda sinistra del fiume Oglio. L habitat 91E0 Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e 3
Fraxinus excelsior, si colloca più a sud del precedente, nel territorio del comune di Soncino, interessando la sponda destra del fiume Oglio. Habitat indicati nelle schede Natura 2000 Fonte: Provincia di Bergamo Nel Sito non sono presenti piante elencate nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Le tabelle seguenti illustrano le faunistiche presenti nel sito della Rete Natura 2000, di cui all allegato I (Uccelli) della Direttiva 79/409/CEE e all Allegato II (Anfibi, Rettili, Pesci, Invertebrati) della Direttiva 92/43/CEE. 4
Nel Sito non sono presenti Mammiferi elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE. Fauna inclusa nell allegato I della Direttiva 79/409/CEE e nell allegato II della Direttiva 92/43/CEE, indicata nelle schede Natura 2000 A022 A023 A026 A027 A072 A073 A081 A082 A084 A094 A097 A140 A229 A243 A272 A307 A338 A379 Uccelli elencati nell'allegato I della Direttiva 79/409/CEE Ixobrychus minutus (Tarabusino) Nycticorax nycticorax (Nitticora) Egretta garzetta (Garzetta) Egretta alba (Airone bianco maggiore) Pernis apivorus (Falco pecchiaiolo) Milvus migrans (Nibbio bruno) Circus aeruginosus (Falco di palude) Circus cyaneus (Albanella reale) Circus pygargus (Albanella minore) Pandion haliaetus (Falco pescatore) Falco vespertinus (Falco cuculo) Pluvialis apricaria (Piviere dorato) Alcedo atthis (Martin pescatore) Calandrella brachydactyla (Calandrella) Luscinia svecica (Pettazzurro) Sylvia nisoria (Bigia padovana) Lanius collurio(averla piccola) Emberiza hortulana (Ortolano) Anfibi e Rettili elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE 1167 Triturus carnifex (Tritone crestato) 1215 Rana latastei (Rana di Lataste) 1114 Rutilus pigo (Pigo) Pesci elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE 1131 Leuciscus souffia (Vairone occidentale) 1137 Barbus plebejus (Barbo padano) 1138 Barbus meridionalis (Barbo canino) 1140 Chondrostoma soetta (Savetta) 1149 Cobitis taenia (Cobite fluviale) 1100 Acipenser naccarii (Storione cobice) Invertebrati elencati nell'allegato II della Direttiva 92/43/CEE 5
1060 Lycaena dispar (Licena delle paludi) Attorno al sito insistono numerosi elementi di disturbo, tra cui lo sfruttamento intensivo del territorio a scopo agricolo e la presenza di numerosi insediamenti. In particolare, le principali cause di vulnerabilità nel Sito sono: - l agricoltura intensiva e gli insediamenti limitrofi - la frequentazione turistica non regolata (intensa in estate) - le attività estrattive in aree limitrofe - l inquinamento delle acque dovuto a scarichi fognari e zootecnici - la regimazione fluviale non adatta e l inquinamento delle acque - gli interventi di taglio non razionali - l attività venatoria nelle aree limitrofe PROPOSTA DI ESCLUSIONE DALLA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DELLA PROPOSTA DI PII SUL SITO SIC-ZPS BOSCO DE L ISOLA Vista: - la tipologia di intervento prevista dalla proposta di PII, di carattere prettamente residenziale; - la ridotta estensione dell area interessata dall intervento (2.236,89 mq); - la collocazione dell intervento in un ambito già urbanizzato; - la distanza dell area oggetto di intervento dal territorio del SIC-ZPS Bosco de l Isola (circa 11,8 km) e dato atto altresì che l analisi degli effetti attesi sulle componenti ambientali derivanti dalla proposta di PII illustrata nel Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità alla VAS, non ha rilevato la generazione di effetti significativi sull ambiente e che gli stessi (non significativi) si estendono in ogni caso solo sull area di intervento e nel suo immediato intorno; si ritiene che l intervento oggetto della presente verifica non possa interferire con l integrità e la funzionalità del SIC-ZPS Bosco de l Isola situato in Comune di Roccafranca e, pertanto, si propone di non assoggettare a Valutazione di Incidenza la proposta di PII. 6