Vivere nella quotidianità: come?

Documenti analoghi
Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa

Dott.ssa Ombretta Franco

Il senso del counselling in pediatria. di Raffaele Arigliani

SEMINARIO REGIONALE COME PROMUOVERE LE COMPETENZE: ESPERIENZE E RIFLESSIONI LA PAROLA ALLE SCUOLE LUNEDI 12 SETTEMBRE 2016

ANDRIA 2017 «SI FA PRESTO A DIRE SOSTEGNO»

L IMPORTANTANZA DELLE RELAZIONI UMANE PER IL SERVIZIO SOCIALE

1. Agire con le parole 2. Cittadini del conoscere 3. Per una cittadinanza planetaria, attiva,

IL LAVORO SOCIALE NEL SETTORE DELL INFANZIA E DELLA FAMIGLIA: VERSO NUOVI SAPERI FAMIGLIE : QUALI INTERVENTI

L obiettivo. Facilitare. Non è convincere. La comunicazione per una scelta consapevole

La comunicazione in ambito vaccinale

La comunicazione in ambito vaccinale

Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO

BENVENUTI A.F. 2018/2019

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

La comunicazione dei risulti dell indagine 2008 nell ambito della strategia di comunicazione sugli stili di vita

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CASALBORE PROGETTO DI ISTITUTO DAL BULLISMO AL CYBERBULLISMO ANNO SC/CO 2016/17

OBIETTIVO BENESSERE: GESTIRE LE EMOZIONI E LE RELAZIONI IN RSA

NUCLEO TEMATICO L AUTOBIOGRAFIA

la relazione terapeutica in RSA

LE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE TRASVERSALI

Il percorso didattico si concluderà con il racconto della storia da parte delle maestre

Infanzia e linguaggi teatrali Gli esiti di una ricerca a Milano PLAYMAKERS BAMBINI E ADULTI CO -AUTORI DELLA SCENA SOCIALE

Primi esiti della ricerca sul benessere e sugli stili di vita di preadolescenti e adolescenti Donata Bianchi Responsabile Servizio ricerca e

Importanza della relazione

PERCORSO A. Percorso di EDUCAZIONE SESSUALE E RELAZIONALE-AFFETTIVA per i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado

CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI

Via Ottavio Revel, 6 Torino MASTER BIENNALE IN GESTALT LIFE & BUSINESS COACHING I anno: Le abilità di coaching

Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities

Progetto d'istituto Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO seconda annualità

Rapporto empatico con l anziano. Prof.ssa Adriana Celesti

LE COMPETENZE EMOTIVE DEL DOCENTE

Progettazione sociale e attività auto-riflessiva Dott. ssa Marta Bonetti Laboratorio di ricerca sull inclusione e lo sviluppo sociale (Università di

Perché andare dallo psicologo?

PERCORSO A. Percorso di educazione emotiva per le classi IV L ARCOBALENO DELLE EMOZIONI

Identificare come famiglia le persone che lo/la accudiscono e si curano di lui/lei.

Curricolo Verticale Scuola dell Infanzia - Istituto Comprensivo Statale Via Libertà San Donato Milanese (MI) TRE ANNI

Chi scrive (e Quanto scrive) sui blog?

PREGIUDIZI SULLO PSICOLOGO BREVE VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI FALSI MITI CHE CIRCONDANO LA FIGURA DELLO PSICOLOGO

#BEN-inFORMATI. Tecniche di orientamento alle scelte in Time-Line COMUNE DI CESENA

Il colloquio professionale nella relazione d aiutod

Accoglienza integrata dello SPRAR: approccio, metodologia, strumenti

IV CIRCOLO DIDATTICO DI SCAFATI ( SA) PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA PRIMARIA: ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA, AL TERMINE DEL PERCORSO, ATTUALMENTE IN USO, VALIDA PER IL TRIENNIO 2016/18

Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria


DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: STORIA (ST) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.

«Il gruppo di lavoro» Marco Vitiello

Corso Integrato SCIENZE UMANE

L INTERVENTO OSPEDALIERO ALL ESORDIO: PER UN USO CONSAPEVOLE DEL RICOVERO

DIPARTIMENTO DI LETTERE ANNO SCOLASTICO MATERIA: SCIENZE UMANE ORE ANNUALI: 132 CLASSE: PRIMA INDIRIZZO: IPSS

Dalla esperienza scolastica alla formazione universitaria. Mirella Scala

AREE D INDAGINE (A) STORIA E COMPAGINE SOCIETARIA (B) MANAGEMENT E RESPONSABILITA AZIENDALE (C) PRODOTTI E MERCATO (D) SISTEMA OPERATIVO

La Scuola triennale di Counseling integrato

Il professionista sanitario impegnato in ambito vaccinale: aspetti comunicativo-relazionali

MANUALE DELLA QUALITA' Rif. norma UNI EN ISO 9004:2009 TAVOLO DI BENCHMARKING

Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane

LAVORO COLLABORATIVO PARTE 1 - MODALITÀ' PER PROMUOVERE LA RISORSA COMPAGNI

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

Formazione e sensibilizzazione

ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare

RETE un insieme di punti collegati da linee

CONTENUTI SPECIFICI PSICOLOGO SPECIALISTA

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOZZOLO SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO

Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018

Disciplina:Italiano C.D Il sé e l altro- I discorsi e le parole-la conoscenza del mondo Traguardo:

Il volontario nel contesto sociale e sanitario. Disabilità tra assistenza e autonomia.

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.

-Folgheraiter Fabio 2007, La logica sociale dell aiuto, Erickson, Trento -Folgheraiter Fabio 2000, L utente che non c è, Erickson, Trento

Cittadinanza come agire sociale

EDUC-ARIO. Dieci parole per affrontare la fatica educativa 28 GENNAIO 2016 ORATORIO SAN LUIGI GONZAGA - PIZZIGHETTONE

ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.

3.1. Caratteristiche Sviluppo delle abilità di coping Resilienza Locus of Control... 13

Progetto SIPS. Servizio d informazione e promozione sociale per ANZIANI e DISABILI. Documento a cura della Dott.ssa A. Gioia.

ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA ED INTERCULTURA SCUOLA DELL INFANZIA STATALE COLLODI

Scuole Infanzia Calcinato

I modulo di formazione : ASPETTI PEDAGOGICI DIDATTICI ED ORGANIZZATIVI Prima parte

INDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA COMPETENZA. Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA

Approccio olistico alla salute: L educazione terapeutica del paziente nelle patologie croniche

PROGETTO: PSICOMOTORICITA

L importanza della comunicazione

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini

OBIETTIVI DELLA MEDIAZIONE: UNA BUONA SQUADRA. Claudia CHIAROLANZA, Ph.D.

Il consigliere di fiducia e il counseling con artiterapie. Dr.ssa Valeria Salsi Educatore alle tecniche espressive Counselor a mediazione corporea

Sana e robusta costituzione

Le difficoltà emergenti nel contesto scolastico. Tra apprendimenti ed emozioni. dott. Michele Borghetto dott.ssa Sonia Bortolot dott.

GRUPPo LOGOS ONLUS. Stefania Pirazzo Presidente

Corso di Mindfulness e Gestione Emotiva. Scopri le tecniche validate empiricamente

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio.

ANNO SCOLASTICO 2017/18

PSICOLOGIA GENERALE. 1 Università degli Studi dell Insubria - Psicologia Generale Docente: F. Carini

STRUMENTI PEF. Consentono una partecipazione attiva e la messa in gioco degli aspetti emotivo-affettivi

IFTS Tecnico animatore Socio - Educativo Elementi di Deontologia ed Etica Professionale Franco Manti Università di Genova Docente di Etica Sociale; Et

Per comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione

La relazione infermiere-bambino come strumento di cura e di crescita personale

PSICOLOGIA DEL CAREER COUNSELING

I DSA e lo studio sostenere i b/r nei compiti a casa

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1

Transcript:

Diapositiva 1 Vivere nella quotidianità: famiglia, progetto, sostegno come? 1 Scuola di formazione regionale Dott. Emanuele Tresoldi 24 febbraio 2010 Diapositiva 2 - Come vivere la relazione di aiuto nella quotidianità? - Cos è la relazione di aiuto? - Da cosa nasce? - Quale sostegno...? - Quale progetto? e la famiglia quale importanza ha nei nostri interventi quotidiani? 2 Diapositiva 3 Due possibili ruoli dei Volontari Vincenziani all interno della relazione d aiuto, come servizio alle diverse povertà. 3

Diapositiva 4 Operatore/i 4 aiuto Prima possibilità Portatore di domanda o di interesse L operatore interviene in base alla propria esperienza, ai saperi ed alla rete delle relazioni. Questo approccio è centrato sull operatore. La posizione è asimmetrica (altobasso). Modello idoneo alla soluzione di problemi tecnici ed oggettivi. (es. dove presentare domanda per gli alloggi popolari). Diapositiva 5 Operatore/i Operatori e portatori di domanda/interesse imparano gli uni dagli altri, condividendo saperi esperenziali e risorse. L approccio non è delegante ma ad alta relazionalità. La persona coinvolta aumenta la percezione di avere potere all interno della propria vita (Empowerment Relazionale) per la soluzione della crisi. La soluzione è localizzata, dipende dai saperi soggettivi e dalla loro percezione. La lettura dei bisogni avviene su un piano di realtà e viene co-costruita tra gli attori generando significato per sé e gli altri (implicazioni nella famiglia e nella rete sociale). 5 Seconda possibilità aiuto Portatore di domanda o di interesse Diapositiva 6 Empowerment Relazionale Posso definire/controllare (stabilendo tempi e modi) il mio/nostro progetto di vita (autopromozione). Posso contribuire/attivarmi per realizzare un progetto di vita che percepisco come positivo. (valorizzazione della persona). Non delego la soluzione all esperto dal quale mi sento e sarò dipendente (approccio assistenzialistico). L approccio è relazionale e non polarizzato; si impara dal sapere dell altro e modificando le rappresentazioni. Si tratta di un processo ricorsivo, nel quale acquisisco competenze di processo e percorso attraverso il modello della ricerca-azione. 6 2

Diapositiva 7 Atteggiamenti spontanei di disempowerment Indagine: domande su quanto riteniamo importante per noi ma non per chi vogliamo aiutare. Interpretazione: fornire una spiegazione top-down, a prescindere dalla persona e dalle sue rappresentazioni. Rassicurazione: ridimensionare il problema quasi a banalizzarlo. Soluzione: fornire risposte immediate e precostituite. Valutazione: giudicare la persona. 7 Diapositiva 8 Atteggiamenti utili all empowerment Comprensione comunicata: dare spazio alla domanda attraverso il setting, i tempi, gli aspetti verbali e non, la disponibilità e la fiducia. Aiutare a rendere visibile la crisi (come difficoltà percepita e talvolta intangibile) dal punto di vista del nostro interlocutore. Empatia: porre al centro la dignità della persona. Accettazione: sospensione del giudizio. Congruenza tra ciò che si sente, si pensa e si fa. Diapositiva 9 Riformulazione: ritornare alla persona l essenza di ciò che ci sta dicendo, focalizzando emozioni, fatti, significati e vissuti su un piano di realtà. Reagire in modo positivo agli eventi traumatici (resilienza) riorganizzandosi attorno ai punti di forza. Produrre significato condiviso e co -costruito coinvolgendo le persone e la rete di servizi. Non generare dipendenza a vita, ma orientarsi alla crescita ed all autonomia dell altro. Attivare un processo ricorsivo di esplorazione, comprensione ed azione. Raccontarsi come cura del sé. Offrire servizi differenziati e ben organizzati. 3

Diapositiva 10 Essere Volontari Vincenziani significa aver fatto la scelta di donare non solo del tempo ma anche noi stessi. Quali strumenti per il lavoro quotidiano? Diapositiva 11 Vedi schema pag. 6 Il progetto personalizzato 11 Diapositiva 12 Nel progetto personalizzato evidenziamo: Presentazione e ascolto della domanda. Definizione condivisa del/i problema/i e dei vissuti. Individuazione dei soggetti/servizi competenti rispetto ai problemi individuati. Definizione condivisa dei possibili obiettivi (fra centro di ascolto ed altri soggetti) e delle attese. Individuazione delle azioni da compiere, delle risorse da attivare e dei tempi. Monitoraggio in itinere. Verifica e valutazioni finali. Potrebbe essere espresso in termini di contratto psicologico. 4

Diapositiva 13 Il gruppo Il gruppo permette conoscenze esperienziali condivise in riferimento allo stare insieme ed al problema da risolvere (capitale sociale), per una buona qualità del servizio ed una ricaduta positiva sulla famiglia e sulla comunità intera. Il gruppo permette azioni condivise, dove il singolo non potrebbe arrivare se non con enormi sforzi. Nel gruppo si rafforzano i legami interpersonali. Il gruppo rende possibile pianificare, organizzare servizi e riprogettarne altri. Il gruppo promuove la solidarietà. Diapositiva 14 Il gruppo rappresenta uno spazio di formazione permanente. Esiste una doppia dimensione: il gruppo formato da gruppi. Il lavoro di rete è infatti essenziale per dare risposte concrete ai diversi bisogni. Il gruppo diffonde una cultura dei valori comunicati dal singolo Volontario nella quotidianità. Il gruppo può essere luogo per la risoluzione di conflitti. Nel gruppo i Volontari concorrono secondo un modello cooperativo. Diapositiva 15 La visita domiciliare La visita domiciliare rappresenta un esperienza strutturata, prioritaria e formativa nella vita dei volontari e delle persone che accedono ai nostri servizi. La sua dimensione Caritativa permette di cogliere il reale bisogno in relazione al nucleo familiare. Inoltre rilevanti sono le ricadute di senso in termini relazionali e le implicazioni emotive. 5

Diapositiva 16 Come nel gioco del Tangram, nella relazione di aiuto occorre co-costruire significati non scontati a partire da un approccio creativo e localizzato del problema, attraversando le rappresentazioni delle persone. 16 6