Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018

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1 Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018

2 ASCOLTO Insieme di atti percettivi tramite i quali entriamo intenzionalmente o meno in contatto con una fonte comunicativa. È la competenza comunicativa di base del ricevente.

3 COMUNICAZIONE

4 «Sebbene l ascolto sia la prima abilità comunicativa appresa e anche quella più utilizzata, essa non riceve alcun insegnamento». (Colasanti-Mastromarino, 1994)

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7 ASCOLTO ATTIVO Parliamo di ASCOLTO ATTIVO perché l ascolto dell altro non può essere solo passivo ma richiede invece un attivazione. La comprensione dell altro richiede sollecitazioni, esplicitazioni, concessioni di spazi.

8 Nell ASCOLTO la capacità di INCONTRARE L ALTRO è più importante delle cose da dire o della preoccupazione di offrire risposte e soluzioni.

9 SAPER ASCOLTARE RESTITUZIONE Trasmettere all altro ciò che si è ascoltato.

10 IMMAGINI TRATTE DAL CORSO SULL ASCOLTO ATTIVO DELLA CARITAS DIOCESANA DI IMOLA

11 Chi parla si sente accettato, compreso, considerato, accudito, custodito

12 L ASCOLTO ATTIVO comprende: - Ascolto e osservazione di ciò che dice l altro (VERBALE) - Ascolto e osservazione di ciò che non dice (SILENZIO) - Ascolto e osservazione di come lo dice (PARAVERBALE) - Osservazione di come si presenta e si muove (NON VERBALE)

13 1. ASCOLTARE IL CONTENUTO E FARE DOMANDE DI CHIARIMENTO 2. CAPIRE LE FINALITÁ DELLA COMUNICAZIONE 3. VALUTARE LA CNV DELL INTERLOCUTORE 4. CONTROLLARE LA PROPRIA CNV E I PROPRI FILTRI 5. NON GIUDICARE IL CONTENUTO DEL MESSAGGIO 6. METTERSI IN UN ATTEGGIAMENTO DI DISPONIBILITÁ 7. LASCIARE ALL INTERLOCUTORE IL TEMPO DI CONCLUDERE IL PROPRIO PENSIERO PRIMA DI RIVOLGERE UNA DOMANDA 8. FARE CENNI DI CONFERMA PER FAR COMPRENDERE CHE SIAMO PRESENTI E IN ASCOLTO

14 RACCOGLIERE INFORMAZIONI CHIARIRE I MESSAGGI/RICAPITOLARE LE COMUNICAZIONI PRESTARE ATTENZIONE AL CONTENUTO E ALLE EMOZIONI

15 Ci si suddivide in gruppi da 3. A parla, B ascolta, C osserva A e B. A racconta una situazione di difficoltà che vive in ambito educativo, nel suo incarico, focalizzandosi sulle sue emozioni (cosa prova, cosa teme, cosa desidera ). 5 minuti B cerca di sintetizzare il messaggio di A e di riassumere come pensa che A si senta. 3 minuti. C alla fine commenta. Alla fine commento insieme in plenaria.

16 L ascolto attivo implica la necessità di uscire dalla dinamica: GIUSTO/SBAGLIATO IO HO RAGIONE/TU HAI TORTO AMICO/NEMICO VINCITORE/PERDENTE È un paradigma dialogico (Buber, Heidegger, Bachtin). UNO STESSO COMPORTAMENTO PUÓ AVERE SIGNIFICATI ANTITETICI E AL TEMPO STESSO ASSOLUTAMENTE LEGITTIMI.

17 Al giudice saggio furono portati i due litiganti. Egli ascoltò molto attentamente le ragioni del primo e commentò: Tu hai ragione. Poi ascoltò il secondo e di nuovo commentò: Tu hai ragione. A questo punto un osservatore esclamò: Eccellenza, non possono avere ragione entrambi!!. Il giudice saggio ci pensò sopra un attimo e poi, serafico: Hai ragione anche tu.

18 Per questo l ascolto attivo è: DINAMICO (comprende una pluralità di prospettive) ATTIVO GOFFO (possono esserci incidenti di percorso e imbarazzi positivi) NE SOGGETTIVO NE OGGETTIVO METTE AL CENTRO LE EMOZIONI

19 1. Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2. Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista. 3. Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva. 4. Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.

20 5. Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze. 6. Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti. 7. Per divenire esperto nell'arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l'umorismo viene da sè.

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22 Se abbiamo due orecchie ed una sola bocca significa che dobbiamo ascoltare il doppio di quanto parliamo.

23 GRAZIE!

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