Paola Piccioni - UIL. Facoltà di Economia G. Fuà 10 maggio 2017
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- Artemisia Forte
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1 1 La cultura del benessere lavorativo: pari opportunità e contrasto alle discriminazioni di genere Esperienze concrete e buone prassi La Comunicazione interpersonale Paola Piccioni - UIL Facoltà di Economia G. Fuà
2 2 Il Benessere Organizzativo Il termine benessere sul luogo di lavoro risale al 1981 (ILO Occupational SafetyandHealthConvention )eindicanonsolol assenza di malattia e infermità ma anche tutti quegli elementi fisici e mentali che possono influire sulla salute dei lavoratori e delle lavoratrici. Benessere organizzativo è la capacità di un organizzazione di funzionare, svilupparsi e raggiungere i propri obiettivi promuovendo e mantenendo il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori per tutti i livelli e ruoli. Il benessere organizzativo risiede nella qualità della relazione esistente tra le persone e il contesto di lavoro. Tanto più una persona sente di appartenere all organizzazione, perché ne condivide i valori, le pratiche, i linguaggi, tanto più trova motivazione e significato nel suo lavoro.
3 3 Il Clima Organizzativo Il benessere di un organizzazione deriva da una serie di parametri tra cui il clima organizzativo Clima organizzativo è l insieme delle percezioni soggettive dei componenti un organizzazione, relative alla politica, alle relazioni interne, ai processi amministrativi, etc. È la percezione, l atmosfera che si respira che influenza l agire quotidiano a tutti i livelli gerarchici Studi e ricerche sulle organizzazioni hanno dimostrato che le strutture più efficienti sono quelle con dipendenti soddisfatti e un clima interno sereno e partecipativo.
4 4 La Cultura Organizzativa È l insieme dei valori dominanti, norme, modelli di comportamento, linguaggi e rituali, regole interne, modalità d interazione con interlocutori esterni È durevole, difficile da cambiare, si cristallizza sui valori, normative, regolamenti stili organizzativi ecc.
5 5 La Performance Organizzativa La performance è: il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un soggetto (sistema, organizzazione, unità organizzativa, team, singolo individuo) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi ed, in ultima istanza, alla soddisfazione dei bisogni per i quali l organizzazione è stata costituita. In un organizzazione il grado di benessere organizzativo può influire in modo significativo sulle performance dei singoli e dei gruppi.
6 6 Le Relazioni Umane e le Persone In questo contesto è fondamentale il ruolo che ricoprono le Persone: il fattore umano acquista un importanza fondamentale quale leva cruciale per il successo dell organizzazione e il buon funzionamento dei suoi elementi strutturali, sia in base a una prospettiva sociale sia individuale. La capacità di perseguire il miglioramento del benessere organizzativo nelle sue molteplici componenti e sfaccettature rappresenta un aspetto determinante per lo sviluppo e l efficacia organizzativa, che influenza positivamente la capacità dell organizzazione stessa di adattarsi ai mutamenti del contesto di riferimento.
7 7 La Comunicazione La comunicazione nelle sue molteplici forme contribuisce fattivamente alla determinazione di un organizzazione «in salute» La comunicazione è spontanea, è un esperienza usuale e continua di relazione con gli altri che tende a influenzare reciprocamente le persone in relazione L Ascolto La Comunicazione interna La Comunicazione organizzativa La Comunicazione interpersonale La Gestione dei Conflitti
8 8 La Comunicazione Interpersonale Spesso senza rendercene conto ci ritroviamo in situazioni nelle quali il risultato della nostra comunicazione è diametralmente opposto alle nostre iniziali aspettative Parole /Frasi Killer uccidono la comunicazione e sortiscono l effetto opposto di quello che apparentemente vorrebbero raggiungere Non voglio che ti preoccupi Non credere che ti stia ingannando Non sto dicendo che penso che tu sia una persona Posso rubarti 5 minuti? Sarebbe più efficace indirizzare l interlocutore verso ciò che volgiamo pensi piuttosto che verso ciò che vogliamo non pensi
9 9 La Comunicazione Interpersonale Parole /Frasi Boomerang Con te vorrei essere estremamente sincero (di solito non sei sincero o è una frase di circostanza?) Voglio dirti la verità (di solito sei bugiardo?) Per dirla tutta (di solito sei reticente?) Quindi dovremmo riflettere di più nella scelta delle parole L efficacia della comunicazione dipende dall utilizzo di frasi che raggiungano al meglio l obiettivo che ci siamo prefissati. Ogni volta che ci si pone un obiettivo di comunicazione pensiamo a quale sarà l effetto delle parole che proferiamo.
10 10 I livelli della comunicazione COSA DICO (contenuto) parole, corretto utilizzo dei termini e del linguaggio COME LO DICO (relazione) LINGUAGGIO PARAVERBALE tono, pause, spinte ed accelerazioni, elementi prosodici (ripetizioni), velocità, timbro, volume, inflessioni dialettali LINGUAGGIO NON VERBALE postura, atteggiamento, gestualità, mimica facciale, respirazione, gestione dello spazio, olfatto È IMPOSSIBILE NON COMUNICARE
11 11 I livelli della comunicazione Il corpo parla una lingua che spesso esprime pensieri e intenzioni lontane da quelle che la voce afferma Il corpo esprime le emozioni più profonde che le parole non sanno o non vorrebbero dire Parliamo con la mente ma comunichiamo con il cuore Con la comunicazione si genera un rapporto che offre una possibilità di cambiamento, un apertura verso un miglioramento
12 12 L Ascolto Nella comunicazione e relazione l ascolto è metà del dialogo Non aver fretta di arrivare a conclusione Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione Per essere un buon ascoltatore devi adottare una metodologia umoristica
13 13 L Ascolto I maggiori ostacoli dell ascolto nascono da: Mancanza di tempo Egocentrismo Narcisismo Presunzione Pregiudizi Agitazione Disinteresse Assenza di una visione propria Carenza d empatia
14 14 L Ascolto Generalmente più che ascoltare aspettiamo con impazienza che l interlocutore finisca di parlare per controbattere Accade, quindi,che mentre l altra persona parla, noi pensiamo a ciò che vogliamo dire, mentre credevamo di ascoltare con attenzione
15 Barriere nel dialogo 15 Parità morale dei due interlocutori, reciproco rispetto Tutti possono imparare e tutti possono insegnare qualcosa, non ci sono ruoli unidirezionali La disponibilità a imparare attraverso al ricerca comune La reciprocità: ognuno può porre domande, fare osservazioni ed ascoltare risposte Questi esempi nascondono dei messaggi impliciti: Es: vieni al punto, taglia corto, sbrigati Si ma.. Come fai a dirlo? Pero Non so No.Nonècosì! Non hai capito. Ora ti spiego Sei sempre lo stesso È colpa tua I messaggi barriera tolgono energia all interlocutore, rafforzano il sé di chi parla e non hanno come risultato una comunicazione efficace e autentica Una conversazione costruttiva è fluida e bidirezionale
16 16 I Conflitti interpersonali Contrasti Difetti di comunicazione riconducibili alla dimensione di contenuto, ovvero divergenze di opinione Conflitti Difetti di comunicazioni afferenti alla dimensione della relazione. Il contenuto passa in secondo piano e ci si sposta sulla relazione
17 17 La Comunicazione efficace Non pre-giudicare, non giudicare Non pre-classificare Non aggredire Mettiti al suo pari, immedesimati Ascolta, ascolta, ascolta Cogli ed esalta i punti positivi Sii tollerante ed aperto al cambiamento e all accettazione dell altr Non dare nulla per scontato Investi energia nell ascolto
18 18 Le Pari Opportunità nella Comunicazione L'abilità di comunicare in modo assertivo. Adottare uno stile assertivo significa: saper esprimere le proprie intenzioni, esigenze, obiettivi, nel rispetto di quelle degli altri. affermare con consapevolezza, dignità e fierezza i propri diritti e avere la forza e l umiltà di accogliere i diritti altrui. Al contrario, gli interlocutori non possono essere sullo stesso piano durante una comunicazione in cui si scontrano uno stile comunicativo aggressivo e uno passivo
19 19 I rischi della comunicazione inadeguata Una comunicazione inadeguata / stili comunicativi aggressivi o passivi possono generare Condizionididisagio Discriminazioni Conflittualità Stress Mobbing Burnout
20 20 La Comunicazione efficace Una comunicazione inadeguata può rappresentare un fattore di rischio che minaccia l equilibrio psicofisico e di conseguenza il benessere organizzativo e la performance dell organizzazione quindi Un organizzazione che investe per migliorare la comunicazione e le relazioni interpersonali contribuisce non solo a migliorare il benessere delle persone che lavorano al suo interno, ma a elevare la qualità nell efficienza dell intero sistema
21 21 La Comunicazione efficace Saper comunicare in modo efficace è semplice, ma non facile Saper comunicare è un abilità che si apprende con lo studio e l esercizio L avvio di un progetto sulla Comunicazione può portare all individuazione di una buona prassi all interno dell Ateneo.
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