Comunicazione e mediazione interculturale. Viaggio nelle relazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Comunicazione e mediazione interculturale. Viaggio nelle relazioni"

Transcript

1 Comunicazione e mediazione interculturale Viaggio nelle relazioni

2 Il Viaggio Viaggio all interno del paese Viaggio all estero Viaggio pericoloso Viaggio normale Le ragioni del viaggio e i traumi Trauma premigratorio, trauma della migrazione, trauma del diniego. 2

3 Il Viaggio Il viaggio personale di integrazione. I capitali: il capitale economico il capitale sociale il capitale umano Il viaggio come soddisfazione, ma anche come stanchezza 3

4 Il Viaggio La difficoltà dell eradicazione, l ignoranza della lingua, della cultura e della conoscenza del territorio. Accoglienza a sorpresa da parte dei connazionali. Vivere il disagio integrativo, la sindrome della persa via. Il viaggio e il confronto con le frontiere interne : questure, prefetture, CPI, scuole, ASL, ospedali, comuni ecc. 4

5 Comprendere la cultura Cultura implicita (appresa nell infanzia) Cultura acquisita (decodifica dei comportamenti/ esplicitazione verbale delle idee dei concetti ecc) I vari livelli: piano ontologico piano normativo piano pratico 5

6 Comprendere la cultura L inculturazione consente l introiezione dei valori portanti del gruppo e non solo: gli elementi che sono stati appresi attraverso l imitazione dei comportamenti orienteranno la condotta dell individuo e costituiranno la matrice culturale della sua personalità. All inculturazione non si attribuisce una funzione unidirezionale impositiva, anzi ad ogni individuo si riconosce la possibilità di rielaborare in modo autonomo e originale gli input avuti, correlandoli ed adattandoli alla situazione in mutamento in cui si trova a vivere. 6

7 Comprendere la cultura I modelli appresi e condivisi di appartenenze, credenze, comportamenti e valori mantenuti da un gruppo di persone che interagiscono tra loro. 1) Nazionalità 2) Etnicità 3) Regionale 4) Età 5) Genere 6) Religione/ Politica 7) Formazione / Professione 8) Classe 9) Abilità fisica 7

8 La narrazione Con il racconto possiamo narrare un passato, un presente, un futuro. Raccontare comporta: un organizzazione dei significati la costruzione di un mondo una maggior comprensione degli eventi una riorganizzazione e una risignificazione di sé Gli individui che hanno perso la capacità di costruire narrazioni, hanno perso il loro io. Narrare significa produrre un identità che ci collega agli altri/ costruire e ricostruire il nostro sé. 8

9 La narrazione Se la narrazione è importante per tutti lo è particolarmente per il bambino straniero che spesso si trova a vivere delle crisi interpretative. La crisi interpretativa si verifica quando non si riescono più ad interpretare gli eventi e le persone; accade nei momenti difficili della vita, ma accade anche, in un modo meno invasivo, quando qualcuno ci chiede un parere e noi non abbiamo un opinione. Gli stranieri, proprio in relazione al loro essere stranieri, sono soggetti a rischio di crisi interpretativa, in particolar modo i bambini, che non hanno ancora costruito uno schema interpretativo forte, in grado di reggere a sollecitazioni di questo tipo. Il bambino finisce per non riconoscersi più nella sua storia da qui la resistenza a raccontare di sé o a rubare le storie altrui non si sente più soggetto, laddove essere soggetto significa dare senso, interpretare. In questa situazione, il compito dell educatore non è dare un identità al bambino ma aiutarlo, attraverso la narrazione ad interpretare, a tornare ad interpretare. 9

10 La narrazione Le leggende e i miti come introiezione ed esplicitazione dei valori: La leggenda di Rozafa (castello di Scutari) La leggenda di Costantino e Doruntina La leggenda di Argjirò. 10

11 Lingua e linguaggio Lingua come un insieme di convenzioni (fonetiche, morfologiche, lessiche) necessarie per la comunicazione orale e l espressione scritta per gli individui appartenenti ad una comunità Linguaggio come capacità dell uomo di esprimersi mediante segni volontariamente prodotti e regolati da precise norme convenzionali (il retroterra sociale dei parlanti produce una varietà di lingua dette varietà sociali della lingua secondo il grado d istruzione, genere, età, classe sociale, tipo di occupazione, retroterra etnico/regionale; il contesto istituzionale ecc - linguaggio verbale- suoni articolati - linguaggio non verbale- cinesica, prossemica (ma anche volume di voce, tono ritmo) 11

12 Lingua e linguaggio Differenza tra: significante e significato espressione contenuto el. fisico el. concettuale Esiste un solo significante ma più significati 12

13 Le parole preferite e quelle difficili Bello, ciao, piacere, salve, stella, amore, speranza, meraviglioso, amicizia, casa, simpatia, come mai ecc. Purtroppo,ormai, riuscire, tristezza, cavolo, situazione, attenzione,intenzione, borghesia a prescindere, proprietario (da Geostorie) 13

14 Linguaggio non verbale Il linguaggio non verbale assolve diverse funzioni nel corso della comunicazione: 1. Serve a gestire la situazione sociale ed il proprio sé 2. Funge da supporto alla comunicazione verbale 14

15 Nodi per l utilizzo della scuola Principali variabili che condizionano l accesso alla scuola: sussistenza del diritto di accesso, consapevolezza di questo diritto, effettivo esercizio del diritto; Possibili barriere nell accesso alla scuola: barriere giuridiche legali, barriere burocratiche amministrative; Possibili barriere alla fruibilità del servizio: barriere linguistiche, comunicative, interpretative. 15

16 Condizioni di fruibilità e qualità del servizio A) conoscenza della normativa da parte di tutti gli operatori; B) formazione ed aggiornamento specifico del personale; C) abitudine al lavoro di gruppo e alla multidisciplinarietà; D) riorganizzazione e riorientamento dei servizi (flessibilità); C) capacità di apertura all esterno, al territorio; E) elaborazione di progetti specifici; F) inserimento di facilitatori /mediatori culturali; 16

17 Comunicazione interculturale Secondo Hofstede l acquisizione delle abilità di comunicazione interculturale passa attraverso tre fasi: consapevolezza, conoscenza e abilità Tutto comincia con la consapevolezza: il riconoscere che ciascuno porta con sé un particolare software mentale che deriva dal mondo in cui è cresciuto Poi arriva la conoscenza: se dobbiamo interagire con altre culture, dobbiamo imparare come sono queste culture, quali sono i riti.. L abilità di comunicare tra culture deriva dalla consapevolezza, dalla conoscenza e dall esperienza personale. Ma bastano consapevolezza, conoscenza e abilità? 17

18 Le sette regole dell arte di ascoltare Secondo Marianella Sclavi: 1) Non avere fretta ad arrivare a delle conclusioni. Sono la più effimera della ricerca. 2) Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista 3) Se vuoi comprendere quello che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva. 4) Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. 18

19 Le sette regole dell arte di ascoltare 5) Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze. 6) Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione interpersonale. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti. 7) Per divenire esperto nell arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l umorismo viene da sé. 19

20 E poi Lavorare con delle domande Lavorare con empatia/ fiducia per rimuovere alcuni ostacoli che impediscono la comunicazione interculturale: La presunzione di essere uguali, che impedisce di vedere la diversità I fraintendimenti verbali I preconcetti e gli stereotipi La tendenza a giudicare 20

21 "Il cittadino americano medio si sveglia in un letto costruito secondo un modello che ebbe origine nel vicino Oriente ma che venne poi modificato nel Nord Europa prima di essere importato in America. Egli scosta le lenzuola e le coperte che possono essere di cotone, pianta originaria del vicino Oriente; o di lana di pecora, animale originariamente addomesticato nel vicino Oriente; o di seta, il cui uso fu scoperto in Cina. Tutti questi materiali sono stati filati e tessuti secondo procedimenti inventati nel vicino Oriente. Si infila i mocassini, inventati dagli indiani delle contrade boscose dell'est, e va nel bagno, i cui accessori sono un misto di invenzioni europee ed americane, entrambe di data recente. Si leva il pigiama, indumento inventato in India, e si lava con il sapone, inventato dalle antiche popolazioni galliche. Poi si fa la barba, rito masochistico che sembra sia derivato dai sumeri o dagli antichi Egiziani. Andando a fare colazione si ferma a comprare un giornale, pagando con delle monete che sono una antica invenzione della Lidia. Al ristorante viene a contatto con tutta una nuova serie di elementi presi da altre culture: il suo piatto è fatto di un tipo di terraglia inventato in Cina; il suo coltello è d'acciaio, lega fatta per la prima volta nell'india del Sud, la sua forchetta ha origini medievali italiane, il cucchiaio è un derivato dell'originale romano... Quando il nostro amico ha finito di mangiare si appoggia alla spalliera della sedia e fuma, secondo un'abitudine degli indiani d'america... Mentre fuma legge le notizie del giorno, stampate in un carattere inventato dagli antichi semiti, su di un materiale inventato in Cina e secondo un procedimento inventato in Germania. Mentre legge i resoconti dei problemi che s'agitano all'estero, se è un buon cittadino conservatore, con un linguaggio indo-europeo, ringrazierà una divinità ebraica, di averlo fatto al cento per cento americano Lo studio dell Uomo, di Ralph Linton, del

22 Comunicazione interculturale Grazie per la vostra attenzione Brizida Haznedari

Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018

Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018 Silvia Sanchini Rimini, 5 febbraio 2018 ASCOLTO Insieme di atti percettivi tramite i quali entriamo intenzionalmente o meno in contatto con una fonte comunicativa. È la competenza comunicativa di base

Dettagli

ASCOLTO ATTIVO & SOSTEGNO PROFESSIONALE

ASCOLTO ATTIVO & SOSTEGNO PROFESSIONALE ASCOLTO ATTIVO & SOSTEGNO PROFESSIONALE FORUM ABI HR 2017 BANCHE E RISORSE UMANE. Un futuro per il lavoro Roma, 22-23 giugno 2017 Gestione delle risorse umane e politiche commerciali sostenibili. Chair:

Dettagli

I messaggi efficaci e i contesti della Promozione di ambienti sicuri MAGGIO 2016

I messaggi efficaci e i contesti della Promozione di ambienti sicuri MAGGIO 2016 I messaggi efficaci e i contesti della Promozione di ambienti sicuri MAGGIO 2016 COMUNICARE E UN ATTO UMANO ETICO MEDICO LEGALE In questo ordine! (Marcos Gomez Sanche) ASPETTI ETICI Rispetto dell autonomia

Dettagli

L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili -

L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - L Ascolto Attivo 7.02.2009 F. Gentili - fragentili@gmail.com Il fatto che le persone siano nate con due occhi e due orecchi, ma con una sola lingua, fa pensare che dovrebbero guardare e ascoltare il doppio

Dettagli

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1

CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1 PARLARE: dire qualcosa a voce per mezzo di parole CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 3 CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Dettagli

Sguardi multipli. Laboratorio Itals per Rete Scuola a Colori Sacile 2010 Dott.ssa Giovanna Brondino

Sguardi multipli. Laboratorio Itals per Rete Scuola a Colori Sacile 2010 Dott.ssa Giovanna Brondino Sguardi multipli Laboratorio Itals per Rete Scuola a Colori Sacile 2010 Dott.ssa Giovanna Brondino C' era una generositàcivile nella scuola pubblica, gratuita, che permetteva a uno come me di imparare...

Dettagli

LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE

LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE LE SETTE REGOLE DELL ARTE DI ASCOLTARE 1. Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. 2. Le conclusioni sono la parte più effimera dell osservazione 3. Quel che vedi dipende

Dettagli

So-stare nel conflitto.... l'ordine senza una componente di disordine diventa pericoloso, perché soffoca ogni possibilità di ulteriore evoluzione.

So-stare nel conflitto.... l'ordine senza una componente di disordine diventa pericoloso, perché soffoca ogni possibilità di ulteriore evoluzione. So-stare nel conflitto... l'ordine senza una componente di disordine diventa pericoloso, perché soffoca ogni possibilità di ulteriore evoluzione. P.Watzlawick (1) Conflitto Guerra Conflitto Zingarelli

Dettagli

Antropologia culturale 8:30-10:30 Lun, Mar, Merc U6 09

Antropologia culturale 8:30-10:30 Lun, Mar, Merc U6 09 Antropologia culturale 8:30-10:30 Lun, Mar, Merc U6 09 Frequentanti 1-Fabietti U. 2010, Elementi di antropologia culturale, Mondadori (Parti I, II, V, VI, VII, IX) 2-Van Aken, M., 2012, La diversità delle

Dettagli

I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione

I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITÀ COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce

Dettagli

ASCOLTO E ACCOGLIENZA. Le fondamenta dell incontro con l Altro

ASCOLTO E ACCOGLIENZA. Le fondamenta dell incontro con l Altro ASCOLTO E ACCOGLIENZA Le fondamenta dell incontro con l Altro ACCOGLIERE: etimologia Dal latino Particella A + CUM + LEGERE COLLIGERE legare insieme con uno strumento radunare, mettere insieme, restringere

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza

L ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione

Dettagli

«Comunicare con le famiglie oggi»

«Comunicare con le famiglie oggi» LA COMUNICAZIONE TRA PROFESSIONISTI E CON LE FAMIGLIE Verso la corresponsabilità educativa nei Servizi per la Prima Infanzia «Comunicare con le famiglie oggi» Quadro teorico a cura di: Professoressa Luisa

Dettagli

PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA IL VIAGGIO LA CREAZIONE

PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA IL VIAGGIO LA CREAZIONE sistema gestione qualità Mo.313 rev.0 1/09/05 PROGETTAZIONE LABORATORIO- ATTIVITÀ SCUOLA DELL INFANZIA TITOLO: IL VIAGGIO LA CREAZIONE AMBITI ORGANIZZATIVI: Responsabile: Beoletto Chiara Alunni coinvolti:

Dettagli

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI

PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,

Dettagli

L'ARTE DI CRESCERE INSIEME

L'ARTE DI CRESCERE INSIEME L'ARTE DI CRESCERE INSIEME Come crescere felici nella comunità che educa. Rinalda Montani FIGLIO MIO FIGLIO DEL MONDO Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio TUTTO EDUCA..., MA NON TUTTO E'

Dettagli

Progettazione scuola dell infanzia

Progettazione scuola dell infanzia Progettazione scuola dell infanzia Istituto comprensivo A. Manzoni Sezioni A B C D E 1^ Unità di Apprendimento UN BAGAGLIO DI EMOZIONI Tempi di realizzazione: 13 settembre 6 ottobre PROGETTAZIONE DI SEZIONE

Dettagli

Disciplina:italiano C.D Il sé e l altro - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo Traguardo: Obiettivi di apprendimento:

Disciplina:italiano C.D Il sé e l altro - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo Traguardo: Obiettivi di apprendimento: Disciplina:italiano C.D Il sé e l altro - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo Traguardo: sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa

Dettagli

Antropologia culturale.m-z 12:30-14:30. Lun, Mar, Merc U7 04

Antropologia culturale.m-z 12:30-14:30. Lun, Mar, Merc U7 04 Antropologia culturale.m-z 12:30-14:30 Lun, Mar, Merc U7 04 ! Il corso introduce alla comprensione e analisi delle diversità culturali, intese come relazioni e dinamiche delle culture, piuttosto che come

Dettagli

Come fare formazione per migliorare

Come fare formazione per migliorare Giorgio Bozzeda Responsabile formazione Prodis/Invalsi (Professionalità del Dirigente Scolastico) Salerno,18 Gennaio 2019 La formazione per i valutatori nell Invalsi Cosa abbiamo fatto Come l abbiamo fatto

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina CERNOBBIO (CO) 031/ / pec.istruzione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina CERNOBBIO (CO) 031/ / pec.istruzione. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina 5 22012 CERNOBBIO (CO) 031/340909 031/340942 -- coic844009@istruzione.it coic844009@ pec.istruzione.it CURRICOLO DI ISTITUTO Anno scolastico 2017-2018 CLASSE PRIMA

Dettagli

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini

Saper. riconoscere e raccontare le emozioni. Valeria Angelini e Matteo Bianchini Saper. riconoscere e raccontare le emozioni Valeria Angelini e Matteo Bianchini CICLO DI WEBINAR: Imparare Titolo Powerpoint tutti Data: I PROSSIMI INCONTRI Ciclo «Imparare tutti» Individualizzare l insegnamento/stili

Dettagli

Narrazione e intercultura

Narrazione e intercultura Narrazione e intercultura Luana Cosenza Università per Stranieri di Siena La classe multiculturale come laboratorio di scambio tra culture Un gruppo interculturale adotta un approccio interculturale quando:

Dettagli

SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO

SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO SCHEMA DI UNITA DI APPRENDIMENTO 1 Titolo ASCOLTANDO SI IMPARA 2 Compito / prodotti finali Approfondimento delle Regioni italiane attraverso appunti individuali e rielaborazione di gruppo. Produzione di

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 I DISCORSI E LE PAROLE

PROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 I DISCORSI E LE PAROLE Scuola dell infanzia paritaria «Pie Operaie di San Giuseppe» Viale 2 Giugno, 23 40022-Castel del Rio (Bo) tel: 0542 95887 email: scuoleinfanziacdrio@libero.it PROGETTAZIONE ANNUALE 2016/17 I DISCORSI E

Dettagli

DISCIPLINA: STORIA- CITTADINANZA E COSTITUZIONE

DISCIPLINA: STORIA- CITTADINANZA E COSTITUZIONE DISCIPLINA: STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE Traguardi Infanzia TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 Traguardi al termine della Traguardi al termine

Dettagli

PROTOCOLLO VALUTAZIONE

PROTOCOLLO VALUTAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di 1 grado P. LEONETTI senior Corigliano Schiavonea ALLEGATO A PROTOCOLLO VALUTAZIONE ALLEGATO A Valutazione Campi d esperienza Scuola

Dettagli

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE

PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE 28 Reggimento Pavia PRINCIPI CHE REGOLANO LA COMUNICAZIONE Colonnello Diego Filippo FULCO PARLEREMO DI : Fonte: l Espresso Altan 2009 FINALITÀ CONOSCERE I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE COMPRENDERE

Dettagli

Disciplina:Italiano C.D Il sé e l altro- I discorsi e le parole-la conoscenza del mondo Traguardo:

Disciplina:Italiano C.D Il sé e l altro- I discorsi e le parole-la conoscenza del mondo Traguardo: Disciplina:Italiano C.D Il sé e l altro- I discorsi e le parole-la conoscenza del mondo Traguardo: sviluppa il senso dell identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli

Dettagli

ASSE LINGUISTICO TEMATICHE PORTANTI NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

ASSE LINGUISTICO TEMATICHE PORTANTI NUCLEI FONDANTI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA ASSE LINGUISTICO TESTO: Narrativo Descrittivo Regolativo Informativo canale orale canale scritto significato scrittura lessico elementi costitutivi di un racconto fonetiche semantiche temporali spaziali

Dettagli

Un continuo inciampo. Saper vivere nella complessità.

Un continuo inciampo. Saper vivere nella complessità. Un continuo inciampo. Saper vivere nella complessità. Marianella Sclavi at: XXXIII Convegno UMI-CIIM Criticità per l insegnamento della matematica nella scuola di oggi Pavia, 7-9 ottobre 2016 Arte di ascoltare

Dettagli

Anno Scolastico 2017/2018. Profilo delle competenze in uscita

Anno Scolastico 2017/2018. Profilo delle competenze in uscita Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria e Secondaria di Primo grado Via Enrico Dalfino - Sammichele di Bari E.mail:BAIC80500V@istruzione.it C.F.93251060724 tel / fax 080/8917208 Anno Scolastico

Dettagli

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione

Dettagli

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA AMBITO SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA AMBITO SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA PRIMARIA Comunicazione La comunicazione nella La comunicazione nella nella madrelingua madrelingua è la capacità di madrelingua è la capacità di esprimere i bisogni,

Dettagli

Corso a scelta: Laboratorio di Ascolto Avo AA Docente Drssa Carolina Villani. Carolina Villani

Corso a scelta: Laboratorio di Ascolto Avo AA Docente Drssa Carolina Villani. Carolina Villani Corso a scelta: Laboratorio di Ascolto Avo AA 2018-2019 Docente Drssa Carolina Villani Carolina Villani 1 Laboratorio di Ascolto Attivo Obiettivi formativi: Conoscere le dimensioni di una competenza comunicativa

Dettagli

TRAGUARDI PER LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (trasversali ai livelli scolastici e alle discipline) ARTE E IMMAGINE

TRAGUARDI PER LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (trasversali ai livelli scolastici e alle discipline) ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (trasversali ai livelli scolastici e alle discipline) ARTE E IMMAGINE Mantenendo il curricolo sulle sole competenze disciplinari si rischia -interiorizza

Dettagli

Disciplina: Religione Cattolica Scuola dell infanzia

Disciplina: Religione Cattolica Scuola dell infanzia Disciplina: Religione Cattolica Scuola dell infanzia Traguardo: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità

Dettagli

LA BANCA DELLE PAROLE ILLUSTRATE IL NOSTRO PRIMO VOCABOLARIO

LA BANCA DELLE PAROLE ILLUSTRATE IL NOSTRO PRIMO VOCABOLARIO ISTITUTO COMPRENSIVO T.L. CARO C.D. 85 BERLINGIERI SCUOLA DELL INFANZIA Progetto curriculare LA BANCA DELLE PAROLE ILLUSTRATE IL NOSTRO PRIMO VOCABOLARIO A. S. 2015/2016 2016/2017 2017/2018 Premessa L'esperienza

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI TERZE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI TERZE UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI TERZE Denominazione Compito-prodotto Competenze mirate Comuni/cittadinanza L UOMO NEL TEMPO Cartelloni, fascicolo, manufatti Competenze chiave

Dettagli

A.A Storia comparata delle culture Dalla cultura alla natura Il biocultural turn degli studi culturali!

A.A Storia comparata delle culture Dalla cultura alla natura Il biocultural turn degli studi culturali! A.A. 2012-2013 Storia comparata delle culture Dalla cultura alla natura Il biocultural turn degli studi culturali! Francesco Remotti, Cultura, 2011 cultura creatività natura sospensione Homo sapiens apertura

Dettagli

Allegato 1- Format per la presentazione di nuovo Profilo/Obiettivo da inserire nel Repertorio

Allegato 1- Format per la presentazione di nuovo Profilo/Obiettivo da inserire nel Repertorio Denominazione Profilo/Obiettivo MEDIATORE INTERCULTURALE Indirizzi del Profilo (se previsti) Professioni NUP/ISTAT correlate [primo indirizzo] [altro indirizzo] 3.4.5.2.0 Tecnici del reinserimento e dell

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE ISTITUTO COMPRENSIVO R A D I C E - S A N Z I O - AMMATURO SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA Via R. CUOMO 78-80143 NAPOLI C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007 - Tel. e Fax 081 7590290 naic8f8007@istruzione.it

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUARTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia Testo realistico

Dettagli

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza Dott.sse Anna Rolando e Paola Isaia Savigliano, 14 dicembre 2012 COMUNICAZIONE

Dettagli

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento le Competenzechiave per l apprendimento permanente definite del Parlamento europeo e dal Consiglio dell Unione

Dettagli

Laboratorio: Strumenti di lettura e approcci metodologici

Laboratorio: Strumenti di lettura e approcci metodologici Cultura e identità nella migrazione Laboratorio: Strumenti di lettura e approcci metodologici Reggio Emilia 03 07 2009 Adil El Marouakhi Centro Interculturale Mondinsieme adil@municipio.re.it Quale cultura?

Dettagli

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA

CURRICOLO DI LINGUA SCUOLE DELL INFANZIA ISTITUTO COMPRENSIVO CARMAGNOLA 3 Corso Sacchirone, 26-10022 Carmagnola (To) E-MAIL: toic8am009@istruzione.it toic8am009@pec.istruzione.it Tel. 011 9773325 Fax 011 9727757 C.F. 94067020019 CURRICOLO DI

Dettagli

Ascolto. Comunicazione Condivisione. La comunicazione. Diapositiva 1. Diapositiva 2 CONTESTO VERBALE ALTRO NON - VERBALE SCOPI PRESUPPOSIZIONI

Ascolto. Comunicazione Condivisione. La comunicazione. Diapositiva 1. Diapositiva 2 CONTESTO VERBALE ALTRO NON - VERBALE SCOPI PRESUPPOSIZIONI Diapositiva 1 Ascolto Comunicazione Condivisione "Parlare è un mezzo per esprimere se stessi agli altri, ascoltare è un mezzo per accogliere gli altri in se stessi." Wen Tzu, testo classico taoista Diapositiva

Dettagli

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009 La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena Adriana Querzè 1 aprile 2009 Delibera Giunta Regione E.R./2004 Prime disposizioni inerenti la figura professionale del mediatore interculturale

Dettagli

CURRICOLO D ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CASSIA KM SCUOLA DELL INFANZIA

CURRICOLO D ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CASSIA KM SCUOLA DELL INFANZIA CURRICOLO D ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO VIA CASSIA KM 18.700 SCUOLA DELL INFANZIA Muoversi con destrezza nell ambiente e nel gioco Muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo, esprimendosi

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina CERNOBBIO (CO) 031/ / pec.istruzione.

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina CERNOBBIO (CO) 031/ / pec.istruzione. 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via Regina 5 22012 CERNOBBIO (CO) 031/340909 031/340942 -- coic844009@istruzione.it coic844009@ pec.istruzione.it CURRICOLO DI ISTITUTO Anno scolastico 2016-2017 CLASSE PRIMA

Dettagli

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012

DISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 Traguardi Traguardi al termine della Traguardi al termine della Nuclei tematici di riferimento infanzia scuola

Dettagli

Metodi e prassi per la partecipazione

Metodi e prassi per la partecipazione Metodi e prassi per la partecipazione Quartu S. Elena, 9 o0obre 2015 Stefano Sotgiu Policy Snc Le parole della partecipazione Il Confronto Crea4vo, l archite9ura di un processo partecipa4vo Da Confronto

Dettagli

Docenti di Discipline letterarie (A-12) Conoscenze Abilità/capacità Competenze. l interazione comunicativa verbale orale

Docenti di Discipline letterarie (A-12) Conoscenze Abilità/capacità Competenze. l interazione comunicativa verbale orale Asse dei linguaggi L asse dei linguaggi ha l obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COMPETENZE DI CITTADINANZA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA PRIMARIA OBIETTIVI FORMATIVI

Dettagli

CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017

CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017 CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO Anno Scolastico: 2016/2017 COMPETENZE BAMBINI DI TRE ANNI ITALIANO Esperienze di apprendimento che preparano allo sviluppo delle competenze

Dettagli

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri

ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri U.d A.DI ITALIANO: ASCOLTARE 1 COINVOLTE ASCOLTO E IMPARO Ascoltare per mettere in moto i pensieri Prestare attenzione in situazioni comunicative orali diverse, formali e informali, in contesti conosciuti

Dettagli

CURRICOLO DI CITTADINANZA SCUOLA DELL INFANZIA A.S

CURRICOLO DI CITTADINANZA SCUOLA DELL INFANZIA A.S REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE M. RAPISARDI INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI PRIMO GRADO VIA TRIESTE TEL. 0922/851270 FAX 0922/852943 E-MAIL: AGIC82900G@ISTRUZIONE.IT -

Dettagli

RUBRICHE DI VALUTAZIONE RIFERITE AL PROFILO IN USCITA DELLO STUDENTE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

RUBRICHE DI VALUTAZIONE RIFERITE AL PROFILO IN USCITA DELLO STUDENTE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO R A D I C E - S A N Z I O - AMMATURO SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 GRADO Via R. CUOMO 78-80143 NAPOLI C. F. 95186580635 - Cod. Mecc. NAIC8F8007 - Tel. e Fax 081

Dettagli

RUBRICA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA

RUBRICA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA RUBRICA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA Competenze chiave europee 1 Comunicazione nella madrelingua o lingua di istruzione 2 Comunicazione nelle lingue straniere Competenze di cittadinanza

Dettagli

CONOSCO LA MIA SCUOLA!

CONOSCO LA MIA SCUOLA! PROGETTO ACCOGLIENZA 2016-2017 CONOSCO LA MIA SCUOLA! DESTINATARI: tutti i bambini di 3,4,5 anni Competenza chiave europea Campo di esperienza Competenze specifiche Declinazione per eta' Obiettivi di apprendimento

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO I QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUARTE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO I QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUARTE UNITÀ DI APPRENDIMENTO I QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUARTE Denominazione ACQUA: FONTE DI VITA. 1 UDA L ACQUA: ELEMENTO DELLA NATURA Compito-prodotto Cartelloni e /o fascicolo 1 Competenze mirate

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO N. 3. periodo di svolgimento aprile-giugno. Classi: Scuola dell Infanzia di Cartiere Sezione A-B-C-D

UNITA DI APPRENDIMENTO N. 3. periodo di svolgimento aprile-giugno. Classi: Scuola dell Infanzia di Cartiere Sezione A-B-C-D UNITA DI APPRENDIMENTO N. 3 periodo di svolgimento aprile-giugno Classi: Scuola dell Infanzia di Cartiere Sezione A-B-C-D Titolo dell U.D.A. : La mia storia, storia del mio paese Motivazione della proposta

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO COSENZA III NEGRONI SCUOLA DELL INFANZIA NATALIA GINZBURG È ARRIVATO MILÙ: UN MARZIANO TUTTO BLU

ISTITUTO COMPRENSIVO COSENZA III NEGRONI SCUOLA DELL INFANZIA NATALIA GINZBURG È ARRIVATO MILÙ: UN MARZIANO TUTTO BLU ISTITUTO COMPRENSIVO COSENZA III NEGRONI SCUOLA DELL INFANZIA NATALIA GINZBURG Anni 4 Anno scolastico 2013/14 MACRO UNITA DI APPRENDIMENTO N. 0: ACCOGLIENZA È ARRIVATO MILÙ: UN MARZIANO TUTTO BLU TEMPI:

Dettagli

STORIA monoennio. Competenza 1. Conoscenze

STORIA monoennio. Competenza 1. Conoscenze STORIA monoennio Competenza 1 Comprendere che la storia è un processo di ricostruzione del passato condizionata dalla tipologia e dalla disponibilità delle fonti e riconoscere l importanza del patrimonio

Dettagli

I discorsi e le parole

I discorsi e le parole I discorsi e le parole stabilire/applicare regole Sapersi relazionare con i pari, gli adulti e il gruppo classe Ascoltare storie, racconti ed esperienze Conoscere codici differenti: - linguaggio orale

Dettagli

SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUINTE

SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUINTE ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 SANTA LUCIA UNITÀ DI APPRENDIMENTO QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI QUINTE Denominazione Compito-prodotto Competenze mirate Comuni /cittadinanza ARTE E CULTURA DEGLI ANTICHI

Dettagli

Abilità L alunno sa: Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo. Ascoltare semplici letture di testi di vario genere.

Abilità L alunno sa: Acquisire un comportamento di ascolto attento e partecipativo. Ascoltare semplici letture di testi di vario genere. DISCIPLINA ITALIANO CLASSE PRIMA COMPETENZA/E CHIAVE EUROPEE Comunicazione nella madrelingua. COMPETENZA/E TRASVERSALI Imparare a imparare. Competenze digitali. Conoscenze L alunno conosce: Ascolto e parlato.

Dettagli

BAMBINI DI TRE ANNI IL SE E L ALTRO

BAMBINI DI TRE ANNI IL SE E L ALTRO BAMBINI DI TRE ANNI 1. prendere consapevolezza della propria identità personale e di genere 2. rafforzare la propria autonomia 3. riconoscere i propri bisogni e quelli degli altri 4. acquisire semplici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 SANTA LUCIA UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME UNITA DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO N 5 SANTA LUCIA UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME UNITA DI APPRENDIMENTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione DIVERSI MA UGUALI Compito-prodotto Cartellone e/o manufatti Competenze mirate Comuni/cittadinanza

Dettagli

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari

SISTEMI DI REFERENZIAZIONE. Servizi socio-sanitari ALLEGATO 7 [S1.5] MEDIATORE INTERCULTURALE Descrizione sintetica: Il Mediatore interculturale svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando

Dettagli

SPAGNOLO. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - SPAGNOLO - classe PRIMA

SPAGNOLO. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - SPAGNOLO - classe PRIMA SPAGNOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - SPAGNOLO - classe PRIMA PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE RIPORTATO NELLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 E RIELABORATO DALLA SCUOLA

Dettagli

RACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA:

RACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA: Scuola dell Infanzia ASILO INFANTILE DI CARITA MILENA E DONATO GREPPI Ente morale costituito nel 1895 20010 ARLUNO (Mi) - Via Marconi, 36 Telef. 02-9017091 02-42107488 Codice Fiscale 86504420158 - Partita

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO. MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO MODELLO PROGETTUALE secondo le Indicazioni Nazionali 2012 Scuola Primaria Paritaria Santa Luisa de Marillac Anno scolastico 2015 2016 PREMESSA L organizzazione del curricolo

Dettagli

COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO

COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO INTRODUZIONE Gli insegnanti: GRANDI COMUNICATORI Insegnare bene significa comunicare efficacemente La comunicazione è efficace se raggiunge lo scopo Voi siete il centro della

Dettagli

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase

GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO. a cura di Adriana Biase GESTIONE DEI CONFLITTI NEI GRUPPI DI LAVORO a cura di Adriana Biase PREMESSA "Il conflitto è componente integrante della vita umana, si trova dentro di noi e intorno a noi." Sun Tzu IL CONFLITTO E NEGATIVO

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE IN STORIA CITTADINANZA CLASSE PRIMA Competenze Abilita Conoscenze CONOSCENZA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI

Dettagli

PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) IL SE' E L'ALTRO, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: TRE ANNI: Impara a riconosce l ambiente che lo circonda;

PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) IL SE' E L'ALTRO, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: TRE ANNI: Impara a riconosce l ambiente che lo circonda; TITOLO UDA: INSIEME AD ELMER SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA Da casa mia alla Giungla (Ottobre-Novembre) SPECIFICAZIONE DELLE FASI PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) FASI ATTIVITA TRAGUARDI DELLO SVILUPPO

Dettagli

LA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi

LA COMUNICAZIONE. Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi LA COMUNICAZIONE Una riflessione teorico-pratica sulle caratteristiche e le logiche dei processi comunicativi Il termine comunicazione deriva dal verbo comunicare che nel suo significato originale vuol

Dettagli

Teoria trasformativa: i fondamenti

Teoria trasformativa: i fondamenti Teoria trasformativa: i fondamenti Teoria trasformativa: i fondamenti L importanza del contesto sociale nell apprendimento trasformativo L interpretazione come costruzione del significato di un esperienza

Dettagli

L OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE I FOCUS GROUP

L OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE I FOCUS GROUP 23 Febbraio 2012, Sede Comunità Montana del Brenta L OSSERVATORIO GUARDA, DISCUTE, PROPONE I FOCUS GROUP partecipa@osservatorio-canaledibrenta.it RICORDIAMO LE FINALITA DELL OSSERVATORIO Superare gli stereotipi

Dettagli

I.I.S. MARCELLO MALPIGHI INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

I.I.S. MARCELLO MALPIGHI INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI I.I.S. MARCELLO MALPIGHI INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE DI TECNICHE DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE DOCENTE: NUNZIATINA SANFILIPPO CLASSE: III B A.S. 2018/2019 di cittadinanza

Dettagli

IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO. a.s. 2017/ 2018

IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO. a.s. 2017/ 2018 IC BALOTTA BARCELLONA POZZO DI GOTTO UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA RICERCA DELLA FELICITA IN UN CLIC Un sorriso arricchisce chi lo riceve e non impoverisce chi lo dà. a.s. 2017/ 2018 UDA UNITA DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Italiano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3

Italiano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3 Italiano Lingua Uno Curricolare Lower School Y3 Obiettivo generale: IO NEL MONDO L alunno conosce a fondo l ambiente in cui vive e, narrandolo, è in grado di portare il proprio mondo emotivo dentro l esperienza

Dettagli

PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) IL SE' E L'ALTRO, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: TRE ANNI: Conosce l ambiente culturale e le sue tradizioni

PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) IL SE' E L'ALTRO, COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE: TRE ANNI: Conosce l ambiente culturale e le sue tradizioni PIANO DI LAVORO (MICROPROGETTAZIONE) TITOLO UDA: A SPASSO NEL TEMPO CON POKONASO LA TRIBU DEI NASASTRI (OTTOBRE) PONZAMUT (NOVEMBRE) SPECIFICAZIONE DELLE FASI FASI ATTIVITA TRAGUARDI DELLO SVILUPPO DELLE

Dettagli

CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 CLASSE 5 CLASS E 1. Interagire in una conversazion e e rispettare i turni di intervento

CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3 CLASSE 4 CLASSE 5 CLASS E 1. Interagire in una conversazion e e rispettare i turni di intervento ARGOMEN TI ASCOLTAR E E PARLARE ULTIMO ANNO INFANZIA E 1 E 2 E 3 E 4 E 5 E 1 E 2 E 3 Interagire in una conversazione e rispettare i turni di. Raccontare oralmente una storia personale Comprendere l argomento

Dettagli

INDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA COMPETENZA. Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA

INDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA COMPETENZA. Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA Programmazione didattico-educativa d Istituto SCUOLA PRIMARIA FILONE N 11 : Competenza sociale e civica INDICATORE: SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITA Inizia ad essere consapevole dei propri diritti e

Dettagli

Dott.ssa Ombretta Franco

Dott.ssa Ombretta Franco Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1

Dettagli

In questa situazione possiamo dire piuttosto di aver udito ma non ascoltato.

In questa situazione possiamo dire piuttosto di aver udito ma non ascoltato. Materiale didattico a cura di Patrizia Belloi Psicopedagogista Formatore e Supervisore in counselling patriziabelloi22@gmail.com cell. 3355741018 ASCOLTO ATTIVO Vi è mai capitato, in alcune occasioni di

Dettagli

Istituto Comprensivo G.Modugno-Galileo Galilei Curricolo Verticale Disciplina Religione Cattolica A.S

Istituto Comprensivo G.Modugno-Galileo Galilei Curricolo Verticale Disciplina Religione Cattolica A.S Istituto Comprensivo G.Modugno-Galileo Galilei Curricolo Verticale Disciplina Religione Cattolica A.S. 2017-2018 FINALITA La Religione Cattolica è parte costitutiva del patrimonio culturale, storico e

Dettagli

Curricolo di Arte e Immagine

Curricolo di Arte e Immagine Allegato 1 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO STATALE ALVARO - MODIGLIANI Via Balla, 27 10137 TORINO Tel. 011/3111745 e-mail: alvaro.modigliani@virgilio.it Via Collino, 4 10137 TORINO Tel. 011/3113029 e-mail:

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUINTA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUINTA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE QUINTA CONTENUTI ABILITA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI LINGUA PER NARRARE Testo fantastico fiaba favola mito leggenda racconto di fantasia racconto di

Dettagli

Imparare a imparare. Competenze digitali AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE - CLASSE TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Imparare a imparare. Competenze digitali AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE - CLASSE TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DESCRITTORI DEI LIVELLI * (ai sensi Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente

Dettagli

Sezioni associate Manlio R. Doria di Torella Dei L. L. De Simone Di Guardia Lombardi A. Moro di Morra De Sanctis V. M. Santoli di Rocca San Felice

Sezioni associate Manlio R. Doria di Torella Dei L. L. De Simone Di Guardia Lombardi A. Moro di Morra De Sanctis V. M. Santoli di Rocca San Felice ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CRISCUOLI SANT ANGELO DEI LOMBARDI (AV) Via S. Ianni 83054 Sant Angelo Dei Lombardi (AV) Tel. 082723108 Fax 0827215089 C.F. 91010410644 Sezioni associate Manlio R. Doria di

Dettagli

L ENERGIA PRENDE FORMA

L ENERGIA PRENDE FORMA L ENERGIA PRENDE FORMA S o t t o t i t o l o p e r l e c l a s s i IV A e B a.s. 2014-2015 D A L B U I O A L L A L U C E 1915 una luce nuova nella nostra città. O G G I I E R I P R E M E S S A Il progetto

Dettagli

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI

LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco TUTTO L ANNO. Bambini anni TEMPI DESTINATARI TITOLO UDA LA BELLEZZA IN TUTTE LE FORME: L ARTE delle forme e dei segni, l arte in gioco COMPITO IN SITUAZIONE Accompagnare i bambini nel loro cammino evolutivo alla scoperta del corpo, delle forme, spazio

Dettagli

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento

Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri. ABILITÀ Obiettivi di apprendimento Scuola statale italiana di Madrid Anno scolastico 2016/17 LINGUA ITALIANA Classe 2C Insegnante: Cristina Contri NUCLEI FONDANTI ASCOLTO E PARLATO COMPETENZE Ascoltare e comprendere messaggi in contesti

Dettagli

ITALIANO. CONOSCENZE (i saperi)

ITALIANO. CONOSCENZE (i saperi) Classe quarta ITALIANO NUCLEI ESSENZIALI ASCOLTO Strategie d ascolto Traguardi di SVILUPPO di COMPETENZA Comprende testi orali diretti o trasmessi cogliendone il senso, le informazioni principali e lo

Dettagli