Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa
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- Ottaviano Orlando
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1 Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e
2 Abilità relazionali Autoconsapevolezza (setting interiore) Empatia (cognitiva e emotiva) Ascolto attivo (comunicazione verbale,non verbale, paraverbale)
3 Autoconsapevolezza Autoconsapevolezza del proprio schema di riferimento culturale, delle proprie motivazioni, del proprio sistema di valori e pregiudizi, delle proprie emozioni nel qui e ora, delle personali mappe concettuali. Autoconsapevolezza del contesto che è sullo sfondo per ogni persona che entra nella relazione.
4 Un buon esercizio è soffermarsi su. IO sono consapevole di....
5 persone con cui Cosa mi accade quando incontro In realtà questi tre cerchi, non sono così separati. Si possono accendere vari colori nel corso di una situazione relazionale entro in conflitto persone che mi mettono in difficoltà persone che sono in difficoltà,che hanno bisogno di aiuto Raffaele Arigliani 2006
6 Empatia Una competenza utile per stabilire una relazione significativa caratterizzata da una reciproca collaborazione e fiducia Saper entrare nello schema di riferimento dell altro, nel mondo dell altro come se fosse il proprio per poter capire le sue richieste e i suoi bisogni
7 Empatia Abilità di seguire afferrare comprendere il più pienamente possibile l esperienza soggettiva della persona, ponendosi dal suo stesso punto di vista
8 L empatia La capacità di vedere il mondo con gli occhi dell altro, e avere informazioni dal suo punto di vista Sia da un punto di vista razionale che emotivo Non solo ciò che pensa ma anche ciò che prova (vissuti, emozioni, significati) Empatia cognitiva e emotiva
9 Empatia Entrare nel mondo dell altro, nei suoi pensieri, nei suoi valori, nei suoi significati, anche se sono diversi dai nostri Mettersi nei panni dell altro, vivere per un po come se fossi veramente lui/lei Comprendere e COMUNICARE la comprensione del punto di vista dell altro
10 Interpretazione Empatia Tu sei Io sono Interpretazione Empatia A partire dal nostro schema di riferimento Io dico all altro A partire dallo schema di riferimento dell altro Ascolto empatico:lui/lei dice a me
11 L ascolto attivo è un abilità comunicativa che si basa sull empatia e sull accettazione. Si basa sulla creazione di un rapporto positivo e di un clima non giudicante.
12 Ascolto attivo empatico Ci si mette in condizione di "ascolto efficace" provando a mettersi "nei panni dell' altro", cercando di entrare nel punto di vista del nostro interlocutore e comunque condividendo, per quello che è umanamente possibile, le sensazioni che manifesta. Attenzione da questa modalità è escluso il giudizio, ma anche il consiglio e la tensione del "dover darsi da fare" per risolvere il problema.
13 Ascolto dei contenuti Ascolto delle tonalità ascolto/osservazione degli sguardi Ascolto/Osservazione delle gestualità
14 Metodologia Trasmettere all altro ciò che si è ascoltato
15 Rispecchiamento empatico Tecnica di base dell ascolto attivo Riformulazione Delucidazione Abilità nel porre le domande Messaggi in prima persona
16 Riformulazione Intervento dell operatore che consiste nel ridire con altre parole e in maniera più concisa e chiara ciò che l altro ha appena detto In tal modo l operatore può ottenere l accordo da parte della persona
17 Riformulazione Si può approfittare del momento in cui la persona è alla fine di un periodo per intervenire e riprendere ciò che è stato appena comunicato Mi sta dicendo che. Lei vuol dire che. In altre parole.. A suo avviso perciò.. Così, secondo lei.
18 Riformulazione Riformulazione eco l operatore ripete le ultime parole appena dette dalla persona Riformulazione riassunto l operatore ripete ciò che ritiene sia essenziale nella comunicazione fatta dalla persona
19 Risultati della riformulazione L operatore è sicuro di non introdurre nulla di estraneo, di interpretativo nella comunicazione che ha appena ascoltato La persona è sicura se si riconosce nella riformulazione di essere stata ascoltata e compresa e così è portata a esprimersi ulteriormente e a collaborare L operatore ha la prova di aver ascoltato e compreso ciò che gli è stato comunicato
20 Delucidazione Agevola l autocomprensione Sottolinea anche i sentimenti che accompagnano il contenuto Serve a compiere un ulteriore riflessione per una modifica graduale del campo percettivo. Si coglie dal non verbale oltre che dal verbale
21 Capacità di indagine Può essere utile nel porre le domande chiave fare riferimento a quanto già colto nella fase dell ascolto attivo Ciò è determinante per rafforzare il rapporto di collaborazione e di fiducia
22 Capacità d Indagine Saper porre domande. Scegliere la tipologia più adeguata in base alla fasi del colloquio Domande aperte-chiuse-ipotetiche
23 Capacità d Indagine Saper porre le domande Domande aperte: lasciano ampia possibilità di risposta, tendono ad ampliare a approfondire la relazione, stimolano l esposizione di opinioni e pensieri (come, cosa vorrebbe, potrebbe, può approfondire, cosa ne pensa) Domande chiuse sono circoscritte e specifiche, costringono ad una sola risposta specifica, spesso forzano una risposta, restringono e rendono più mirata la comunicazione, richiedono solo fatti oggettivi e a volte possono sembrare limitative e ostacolanti (quando?, dove?, chi?)
24 Messaggi in prima persona Io penso che.. Secondo me
25 Verbali: interruzioni, tante parole Visive: troppa luce, poca luce Persone: movimenti eccessivi Sguardo: eccessivo/sfuggente Mentali: problemi personali che dovrebbero essere silenziati
26 Uditive: rumori, voce alta, voce bassa Olfattive: odori vari Spaziali: vicinanza, distanza Preconcetti:interpretazioni Conclusione affrettata
27 "Non c'è niente di più profondo di ciò che appare in superficie" G. W. F. Hegel
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