RSA Provincia di Milano Rifiuti La normativa affida la gestione dei rifiuti urbani ai Comuni mentre alla Provincia spettano, oltre ai compiti di controllo, anche quelli di programmazione e di coordinamento che si esplicano attraverso la stesura e aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR), alla luce dei dati raccolti dall Osservatorio Provinciale Rifiuti. Una corretta gestione dei rifiuti si basa anzitutto sulla prevenzione e, in accordo alle indicazioni della Commissione Europea, segue una scala di priorità così articolata: Fig. 1: il ciclo dei rifiuti Fig. 2: produzione totale annua di rifiuti urbani e numero di abitanti della Provincia di Milano 1. riduzione all origine di quantità e pericolosità dei rifiuti, a partire dalla riprogettazione e dall ecodesign delle merci sulla base dell analisi del loro ciclo di vita 2. recupero di materia, attraverso la raccolta differenziata, a scala domestica e aziendale, e/o la selezione meccanica o chimico-fisica dei componenti organici, cellulosici, vetrosi, polimerici, metallici, nonché di inerti da demolizione, olii usati, elettrodomestici e materiali elettronici ed elettrici dismessi, auto a fine vita 3. recupero di energia, attraverso la combustione, possibilmente in schemi di cogenerazione termica e elettrica, della frazione residuale secca ad alto potere calorifero (oltre 3500 Kcal/Kg), il più possibile depurata, a monte, da componenti umide e/o pericolose 4. messa in sicurezza a lungo termine delle frazioni residuanti dalle fasi precedenti, con tendenziale marginalizzazione a ruolo residuale dell interramento controllato 50
pressione Rifiuti Fig.1 organico e verde compostaggio compost di qualità raccolta differenziata carta, vetro, alluminio, plastica filiera del riciclo urbani pericolosi RSU secco/cd recupero indifferenziato selezione compostaggio compost grigio termovalorizzazione scarti discarica I rifiuti urbani La produzione dei rifiuti solidi urbani è collegata allo sviluppo economico e alle dinamiche demografiche: nella provincia di Milano si registra un calo nel 2003, anche a fronte di un aumento della popolazione, alla luce della crisi economica e del calo dei consumi. La produzione totale si attesta su 1.891.860 t/anno. La produzione pro-capite è in media di circa 500 kg nel 2003, ma vi sono forti differenze tra i vari Comuni: il picco si registra ad Assago con quasi 750 kg, mentre il valore minore riguarda il Comune di Correzzana, con poco più di 300 kg di RSU prodotti. La produzione pro-capite di rifiuti è riportata per ogni comune in figura 3. Rifiuti solidi urbani (RSU) Rifiuti domestici, quelli provenienti dalla pulizia delle strade e i rifiuti verdi provenienti da giardini e parchi. Raccolta differenziata (RD) Processo di separazione del rifiuto all origine, a scala domestica, per recuperare ad uso industriale ed agricolo le diverse frazioni merceologiche (vetro, organico, verde, carta, plastica, ecc.). Fig.2 t/anno popolazione RSU abitanti Termovalorizzazione Processo di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia elettrica e/o termica. 1.950.000 1.900.000 3.780.000 3.760.000 3.740.000 Rifiuti speciali Rifiuti provenienti da attività industriali, artigianali, agricole, commerciali, di servizio, sanitarie e di demolizione. 1.850.000 1.800.000 3.720.000 3.700.000 3.680.000 Bioessiccazione Processo di trattamento dei rifiuti che consente di farne evaporare l umidità. 1.750.000 1999 2000 2001 2002 2003 3.660.000 51
pressione Fig.3 306-387 kg/ab anno 387-444 kg/ab anno 444-507 kg/ab anno 507-628 kg/ab anno 628-749 kg/ab anno I rifiuti speciali La produzione di rifiuti speciali in provincia ha registrato nel triennio 2001-2003 una diminuzione del 5%, attestandosi su un valore di 3.081.688 t/anno. Si è contemporaneamente evidenziato un aumento del 3% della frazione di rifiti speciali pericolosi, pari a 370.029 t/anno, in linea con il trend in crescita degli anni precedenti. Fig.4 migliaia t/anno pericolosi totale 3250 3200 3150 3100 450 400 350 300 250 200 1999 2000 2001 2002 2003 Fig. 3: produzione di rifiuti urbani pro-capite per ciascun comune Fig. 4: produzione totale annua di rifiuti speciali nella provincia di Milano Fig. 5: percentuale di raccolta differenziata nella provincia di Milano Fig. 6: quantità annua pro-capite di rifiuti raccolti in modo differenziato per ciascun comune della provincia di Milano La raccolta differenziata I Comuni della provincia di Milano sono all avanguardia nel campo della raccolta differenziata: nel 2003 la percentuale si è attestata sul 40%, ben oltre gli obiettivi del Decreto Ronchi, (35%), e la media nazionale attestata sul 21,5%. Sul territorio si evidenziano discrepanze fra i risultati dei vari Comuni: le percentuali oscillano tra il 20% circa di Abbiategrasso e Basiglio e il 73% del Comune di Bellusco. In generale 173 Comuni sui 189 della provincia di Milano hanno già superato l obiettivo del 35% del Decreto Ronchi. 52
risposta Rifiuti Fig.5 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0 Obiettivo D.Lgs 22/97 per il 2003: 35% 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 Compostaggio Trattamento delle componenti organiche del rifiuto al fine di accelerarne la decomposizione. Compost Materiale derivante dal compostaggio; può essere utilizzato come fertilizzante e ammendante dei terreni agricoli. Fig.6 91-181 kg/ab anno 182-224 kg/ab anno 225-257 kg/ab anno 258-296 kg/ab anno 297-371 kg/ab anno I sistemi di smaltimento In provincia di Milano sono presenti diverse tipologie di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti: vi sono 4 termovalorizzatori, nei Comuni di Desio, Milano, Sesto San Giovanni e Trezzo d Adda, che hanno una potenzialità autorizzata di 770.000 t/anno; vi sono poi 15 discariche per inerti. La frazione organica dei rifiuti urbani (FORSU) viene inviata all unico impianto di compostaggio in provincia di Milano, mentre ve ne sono 16 per il compostaggio del verde. Gli impianti per il trattamento dei rifiuti (separazione e/o bioessiccazione) sono 3 situati nei Comuni di Milano, Mediglia e Lacchiarella. 53
risposta Sottotematica Indicatore Valore provinciale Produzione dei rifiuti Raccolta dei rifiuti Smaltimento dei rifiuti Unità di misura Classificatore P/S/R Produzione di rifiuti urbani 1.891.860 t/anno P Produzione pro capite di rifiuti urbani 496,53 Kg/(abitante/anno) P Percentuale di rifiuti urbani pericolosi 0,21 % P sul totale dei rifiuti urbani Produzione di rifiuti speciali 3.081.688 t/anno P Percentuale di rifiuti speciali sul totale 29,6 % P di rifiuti speciali prodotti in Lombardia Percentuale di rifiuti speciali sul totale 5,5 % P di rifiuti speciali prodotti in Italia Quantità di rifiuti speciali pericolosi 370.029 t/anno P prodotti Produzione di rifiuti speciali per 4,87 t/(anno/addetto) P addetto Produzione di rifiuti speciali pericolosi 0,75 t/(anno/addetto) P per addetto Percentuale di rifiuti speciali pericolosi sul totale degli speciali 11 % P Quantità pro capite di materiale 201,16 Kg/(abitante/anno) R raccolto con raccolta differenziata Quantità raccolta differenziata 765.102,754 t R Percentuale di raccolta differenziata 40,51 % R Percentuale di RD di vetro su RD totale 5,06 % R Percentuale di RD di carta e cartone su 25 % R RD totale Percentuale di RD di verde e organico 37 % R su RD totale Percentuale di RD di plastica su RD 4 % R totale Percentuale di RD di batterie, pile e 0,09 % R farmaci su RD totale % R Numero di discariche per rifiuti urbani 0 - R Numero di discariche per inerti 15 - R Numero di termovalorizzatori 4 - R Potenzialità autorizzata 770.000 t/anno R (termovalorizzatori) Numero di impianti di compostaggio 16 - R del verde Numero di impianti di tritovagliatura, 3 - R biostabilizzazione e bioessicazione Potenzialità autorizzata (impianti di 1.893 t/g R tritovagliatura, biostabilizzazione e bioessicazione) Numero di impianti di compostaggio 1 - R (FORSU) 54
Verso una maggiore sostenibilità... La Provincia di Milano opera attraverso un piano strategico per la politica dei rifiuti, con gli obiettivi di riduzione della produzione, di miglioramento quali-quantitativo della raccolta differenziata e di realizzazione di un parco impiantistico con standard tecnologici innovativi, finalizzato all attuazione di un sistema di gestione efficace, efficiente ed economico, in coerenza con la normativa regionale. 55