Il Counselling nella fase avanzata di malattia Lucia Cadorin CRO Aviano,, Pordenone
Spunti di riflessione 20 novembre 2004 Lucia Cadorin 2
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 3 La partenza è nel Codice Deontologico L infermiere assiste la persona fino al termine della vita, creando tutte quelle condizioni che sono necessarie al benessere fisico, psicologico, relazionale, sociale, spirituale. Dal punto di vista della norma positiva.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 4 Cure Palliative (O. M. S. 1990) La cura (care) globale, attiva, di quei pazienti la cui malattia non sia responsiva ai trattamenti. E E fondamentale l approccio l e il controllo del dolore, degli altri sintomi e delle problematiche psicologiche, sociali e spirituali. L obiettivo L delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita per i pazienti e per le loro famiglie.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 5 Fase avanzata di Malattia: Condizione limite dell esperienza esperienza umana. Universo cognitivo è improntato sulla sofferenza e limitazione fisica. Restrizione di volontà e libertà.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 6 Fase avanzata di Malattia: Necessità di interventi per la soddisfazione dei bisogni immediati La vita perde e/o cambia significato. Cambia il senso del tempo.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 7 Considerazioni esistenziali Il confronto con la realtà della propria morte offre all uomo un senso più profondo della vita e la possibilità un esistenza autentica e consapevole di sé.. (Heidegger( e Jaspers). di
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 8 L esperienza Una parte di pazienti affermano che la malattia porta a dei cambiamenti: avere qualcosa di valore da insegnare agli altri, credere di più nei propri diritti personali, apprezzare maggiormente la bellezza della natura e di avere momenti di profonda serenità.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 9 La malattia in fase avanzata La distinzione tra stadi avanzati di malattia e fase terminale è sfumata e talvolta i termini vengono considerati sinonimi.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 10 La malattia in fase avanzata Paziente in Fase terminale: un paziente affetto da una malattia evolutiva irreversibile, di cui la morte è diretta conseguenza, nel suo ultimo periodo di vita, quando le cure specifiche non trovano più indicazione o quando il paziente stesso, consapevole della sua situazione, lo richiede.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 11 L intervallo del vivere - morire Crisi Acuta Fase Cronica Fase Terminale (Weissman) In queste tre fasi cliniche emergono i meccanismi di difesa: E. Kublen Ross, Parkes o altri autori.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 12 Fasi di adattamento secondo Elisabeth Kuler - Ross 1. Negazione (shock) 2. Rabbia Patteggiamento 3. Patteggiamento 4. Depressione preparatoria 5. Accettazione
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 13 Crisi Acuta Stress elevato, shock che provoca ansia. Risposte emotive da parte del malato. Crisi diversa nelle diverse fasi del ciclo della vita. Dinamiche della sopravvivenza, dell orientamento e dell identit identità.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 14 Reazioni degli operatori Distacco esagerato. Commozione esagerata.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 15 Fase Cronica: quali paure? Paura dell ignoto. Paura della solitudine. Paura della perdita delle relazioni significative. Paura della perdita o trasformazioni del corpo.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 16 Fase Cronica: quali paure? Paura per la perdita di identità. Paura della perdita del controllo di sés (perdita coscienza). Paura della dipendenza. Paura del dolore e della sofferenza.
L operatore non può sbaragliare o rispondere a tutte le paure cercare di aiutarlo ad esprimerle, fronteggiarle, man mano che si presentano, aiutarlo a stare in queste paure e ad entrare in contatto con queste sue emozioni.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 18 Fase Terminale Sintomi fisici. Atteggiamento di resa, ritiro in se stesso. Involuzione depressiva o depressione anticipatoria. Quale speranza?
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 19 Le abilità del paziente nell affrontare la crisi dipendono da: Malattia Il livello precedente di adattamento Il significato di minaccia I fattori culturali e religiosi Il grado di supporto sociale Le potenzialità del paziente per una riabilitazione psicologica Le caratteristiche di personalità Lo stile di Coping
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 20 Stili di Coping Modalità di far fronte ad eventi stressanti Fase valutativa: significati attribuiti alla malattia. Secondo Lipowski ci sono otto possibili significati: sfida, nemico, punizione, debolezza, sollievo, strategia, perdita, valore.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 21 Stili di Coping Fase esecutiva: centrata sui comportamenti. Weisman individua nei pazienti oncologici ben 15 differenti Stili di Coping
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 22 Stili di Coping Ricercare una informazione maggiore (razionalizzazione). Cercare di condividere e parlare con altri delle proprie preoccupazioni (condividere). Sottovalutare la gravità della diagnosi (minimizzare). Cercare di non pensarci (repressione).
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 23 Stili di Coping Confrontarsi con il problema. Valutare eventuali alternative (riflessione razionale). Cercare di ridurre la tensione, ad esempio bevendo o con eccessi alimentari (riduzione della tensione)
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 24 Stili di coping Impegnarsi in altre attività per distrarsi (spostamento). Accettare la diagnosi, ma trovarne aspetti favorevoli (ridefinizione( ridefinizione). Fare qualunque cosa (acting( acting-aut). Subire passivamente l inevitabile l (fatalismo)
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 25 Stili di Coping Ritirarsi dalle situazioni sociali ed isolarsi (riduzione degli stimoli). Prendersela con qualcuno o con qualcosa (proiettare). Seguire le indicazioni di una persona cui potersi affidare (compliance( compliance) Prendersela con se stresso (Internalizzare).
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 26 Malattia famigliare L impatto della malattia sulla famiglia Perdita del ruolo del paziente: da soggetto indipendente a soggetto dipendente. Assunzione da parte dei famigliari di una posizione di responsabilità,, nei confronti della persona malata. Impiego di energie emotive e concrete della famiglia per far fronte alla nuova realtà.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 27 Malattia Famigliare La creazione di nuove e spesso difficili relazioni tra la famiglia e le istituzioni sanitarie con conseguente dipendenza dalle stesse. Le repentine modifiche delle priorità della famiglia.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 28 Malattia Famigliare Le modifiche dei propri ritmi nella vita quotidiana e nell attivit attività lavorativa. Le possibili difficoltà economiche.
Il processo di adattamento familiare alla malattia cancro sembra presentarsi in fase parallele o complementari a quelle del paziente
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 30 Il Processo di reazione dei famigliari Fase di shock della famiglia. Negazione rifiuto, disperazione con sentimenti di ineluttabilità,, separazione e perdita. Fase rielaborativa: : meccanismi di difesa. Fase di accettazione: difficoltà affrontate e superate Fase del lutto.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 31 Le direzioni dell assistenza L assistenza può assumere due direzioni: 1. Soddisfare i bisogni del malato. 2. Prendersi in carico della persona e dell esperienza esperienza di malattia.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 32 Prendersi carico dell esperienza esperienza Prendere contatto e stare in relazione con le emozioni ed i vissuti della persona, questo crea condivisione e quindi non solitudine. Questo stare in relazione rende omaggio e sancisce l importanza l del momento che il malato sta vivendo.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 33 Prendersi carico dell esperienza esperienza La presa in carico passa attraverso l intenzione di comprensione dell altro, di accompagnamento e di valorizzazione della sua esperienza.
Cosa influenza l adattamento l alla 20 novembre 2004 Lucia Cadorin 34 malattia (Carey) Il livello di disagio fisico (dolore in particolare). Esperienze precedentemente avute con persone in fase avanzata di malattia. L orientamento religioso
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 35 Fattori importanti: Livello moderato di disagio fisico. Parlare apertamente delle possibili conseguenze della propria malattia. Vicinanza passata con persone che hanno vissuto in modo sereno la fase terminale. Consapevolezza di aver vissuto pienamente.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 36 Fattori importanti: Presenza di una relazione affettiva importante e di supporto con il proprio partner. Vicinanza di amici e figli. La speranza di una vita dopo la morte. Buona relazione con i curanti.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 37 I Bisogni del malato (Gruppo canadese di Singer) Lenire le sofferenze fisiche Desiderio di non prolungare eccessivamente l agonia Mantenere, per quanto possibile lucidità e controllo Non opprimere i famigliari con preoccupazioni eccessive Discutere della malattia con familiari e curanti
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 38 I Bisogni del malato (Gruppo genovese) Il bisogno di non soffrire Il bisogno di non essere lasciati soli Il bisogno di essere ascoltati Il bisogno di informazione e comunicazione
Il Counselling Per l infermierel
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 40 Il Counselling 1. Atteggiamenti 2. Abilità Strategie 3. Strategie 4. Competenze
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 41 Atteggiamenti Empatia e comprensione (l empatia serve al paziente, all operatore ed alla relazione) Considerazione positiva e benevolenza (l accettazione permette lo sviluppo e la trasformazione) Autenticità e trasparenza (conquistare la fiducia)
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 42 Atteggiamenti Presenza al qui e ora (attualità, consapevolezza e responsabilità). Contatto psicologico e relazionale IO TU: abitare la distanza o stare nella relazione.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 43 Abilità di counselling (counselling skills) Ascoltare: : l abilitl abilità più importante. (ascoltare silenziosamente, invitando e facilitando l esplorazione, l partecipando). Fare domande: : esplorative, limitative, confrontative,, maieutiche. Interpretare: : dare un nome, connettere causa-effetto, ipotizzare.
Abilità di counselling 20 novembre 2004 Lucia Cadorin 44 (counselling skills) Dare informazioni: : permette di allargare l orizzonte del paziente. Confrontare: : evidenziare le contraddizioni, discrepanze, distorsioni e giochi, esplicitare le conseguenze, parlare di sé, s, dare un feedback. Guidare: : prendere per mano il paziente ed accompagnarlo nei passi che sono utili al suo processo.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 45 Strategie Fasi del processo di aiuto indipendenti Le strategie sono molto legate al modello di riferimento (modello umanistico,filosofico o transpersonale ecc). all approccio: approccio: iniziare il processo, centrare il problema,elaborare il problema, mobilitare le risorse e agire una soluzione.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 46 Competenze Professionali Competenze di gestione del setting. Competenze di facilitazione. Competenze di analisi (diagnosi). Competenze di progettazione.
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 47 Competenze professionali Competenze di educazione, formazione ed addestramento. Competenze di motivazione e attivazione. Competenze di monitoraggio. Tali competenze, assieme al Codice Deontologico e allo specifico programma di studi, vanno a definire il profilo professionale del Counsellor.
Come raggiungere tutto questo?
20 novembre 2004 Lucia Cadorin 49 Processo di apprendimento Incompetente/ consapevole Competente/ consapevole Competente/ Inconsapevole. Incompetente/ inconsapevole
GRAZIE 20 novembre 2004 Lucia Cadorin 50