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D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Art. 27 riservarre solo ad un professionista abilitato la proposzione di un impugnazione caratterizzata da rilevanti profili e aspetti tecnici. SEZ. II LE DOMANDE E LE RISPOSTE Sommario 1. È autonomamente impugnabile il provvedimento con cui si opera la proroga del termine del sequestro? 2. Il provvedimento di sequestro è impugnabile con l istanza di riesame? 3. È ammissibile ricorso per saltum avverso la decisione di primo grado? 4. Può il terzo interessato ricorrere personalmente per cassazione? 5. Può il proposto impugnare su tema che afferisca la posizione formale del terzo? 6. È tenuto il giudice dell appello a prendere in considerazione temi non dedotti nei motivi di impugnazione? 7. Può un giudice sospeso dalle funzioni giurisdizionali redigere e depositare la motivazione di un provvedimento applicativo di misura patrimoniale? 8. Quando si può configurare il vizio di motivazione che autorizza il ricorso per cassazione? 9. In che termini è possibile la procedura di correzione dell errore materiale? 10. A quali condizioni è possibile integrazione inaudita altera parte del provvedimento di confisca? 1. È autonomamente impugnabile il provvedimento con cui si opera la proroga del termine del sequestro? Si esclude dai più l autonoma impugnabilità, alla luce del principio di tassatività delle impugnazioni. Del contenuto di quel provvedimento la parte può dolersi impugnando la decisione che definisce il giudizio di primo grado. 2. Il provvedimento di sequestro è impugnabile con l istanza di riesame? Nonostante i possibili vizi da cui il provvedimento di sequestro può essere affetto non è impugnabile con l istanza di riesame. Ciò in considerazione del carattere provvisorio del titolo e della mancata previsione dell impugnativa specifica (P.V. MOLINARI, Le misure di prevenzione, op. cit., 652 ess.) con l istanza di riesame. 3. È ammissibile ricorso per saltum avverso la decisione di primo grado? La Suprema Corte di cassazione esclude il cd. ricorso per saltum (Cass., Sez. VI, ordinanza 02 luglio 2004, n. 33161 Cc. (dep. 2 agosto 2004) Rv. 229765), applicandosi la disciplina speciale prevenzionistica che prevale su quella del codice di rito. 4. Può il terzo interessato ricorrere personalmente per cassazione? La giurisprudenza di legittimità aveva già, in generale affermato, che il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto della richiesta, presentata da persona diversa dall imputato o dall indagato, di restituzione delle cose sequestrate dovesse essere proposto, a pena di inammissibilità, dal difensore iscritto nell albo speciale della Corte di cassazione e munito di procura speciale (Sez. V, 9 aprile 2010 sentenza n. 21314 Cc. (dep. 4 giugno 2010) Rv. 247440). Si era, tuttavia, osservato che (Sez. III, 16 dicembre 2010, sentenza n. 11966) Cc. (dep. 24 marzo 2011) Rv. 249766, sia pur in materia di procedura di riesame che la richiesta proposta dal difensore del terzo interessato alla restituzione del bene in sequestro, ove fosse rilevato il difetto di procura, non potesse essere dichiarata inammissibile. V era obbligo per il giudice, in tal caso, di assegnare alla parte un termine perentorio per munirsi di una valida procura. Questo orientamento non è stato condiviso A. CAIRO 751

Art. 27 PARTE SECONDA LA PREVENZIONE PATRIMONIALE dalla Suprema Corte in materia di misure di prevenzione. La Cassazione ha, invero, affermato che (Sez. VI, 23 ottobre 2012 sentenza n. 7510 Cc. (dep. 15 febbraio 2013) in tema di procedimento di prevenzione, è inammissibile il ricorso per cassazione presentato personalmente dal terzo interessato avverso il decreto che dispone la misura patrimoniale della confisca, avendo costui, in quanto portatore di interessi civilistici, un onere di patrocinio, che é soddisfatto solo attraverso il conferimento di procura alle liti al difensore. 5. Può il proposto impugnare su tema che afferisca la posizione formale del terzo? La giurisprudenza ammette il proposto all impugnazione nel concorso di determinate condizioni. In particolare si afferma che nel procedimento di prevenzione, il proposto è legittimato ad impugnare il provvedimento di confisca di beni formalmente intestati a terzi solo se esplicita le specifiche ragioni che lo giustificano a contraddire in luogo dei titolari formali dei beni, ad esempio deducendo un sovraccarico di acquisizioni a lui riferite, idoneo ad incidere sulla valutazione della proporzione tra la sua capacità patrimoniale e le utilità acquisite (Cass., Sez. VI, 27 giugno 2013, sentenza n. 35240 Cc. (dep. 21 agosto 2013) Rv. 256265). Si è, tra l altro, ritenuto (Cass., Sez. V, 21 ottobre 2010 ordinanza n. 6208 Cc. (dep. 18 febbraio 2011) Rv. 249499) inammissibile, per difetto di interesse, il ricorso per cassazione proposto dal sorvegliato speciale - avverso il decreto di confisca di un bene immobile ritenuto fittiziamente intestato a terzi - in quanto, in quel caso, la legittimazione ad impugnare spettava al terzo apparente intestatario (nella specie il coniuge). 6. È tenuto il giudice dell appello a prendere in considerazione temi non dedotti nei motivi di impugnazione? La Suprema Corte recentemente ha affermato che nell ambito del procedimento di prevenzione, essendo la confisca una misura di sicurezza patrimoniale di natura amministrativa alla quale non si applica il regime proprio delle impugnazioni, il giudice di appello è tenuto a prendere in esame le istanze formulate in ordine alla illegittima applicazione della stessa anche se la relativa doglianza non sia stata dedotta nei motivi di gravame e la Corte di cassazione deve prendere in esame tale doglianza formulata con motivo di ricorso anche se la stessa non ha formato oggetto di impugnazione avverso la sentenza di primo grado. (Cass., Sez. I, 9 novembre 2012 sentenza n. 12003 Cc. (dep. 14 marzo 2013) Rv. 255184). Tra i precedenti, sia pur su tema relativo a misura di sicurezza, in senso conforme: Cass. n. 13710/1977, Rv 137213). 7. Può un giudice sospeso dalle funzioni giurisdizionali redigere e depositare la motivazione di un provvedimento applicativo di misura patrimoniale? Parrebbe escluderlo la Corte di cassazione. Recentemente affrontando la questione ha affermato che: deve essere annullato senza rinvio il decreto della Corte d appello, concernente misure di prevenzione patrimoniali, depositato in epoca in cui il Presidente del Collegio - nella specie anche estensore della motivazione - sia sospeso dalle funzioni giurisdizionali, considerato che, nel procedimento in camera di consiglio, il provvedimento giurisdizionale acquista giuridica esistenza soltanto con il deposito che ne segna il momento perfezionativo (Cass., Sez. II, 21 giugno 2012 sentenza n. 30833 Cc. (dep. 27 luglio 2012) Rv. 253532). 8. Quando si può configurare il vizio di motivazione che autorizza il ricorso per cassazione? Già nel vigore della L. 27 dicembre 1956, n. 1423, art. 4, co. 11, recante Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza (e per la pubblica moralità) si affermava in giurisprudenza limitato alla sola violazione di legge il ricorso contro il decreto della Corte d appello 752 A. CAIRO

Sommario Premessa V PARTE PRIMA LA PREVENZIONE PERSONALE D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Art. 1 Soggetti destinatari 3 Art. 4 Soggetti destinatari 3 Art. 2 Foglio di via obbligatorio 128 Art. 3 Avviso orale 128 Art. 5 Titolarità della proposta. Competenza 156 Art. 29 Indipendenza dall esercizio dell azione penale 157 Art. 81 Registro delle misure di prevenzione 157 Art. 102 Direzione distrettuale antimafia 157 Art. 103 Direzione nazionale antimafia 158 Art. 104 Attribuzioni del procuratore generale presso la Corte di cassazione in relazione all attività di coordinamento investigativo 159 Art. 105 Applicazione di magistrati del pubblico ministero in casi particolari 159 Art. 106 Applicazione di magistrati in materia di misure di prevenzione 159 Art. 107 Consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata 160 Art. 108 Direzione investigativa antimafia 161 Art. 109 Relazione al Parlamento 162 Art. 6 Tipologia delle misure e loro presupposti 186 Art. 8 Decisione 186 Art. 9 Provvedimenti d urgenza 187 Art. 7 Procedimento applicativo 215 Art. 10 Impugnazioni 263 Art. 11 Esecuzione 283 Art. 12 Autorizzazione ad allontanarsi dal comune di residenza o dimora abituale 293 Art. 13 Rapporti della sorveglianza speciale con le misure di sicurezza e la libertà vigilata 300 Art. 15 Rapporti dell obbligo di soggiorno con la detenzione, le misure di sicurezza e la libertà vigilata 200 Art. 14 Decorrenza e cessazione della sorveglianza speciale 328 LE MISURE DI PREVENZIONE CD. ATIPICHE L espulsione dello straniero pericoloso Decreto Legislativo n. 286/98 Art. 13 Espulsione amministrativa 335 Art. 13 bis Partecipazione dell amministrazione nei procedimenti in camera di consiglio 342 Art. 14 Esecuzione dell espulsione 342 Art. 18 Delle controversie in materia di espulsione dei cittadini di Stati che non sono membri dell Unione europea (D.Lgs. 150/2011) 347 Le misure di prevenzione in ambito sportivo (legge n. 401/89) 380 VII

LE MISURE DI PREVENZIONE IN MATERIA DI STUPEFACENTI D.P.R. n. 309 del 9 ottobre 1990 Art. 75 Condotte integranti illeciti amministrativi 472 Art. 75 bis Provvedimenti a tutela della sicurezza pubblica 474 La misura di prevenzione dell ammonimento nella legge sullo stalking (legge n. 38/2009). 495 Il decreto Minniti e il cd. Daspo urbano (decreto-legge n. 14/2017) 511 PARTE SECONDA LA PREVENZIONE PATRIMONIALE D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Art. 16 Soggetti destinatari 535 Art. 17 Titolarità della proposta 556 Art. 18 Applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali. Morte del proposto 569 Art. 19 Indagini patrimoniali 586 Art. 20 Sequestro 596 Art. 21 Esecuzione del sequestro 634 Art. 22 Provvedimenti d urgenza 661 Art. 23 Procedimento applicativo 664 Art. 24 Confisca 694 Art. 25 Sequestro o confisca per equivalente 721 Art. 26 Intestazione fittizia 728 Art. 27 Comunicazioni e impugnazioni 735 Art. 28 Revocazione della confisca 756 Art. 29 Indipendenza dall esercizio dell azione penale 772 Art. 30 Rapporti con sequestro e confisca disposti in seno a procedimenti penali 777 Art. 31 Cauzione. Garanzie reali 784 Art. 32 Confisca della cauzione 790 Art. 33 L amministrazione giudiziaria dei beni personali 793 Art. 34 L amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche 797 Art. 34 bis Controllo giudiziario delle aziende 808 Art. 34 ter Trattazione prioritaria dei procedimenti di prevenzione patrimoniale 814 Art. 35 Nomina e revoca dell amministratore giudiziario 816 Art. 35.1. Dichiarazione di incompatibilità 818 Art. 35.2. Vigilanza 819 Art. 35 bis Responsabilità nella gestione e controlli della pubblica amministrazione 819 Art. 36 Relazione dell amministratore giudiziario 841 Art. 37 Compiti dell amministratore giudiziario 848 Art. 38 Compiti dell Agenzia 854 Art. 39 Assistenza legale alla procedura 860 Art. 40 Gestione dei beni sequestrati 862 Art. 41 Gestione delle aziende sequestrate 881 Art. 41 bis Strumenti finanziari per la gestione e la valorizzazione delle aziende sequestrate e confiscate. 884 VIII

Art. 41 ter Istituzione dei tavoli provinciali permanenti sulle aziende sequestrate e confiscate, presso le prefetture-uffici territoriali del Governo. 885 Art. 41 quater Supporto delle aziende sequestrate o confiscate 886 Art. 42 Disciplina delle spese, dei compensi e dei rimborsi 916 Art. 43 Rendiconto di gestione 937 Art. 44 Gestione dei beni confiscati 946 Art. 45 Confisca definitiva. Devoluzione allo Stato 950 Art 45 bis Liberazione degli immobili e delle aziende 954 Art. 46 Restituzione per equivalente 955 Art. 47 Procedimento di destinazione 957 Art. 48 Destinazione dei beni e delle somme 957 Art. 49 Regolamento 963 Art. 50 Procedure esecutive dei concessionari di riscossione pubblica 976 Art. 51 Regime fiscale e degli oneri economici 980 Art. 52 Diritti dei terzi 988 Art. 53 Limite della garanzia patrimoniale 1028 Art. 54 Pagamento di crediti prededucibili 1035 Art. 54 bis Pagamento di debiti anteriori al sequestro 1038 Art. 55 Azioni esecutive 1040 Art. 56 Rapporti pendenti 1044 Art. 57 Elenco dei crediti. Fissazione dell udienza di verifica dei crediti 1054 Art. 58 Domanda del creditore 1059 Art. 59 Verifica dei crediti. Composizione dello stato passivo 1071 Art. 60 Liquidazione dei beni 1086 Art. 61 Progetto e piano di pagamento dei crediti 1091 Art. 62 Revocazione 1094 Art. 63 Dichiarazione di fallimento successiva al sequestro 1096 Art. 64 Sequestro successivo alla dichiarazione di fallimento 1097 Art. 65 Rapporti del controllo giudiziario e dell amministrazione giudiziaria con il fallimento 1098 Art. 66 Principi generali 1142 Art. 67 Effetti delle misure di prevenzione 1145 Art. 68 Divieti e decadenze nei confronti dei conviventi 1149 Art. 69 Elenco generale degli enti e delle amministrazioni 1152 Art. 70 Riabilitazione 1154 Art. 81 Registro delle misure di prevenzione 1161 Art. 82 Oggetto 1161 Art. 83 Ambito di applicazione della documentazione antimafia 1162 Art. 84 Definizioni 1163 Art. 85 Soggetti sottoposti alla verifica antimafia 1164 Art. 86 Validita della documentazione antimafia 1165 Art. 87 Competenza al rilascio della comunicazione antimafia 1166 Art. 88 Termini per il rilascio della comunicazione antimafia 1167 Art. 89 Autocertificazione 1168 Art. 89 bis Accertamento di tentativi di infiltrazione mafiosa in esito alla richiesta di comunicazione antimafia 1168 Art. 90 Competenza al rilascio dell informazione antimafia 1169 Art. 91 Informazione antimafia 1169 Art. 92 Termini per il rilascio delle informazioni 1172 Art. 93 Poteri di accesso e accertamento del prefetto 1173 IX

Art. 94 Effetti delle informazioni del prefetto 1174 Art. 95 Disposizioni relative ai contratti pubblici 1175 Art. 110 L Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata 1180 Art. 111 Organi dell Agenzia 1181 Art. 112 Attribuzioni degli organi dell Agenzia 1183 Art. 113 Organizzazione e funzionamento dell Agenzia 1185 Art. 113 bis Disposizioni volte a garantire la funzionalità dell Agenzia 1186 Art. 113 ter Incarichi speciali 1187 Art. 114 Foro esclusivo 1188 Art. 115 Modifiche all articolo 23-bis della legge 13 settembre 1982, n. 646 1201 Art. 116 Disposizioni di coordinamento 1201 Art. 117 Disciplina transitoria 1201 Art. 118 Disposizioni finanziarie 1203 Art. 119 Entrata in vigore 1204 Art. 120 Abrogazioni 1204 APPENDICE NORMATIVA D.P.R. 15 dicembre 2011, n. 233 Regolamento recante la disciplina sui flussi informativi necessari per l esercizio dei compiti attribuiti all Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, nonché delle modalità delle comunicazioni, da effettuarsi per via telematica, tra l Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e l autorità giudiziaria, a norma dell articolo 113, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. 1213 D.P.R. 15 dicembre 2011, n. 234 Regolamento recante la disciplina della contabilità finanziaria ed economico patrimoniale relativa alla gestione dell Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell articolo 113, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. 1216 D.P.R. 15 dicembre 2011, n. 235 Regolamento recante la disciplina sull organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ai sensi dell articolo 113, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. 1236 D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136. 1243 L. 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013). 1317 D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell interno e l organizzazione e il funzionamento dell Agenzia nazionale per l amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. 1324 Indice analitico 1353 X

PARTE PRIMA LA PREVENZIONE PERSONALE