BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014 SIMONE CAPECCHI * Cresce ancora la domanda di credito da parte delle imprese ma si raffredda negli ultimi 2 trimestri. Al contempo, continua a diminuire l importo medio dei finanziamen ti richiesti. La rischiosità creditizia delle PMI italiane, invece, è tornata ad aumentare. Questi in sintesi i dati che emergono dal Barometro CRIF 1 per l e dall Economic Overview di CRIF Rating Agency. Il numero delle domande di finanziamento presentate dalle piccole e medie imprese italiane ha fatto segnare, nel IV trimestre del 2014, un aumento del +0,5% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dato che porta l incremento relativo all intero 2014 ad un +7,4% rispetto all anno precedente. * Direttore Sales & Marketing, CRIF SpA 1 Barometro CRIF sulla domanda di credito da parte delle imprese. Informazioni elaborate sulla base del patrimonio informativo di EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie di cui più di 8 milioni attribuite a utenti business. RIVISTA BANCARIA - MINERVA BANCARIA N. 1 / 2015 105
SIMONE CAPECCHI Andamento della domanda di credito dalle Imprese ponderata sui giorni lavorativi Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Per altro, l analisi di CRIF relativa agli ultimi 12 mesi evidenzia un incremento significativo anche nel confronto con le rilevazioni degli anni precedenti, a conferma del fatto che nel corso di questi difficili anni le imprese non hanno mai smesso di rivolgersi agli Istituti per reperire le risorse necessarie a finanziare gli investimenti o, più frequentemente, per sostenere l attività corrente. DOMANDA DI CREDITO DELLE IMPRESE (numero di richieste) gennaio-dicembre 2014 - a parità di giorni lavorativi DOMANDA DI CREDITO DELLE IMPRESE su anno 2013 su anno 2012 su anno 2011 su anno 2010 su anno 2009 gennaio-dicembre +7,4% +8,9% +10,9% +11,9% +13,6% Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Entrando maggiormente nel dettaglio, il grafico seguente mostra l andamento per trimestre del numero di richieste di finanziamenti distinguendo tra Imprese Individuali e Società. Nello specifico, nel corso del 2014 l andamento aggregato è risultato quasi speculare, con le imprese individuali che hanno fatto segnare un +6,6% rispetto all anno 2013 a fronte di un +7,9% delle società di capitale. Appare però molto più discontinua la dinamica delle ditte individuali che tipicamente sono portate a reagire in modo più tempestivo alle turbolenze e agli stimoli del mercato: dopo un I trimestre dell anno in forte crescita, sulla scia delle performance fatte segnare nella seconda parte del 106 RUBRICHE
BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014 2013, nei trimestri successivi la domanda da parte delle imprese individuali si è progressivamente raffreddata fino a risultare addirittura negativa (con un eloquente -6,3%) negli ultimi 3 mesi dell anno appena concluso. Più costante, invece, l andamento nel corso dell anno delle richieste da parte delle società di capitale che, nei 4 trimestri, hanno fatto segnare rispettivamente un +10,9%, +8,0%, +7,4% per assestarsi ad un +5,4% nell ultimo trimestre 2014. Andamento della domanda di credito ponderata sui giorni lavorativi Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Se il numero delle domande presentate dalle imprese agli Istituti di credito ha confermato un segno positivo, dall ultimo aggiornamento del Barometro CRIF emerge, tuttavia, un ulteriore ridimensionamento dell importo medio dei finanziamenti richiesti: nei 12 mesi dell anno appena concluso, infatti, nell aggregato di imprese individuali e società, l importo medio si è attestato a 69.480 Euro contro i 70.633 del 2013 (-1,6%). Scendendo maggiormente nel dettaglio, dall analisi per tipologia di impresa risulta che le ditte individuali hanno fatto registrare un importo medio dei finanziamenti richiesti pari a 34.218 Euro (-6,4% rispetto ai 36.563 del 2013), mentre per le società di capitali si è attestato a 93.865 Euro (in calo del -0,7% rispetto ai 94.499 Euro del 2013). Relativamente alle classi di importo, è cresciuta ulteriormente (di 0,7 punti percentuali) la fascia di richieste inferiori ai 5.000 Euro, che detiene la quota prevalente con il 33,8% del totale, in virtù del peso preponderante delle richieste effettuate da imprese di piccola dimensione. Nel complesso, quasi la metà delle richieste (il 43,2% del totale, per la precisione) presentate agli Istituti di credito aveva un importo inferiore ai 10.000 Euro. RIVISTA BANCARIA - MINERVA BANCARIA N. 1 / 2015 107
SIMONE CAPECCHI 108 Domanda di credito dalle imprese Distribuzione per classi di importo Fino a 5.000 33,8% Da 5 a 10.000 9,4% Da 10 a 20.000 16,7% Da 20 a 50.000 19,8% Oltre 50.000 20,3% Fonte: EURISC Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Dall analisi qualitativa, emerge che si è consolidata la tendenza ad utilizzare il credito ottenuto non tanto per finanziare i progetti di investimento e di crescita quanto, piuttosto, per sostenere l attività corrente. Inoltre, la progressiva contrazione degli importi richiesti, accompagnata sovente da piani di rimborso più lunghi, confermano l atteggiamento prudente da parte delle imprese in una fase di perdurante incertezza. Il dettaglio per regione L andamento delle richieste di credito disaggregato per singola regione presenta, come spesso accade, dinamiche estremamente variegate, influenzate da peculiarità e dinamiche locali che non sono state approfondite nell analisi. Relativamente al numero delle richieste presentate, l unica regione nella quale il dato aggregato riferito all intero 2014 si è rivelato negativo è la Valle d Aosta (dove si registra una flessione del -3,3% rispetto all anno precedente). All estremo opposto si registrano il +23,5% del Molise e il +17,5% della Calabria. Relativamente all importo medio richiesto, invece, il record spetta ancora una volta al Trentino Alto Adige con 179.992 Euro, seppur in calo del -10,4% rispetto all anno precedente. È invece la Calabria la regione che ha fatto registrare l incremento più consistente nell importo medio, pari a un +33,0% (62.149 Euro). La rischiosità creditizia delle imprese A fronte di una domanda in crescita, a causa delle perduranti difficoltà dell economia nazionale la rischiosità creditizia delle imprese italiane nella seconda parte del 2014 è tornata a crescere, influenzando inevitabilmente le politiche di offerta degli Istituti. In questo scenario va contestualizzata la dinamica dei finanziamenti per il sostegno all economia reale, con i prestiti alle imprese che a Novembre 2014 hanno subito ancora una variazione negativa, seppure in attenuazione, pari al -2,6% rispetto al Novembre 2013, anche a causa di politiche di offerta particolarmente restrittive collegate ad una rischiosità creditizia che per tutto il 2014 si è mantenuta su livelli relativamente elevati malgrado la prudenza della domanda e la selettività dell offerta di credito. Dall ultimo aggiornamento dell Economic Overview di CRIF Rating Agency emerge, infatti, che l andamento del tasso di default a 90 RUBRICHE
BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE IMPRESE: ANDAMENTO 2014 giorni delle imprese (ovvero l indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 3 o più rate nell ultimo anno di rilevazione) nel terzo trimestre 2014 mostra un lieve aumento, attestandosi al 5,9% rispetto al 5,5% del trimestre precedente, invertendo il trend positivo che si manifestava dalla metà del 2013 quando il tasso di default era del 6,5%. Sebbene ancora distante dal picco del 2009 quando il tasso di default era prossimo al 7%, l aumento registrato nell ultimo autunno risulta comunque significativo. Fonte: CRIF Rating Agency Entrando nello specifico dei singoli macro settori, in particolare si nota come il commercio al dettaglio, con il 6,4%, abbia fatto registrare un tasso di default lievemente più alto degli altri comparti considerati. Anche la parte manifatturiera del Paese mostra un andamento instabile e, seppure nella variabilità delle diverse specializzazioni, esprime complessivamente un tasso di default in aumento e pari al 6,1% rispetto al 5,6% del trimestre precedente. Nei servizi, invece, la dinamica del rischio segue il trend di crescita mantenendo il tasso di default sostanzialmente in linea con la media nazionale. Fonte: CRIF Rating Agency Dall analisi condotta da CRIF Rating Agency spiccano alcune specializzazioni e nicchie produttive che vantano un buon posizionamento sui mercati e si caratterizzano per un tasso di default inferiore alla media della manifattura, ne è un esempio l industria meccanica, fiore all occhiello dell industria italiana. Per contro si notano le difficili condizioni in cui versa l intera filiera delle costruzioni, con indicatori di rischio sensibili al vistoso calo del mercato immobiliare. La stretta creditizia ha dunque ridotto drasticamente il principale strumento di finanziamento e linfa per investimenti e crescita. D altra parte il legame tra banca e impresa in Italia è ancora molto forte e l avvicinamento delle imprese al mercato dei capitali è una scelta di pochi oltre che un percorso ancora in evoluzione, come ben illustrato anche dalla recente ricerca di CRIF Rating Agen- RIVISTA BANCARIA - MINERVA BANCARIA N. 1 / 2015 109
SIMONE CAPECCHI cy sulle imprese italiane target per l emissione di minibond. La mancanza di investimenti, fenomeno che perdura ormai da diversi anni, rappresenta però un importante ipoteca sul futuro e può senza dubbio generare un gap rispetto ad altri paesi, difficile da recuperare. Questo aspetto potrebbe avere un impatto anche nel lungo periodo in termini di competitività sul fronte internazionale, che ancora oggi rappresenta una grande risorsa per le società export oriented. 110 RUBRICHE