L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE NEL 2006 Risultati e tendenze per incoming e outgoing Venezia, 17 aprile 2007 ECONOMIA TURISTICA REGIONALE NEL 2006 Mara Manente CISET - Università Ca Foscari Le principali chiavi interpretative Consolidamento della crescita dell economia mondiale e del ruolo trainante dell economia asiatica Allentamento della dinamica a due velocità e riavvicinamento dei percorsi di crescita delle principali economie Allargamento delle dinamiche espansive verso aree prima caratterizzate da performance modeste: la ripresa viene percepita come più solida Crescita dell Europa, la più alta dal 2000: clima economico positivo e recupero della fiducia Sotto controllo il prezzo del petrolio
COME HA REAGITO L ECONOMIA TURISTICA v L economia turistica ha risentito positivamente del nuovo clima economico, chiudendo il 2006 con risultati superiori alle aspettative. v Si ritorna sui livelli e sulle dinamiche di crescita di inizio decennio, grazie a un recupero generalizzato v della propensione alla vacanza all estero v della propensione al consumo e alla spesa turistica v Potenziamento sia dei nuovi mercati di domanda sia di quelli tradizionali v aumenta il grado di differenziazione vpolarizzazione sul turismo culturale L Italia e le regioni La fase espansiva genera effetti positivi in quasi tutte le regioni, con modalità differenziate, ma con alcune dinamiche comuni: Effetto cultura Recupero del balneare Difficoltà del turismo montano Si conferma, da un lato, la tendenza alla diminuzione della permanenza media, dall altro, il rapporto spesso inverso tra dinamica della permanenza e della spesa media Si colgono segnali positivi di aumento della spesa media Si conferma il successo di strategie volte a differenziare il portafoglio e a valorizzare l integrazione con i fattori culturali Si blocca il trend di progressiva concentrazione territoriale della spesa, ma continua quello di concentrazione della ricchezza prodotta
DINAMICA DELLA SPESA NELLE REGIONI: 2006/2005 VDA Spesa pro-capite+ BAS SAR MOL ITA MAR EMR PIE CAL VEN LAZ LOM CAM SPESA TOT. + TAA UMB TOS ABR FVG SIC LIG PUG VERDE: p.media in aumento ROSSO: p.media in diminuzione Le performance per tipo di destinazione Le performance delle diverse forme di turismo, unite alle dinamiche dei diversi mercati, contribuiscono a spiegare i risultati regionali sia in termini di spesa che di valore aggiunto In termini di motivazione/destinazione, va segnalato, da un lato, il potenziamento dei segmenti più tradizionali, dall altro, il consolidamento e l innalzamento del profilo di spesa di quelli minori Il turismo balneare recupera ben 5 punti percentuali in termini di flussi (30%) e 2 punti in termini di spesa (22,8%), a fronte di un calo della spesa giornaliera, che accentua così il divario rispetto alla spesa media Il segmento culturale registra una dinamica record, aumentando il proprio peso sulla spesa totale di ben 6 punti percentuali (53%): è probabile l assorbimento di motivazioni più specifiche, ma che sempre più vengono interpretate a tutti gli effetti come culturali Chi dichiara motivazioni specifiche (es. enogastronomia), mostra un profilo più selezionato e rappresentato da un alto livello di spesa giornaliera pro capite
PERFORMANCE PER TIPO DI DESTINAZIONE Motivazioni/ destinazioni Dimensione Economica: % spesa su totale vacanza Spesa media per presenza (euro) Dimensione Fisica: % pernott. su totale per vacanza Balneare 22,8% (+2p.p.) 68 (-4 ) 30,1% (+5 p.p.) Montano 9,3% (-4 p.p.) 85 9,7% (-4 p.p.) Lacuale 6,7% 73 8,2% Culturale 53,0% (+6 p.p.) 106 44,5% (+5 p.p.) Enogastron. Territorio e Altro* TOTALE (su vacanza) 1,0% 7,2% 100 * eventi, sport, crociere, etc. 143 (+15 ) 92 89 0,5% 7,0% 100 Le performance per mercati Confrontando i principali mercati di origine, sia in termini di spesa che di pernottamenti: Il mercato tedesco registra un netto recupero nelle regioni del nord grazie al turismo balneare e lacuale, cresce nelle regioni del sud, ma diserta le tradizionali destinazioni montane e toscane. Complessivamente il peso sul totale della spesa si riduce di ben 7 punti percentuali (21%), soprattutto a causa di un ulteriore contrazione della spesa media pro capite (71 ): si allarga ancor di più la forbice tra i due indicatori Tra i mercati con il profilo di spesa tradizionalmente più elevato (USA, Giappone, Regno Unito), solo Regno Unito registra un incremento di spesa media, mentre per gli altri mercati il recupero è solo legato a un aumento dei flussi La Spagna si conferma come il mercato più dinamico, in particolare sotto il profilo economico: con una spesa media di 108, si colloca al terzo posto, e il suo peso sulla spesa totale sale al 4% Il peso dei primi 8 mercati si riduce di altri 2 punti percentuali (circa 70%)
PERFORMANCE PER MERCATI Mercati di origine Dimensione Economica: % spesa su totale vacanza Spesa media per presenza (euro) Dimensione Fisica: % pernott. su totale per vacanza Germania 21% 71 26,3% Austria 4,8% 87 4,9% Regno Unito 11,5% 106 9,7% Francia 7,9% 73 9,6% Svizzera 6,8% 76 7,9% USA 13% 141 8,1% Giappone 1,4% 133 0,9% Spagna 4,0% 108 3,3% TOTALE (vacanza su totale) 70,4% 88 70,8% I RISULTATI NELLE ECONOMIE REGIONALI La distribuzione della spesa e del valore aggiunto
SPESA TURISTI INTERNAZIONALI (% sul totale Italia: 30.366 milioni di euro) 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Lazio Lombardia Veneto Toscana Trentino Campania Emilia Piemonte Liguria Sicilia Friuli Puglia Sardegna Marche Umbria Abruzzo Val d'aosta Calabria 2006 2005 Molise Basilicata Si stabilizza al 71% il peso delle prime 6 regioni (per la prima volta dal 2001) In diminuzione il peso per Trentino A.A., Friuli V.G., Emilia Romagna, Umbria, Valle d Aosta Bene Lazio, Lombardia, Veneto, Campania, Puglia 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% VALORE AGGIUNTO GENERATO DAI CONSUMI TURISTICI DEGLI STRANIERI (% sul totale Italia: 25.277 milioni di euro) Lombardia Veneto Le prime 6 regioni totalizzano il 68% del valore agg. turistico (66,5% nel 2005) In diminuzione il peso per Trentino A.A., Emilia R., Friuli V.G., Toscana Bene Lombardia, Veneto, Lazio, Campania Lazio Toscana Emilia Campania Trentino Piemonte Liguria Sicilia Friuli Puglia Sardegna Marche Abruzzo Calabria Umbria Molise Val d'aosta Basilicata 2006 2005
CONSUMI TURISTICI INTERNAZ. 2006 EFFETTI VALORE AGG.2006 PLV 9,0% LOM 16,4% VTF 23,8% EMI 4,6% PLV 9,1% LOM 17,9% VTF 23,2% EMI 6,2% TUL 29,7% MAM 2,4% PUG 2,4% TUL 24,9% MAM 3,4% SAR 1,8% CAB 5,2% SAR 2,0% CAB 5,6% PUG 2,8% CAS 4,7% CAS 4,8% Il confronto tra distribuzione della spesa e del valore aggiunto evidenzia la diffusione dei benefici economici su tutto il territorio nazionale, a fronte di una concentrazione della domanda I RISULTATI NELLE ECONOMIE REGIONALI I saldi valutari regionali Il valore aggiunto turistico e il peso sulle economie regionali
SALDI VALUTARI Turismo internazionale da e verso l estero 3.400 2.900 2.400 1.900 1.400 900 400-100 -600-1.100 Veneto Lazio Toscana Trentino Liguria Sicilia Campania Friuli Sarde gna Puglia Val d'aosta Umbria Calabria Molise Basilic ata Marche Abruzzo Emilia R. Lombardia Pie monte migliorano: Veneto, Lazio, Toscana, Liguria 2006 2005 Il Valore aggiunto 25.277 milioni di Euro in Italia nel 2006 (+5,4% rispetto al 2005): l 1,8% del valore aggiunto totale nazionale il 39% del valore aggiunto turistico nazionale QUANTO PESA SULL ECONOMIA REGIONALE
VALORE AGGIUNTO GENERATO DAI CONSUMI TURISTICI DEGLI STRANIERI (% sul valore aggiunto regionale) L ITALIA E IL TURISMO INTERNAZIONALE NEL 2006 Risultati e tendenze per incoming e outgoing Venezia, 17 aprile 2007 GRAZIE PER L ATTENZIONE Mara Manente ciset@unive.it