NOME SCIENTIFICO: SEMPERVIVUM TECTORUM Linneo SINONIMO: NOME COMUNE: Semprevivo maggiore, Semprevivo dei tetti FAMIGLIA: Crassulaceae ORIGINE: Europa ALTEZZA: 20-50 cm FIORITURA: Giugno-Agosto HABITUS FOGLIA Pianta succulenta, perenne, stolonifera Le basali obovate lanceolate, acute, mucronate all apice; la superiori lanceolate Le foglie fresche contengono acidi organici (tra cui la vitamina C), tannini, resine, mucillagini Ripresa: (pp. 1-2): Orto botanico Paradisia, Cogne; (pp. 3-6): Orto botanico Alpinia, Alpino di Stresa (Novara); (pp. 7-10): Agriturismo Barcomonte, Gubbio (Perugia); (p. 11): Val Roseg, Engadina (Svizzera) Pianta succulenta perenne, stolonifera, con fusti fertili eretti, alti 20-50 cm, e rosette fogliari sterili, generalmente verde scuro, larghe 3-8 cm. Le foglie basali, glabre, lunghe 2-4 cm, obovato lanceolate, sono acute, mucronate all apice e setoloso cigliate al margine. Le foglie cauline superiori sono alterne, lanceolate, pubescenti su entrambe le facce, e leggermente più lunghe. L infiorescenza è un denso corimbo apicale, che porta 10-40 fiori larghi circa 3 cm. La corolla è formata da 12-15 petali lanceolato acuti, rosa o purpurei. I frutti sono dei follicoli eretti. Habitat: luoghi rocciosi, rupi e muri soleggiati da 200 a 2800 m di altitudine. Origine e diffusione: endemismo delle Alpi Occidentali, che cresce soprattutto in territorio francese ed è presente (rarissimo) anche sul versante italiano in alcune stazioni delle Alpi Marittime (Monte Toraggio). Si riconosce per le dimensioni ridotte (rispetto alla specie tipica) e per le foglie delle rosette densamente tomentose e intensamente bruno purpuree. Questa pianta, che riesce a sopravvivere anche sui tetti nelle peggiori condizioni di clima e di nutrizione, aveva colpito la fantasia degli antichi che la vollero cara a Giove e dotata della proprietà di tenere lontani fulmini e incendi. Sempervivum Tectorum Semprevivo maggiore. Semprevivo dei tetti G. LAINO Pagina 1 di 11
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Contiene acidi organici (tra cui la vitamina C), tannini, resine, mucillagini. La droga è costituita dalle foglie fresche, che taluni utilizzano per via interna come diuretico e come astringente intestinale; questo uso tuttavia è poco sicuro poiché, a dosi elevate, si possono avere fenomeni di vomito e diarrea. L utilizzazione più appropriata è quella esterna utile su molti disturbi della pelle e delle mucose. La polpa o il succo vengono applicati sui calli e sui duroni per ammollarli e favorirne l estirpazione, leniscono ustioni, scottature e irritazioni dovute a punture di api e di vespe, guariscono, mediante pennellature, piccole infiammazioni ulcerative della bocca, leniscono disturbi emorroidali di lieve entità. Decotti diluiti sono reputati utili per le infiammazioni degli occhi e della congiuntiva. Sempervivum Tectorum Semprevivo maggiore. Semprevivo dei tetti G. LAINO Pagina 9 di 11
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