Una mattinata al museo Eusebio Mercoledì 7 ottobre siamo andati al Museo Eusebio di Alba. Abbiamo visitato le sale del museo dedicate alla preistoria facendo un divertente gioco: il gioco dell oca. L archeologo Gian Marco ci attendeva all ingresso. Aveva già preparato la copia di antichi reperti che dovevamo scegliere come segnaposto. Ci ha spiegato tutte le regole e divisi in due gruppi abbiamo iniziato lo stimolante gioco, lanciando i dadi. Potevamo avanzare solo se rispondevamo correttamente alle domande, spiegavamo il significato dei pannelli, ipotizzavamo l uso di oggetti contenuti delle vetrine. Siamo stati molto bravi e ogni squadra è riuscita a guadagnare dei punti. In questo modo abbiamo ripassato le cose studiate l anno scorso e abbiamo imparato molte cose nuove soprattutto sulla storia del territorio di Alba nel Neolitico. Aiutati da alcune foto scattate durante la visita scrivo le regole del gioco che ci hanno proposto al museo Scrivo le regole del gioco dell oca aiutato dalle foto scattate al museo Mercoledì 7 ottobre siamo andati al museo Eusebio e abbiamo partecipato a divertenti laboratori e ad un gioco che era allo stesso tempo una caccia al tesoro e una
specie di gioco dell oca. Il percorso si svolgeva nelle diverse sale del museo dedicate alla Preistoria. All inizio ci siamo divisi in due gruppi: una squadra ha scelto come segnaposto la Dea Madre e l altra invece un amigdala. L archeologo Gian Marco ci ha spiegato le regole. A turno un componente del gruppo lancia i dadi.
Ogni gruppo muove il proprio segnaposto di un numero di caselle pari alla somma uscita dai dadi. Vince chi fa più punti. Se sulla casella c è solo il numero il turno passa all altro gruppo. Se sulla casella si trova una zampa si deve leggere un pannello del museo e rispondere ad alcune domande su quello che c è scritto.
Se sulla casella c è il punto interrogativo il gruppo deve rispondere ad una domanda, se risponde giusto guadagna un punto. Se si va sulla casella con il jolly alla squadra viene regalato un punto. Ci siamo divertiti e abbiamo ripassato cose fatte l anno scorso e ne abbiamo imparate di nuove. Grazie Gian Marco!
Riportiamo alcune cose che abbiamo scoperto Il primo villaggio era costruito nella zona della Moretta. Sotto la Cooperativa dei Lavoratori sono stati trovati i resti di una CAPANNA CIRCOLARE del Neolitico antico con pavimento in terra battuta, il focolare scavato nel terreno e un apertura sulla sommità per far uscire il fumo. La capanna, ricostruita nel museo era fatta con tronchi ricoperti di canne, paglia, rami, argilla. In corso Langhe, al numero 43 sono stati ritrovati i resti di una CAPANNA RETTANGOLARE, grande con più stanze. Caratteristiche le asce in pietra e le accette in pietra verde che gli antichi abitanti di Alba sapevano lavorare molto bene e barattavano con altri oggetti.
Al passaggio tra il Neolitico e l età del Rame, un peggioramento del clima e i ripetuti fenomeni di esondazioni, fanno spostare il villaggio. Sono state scoperte alcune TOMBE di questo periodo, una collettiva, monumentale in corso Europa 73. Conteneva i resti di quattro adulti e 6 tra neonati e bambini. Un altra era la TOMBA di un GUERRIERO seppellito con un pugnale in rame con un fodero in cuoio. Il villaggio di Alba durante l età del Bronzo non è ancora stato individuato, ma nella zona di San Cassiano è stata trovata una necropoli (città dei morti) risalente a questo periodo. I morti venivano bruciati (cremazione) e le ceneri raccolte in URNE CINERARIE IN TERRACOTTA. Alcuni morti venivano però ancora seppelliti, come l uomo di cui abbiamo visto lo scheletro. Questa tomba è stata trovato in corso Piave (mokafè) e conteneva come corredo uno spillone in bronzo e una ciotola in terracotta che probabilmente conteneva idromele. Questo testimonia l importanza attribuita a particolari momenti di socializzazione di cui il banchetto e la bevuta comunitaria rappresentavano un modo per sottolineare rapporti di potere e di prestigio personale. Durante l età del Ferro il villaggio venne probabilmente spostato in collina. Arrivarono nuove popolazioni, i Galli, i Cartaginesi, che combattevano contro i Romani e di cui conserviamo alcune monete utilizzate per pagare soldati arruolati nelle nostre zone. Con l arrivo dei Romani (222 a.c.) finisce la preistoria albese.