copertina: Grafica Editrice Bose Giesse disegni di Daniele Falzone



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copertina: Grafica Editrice Bose Giesse disegni di Daniele Falzone 2

Rino Falzone I SEGRETI DELL EURO GUIDA PRATICA AL COLLEZIONISMO NUMISMATICO Bonfirraro Editore 3

2013 by Bonfirraro Editore Viale Ritrovato, 5 94012 Barrafranca Enna Tel. 0934.464646 - telefax 0934.1936565 www.bonfirraroeditore.it E-mail: info@bonfirraroeditore.it ISBN 978-88-6272-067-0 Prima edizione giugno 2013 4

Introduzione Il presente libro è stato scritto in base ad esperienze personali attingendo anche da fonti, documenti e notizie trovate su Internet. È molto difficile citare ogni fonte scritta, poiché, alcune volte, sono state utilizzate solo parole o parti di frase del documento originale. Se, leggendo queste righe qualcuno ne riconosce la paternità, vi prego di segnalarlo, e sarò felice di includere fonte ed Autore nella bibliografia, in prossima edizione. La moneta unica europea, come tutti sappiamo, nasce il primo Gennaio 1999 e, tuttavia, rimase virtuale nei tre anni successivi, utilizzata soltanto dalle banche e dai mercati finanziari. Diventò reale, per la popolazione, dal primo Gennaio 2002 quando furono messe in circolazione le nuove banconote e le nuove monete. L introduzione dell euro, evento storico, ha richiesto anni di programmazione e preparativi meticolosi, questo libro ripercorre le tappe sia nei disegni, oggi raffigurante l euro, che nella lavorazione della coniazione della moneta e della stampa della banconota. La numismatica ci appassiona tutti proprio perché ci permette di conoscere, delle banconote e delle monete, i segreti della loro nascita e ripercorre la storia incisa su di essa sin dai tempi del medioevo. È la passione e l arte di collezionare monete e banconote, considerato piccolo patrimonio. I principali aspetti da considerare, quando si inizia questa appassionante avventura, sono i seguenti: 5

a) Il tipo di collezione più indicato ai vostri interessi ed alle vostre tasche; b) I diversi metodi di acquisizione delle monete; c) Classificazione, valutazione e verifica dell autenticità della moneta; d) Il modo corretto di maneggiare la collezione. È essenziale, prima di investire in monete, che si investa in conoscenza sull hobby della numismatica. Si dovrebbe possedere almeno un libro di riferimento che copra l area di interesse desiderata, ma anche su internet si possono trovare molte informazioni. Quello su cui, invece, vogliamo soffermarci è rivolto al collezionismo dell Euro e come le monete possono essere acquisite in diversi modi: a) Chiedendo ad amici e conoscenti che viaggiano all estero di portarvi le monete; b) Cercando nei mercatini dell usato, o più specificatamente di carattere numismatico; c) Acquistando le monete alle aste; d) Le associazioni numismatiche offrono sovente ai membri l opportunità di acquistare monete a prezzi ragionevoli; e) Nei negozi specializzati; f) Scambiando monete con altri collezionisti; g) Cercando su Internet; h) Nelle Ambasciate e nei Consolati. Questo libro porta alla conoscenza delle monete e banconote dell euro, di tutti i suoi segreti, dalla fusione delle leghe di metallo alla produzione di coniatura alla stampa delle banconote, attraversando tutte le fasi fino alla circolazione 6

nelle nostre mani. È molto importante sapere, per noi collezionisti, quali sono i pezzi più importanti da custodire con la massima cura; sicuramente quelli più rari acquisteranno valore nel tempo, per la tiratura e la ottima conservazione. Un esempio: se noi abbiamo 200 da spendere per la nostra collezione, con 100 compriamo una sola moneta rara, con gli altri 100 compriamo 100 monete comuni. Dopo lungo tempo vi accorgerete che le 100 monete comuni avranno quasi lo stesso prezzo, mentre la moneta rara probabilmente ha raddoppiato il valore, questo ovviamente accade perché essendo pochi esemplari non si riesce a soddisfare la passione di tutti i collezionisti del mondo. Diventa, quindi, una specie di speculazione. Quindi fare molta attenzione a non incappare in qualche falso. Gli euro più rari e ricercati sono quelli di San Marino, Monaco e soprattutto quelli del Vaticano, di solito non destinati alla circolazione e disponibili quasi sempre a prezzi per nulla economici (spesso molto elevati). Queste tre nazioni non appartengono all Unione Europea, né sono in procinto di aderirvi; la loro possibilità di coniare gli Euro è dovuta a precedenti accordi monetari con Francia e Italia, ovviamente San Marino e Vaticano con l Italia, mentre Monaco con la Francia, che coniano la moneta nel paese a cui sono legati. Ma in questo modo si ha un anomalia. Queste nazioni non avendo in comune nulla dal punto di vista politco con gli Stati di riferimento, in questo caso Italia e Francia, soprattutto in materia economica/finanziaria, fanno spesso il contrario dell Unione europea usando l Euro a proprio vantaggio, per giunta speculandoci sopra con tirature basse e 7

con monete commemorative carissime e altro ancora. Pare che anche Andorra abbia fatto richiesta di poter coniare gli Euro. Un altro modo di collezione bizzarra è quello della ricerca di variante di conio o dell errore di conio, dove quest ultimo tipo di raccolta desta un discreto interesse, ma di questo ne parliamo nei capitoli 2 e 3. Curiosità Ogni nazione facente parte della comunità dell euro adotta sul fronte lo stesso disegno uguale per tutti, mentre nel retro ognuno adotta dei disegni o raffigurazioni che ricollegano alla loro storia, soprattutto nella moneta da 2 commemorativa in cui ne è ammessa soltanto una per nazione. Il nome EURO sappiamo tutti che deriva da Europa. Varie nazioni, a partire dal 1999, hanno aderito alla cosiddetta moneta unica europea. Ricordiamo che l Italia ha iniziato la sua storia nell euro a partire dal 2002. Il simbolo dell euro deriva dalla lettera greca epsilon. Fu selezionato dalla commissione europea tra molti altri presi da un sondaggio pubblico. Dopo le varie e opportune modifiche apportate al simbolo ne venne fuori, il simbolo che oggi tutti conosciamo. C è da considerare che simbolicamente come rivale del $ americano il simbolo è stato azzeccato. Adesso impariamo a conoscere l euro e i suoi segreti. 8

CAPITOLO 1 I preparativi per l introduzione delle banconote e monete hanno avuto inizio nel 1992, quando nessuno sapeva quale aspetto avrebbero avuto le monete. La commissione europea decise che una faccia doveva essere comune a tutti i paesi, mentre l altra poteva presentare una faccia nazionale, e gli unici elementi che dovevano rappresentare sulla faccia nazionale, uguale a tutti gli stati, sono le 12 stelle raffigurate sui bordi degli 8 tagli. Per la faccia comune fu chiesto ai disegnatori di proporre una serie completa di monete basata su uno dei tre temi seguenti: - Stile architettonico e ornamentale; - Obbiettivo e ideali dell unione europea; - Personalità europee. Fu indetto un concorso e nel Marzo del 1997 furono selezionati 9 disegni su trentasei presentati, foto a pagina 10. Un altro problema è stato quello di individuare il metallo idoneo per soddisfare sia i criteri sanitari che di corrosione naturale. Il rame, insieme a oro ed argento, sono da sempre stati impiegati per la produzione di monete a partire dai greci e dai romani in europa. Ancora oggi, se consideriamo le monete circolanti in Europa, ci accorgiamo che la maggior parte di esse sono costituite da leghe di rame o combinazioni di esse con altri metalli. Storicamente, rispetto all argento e all oro, questo metallo si è affermato nel campo della 9

10

monetazione essenzialmente per la sua abbondanza, che ne assicurava la permanente disponibilità, e per la facilità di coniatura. Di seguito proviamo ad analizzare alcuni aspetti che spiegano il perché di tale scelta. La facilità di coniatura, insieme al maggiore valore estetico, è uno dei principali motivi che fa preferire le leghe di rame all acciaio. Le condizioni per le quali un metallo duttile è idoneo al conio possono venire stabilite in termini di carico di compressione dei macchinari della Zecca dello Stato, dove il sistema delle matrici deve esercitare sul pezzo per coniarlo: in particolare il risultato è in funzione della resistenza e delle caratteristiche di deformazione del materiale. È molto importante, dal punto di vista estetico, che la colorazione delle monete richiami sia quella dell oro che quella dell argento e soprattutto che si mantenga il più a lungo possibile. Per tale motivo un parametro da tenere ben presente nella scelta di una lega per monetazione è la resistenza che essa offre agli agenti corrosivi. Infatti, un insufficiente resistenza alla corrosione causa, in tempi più o meno brevi, una opacizzazione della superficie della moneta (tarnishing). Gli studi di resistenza sono generalmente basati su metodi elettrochimici o su test comparativi di resistenza alla corrosione in ambienti diversi. Vari sono i metodi utilizzati nella determinazione della resistenza al tarnishing ma, in ogni caso, tutti prevedono una valutazione visiva, e quindi soggettiva della superficie dopo trattamento in ambienti corrosivi. Ma, in virtù della peculiarità d uso del prodotto finito, è praticamente impossibile 11

poter riprodurre in laboratorio tutte le varie situazioni ambientali in cui una moneta si potrà venire a trovare nel corso del tempo, perciò può succedere che i risultati di rigorosi test di laboratorio siano poi smentiti dal comportamento verificato nella pratica. Ciò spiega perché, spesso, i test di resistenza al tarnishing dedicati alle leghe da monetazione includano prove piuttosto empiriche come, per esempio, quella di distribuire monete a individui diversi che le dovranno tenere nelle tasche dei propri indumenti per un certo periodo al termine del quale non sarà difficile scoprire che la stessa lega ha avuto un comportamento diverso con individui diversi. Nel 1994 il Consiglio dell Istituto Monetario Europeo (IME) decise quali sarebbero stati i tagli e le caratteristiche delle Monete. Per tale motivo, per le monete da 10, 20 e 50 centesimi, è stata introdotta una nuova lega nickel-free, il Nordic Gold (CuAI 5 Zn 5 Sn 1 ), per limitare fenomeni allergici dovuti appunto al nichel. Iniziamo a capire come viene creata la MONETA. 12

Caratteristiche generali 13

Processo di monetazione Generalmente il processo di monetazione si può dividere in due macrofasi la cui lavorazione dipende da due enti specializzati, la prima è quella privata, la seconda è la Zecca dello Stato. Prima Macrofase: dalla preparazione del metallo ai tondelli pronti per la coniazione La prima macrofase viene effettuata da privati come detto precedentemente e si coprono essenzialmente le fasi che vanno dalla preparazione del materiale, tramite fusione, fino alla preparazione dei laminati con la fase della tranciatura e ultima lavorazione per la lucidatura. Tali compagnie private sono in genere controllate dallo Stato che ordina loro commesse specifiche quanto necessarie. Adesso conosceremo fase per fase la produzione del tondello pronto per la coniatura, quindi subentra la seconda macro fase, effettuata dalla Zecca di Stato. Fusione: I metalli puri, accuratamente pesati e mescolati per produrre le leghe usate nella monetazione vengono fuse in una fornace. Il metallo viene fuso in lingotti. (vedi figura 1) 14 Figura 1 - lingotti

Figura 2 - laminazione Laminazione: I lingotti vengono fatti passare al laminatoio che li riduce in lunghe lastre dell esatto spessore richiesto dalle Zecche di Stato. (vedi Figura 2) Tranciatura dei tondelli: Viene effettuata da macchine speciali producendo dei tondelli grezzi. I tondelli sono masselli per la coniatura incompleti, che non sono stati sottoposti a tutti gli stadi necessari prima che essi possano essere colpiti dalle matrici. Sono prodotti da presse punzonatrici che consistono in una serie di punzoni che passano attraverso la lastra di metallo e quindi in un letto di acciaio che possiede dei fori corrispondenti ai punzoni (vedi Figura 3). Le presse perforano, così, la lastra producendo i tondelli ogni volta che i punzoni completano il loro ciclo tornando in posizione. I tondelli alla fine di questo stadio hanno una dimensione leggermente più grande della moneta finita. Inoltre per l azione di taglio, impressa dal punzone, i loro bordi sono scabri e presentano delle sbavature (vedi Figura 4). La grossa parte di tali difetti sono rimossi nelle successive operazioni. 15

Figura 3 macchina punzonatrice Figura 4 tondello con sbavatura I tondelli vengono quindi fatti passare attraverso la griglia di una macchina selezionatrice predisposta per eliminare tutti i pezzi difettosi, quelli sottili o incompleti cadono attraverso la griglia che vengono poi rifusi. Orlatura: È un processo fondamentale per eliminare tutte le sbavature e gli spigoli sui bordi del tondello, provocati dalla tranciatura della macchina punzonatrice. Questa fase prevede una rollatura del tondello in una speciale scanalatura sagomata dove viene leggermente rigonfiato ai bordi. Il bordo scanalato della ruota è accoppiato ad una sezione curva (o scarpa). La distanza tra la ruota e la scarpa diviene progressivamente minore cosicché quando il tondello è fatto passare lungo la scanalatura si producono dei bordi rialzati su entrambi i suoi lati. Il metallo rialzato aiuta nel processo di coniatura, prevenendo la fuoriuscita del metallo tra la matrice del disegno ed il collare, e dimensiona e forma il tondello affinché possa meglio alimentare la pressa da conio. 16

Figura 5 macchina per la orlatura Figura 6 tondello con orlatura Ricottura: Durante la preparazione dei tondelli le azioni di rullatura e di orlatura creano un cambiamento alle condizioni del metallo, che diviene così incrudito. I tondelli devono essere leggermente addolciti prima che essi vengano sottoposti al processo di impressione per coniatura. Questo processo di addolcimento è portato avanti in una fornace scaldando i pezzi grezzi a circa 850 C per cambiare la loro struttura cristallina e quindi temprati in acqua. Il processo di ricottura ammorbidisce quindi il tondello, prolunga la vita delle matrici da conio assicurando monete ben impressionate con una minore pressione applicata. Nonostante l atmosfera sia protetta, la ricottura produce un effetto di scolorimento sulla superficie dei tondelli che deve essere rimosso, per eseguire questo processo, dopo la ricottura i tondelli vengono trasferiti alla unità di brunitura/lucidatura. Lucidatura: Viene fatta per rendere la superficie dei tondelli più brillante, rimuovere scolorimento e in alcuni casi applicare una minuta quantità di lubrificante per facilitare la coniatura. Tutto questo viene fatto nella brunitrice che ammucchia i tondelli tra una mistura di piccole palline di acciaio e materiale ceramico combinati con speciali agenti 17

Figura 7 fasi di orlatura ricottura e lucidatura Figura 8 lucidatura chimici, che attaccano e puliscono la superficie (vedi Figura 8). Dopo la brunitura, i tondelli vengono asciugati con un getto di aria calda. I tondelli ricotti, lucidati e asciugati sono quindi pronti per la coniatura. MONETE BI-METALLICHE Le monete bi-metalliche hanno un processo di lavorazione un pò diverso, dovuto all assembramento dei due matalli, nelle immagini seguenti viene illustrato uno dei metodi (usato da Krupp VDM, un produttore importante della Germania) per unire i due tondelli bi-metallici. L anello esterno è prodotto da uno stampo multiplo, che espelle la parte centrale prima di tranciare il tondello dalla lastra. Il bordo del tondello rialzato aiuta a ridurre la pressione necessaria all azione di coniatura. 18

Figura 9 Esempio di moneta bi-metallica La parte interna o dump viene prodotta come un normale tondello, ad eccezione della zigrinatura speciale sui bordi. Quando i due componenti vengono battuti dalla pressa di assemblaggio l anello esterno si deforma fluendo all interno verso la zigrinatura, ad essa modellandosi. Il legame tra le due componenti viene così garantito. Per dare un idea dell efficacia di tale metodo, si pensi che l applicazione della forza richiesta per espellere la parte interna del tondello così ottenuto provocherebbe anche la rottura dello stesso (vedi Figura 9). Seconda Macrofase: dai tondelli all imballaggio delle monete finite ai rotolini. Questa fase riguarda la vera e propria coniatura della moneta. È sempre controllata ed effettuata dalle Zecche di Stato. Questo, ovviamente, per motivi essenzialmente di sicurezza. La coniatura di monete è il processo di trasferimento di un disegno da una matrice a un tondello, dove essi sono messi in una tramoggia (contenitore a forma di cono capovolto) che alimenta la pressa di conio. Le Zecche utilizzano molti tipi di presse per coniatura e hanno una capacità di 100, 150 e 200 tonnellate. La scelta 19

Figura 10 preparazione matrice Figura 11 gomma siliconica della pressa dipende dal taglio e dalla lega della moneta da coniare. Ad ogni modo matrici e collari sono intercambiabili e la forza della pressa regolabile. I tondelli vengono automaticamente inseriti in collari che agiscono come pareti della camera di coniatura. Le matrici sono in grado di impressionare simultaneamente i vari disegni su recto e verso della moneta mentre il collare forma il bordo della stessa, piatto, liscio o zigrinato. Ma prima di arrivare a questo bisogna sviluppare le matrici, attraverso una serie di passaggi lunghi e artistici. Dopo la verifica della riproducibilità del disegno fornito dall artista, la fabbricazione delle matrici comincia con la creazione di un modello tridimensionale del disegno proposto in gesso di Parigi molte volte più grande della moneta finita (vedi Figura 10). Gomma siliconica viene quindi usata per produrre uno stampo negativo del gesso (vedi Figura 11), che a sua volta viene usato per produrre un modello positivo del disegno con una resina epossidica. Il modello in resina epossidica viene montato su un pantografo Reducing Machine che traccia il disegno tridimensionale e taglia una replica in acciaio riducendola sempre più piccola, sino a 20

Figura 12 - sinistra Reducing Machine, a destra calco delle matrici raggiungere le dimensioni reali della moneta da coniare (vedi figura 12). Questo è ottenuto impressionando il disegno in un pezzo di acciaio dolce usando molta pressione con una pressa idraulica recando in negativo il disegno della moneta da coniare. Alla fine quando la matrice è pronta si effettua un trattamento termico per indurire la superficie, in un processo di elettrodeposizione usato per depositare cromo sulla superficie della matrice per ridurre il logorio per attrito nel processo di coniatura e quindi aumentarne la vita. Le matrici sono importanti per produrre i punzoni in incusi che servono per battere sui tondelli e lasciare il disegno sulla monete. In media ogni punzone produce 200.000 monete circa, poi si usurano, per l attrito, e necessitano la sostituzione, ma alcuni ne arrivano a produrre anche oltre un milione di monete (vedi figura 13). È molto importante produrre moltissimi punzoni, se una determinata serie di monete ha una tiratura di 1.000.000 di pezzi si considerano almeno 5 punzoni e così via, se la tiratura è molto più elevata. 21

Figura 13 I punzoni Come abbiamo già visto la coniatura di monete non è altro che il processo di trasferimento di un disegno da una matrice a un tondello in metallo. I tondelli sono messi in una tramoggia che alimenta la pressa di conio. Le Zecche utilizzano molti tipi di presse per coniatura per le generali monete circolanti. Queste presse hanno una capacità di 100, 150 e 200 tonnellate. La scelta della pressa dipende dal taglio e dalla lega della moneta da coniare. Ad ogni modo punzoni e collari sono intercambiabili e la forza della pressa regolabile. I tondelli vengono automaticamente inseriti in collari di carburo di tungsteno che agiscono come pareti della camera di coniatura. I collari sono generalmente montati su una molla che ne permette un leggero movimento in senso verticale. I collari collocano il tondello prima della impressione e controllano le dimensioni finali e la forma dei bordi della moneta. Le matrici sono in grado di impressionare simultaneamente i vari disegni su fronte e retro della moneta mentre il collare forma il bordo della stessa, piatto e liscio o zigrinato. Le presse possono coniare più di 650 tondelli al minuto. 22

Tanto più grande è la moneta e duro il metallo, maggiore è la pressione necessaria, il che implica solitamente una minor velocità di coniatura. Tondelli danneggiati o di geometria errata sono automaticamente eliminati senza rallentare il processo di produzione. Le monete finite sono, quindi, raccolte in una piccola scatola e la loro qualità viene regolarmente controllata dall operatore alla pressa. Un campione rappresentativo delle monete è inoltre revisionato dal Controllo di Qualità. Se il campione non possiede le caratteristiche richieste la pressa viene spenta per una ispezione delle matrici e l intero lotto di monete viene messo in quarantena. Questo problema può accadere per diversi motivi, per la rottura dei punzoni o l eccessiva usura della stessa per gli innumerevoli conii. Quindi le monete subiranno un controllo accurato e se la qualità delle monete è sotto lo standard accettabile l intero lotto viene distrutto. Alcune monete possono anche sfuggire al controllo del personale, e questo accende la ricerca interessante dei collezionisti sempre alla ricerca dell esemplare unico, ma ne parleremo nei prossimi capitoli. Figura 13 pressatura monete Monete finite 23

Sul bordo di alcune monete ci sono delle scanalature di vario tipo, come disegni semplici, spirali, o addirittura delle parole o una frase. Questo tipo di disegni si imprime sulla moneta attraverso il collare denominato terzo conio. Il collare corrisponde al diametro della moneta, quando viene battuto si espande fino a riempire il collare. In genere, oltre agli scopi estetici, viene impresso per differenziare al tatto monete di dimensioni simili. Ad esempio le scanalature sulle monete da 20 cent di euro sono nettamente diverse da quelle da 10 e 50 cent e permettono di distinguerle anche al tatto. Curiosità È interessante sapere come mai si adopera il terzo conio, un usanza che ci portiamo dietro da secoli di storia. I motivi sono diversi e gli storici hanno dato diverse spiegazioni: a. Si tratterebbe di un meccanismo anti truffa, per mostrare al cittadino che la moneta non è subereata; b. La moneta era dentellata per evitare la tosatura della moneta; c. La moneta era dentellata per eliminare eccedenze di metallo; d. La moneta dentellata veniva prodotta appositamente per i commerci con le popolazioni germaniche, che la ritenevano più garantita della moneta a bordo liscio; e. Infine non bisogna dimenticare la valenza estetica della dentellatura. Potrebbe quindi trattarsi solo di una moda diffusasi per abbellire la moneta romana. A mio parere la coniatura delle monete con bordi frastagliati iniziò ad essere utilizzata dai re quando si accorsero 24

figura 14 - Bordo di denario serrato o dentellati. I tagli sono spesso a distanze variabili tra di loro e non hanno un passo uguale. dell opera di tosatura delle monete d oro da parte dei privati. È in questo periodo il ritaglio delle monete da parte di privati per appropriarsi del metallo prezioso che caratterizzava le monete facendo assumere ad esse strane forme (da qui si pensa venga l espressione fare la cresta ), una sorta di frode del Medioevo. Il problema è che ad un certo punto il gioco della limatura iniziò ad essere perpetrato proprio dagli stessi re. Questo accadeva quando l impero cominciava ad essere in difficoltà economiche e si voleva produrre più denaro. Fu proprio questa pratica a portare, poi, gli imperi alla totale rovina, disastrati da un inflazione che gli stessi creatori non riuscivano a comprendere (Vedi figura 14). Imballaggio Una volta approvate dal Controllo di Qualità, le monete sono ammassate e sistemate in macchinari per iniziare a mettere tutte la monete in rotolini di diversi colori per taglio. (Vedi figura 15) Le monete per utilizzo locale sono stoccate in camera blindata sino a quando non ne viene richiesto un invio. Per gli ordini provenienti dall estero ed oltremare le monete vengono ulteriormente imballate con sistemi che ne aumentano la protezione durante il trasporto. 25