UFFICIO COMUNICAZIONE/URP Direttore Dr Sandro Cortese Rassegna Stampa 19 Febbraio 2013 A cura dell Ufficio Comunicazione/URP
Le spese saranno a carico della Regione Calabria Christian si curerà 7/ bimbo cieco partirà il 2 aprile per Detroit di FRANCESCO PRESTIA VIBO - La notizia che l'intera opinione pubblica aspettava è finalmente arrivata: la Regione Calabria si farà carico delle spese per il secondo intervento agli occhi cui dovrà sottoporsi Christian Mazzeo, il bimbo di un anno di Mantineo, frazione di Cessanti, nato cieco e già operato giusto un anno addietro in America, precisamente presso il William Beaumont Hospital di Detroit. Secondo l'equipe chirurgica, guidata del medico italo americano (ha radici palermitane) Antonio Capone, il secondo intervento dovrebbe dare a Christian la possibilità di vedere almeno un pò da un solo occhio, essendo l'altro parecchio compromesso dalla terribile patologia ("vitreo primitivo bilaterale con distacco retinico") riscontrata al bimbo una settimana dopo la nascita. «La Regione - si legge in una nota stampa di ieri pomeriggio - sosterrà la terapia in un centro Usa per un intervento alla vista sul piccolo Christian Mazzeo, nato con una malformazione in grado di comprometterne la capacità visiva per tutta la vita. L'ente, su interessamento del presidente Giuseppe Scopelliti cui i giovanissimi genitori del bimbo avevano chiesto aiuto, sosterrà la famiglia del bambino nel percorso terapeutico per patologie visive da effettuare nel centro specialistico "William Beaumont Hospital di Detroit"». La nota ricorda che Christian era già stato sottoposto l'anno scorso ad un primo intervento nel centro statunitense e che ha ancora bisogno di altre operazioni e cure, con una seconda trasferta all'estero che la famiglia non è in grado di affrontare. «Oggi - si legge ancora - su istanza presentata e istruita dall'asp di Vibo Valentia, la Commissione regionale per i ricoveri all'estero ha autorizzato il ricovero di Cristian nel Centro statunitense, struttura altamente specializzata nel trattamento di patologie oculistiche particolarmente complesse e rare. Il bimbo eragiàstatoincuraanchein alcuni centri italiani che non avevano ritenuto opportuno l'esecuzione di interventi chirurgici a causa della scarsissima prognosi visiva e a fronte di possibili complicanze peri-post operatorie». Pertanto, la Regione Calabria, avendo verificato dalla documentazione l'impossibilità di adeguate cure sul territorio nazionale, «aiuterà la famiglia nel particolare trattamento da seguire nel centro estero con utilizzo di microplasmina, sostanza non disponibile in Italia, che consentirà al piccolo Cristian la visione della luce». L'intervento dunque non graverà sulle esili spalle dei genitori, due giovani disoccupati. L'auspicio comunque è che la catena di solidarietà che si è attivata in questi giorni non cessi e consenta alla famiglia di affrontare gli altri significativi costi legati alla necessità di assicurare al piccolo Christian continue cure anche nel periodo post operatorio. ISTITUZIONALE ASP VIBO Pag. 1
affaire acqua L'Asp sta operando in modo "trasparente" Abbiamo effettuato molti controlli A breve i risultati In riferimento a quanto pubblicato su alcuni organi di stampa in ordine al problema emergenza acqua e alla mancanza di trasparenza da parte di questa Azienda Sanitaria nel comunicare i datirelativiagli esiti dei campionamenti, si ritiene doveroso - al solo fine di fornire una corretta informazione alla cittadinanza - precisare quanto segue. Sul problema acqua potabile è stato avviato per laprima volta dopo anni di dibattito pubblico, un tavolo tecnico. In particolare, grazie alla task force fortemente voluta da sua eccellenza il prefetto di Vibo Valentia, si sono riuniti intorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali interessati (Asp di Vibo Valentia, Arpa Calabria, Sion Ambito Territoriale Asp Catanzaro), i custodi giudiziarinominati dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia e le associa ricadentzioni di tutela nel territorio di com (Forum Associazioni, Comitato Civico Serra San Bruno, Associazione Compresi gli ultimi, Associazione Città aperta, Codacons). Nel primo incontro è emersa l'importanza di avviare un coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti per predisporre un unico piano di controllo su tutta la problematica, atteso che il bacino dellalaco alimenta numerosi comuni delle Provincie di Vibo, Reggio e Catanzaro. In particolare sono stati declinati gli aspetti su cui si dovrà lavorare per l'adozione di un protocollo di emergenza riguardanti le modalità dei campionamenti, i parametri da valutare, il numero di prelievi da effettuare e dove effettuarli, il tipo di comunicazione tra Aziende, la procedura di interpretazione del dato, la definizione delle competenze. In quell 'occa sulla strada intrapresa per individuare soluzioni chiare e ridare fiducia e tranquillità ai citsione il Commissario Straordinario ha comunicato che sul sito web dell'asp sarebbe stato atmentale importanza per la satadinisu unproblema difondativato un link dedicato, all'interno del quale inserire i giorni di prelievo e i relativi rapporti di prova per ogni singolo comune petenza aziendale. In data 14 febbraio sono stati caricati i primi rapporti di prova ricevuti dall'arapacal e successivamente è stata inserita una tabella all'interno della quale è possibile visionare l'elenco dei comuni dove sono stati effettuati ulteriori prelievi da parte di questa Azienda sanitaria e per i quali si è in attesa di conoscere i risultati. Nella tabella, affianco di ciascun comune viene indicato il punto prelievo, la data e il tipo di esame da analizzare come previsto dal Decreto legislativo n. 31/2001. Attualmente il sito è in fase di costruzione e revisione da parte del vertice aziendale. Corre l'obbligo diprecisare a tale proposito, che l'ufficio Igiene Pubblica di questa Azienda ha effettuato in soli 15 giorni oltre 80 prelievi in diversi comuni. Ulteriori prelievi sono stati programmati per i giorni a venire. Tanto premesso, siribadisce la necessità di proseguire lute pubblica. Maria Pompea Bernardi commissario straordinario Asp Vibo Valentia ISTITUZIONALE ASP VIBO Pag. 2
L'Azienda sanitaria provinciale ripercorre le tappe e fa il punto sulla pubblicazione dei dati e sui campionamenti Acqua, l'asp assicura trasparenza «L'Ufficio igiene in quindici giorni ha fatto oltre 80 prelievi e altri sono in agenda» La sede dell'azienda sanitaria provinciale Meglio chiarire. Sul caso acqua l'asp preferisce mettere i puntini sulle "i". Perchè operazione trasparenza l'hanno chiamata e trasparenza vogliono che sia. In particolare, sottolineano, «in ordine al problema emergenza acqua e alla mancanza di trasparenza da parte di questa Azienda sanitaria nel comunicare i dati relativi agli esiti dei campionamenti, si ritiene doveroso, al solo fine di fornire una corretta informazione alla cittadinanza, fare delle precisazioni». Precisazioni perchè, «sul problema acqua potabile è stato avviato per la prima volta dopo anni di dibattito pubblico, un tavolo tecnico». E proprio «grazie alla task force voluta dal Prefetto, si sono riuniti intorno ad un tavolo tutti i soggetti istituzionali interessati, i custodi giudiziari nominati dalla Procura della Repubblica e le associazioni di tutela». Un memento, quindi, prima di andare avanti e, giusto per riprendere il "filo" della discussione, dall'asp ricordano che «nel primo incontro è emersa l'importanza di avviare un coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti per predisporre un unico piano di controllo su tutta la problematica, atteso che il bacino dell'alaco alimenta numerosi comuni delle province di Vibo, Reggio e Catanzaro. In particolare - sottolineano - sono stati declinati gli aspetti su cui si dovrà lavorare per l'adozione di un protocollo di emergenza riguardanti le modalità dei campionamenti, i parametri da valutare, il numero di prelievi da effettuare e dove effettuarli, il tipo di comunicazione tra Aziende, la procedura di interpretazione del dato, la definizione delle competenze». Proprio in quell'occasione, ribadiscono, «il Commissario straordinario ha comunicato che sul sito web dell'asp sarebbe stato attivato un link dedicato, all'interno del quale inserire i giorni di prelievo e i relativi rapporti di prova per ogni singolo comune ricadente nel territorio di competenza aziendale». Passo passo per arrivare al 14 febbraio e al caricamento «dei primi rapporti di prova ricevuti dall'arpacal», mentre successivamente, «è stata inserita una tabella all'interno della quale è possibile visionare l'elenco dei comuni dove sono stati effettuati ulteriori prelievi da parte di questa Azienda sanitaria e per i quali si è in attesa di conoscere i risultati. Nella tabella - precisano - affianco di ciascun comune viene indicato il punto prelievo, la data e il tipo di esame da analizzare come previsto dal D.Lgs n. 31/2001». In ogni caso, fanno sapere «il sito è in fase di costruzione e revisione da parte del vertice aziendale» anche se a voler essere ancora più precisi, aggiungono, «l'ufficio Igiene pubblica di questa Azienda ha effettuato in soli 15 giorni oltre 80 prelievi in diversi comuni. E ulteriori prelievi-concludono - sono stati programmati». Un lavoro, insomma, «per individuare soluzioni chiare e ridare fiducia e tranquillità ai cittadini». < ISTITUZIONALE ASP VIBO Pag. 3
CESSANITI L'intervento negli Stati Uniti potrà essere affrontato Sarà la Regione a sostenere le cure di cui ha bisogno il piccolo Cristian L'Asp di Vibo Valentia CESSANITI. Il piccolo Cristian potrà essere operato negli Stati Uniti e avere una possibilità di recuperare la capacità visiva. Sarà la Regione a sostenere la famiglia nel percorso terapeutico per patologie visive da effettuare nel centro specialistico "W. Beaumont-Hospital Detroit". A renderlo noto è stato il presidente Giuseppe Scopelliti che ha preso a cuore la vicenda per la quale si era aperta un'autentica gara di solidarietà per venire incontro alla famiglia non in grado di sostenere le spese di un intervento così delicato. I giovanissimi genitori di Cristian, nato, come è noto, con una malformazione che avrebbe compromesso la capacità visiva per tutta la vita, avevano chiesto aiuto al presidente Scopelliti. II piccolo era già stato sottoposto a un primo intervento nel centro statunitense l'anno scorso che non hanno, però, risolto i suoi problemi e oggi ha ancora bisogno di altre operazioni e cure con la famiglia che non è in grado di affrontare un'altra trasferta all'estero. Ieri, su istanza presentata e istruita dall'azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, la commissione regionale per i ricoveri all'estero ha autorizzato il ricovero di Cristian nel centro di cura statunitense: una struttura altamente specializzata anche nel trattamento di patologie oculistiche particolarmente complesse e rare. Il bimbo era già stato in cura anche in alcuni centri italiani che non avevano ritenuto opportuno l'esecuzione di interventi chirurgici a causa della scarsissima prognosi visiva e a fronte di possibili complicanze peri-post operatorie. Pertanto, la Regione Calabria, avendo verificato dalla documentazione l'impossibilità di adeguate cure sul territorio nazionale, aiuterà la famiglia nel particolare trattamento da seguire nel centro estero con utilizzo di microplasmina, sostanza non disponibile in Italia, che consentirà al piccolo Cristian la visione della lu- ISTITUZIONALE ASP VIBO Pag. 4
dirigenti medici alla sbarra Sanità, tredici le persone assolte Per l'accusa i medici avrebbero procurato un danno awasp Alla Corte dei conti tiene ancora banco la questione delle attività libero professionali esercitate da dirigenti medici dipendenti dell'asp. Tredici le assoluzioni e una condanna parziale. Il dirigente medico Anna Maria Lorena Bruno, 60 anni, è stata condannata a pagare quasi ismila euro. In tutti questi casi il procuratore regionale Cristina Astraldi ha accusato i medici di aver cagionato, a vario titolo, danni erariali nei confronti dell'azienda sanitaria provinciale: si tratta di attività libero-professionali intramurarie che richiedono apposita e preventiva autorizzazione da parte dell'asp e il rispetto delle norme relative al regime di rapporto lavorativo esclusivo. Rispetto alle tredici assoluzioni l'asp, in quanto parte soccombente, è chiamata a pagare, in totale, circa 2omila europer le spese di giudizio. Questi i medici assolti: Maria Furriolo, Alfonso Durante, Antonio Salvatore Lorenzo Di Cello, Giuseppe De Vito, Salvatore Cristofaro, Enrico Ciaccio, Antonio Brunetti, Giuseppe Caridi, Ernesto Crea, Domenico Corea, Emma Anna Rita Ciconte, Carmine Barberioed Egidio Battaglia, (f. e.) SANITÀ CALABRIA Pag. 5