Famiglie e povertà: l esperienza trentina del Reddito di Garanzia e la sua valutazione



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Famiglie e povertà: l esperienza trentina del Reddito di Garanzia e la sua valutazione Antonio Schizzerotto, Nadir Zanini, Silvia Girardi & Loris Vergolini IRVAPP: Istituto per la Ricerca Valutativa sulle Politiche Pubbliche Le assemblee legislative e la valutazione delle politiche in tempi di spending review Bari, 4-5 luglio 2013

Sommario della presentazione Introduzione: importanza dello strumento. Il Reddito di Garanzia: finalità e caratteristiche. Evidenze descrittive dai dati amministrativi. La valutazione d impatto della misura. Conclusioni 2

Introduzione: povertà in Italia Tutti i sistemi di welfareue, ad eccezione di Italia e Grecia, prevedono schemi di reddito minimogarantito o vitale per la lotta alla povertà e favorire l inclusione sociale. Nel 2010, l 11,5% famiglie italiane risultava in condizione di povertà monetaria, il 22,9% nel Mezzogiorno (dati Banca Italia). La lotta alla povertàin Italia: a livello nazionale: molte proposte mai realizzate, poche quelle attuate (Reddito Minimo di Inserimento, Social Card); a livello locale: molte amministrazioni hanno attivato programmi di reddito minimo o vitale. Nessuno degli interventi significativi contro la povertà, è stato: introdotto in modo permanente; sottoposto ad un rigoroso studio di valutazione d impatto. 3

Introduzione: il Reddito di Garanzia L introduzione delreddito di Garanzia(RG) nella Provincia autonoma di Trento e il contestuale avvio della sua valutazione offre un occasione unica per capire se, politiche di questo tipo possono: ridurre la condizione di povertà; favorire l inclusione sociale; non influire nagativamente sulla partecipazioneal mercato del lavoro. Inoltre: la popolazione che ha beneficiato dell intervento (target) è effettivamente quella che necessita di un sostegno al reddito? L obiettivo dello studio condotto ad IRVAPP è stato quello di: produrre evidenza empirica per l amministrazione locale; contribuire al dibattitosu una possibile generalizzazionedi esperienze analoghe al RG. 4

Il Reddito di Garanzia Introdotto nel 2009 con l obiettivo di combattere il rischiodi ingresso e permanenza nella condizione di povertà: rivolto alle famiglie sotto la soglia di povertà, definita in 6.500di reddito equivalente disponibile annuo (indicatore ICEF) trasferimento monetario a somma variabile(top-up scheme): RG i = 6.500 Reddito i (con un minimo di 25 mensili) concesso per 4 mesi, rinnovabili (di norma) per altre tre volte Prevede misure di attivazione nel mercato del lavoro: immediata disponibilità al lavoro; incentivo monetario per chi trova lavoro. Si prefigura come una misura: i. universale: regole di ammissibilità uguali per tutti; ii. selettiva: beneficio subordinato alla prova dei mezzi. 5

La prova dei mezzi per il RG Il RG viene concesso sulla base del superamento della cosiddetta prova dei mezzi, che nel caso specifico si basa sull indicatore ICEF (variante locale dell ISEE), che tiene conto congiuntamente di reddito e patrimonio. Numero componenti Scala di equivalenza Esempi di valori soglia 0,13 0,18 ICEF Reddito Patrimonio Reddito Patrimonio 1 1 6.500 15.886 9.000 21.995 2 1,57 10.205 22.060 14.130 30.545 3 2,04 13.260 27.151 18.360 37.594 4 2,46 15.990 31.702 22.140 43.895 * Il patrimonio va inteso come cifra indicativa. L ICEF prevede inoltre una serie di franchigie(per nuclei monogenitoriali, componenti disabili, ). Nel caso del RG, la prova dei mezzi è stata integrata da un cosiddetto controllo sui consumi: viene imputato un reddito per il possesso di auto, 6 metri quadri abitazione, etc.

I numeri del Reddito di Garanzia I dati amministrativi per la gestione del RG rivelano che nel periodo ottobre 2009 febbraio 2013: circa 30.000 domande idonee; oltre 66 milioni spesi complessivamente. Sempre dai dati amministrativi risulta che, annualmente, in media: oltre 5.000 famigliebeneficiano del RG (circa 2,3% delle famiglie trentine); circa 17 milionispesi (pari a circa lo 0,1% del Pil Trentino) 7

L ammontare dell integrazione erogata con il RG Ammontare di contributo, per cittadinanza RG mensile reso assoluto equivalente RG cumulato reso assoluto equivalente Componenti familiari media s.e. media s.e. media s.e. media s.e. media Italiani 391 3,5 243 2,1 5.794 88,2 3.489 50,7 2,5 Stranieri 452 4,1 209 2,0 7.579 120,2 3.293 48,6 3,7 Fonte: elaborazioni sui dati amministrativi derivati dalla gestione del RG. 8

I beneficiari del RG (1) Confronto tra la popolazione trentina e i beneficiari del RG Popolazione trentina (%) Beneficiari del RG (%) Cittadinanza straniera 8,8 57,3 5 componenti familiari o più 5,0 19,1 Un componente 28,7 23,1 Titolo di studio: laurea o più 12,9 5,0 Condizione occupazionale: disoccupati 2,8 25,1 C lasse sociale: operai (qualificati e non) 27,5 69,5 Fonti: elaborazioni su dati OPES Indagine sulle condizioni di vita delle famiglie trentine, 2010; banche dati amministrative per la gestione del RG. 9

I beneficiari del RG (2) Redditi fiscali equivalenti a confronto: beneficiari e popolazione a confronto 0 6500 10000 15000 20000 25000 30000 Reddito fiscale equivalente Beneficiari RG Popolazione trentina Fonti: elaborazioni su dati OPES Indagine sulle condizioni di vita delle famiglie trentine, 2010; banche dati amministrative per la gestione del RG. 10

Valutazione controfattuale Fare valutazione significa affrontare il problema dell attribuzione causale: eventuali cambiamentiriscontrati negli individui possono essere attribuiti alla misura o si sarebbero verificati comunque? approccio controfattuale, basato sul confronto tra un gruppo di beneficiari del trattamento e un adeguato gruppo di controllo. Nel caso del RG: l adeguato gruppo di controllo difficile da ricostruireex-postperché la prova dei mezzi seleziona soggetti particolari (-> i più poveri); si può ricorrere al metodo del difference-in-differences: un doppio confronto, tra soggetti (beneficiari e non beneficiari), nel tempo (prima e dopo l introduzione della misura). 11

Il diff-in-diffs per il RG Il doppio confronto fra beneficiari e non beneficiari, prima e dopo il RG. variabile di outcome Differenze pregresse Gruppo di controllo: non beneficiari del RG Gruppo di beneficiari del RG Differenza tra i non beneficiari prima e dopo il RG Differenza tra i beneficiari prima e dopo il RG L impatto è dato dalla differenza fra le differenze ottobre 2009 ottobre 2011 tempo 12

I dati per la valutazione del RG Il campione intervistato per il RG (individui con età 16). Rilevazione Rispondenti a Baseline (prima) Follow-up (dopo) entrambi N % N % (dopo/prima)% Famiglie 2.736 100,0 1.513 100,0 55,3 Beneficiarie 972 35,5 600 39,7 61,7 Controllo 1.764 64,5 913 60,3 51,7 Individui 4.888 100,0 3.118 100,0 63,8 Beneficiari 1.689 34,5 1.323 42,4 78,3 Controlli 3.199 65,5 1.795 57,6 56,1 13

Gli effetti del Reddito di Garanzia Le variabili di outcome, sulle quali interessa verificare l effetto del RG: deprivazione materiale (indicatore dicotomico basato su item EU-SILC) [a livello familiare]; spesa mensile per il consumo di generi alimentari, beni durevoli e beni non durevoli [a livello familiare]; partecipazione al mercato del lavoro [a livello individuale]. Gli effetti del RG presentati sono ottenuti mediante opportuna specificazione e stima di modelli di regressione lineare. Le analisi sono state stratificate per famiglie italiane vs. famiglie in cui è presente almeno un componente straniero. 14

Gli effetti del Reddito di Garanzia (2) Italiani Stranieri Deprivazione (%) -4.04-16.40 Spesa generi alimentari ( mensili) -7.77 96.68 Spesa beni non durevoli ( mensili) -16.97 82.19 Spesa beni durevoli ( mensili) 107.5 78.27 Tasso di partecipazione (%) -4.86 6.00 Tasso di disoccupazione (%) -6.73 3.67 Nota: La tabella riporta stime OLS controllando per: reddito fiscale, tipo possedimento prima casa, residenza urbana, componenti familiari, età capofamiglia, titolo di studio più alto nel nucleo. In grassetto i parametri significativi. 15

Conclusioni Dall analisi descrittiva dei beneficiari del RG emerge che: i beneficiari della misura risultano essere effettivamente unafascia marginale di popolazione; l intervento si prefigura come una misura strutturale di lotta alla povertà, non solo per combattere episodi transitori ma anche duraturi. Dalla valutazione degli effetti del RG emergono: effetti diversiper famiglie italiane e straniere in termini di deprivazione e pattern di consumo; effetti non negativi sulla partecipazione al mercato del lavoro, sebbene permangano difficoltà a trovare un lavoro. 16