IL MERCATO DEL LAVORO NELL AREA CANAVESANA NEL 2000

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Transcript:

Direzione Formazione Professionale - Lavoro IL MERCATO DEL LAVORO NELL AREA CANAVESANA NEL 2000 LUGLIO 2001 OSSERVATORIO REGIONALE SUL MERCATO DEL LAVORO

REGIONE PIEMONTE OSSERVATORIO REGIONALE SUL MERCATO DEL LAVORO "Il mercato del lavoro nell Area Canavesana nel 2000" è una pubblicazione dell'orml della Regione Piemonte. L'utilizzo delle informazioni e degli elaborati statistici riportati è libero, a condizione che se ne citi la fonte. Le pubblicazioni e le elaborazioni statistiche prodotte dall ORML sono reperibili su Internet all indirizzo: http://extranet.regione.piemonte.it/fp-lavoro/centrorisorse/studi_statisti/index.htm Coordinamento attività di analisi e di commento: Mauro Durando Capitoli 1 e 2: Filippo Di Crescenzo Capitoli 3, 4 e 5: Fedora Tridello Organizzazione e trattamento dati: Filippo Di Crescenzo, Fedora Tridello Elaborazioni grafiche e tabelle: Filippo Di Crescenzo, Fedora Tridello Coordinamento grafico editoriale: Giovanni Garutti, Stefania Piazza Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione i Centri per l Impiego di Ivrea e Cuorgnè. Stampato presso il Centro Stampa della Giunta Regionale Distribuzione gratuita 2

SOMMARIO Presentazione... pag. 5 1. Un quadro d insieme... pag. 7 2. Le informazioni provenienti dai Centri per l Impiego... pag. 9 2.1 Gli Iscritti alle liste di disoccupazione... pag. 9 2.2 Gli avviamenti al lavoro... pag. 12 2.3 Il lavoro Interinale nel Canavese... pag. 15 3. I lavoratori in mobilità nel Canavese... pag. 18 4. La Cassa Integrazione... pag. 19 5. I lavoratori extracomunitari... pag. 21 Elenco dei comuni dell Area Canavesana... pag. 22 Tabelle statistiche... pag. 25 Definizioni e classificazioni... pag. 67 3

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PRESENTAZIONE E particolarmente importante il periodo di cambiamento che le politiche del lavoro e la stessa formazione professionale stanno vivendo a seguito delle competenze assegnate in materia a Regioni e Enti Locali. Lo scorso anno si è concretamente dato avvio alla riforma del mercato del lavoro e sono stati tra l altro istituiti i Centri per l Impiego sulla base di un disegno complessivo di riorganizzazione territoriale dei compiti e delle funzioni con l obbiettivo di potenziare e qualificare sempre più i servizi offerti al cittadino. Quest anno riproponiamo questa pubblicazione, riferita al territorio canavesano, all attenzione di tutti, operatori economici, organizzazioni di categoria e in particolare dei pubblici amministratori, quale strumento di conoscenza del territorio e dei fenomeni che in esso si verificano. Lo scopo è quello di indirizzare sempre meglio gli interventi degli operatori pubblici e renderli sempre più rispondenti alle esigenze e alle attese della cittadinanza. Gilberto Pichetto Fratin Assessore regionale all Industria, Lavoro, Formazione professionale, Commercio 5

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1. UN QUADRO DI INSIEME E andata consolidandosi nel corso dell anno la crescita dell occupazione, peraltro già rilevata l anno precedente, in un clima economico decisamente più ottimista e in quadro congiunturale assai più favorevole che non in passato. L area sembra aver imboccato una fase di grande dinamismo. I primi anni 90, ma anche il biennio 96/97, avevano rappresentato per il Canavese, e l Eporediese in particolare, un periodo di grande criticità sotto il profilo economico e l area aveva inanellato una serie impressionante di dati negativi inerenti il mercato del lavoro. Lo stereotipo dell Eporediese area a vocazione industriale per eccellenza ha, nel corso di questi ultimi anni, perso progressivamente questa caratterizzazione: oggi si registrano nei settori dei servizi un numero di avviamenti al lavoro quasi doppio rispetto all industria, ed è questa una tendenza che è andata consolidandosi sempre più in questi ultimi anni. (Si pensi che solo nel 1994 il 61,5% delle operazioni di avviamento al lavoro riguardavano l industria). Motore di questa fase di espansione è, come detto, il terziario, anche se occorre rilevare una certa tenuta nell anno di riferimento dell apparato industriale che ha visto lievitare leggermente la propria quota di assunzioni. Oggi il territorio sembra consolidare i benefici della notevole crescita delle imprese di comunicazioni e della telefonia fissa e mobile presenti sul territorio, ma non solo, la stessa industria informatica sembra aver imboccato con decisione la via del rilancio e la piccola e media industria pare avere ormai superato le difficoltà legate alla necessità di diversificazione produttiva. Prendono corpo iniziative nuove come «Millenium Canavese» che, supportata, tra gli altri dall ITP (Agenzia per gli investimenti in Torino e Piemonte), è stata inserita nel patto territoriale del Canavese a conferma dell impegno dei soggetti istituzionali allo sviluppo dell iniziativa. Si concretizzano anche alcuni progetti di rilancio del territorio sotto il profilo dell eccellenza formativa e della ricerca, quale ad esempio il 7

decentramento universitario a Ivrea e inizia a prendere corpo l iniziativa dei vertici Olivetti relativa al Interaction Design Institute istituto internazionale di altissimo livello con sede in Ivrea e creato per lo studio delle modalità di approccio delle persone con i computer e del modo con il quale esse interagiscono con i servizi di telecomunicazione. Iniziative che vanno ad aggiungersi ad un sistema di formazione già assai collaudato presente sul territorio. Ciò nonostante, permangono zone d ombra, e in particolare si segnalano due elementi sui quali focalizzare l attenzione: l aumento del numero dei disoccupati adulti in cerca di lavoro, rintracciabile sia nei dati relativi agli iscritti alle liste di collocamento e sia dalle liste di mobilità che, in particolare nell area del centro per l impiego di Ivrea, vede un folto numero di soggetti in età avanzata, e il rapido calo dei contingenti di forza lavoro giovanile legati ai processi di declino demografico più volte segnalati negli anni scorsi e rilevabili nelle tabelle demografiche allegate. Iniziano poi a presentarsi problemi legati alla reperibilità di personale specializzato in età giovanile e disponibile al lavoro in fabbrica (si pensi alle difficoltà nel reperimento di giovani da formare ed avviare al lavoro nel settore della meccanica). Qualche anomalia, che andrà comunque ulteriormente verificata, si registra nell area del Cuorgnatese relativamente al numero di avviamenti al lavoro che crescono in misura più ridotta che nel resto del Canavese. Infine segnaliamo tra le note positive, seppure con molte cautele, il saldo attivo tra ingressi e uscite dal mercato del lavoro di oltre 3.000 unità, proprio per l elevato numero di assunzioni a tempo determinato che potrebbero al loro interno contenere situazioni di più ingressi ed uscite della stessa persona nel corso dell anno. 8

2. LE INFORMAZIONI PROVENIENTI DAI CENTRI PER L IMPIEGO 2.1 GLI ISCRITTI ALLE LISTE DI DISOCCUPAZIONE Alla fine del 2000 gli iscritti ai centri per l impiego dell area canavesana ammontavano a 16.192, con un incremento di 530 unità rispetto all anno precedente. La presenza femminile sul totale iscritti rimane assolutamente maggioritaria (63%) e non si segnalano variazioni di rilievo rispetto al passato. Area Canavesana Composizione per sesso degli iscritti Maschi 36,7% Femmine 63,3% Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego Registriamo, come già negli anni precedenti, un progressivo invecchiamento dello stock di iscritti che in Canavese assume valori un po più pronunciati rispetto al dato provinciale: a fronte di una quota del 50% di iscritti con oltre 30 anni in provincia, nell area canavesana si sfiora il 55%, e di questi il 70% è di sesso femminile. Il dato dell Eporediese presenta comunque delle anomalie, legate soprattutto alla forte presenza di iscritti alle liste di mobilità, che contribuiscono ad innalzare l età media degli iscritti. I disoccupati, che hanno già avuto modo di lavorare in passato, sono ormai circa il 70% degli iscritti e fra costoro quasi il 65% è rappresentato da donne. 9

Area Canavesana Composizione per età degli iscritti 25-29 anni 12,4% < 25anni 33,2% > 29 anni 54,4% Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego Complessivamente, tra il 1999 e il 2000 questa categoria di iscritti é aumentata in termini relativi del 5,6% in Canavese e del 3,3% nel resto del territorio provinciale. Area Canavesana Composizione per condizione degli iscritti Disoccupati 69,7% Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego In cerca 1 occup 30,3% Riteniamo che questo ultimo indicatore non debba essere visto e interpretato negativamente ma, al contrario, inquadrato in una logica più volte sperimentata nel passato secondo la quale, quando si è in presenza di cicli economici favorevoli e di un mercato del lavoro vivace e dinamico, all aumentare del numero di avviamenti al lavoro non corrisponde uno svuotamento delle liste di disoccupazione ma una loro crescita, soprattutto in quelle fasce di iscritti più adulte, che riescono a intravedere possibilità di collocazione o ricollocazione nel 10

mondo del lavoro. Molto spesso queste persone, la maggioranza delle quali donne, trovano modo, nei contratti part-time, di conciliare la necessità di integrare il reddito familiare, o comunque di soddisfare una legittima aspirazione al lavoro, con quella di continuare a disporre di tempo da dedicare alla famiglia o ad altri interessi. Tutto ciò trova puntuale conferma nell impennata registrata dagli avviamenti a tempo parziale, che nel Canavese sono cresciuti del 25% nello scorso anno. In conclusione, ci preme anche esprimere qualche riserva in ordine alla correttezza dei dati proposti, che potrebbero certamente presentare limiti di attendibilità in termini assoluti, dovuti alla particolare fase di transizione che stiamo vivendo, col passaggio delle competenze in materia di mercato del lavoro dal centro alla periferia, e ai conseguenti problemi di tipo gestionale, ma che individuano in modo inequivocabile andamenti e linee di tendenza. 11

2.2 GLI AVVIAMENTI AL LAVORO I centri per l impiego di Ivrea e Cuorgnè hanno operato nello scorso anno quasi undicimila operazioni di avviamenti netti al lavoro (al netto, cioè, dei passaggi diretti da una azienda all altra), delle quali 4.868 hanno riguardato personale femminile. 250 200 150 100 50 0 Area Canavesana Avviamenti netti al lavoro. Trend 1995/2000 (1995 = 100) 1995 1996 1997 1998 1999 2000 Canav. 100 94,4 92,8 109,5 119,1 148,5 Pr. To. 100 89,8 110,4 145,6 172,5 204,9 Canav. Pr. To. Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego Circa 8.000 sono da riferirsi ad Ivrea e poco più di 3.000 a Cuorgnè. In termini relativi il numero di assunzioni cresce dunque del 28% ad Ivrea e del 17% a Cuorgnè. Registriamo quindi una situazione nettamente più favorevole rispetto al 1999, che già aveva presentato segnali positivi. Al di là del numero di assunzioni ci sembra opportuno segnalare e analizzare qualitativamente questi avviamenti. Un primo dato riguarda gli avviamenti a tempo determinato, che riusciamo a quantificare in circa il 76% del totale, ed il cui peso relativo risulta in crescita di 3 punti percentuali rispetto all anno precedente. A questo si aggiunge un dato sul part-time anch esso in espansione che, se da un lato apre prospettive occupazionali a persone che rientrano nei circuiti produttivi dopo essersene allontanati per motivi diversi (maternità, assistenza familiari, ecc.) o che vi entrano 12

per la prima volta, dall altro rafforzano la tendenza alla «flessibilità» dei nuovi posti di lavoro. La tipologia di avviamenti a tempo determinato vede prevalere la componente maschile (55%), mentre il part-time coinvolge prevalentemente le lavoratrici (80%). Rispetto al resto della provincia, le assunzioni a tempo determinato ed a part-time nel Canavesano sono più diffuse in termini relativi. 80 Area Canavesana Incidenza % avv. "Atipici" su avv. netti (1995-2000) 60 40 20 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 T. Deter. 43,2 46,3 52,4 61,9 73,1 76,4 Part - time 10,5 12,6 12,4 22,3 20,7 19,8 T. Deter. Part - time Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego Un secondo elemento di interesse è rappresentato dalla classificazione per qualifica degli assunti. A differenza del passato, tendono ad aumentare prevalentemente le figure specializzate e gli impiegati. La crescita di queste figure riguarda un po tutto il territorio della provincia, ma nella nostra area si tocca uno dei livelli più elevati. Occorrerà verificare in futuro la tenuta di questi dati, anche se si può fin d ora ipotizzare che la diversificazione produttiva operata dal sistema economico, orientata prevalentemente verso i settori delle telecomunicazioni, dei servizi avanzati alle imprese ed anche della grande distribuzione, sembra consolidarsi sempre più, attingendo in un bacino di offerta di lavoro giovanile, qualificato e flessibile. La disaggregazione per Centro per l Impiego consente di notare una netta differenziazione a questo proposito tra Ivrea e Cuorgnè; infatti, a Ivrea il volume di richieste di personale qualificato supera il 51% del totale, mentre a Cuorgnè lo stesso dato si ferma al 41%. Trova evidentemente conferma l assunto secondo il quale il settore industriale, che a Cuorgnè è quello che assorbe la maggiore quantità di manodopera, necessita in generale di personale meno qualificato. Nel corso del 2000 si riscontra un lieve calo nel numero di apprendisti assunti rispetto all anno precedente; anche in questo caso rileviamo una consistente differenza tra le due aree: mentre ad Ivrea sono stati 13

assunti gli stessi apprendisti del 1999, a Cuorgnè nel 2000 il calo di apprendisti avviati è stato del 22%. Altro elemento da non sottovalutare sono i passaggi diretti da una azienda all altra che interessano generalmente personale specializzato e che rappresentano un po la cartina tornasole della salute del sistema economico locale: nel corso del 2000 questi sono più che raddoppiati. La dinamica dei passaggi diretti negli anni scorsi non era mai stata presa in grande considerazione, perché in questo insieme venivano conteggiati anche tutti i lavoratori che nelle fasi di ristrutturazione societaria della Olivetti venivano licenziati e riassunti da società diverse, rappresentando in pratica dei movimenti fittizi di manodopera che non era possibile depurare dal dato complessivo. Area Canavesana Avviamenti al lavoro per settore. (1995-2000) 7 6 5 4 3 2 1 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 Industria 4,764 3,821 3,943 3,677 3,738 3,933 Altre Att. 2,327 2,876 2,569 4,065 4,776 6,77 Industria Altre Att. Elaborazione ORML su dati di fonte Centri per l'impiego Il settore più dinamico risulta essere senza dubbio il terziario, che ha assorbito 6.770 persone, quasi il 62% del totale; seguono 3.933 avviamenti nell industria (35,9%), e poco più di 250 unità (2%) distribuite tra agricoltura e P.A. Particolarmente significativo l andamento dei vari settori nell ultimo quinquennio, con il sorpasso operato dal terziario nei confronti dell industria. 14

2.3 IL LAVORO INTERINALE NEL CANAVESE Introdotto con L. 196/97 (legge Treu) successivamente modificata ed integrata, il lavoro interinale o in «affitto» è andato via via imponendosi come una delle forme di flessibilità più diffuse. Nell ultimo periodo, poi, le modifiche apportate alla legge, in particolare quelle relative all abolizione del divieto del ricorso al lavoro in affitto per le basse qualifiche, hanno ulteriormente incentivato il ricorso a tale tipo di contratto. Gli studi più recenti, riconducibili in particolare all Assointerim, segnalano per il futuro previsioni di crescita del 20-30% del numero di lavoratori che verranno assunti con contratti di lavoro temporaneo. Teniamo anche conto che un'altra integrazione al testo di legge originario prevede la possibilità di ricorrere alle agenzie di lavoro interinale anche per la pubblica amministrazione. Fatta questa brevissima premessa passiamo a vedere quello che concerne l area Canavesana. LAVORO INTERINALE - CENTRO PER L'IMPIEGO DI IVREA Avviamenti per sesso settore e qualifica ( 2000 ) Industria Servizi M F TOT M F TOT Operai non Qual. 237 131 368 49 51 100 Operai Qual. 411 153 564 26 48 74 Impieg. 65 143 208 93 85 178 Totale 713 427 1140 168 184 352 LAVORO INTERINALE - CENTRO PER L'IMPIEGO DI CUORGNE' Avviamenti per sesso settore e qualifica ( 2000 ) Industria Servizi M F TOT M F TOT Operai non Qual. 107 30 137 27 10 37 Operai Qual. 308 78 386 26 3 29 Impieg. 6 22 28 4 9 13 Totale 421 130 551 57 22 79 15

I Centri per l impiego della provincia di Torino hanno fornito i dati dello scorso anno relativi a questo particolare istituto contrattuale. In questa prima fase, in attesa di affinare la metodologia di rilevazione, e di verificarne l attendibilità, ci limitiamo ad osservare come nei due Centri per l Impiego Canavesani di Ivrea e Cuorgnè, le operazioni di avviamento temporaneo siano ammontate a 2.122 e per il 64% dei casi ha interessato personale maschile. In pratica, nell area considerata, un lavoratore su quattro, tra gli avviati a tempo determinato, è stato assunto tramite le agenzie di lavoro interinale. PROVINCIA DI TORINO Avviamenti al lavoro " Temporanei" Anno 2000 Centro Impiego M F TOT Torino 2.911 2.597 5.508 Rivoli 1.780 925 2.705 Venaria 412 890 1.302 Ciriè 1.201 352 1.553 Settimo 958 511 1.469 Chivasso 1.009 170 1.179 Cuorgné 478 152 630 Ivrea 881 611 1.492 Susa 441 251 692 Pinerolo 965 559 1.524 Chieri 376 181 557 Moncalieri 447 323 770 Orbassano 390 268 658 Carmagnola 150 121 271 TOTALE 12.399 7.911 20.310 A livello provinciale si registrano complessivamente 20.310 assunzioni di questo tipo, con la componente maschile nettamente maggioritaria (circa 62%) e con una quota del 15,5 % sul totale delle assunzioni a tempo determinato. Parrebbe dunque esserci, dalla lettura di questi primi dati, una maggiore propensione al ricorso al lavoro temporaneo nell area del Canavese che non nel resto della provincia. L articolazione per settore degli assunti vede prevalere nettamente l industria che assorbe il 76% del totale nel Centro per l Impiego di Ivrea e ben l 87% a Cuorgnè. Una ulteriore scomposizione dei dati per qualifica di assunzione permette di notare come quelle operaie prevalgano nettamente nel 16

settore industriale rispetto alle funzioni impiegatizie, mentre le stesse tendono ad equivalersi nei servizi, sebbene in riferimento a volumi di assunzioni nettamente inferiori. Come dicevamo, sono dati che ci riserviamo di approfondire e di analizzare più in dettaglio in una successiva fase, ma che ci è sembrato utile proporre all attenzione degli operatori fin da ora. 17

3. I LAVORATORI IN MOBILITA NEL CANAVESE Aumentano i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità in provincia di Torino: sono, infatti, a gennaio 2001, 31.788 le persone interessate a tale istituto contrattuale con un incremento del 35,7% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Di questi il 52,5% (16.691 unità) concerne la componente femminile, mentre gli uomini costituiscono il 47,5% (15.097 unità). Rispetto all età sono prevalentemente gli ultracinquantenni ad avere le maggiori difficoltà di reinserimento nel mondo nel lavoro: il 51% degli iscritti rientra in questa fascia mentre quella giovanile, inferiore cioè ai 30 anni, supera di poco il 10%. Analizzando più in dettaglio le informazioni fornite dai Centri per l Impiego di Ivrea e Cuorgnè si evidenzia un andamento analogo a quello provinciale. Le persone iscritte nelle liste di mobilità sono nella zona considerata 3.560, pari all 11,1% del totale provinciale. Naturalmente il maggior numero di iscritti si registra ad Ivrea con circa 2.944 unità. Le donne risultano essere maggiormente interessate a tale istituto contrattuale, infatti, a gennaio il 62% del totale è di sesso femminile (oltre 1.800 lavoratrici) mentre il 38% riguarda la componente maschile. Gli over cinquanta sono i più numerosi (1628 iscritti di cui il 61% è di sesso femminile), mentre il 21,3% è costituito dai giovani con età inferiore ai 30 anni. Il 13,5% rientra nella fascia di età 40-49 anni, mentre è percentualmente più elevata la presenza nelle liste di mobilità di lavoratori con età 30-39 anni (19,4%). Nel Centro per l Impiego di Cuorgnè 616 sono i lavoratori collocati in mobilità di cui 360 donne e 256 maschi. Gli over 50 rappresentano il 43,7%, seguiti dagli ultratrentenni (25,3%) mentre il 17,5% supera i 40 anni. Fanalino di coda è costituito dai giovanissimi con meno di 30 anni. Si rileva, infine, come la componente femminile sia maggiormente interessata, indipendentemente dall età posseduta. 18

4. LA CASSA INTEGRAZIONE Nella sede zonale INPS di Ivrea nel corso del 2000 sono state autorizzate complessivamente 2.467.000 di ore di cassa integrazione, pari al 23,2% del totale delle ore concesse nella provincia di Torino (10.603.000 ore circa). Rispetto all anno precedente sono più che raddoppiate le ore autorizzate (+ 229,8%): mentre la CIG ordinaria grava sul totale complessivo per il 10%, il notevole incremento è determinato dalla CIGS concessa nei settori meccanico e metallurgico che vede coinvolte per crisi aziendali e procedure concorsuali aziende operanti prevalentemente nell Alto Canavese. Si passa, infatti, dalle 628.000 ore circa autorizzate nel 99 a 2.221.000 concesse nel 2000: si tratta del maggior numero di ore usufruite nell ultimo quinquennio (511.000 ore autorizzate nel 96). Il 49% della CIGS interessa la categoria operai mentre il 41% quella impiegatizia. Se da un lato aumenta la cassa integrazione straordinaria, dall altro l ordinaria continua a diminuire, rispecchiando l andamento provinciale dove si registra una flessione del 31,2%. Nella sede zonale di Ivrea si passa dalle 795.000 ore usufruite nel 96 alle circa 246.000 del 2000 (-44,9%). Unica eccezione si verifica nel 99 con un lieve incremento anche se inferiore agli anni 96/97. Anche per la CIG ordinaria il calo di ore concesse riguarda entrambe le categorie di lavoratori: dal confronto con l anno precedente gli operai subiscono una flessione del 53,2% mentre gli impiegati diminuiscono di 4.103 unità. Per ciò che concerne i comparti di attività, sono il chimico, l alimentare, il poligrafico e l industria di estrazione lapidei ad usufruire in misura maggiore della cassa integrazione rispetto l anno precedente. Il settore alimentare passa dalle 856 ore autorizzate nel 99 alle circa 3.000 del 2000 con un 19

20 incremento del 245% mentre il poligrafico registra una variazione positiva pari al 40,2%. Il settore chimico riduce il numero di ore di CIGS del 16,5%, mentre aumentano quelle di CIG ordinaria di 13.600 ore circa. Gli altri settori di attività registrano flessioni consistenti: l industria di trasformazione subisce una riduzione del 47,2%, così pure la metallurgia (-73,6%), la meccanica (-45,6%) e l industria delle pelli e del cuoio. In flessione anche il comparto del vestiario-abbigliamento e del tessile.

5. I LAVORATORI EXTRACOMUNITARI Alla fine dell anno 2000 sono iscritte nelle liste di disoccupazione del Centro per l Impiego di Ivrea 433 cittadini extracomunitari, di cui 247 donne (57%) e 186 maschi (42,9%). Il 57% del totale ha un anzianità di iscrizione superiore ad un anno, mentre solo 56 lavoratori risulta inferiore ai di 3 mesi. Analizzando più dettagliatamente i dati in nostro possesso si evidenzia che il 68,8% (298 iscritti) ha un età superiore ai 30 anni, mentre pochissimi sono i giovanissimi (11 unità). Rispetto al titolo di studio posseduto prevalgono gli iscritti con la sola licenza dell obbligo (74,5%), soprattutto fra le lavoratrici, seguiti da coloro che non hanno alcun titolo (56 persone). Solo 35 persone risultano laureate. Infine per quanto concerne la qualifica posseduta prevalgono gli operai generici che costituiscono il 63% con 273 lavoratori mentre poco consistente risulta essere il numero di coloro che possiedono una specializzazione o qualificazione. Nel corso del 2000 sono stati complessivamente 765 i lavoratori extracomunitari avviati al lavoro nell area canavesana di cui 665 uomini e 100 donne. Di questi avviamenti 535 si sono avuti su richiesta nominativa, mentre 230 sono state le assunzioni dirette. Si tratta di personale assunto prevalentemente nel settore industriale e nel terziario avente un età superiore ai trent anni e con nessun grado di qualificazione o specializzazione. Prevalgono gli avviamenti atipici: le assunzioni a tempo determinato sono, infatti, 456 unità, seguite dal part-time con 67 avviamenti mentre quasi nulle risultano le assunzioni con contratto di formazione lavoro (17 lavoratori avviati). Infine rispetto ai paesi d origine i lavoratori avviati provengono prevalentemente dal Marocco, dalla Tunisia, Albania e Romania. 21

COMUNI CHE FANNO CAPO AL CENTRO PER L IMPIEGO DI IVREA AGLIE ALBIANO D IVREA ALICE SUPERIORE ANDRATE AZEGLIO BAIRO BALDISSERO C.SE BANCHETTE BARONE C.SE BOLLENGO BORGOFRANCO D IVREA BORGOMASINO BROSSO BUROLO CALUSO CANDIA C.SE CARAVINO CAREMA CASCINETTE D IVREA CASTELLAMONTE CHIAVERANO COLLERETTO GIACOSA COSSANO CAN.SE CUCEGLIO FIORANO C.SE ISSIGLIO LESSOLO LORANZE LUGNACCO MAGLIONE MAZZE MERCENASCO MONTALENGHE MONTALTO DORA NOMAGLIO ORIO CAN.SE PALAZZO CAN.SE PECCO PEROSA CAN.SE PIVERONE QUAGLIUZZO QUASSOLO QUINCINETTO ROMANO SALERANO CAN.VE SAMONE SAN GIORGIO C.SE SAN GIUSTO C.SE SAN MARTINO C.SE SCARMAGNO SETTIMO ROTTARO SETTIMO VITTONE STRAMBINO STRAMBINELLO TAVAGNASCO TORRE TRAUSELLA TRAVERSELLA VESTIGNE VIALFRE VICO C.SE VIDRACCO VILLAREGGIA VISCHE VISTRORIO 22

COMUNI CHE FANNO CAPO AL CENTRO PER L IMPIEGO DI CUORGNE ALPETTE BORGIALLO BOSCONERO BUSANO CANISCHIO CASTELNUOVO NIGRA CERESOLE REALE CHIESANUOVA CICONIO CINTANO COLLERETTO CASTELNUOVO CUORGNE FAVRIA FELETTO FORNO C.SE FRASSINETTO INGRIA LOCANA LUSIGLIE NOASCA OGLIANICO OZEGNA PERTUSIO PONT CAN.SE PRASCORSANO PRATIGLIONE RIBORDONE RIVARA RIVAROLO CAN.SE RIVAROSSA RONCO CAN.SE SALASSA SAN COLOMBANO BELMONTE SAN PONSO SPARONE VALPERGA VALPRATO SOANA 23

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TABELLE STATISTICHE Nota: Nelle tabelle di fonte ISTAT le somme e le variazioni assolute e percentuali sono calcolate su valori non arrotondati. Sono quindi possibili discordanze con le somme e le variazioni calcolabili sui dati riportati in tabella, arrotondate al migliaio. Nei confronti interannuali le variazioni assolute, positive o negative, di sole 1.000 unità sono considerate non significative sul piano statistico, per cui non viene riportata la variazione percentuale 25

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