I N T E G R A Z I O N I A L L O S T U D I O D I I M P A T T O A M B I E N T A L E

Documenti analoghi
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (D. Lgs. n. 59 del 18/02/2005) Rev. 1 settembre 2009 pag 1. Scheda E - emissioni EMISSIONI. Flusso di massa/ora

ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA. Committente: V I A D O N I Z E T T I, 2 2 / F E R M I G N A N O ( P U )

ALLEGATO TECNICO. Utilizzazione di mastici e colle con consumo complessivo di sostanze collanti non superiore a 100 kg/g

SCHEDA «L»: EMISSIONI IN ATMOSFERA NOTE DI COMPILAZIONE

dopo l ultimazione della fase 3; dopo l ultimazione della fase 5 Temperatura aeriforme <100 < ( C)

BIOGEN CHIVASSO Srl di Chivasso (TO)

Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Produzione Conserve Alimentari Stabilimento di CASTEL SAN GIORGIO

Autorizzazioni Settoriali Emissioni in atmosfera DPR n 203/88 s.m.i.

ARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile

A L L E G A T O E V A L U T A Z I O N E D E L L A Q U A L I T À D E L L A R I A A N T E O P E R A M ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA.

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

SCHEDA «L»: EMISSIONI IN ATMOSFERA NOTE DI COMPILAZIONE

PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO

Capitolo 6 Risultati pag Confronto termovalorizzatore a Ponte di Maccione sorgenti puntuali principali

1.1 3/ INTEGRAZIONI VOLONTARIE

A L L E G A T O I P I A N O D I C O N T R O L L O D E L L I M P I A N T O ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA

Allegato Tecnico A ALL ATTO N 1037/09 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI

3.1.2) Fasi che compongono l attività (segnare con una crocetta le fasi lavorative presenti)

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE

SCHEDA «L»: EMISSIONI IN ATMOSFERA

Allegato A-sub-1 Tabella A-ter QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA AUTORIZZATE. Durata Impianto di. Alt. m.

ALLEGATO TECNICO. Sgrassaggio superficiale dei metalli con consumo complessivo di solventi non superiore a 10 kg/giorno.

Valorizzazione energetica dei PFU la strada del coincenerimento nell industria del cemento

Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata Viale Oxford, Roma

IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO

Provincia di Reggio Calabria

Il controllo del biogas e delle emissioni del motore

AZIENDE CON EMISSIONI RILEVANTI

DLGS 152/2006 PARTE SECONDA - ALLEGATO VIII ATTIVITÁ AIA-IPPC DM 31/01/2005 LINEE GUIDA MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI

Inquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino

RAPPORTO DI PROVA rapport d essai test report

TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FREJUS - GALLERIA DI SICUREZZA - LOTTO 2 OPERE CIVILI LATO ITALIA

1. MATRICI AMBIENTALI

Termovalorizzatore di Coriano

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI PALERMO Scuola Media Statale L. Da Vinci 01/03/ /03/2008

A L L E G A T O I P I A N O D I C O N T R O L L O D E L L I M P I A N T O ALLEGATI ALLA RELAZIONE TECNICA

TAV MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI

Valutazione della qualità dell aria Via Prato del Comune di Jesi

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

Progettazione e realizzazione di impianti per la rimozione chimica e fotocatalitica degli effluenti odorigeni

P. R. B. D I P A O L I N I L U I G I & F I G L I S R L

REPORT DEI DATI INDAGINE SULL INQUINAMENTO ATMOSFERICO CON STAZIONE MOBILE. Comune di Farini Anno 2008

Semplicemente, una scelta di qualità. Catalogo 2015 Italiano


L IMPATTO DELLE EMISSIONI NEL PROCESSO DI TERMODISTRUZIONE DEGLI RSU Prof. Michele Giugliano

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO

con potenza di 200 kwe Sintesi non tecnica

RETE EDISON DI ALTOMONTE

Relazione autocontrollo dell impianto. Anno Rev.01 - Elaborato il 21 Febbraio Servizio sicurezza e ambiente. Introduzione.

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI PALERMO Scuola Media Statale Borgese 21/02/ /02/2008

Via Vittorio Emanuele II, cond. Antinea Santa Maria Capua Vetere (Caserta) COMUNE DI TEANO PROVINCIA DI CASERTA

MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA

ARPA Sicilia. Apparecchiature e sistemi per la rete regionale di monitoraggio della qualità dell aria

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

EMISSIONI IN ATMOSFERA

EMISSIONI IN ATMOSFERA

DATI DESCRITTIVI DATI INSEDIAMENTO

Termotecnica Pompe di Industriale. Gli atti dei convegni e più di contenuti su

COV. Aspetti legislativi e contesti tecnico applicativi. Dott. Chim. Patrizio Gracci

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI MESSINA Via Campo delle Vettovaglie10/08/ /09/2006

Dati rilevati da FEA sulle misure in continuo delle emissioni del Termovalorizzatore. elaborazioni ARPA Servizio Territoriale

Osservatorio della qualità dell aria in ambito urbano Aosta, 20 marzo 2017

2. Le polveri fini analisi delle principali sorgenti di emissione

SCHEDA «L»: EMISSIONI IN ATMOSFERA NOTE DI COMPILAZIONE

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

CAMPAGNA di RILEVAMENTO della QUALITA' DELL'ARIA

4.2 Sintesi delle emissioni

RETE DI MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA

QUALITA DELL ARIA RELAZIONE ANNUALE 2003 ZONA INDUSTRIALE S.CHIODO DI SPOLETO DISTRETTO DI: SPOLETO - VALNERINA


PROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R.

MONITORAGGIO DELLA QUALITÁ DELL ARIA NEL COMUNE DI CASTELVETRANO

Sezione Aria e Atmosfera. Traffico internazionale e qualità dell aria

Le simulazioni di seguito proposti considerano il valore di attenzione per il parametro NH 3, pari a 20 mg/nm 3.

CITTA DI CASTROVILLARI AGGIORNAMENTO DATI DI QUALITA DELL ARIA ANNO 2015

RELAZIONE TECNICA. MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DELL ARIA Comune di Sarmato. anno 2016

INDICE PREMESSA INTEGRAZIONI RELATIVE ALLO STUDIO DIFFUSIONALE Dati di input Mappe di ricaduta... 7

TERMO VALORIZZATORE CORTEOLONA

GIUGNO 2003 OPERATORI. Gianluca Coppari Mauro Fabbretti

Relazione dati in continuo rilevati durante le prove del Termovalorizzatore Iren Ambiente Spa di Ugozzolo (PR)

La stazione di monitoraggio della qualità dell aria del Parco Aldo Mei a Beinasco. Relazione 2012 e aggiornamento 2013

D6 - D14 SMET GALVANOTECNICA SRL V.I.A. E D A.I.A. PROGETTO AGGIORNAMENTO ED AMPLIAMENTO IMPIANTO GALVANICO A L L E G A T I S C H E D A D

MONITORAGGIO DELLA QUALITÁ DELL ARIA NEL PORTO DI TRAPANI

La qualità dell aria nella città di Aosta

Premessa pag. 3. Gruppo di lavoro pag. 3. Parametri misurati pag. 4. Metodiche e modalità di campionamento pag. 4

PROTEGGIAMO TRASFORMIAMO COLORIAMO

Valutazione della qualità dell aria Via XXIV Maggio del Comune di Jesi PREMESSA

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE IMPIANTO DI VERNICIATURA INDUSTRIALE A POLVERE INTEGRAZIONI - REV. 0 OTTOBRE 2009

AREA POLIFUNZIONALE DI TRATTAMENTO RIFIUTI DENOMINATA AREA 2 MODENA

miglioramento e il dell aria

TEST Cosa sai sull inquinamento atmosferico? Arpa Piemonte - CESEDI Torino, 20 novembre 2018

Laboratorio Mobile Campagna di Misura Inquinamento Atmosferico COMUNE DI CATANIA 03/05/ /05/2006. A cura del Servizio

Transcript:

Committente: V I A D O N I Z E T T I, 2 2 / 1 6 1 0 3 3 F E R M I G N A N O ( P U ) S I T O : L O C. B E L L A R I A 6 1 0 4 1 A C Q U A L A G N A ( P U ) Documento: I N T E G R A Z I O N I A L L O S T U D I O D I I M P A T T O A M B I E N T A L E REV. 1 OTTOBRE 2009 Il presente documento è redatto da: Centro Assistenza Ecologica via Caduti del Lavoro 24/i 60131 Ancona tel. 071 290201 fax 071 2867654 www.ecocae.it

2.6.2 IL PRETRATTAMENTO (REV. 1 OTTOBRE 2009) Gli stadi del pretrattamento saranno: Sgrassaggio Lavaggio Conversione superficiale Lavaggio Passivazione Le vasche del tunnel di pretrattamento saranno alloggiate all interno di una vasca di contenimento in cemento armato rivestita internamente con vernice resistente all acido. SGRASSAGGIO Ha lo scopo di togliere dalla superficie del nastro ogni traccia di olio, grasso, unto, macchie o residui provocati dalle precedenti lavorazioni. LAVAGGIO Verrà effettuato con acqua a rinnovo e serve per eliminare i residui di sgrassante presenti, onde evitare inquinamento delle successive soluzioni di pretrattamento. CONVERSIONE SUPERFICIALE Si devono distinguere a seconda dei tipi di supporto da trattare i seguenti trattamenti: Ferro...Fosfatazione ai fosfati di zinco Acciaio zincato...fosfatazione ai fosfati di zinco Acciaio laminato a freddo...fosfatazione ai fosfati di ferro Qui di seguito si descrivono brevemente alcuni dei trattamenti sopracitati: Trattamento per acciaio zincato fosfatazione ai fosfati di zinco E un processo di conversione chimica che deposita sulla superficie del nastro dei sali costituiti dai cristalli di fosfato di zinco tetra idrati, secondo la seguente reazione: 1) 3Zn(H 2 PO 4 ) 2 Zn 3 (PO 4 )24H 2 O + H 3 PO 4 Il fosfato biacido di zinco si presenta, nel formulato di partenza, solubile in condizioni normali di lavoro, con l attacco acido sul metallo si idrolizza depositandosi sul supporto come fosfato di zinco. Trattamento per acciaio laminato a freddo fosfatazione ai fosfati di ferro E un processo di conversione chimica che deposita sulla superficie trattata dei sali a base di fosfato ferroso e fosfato ferrico idrato secondo le seguenti reazioni: Fe + 2H + Fe ++ + H 2 3Fe ++ + 2H 3 PO 4 Fe 3 (PO 4 ) 2 + 3H 2 Pag 2 di 10

2Fe ++ + 2H + 2Fe +++ + H 2 2Fe +++ + 2H 3 PO 4 2FePO 4 + 3H 2 I componenti dello strato fosfatico sono: Fosfato ferroso: Fe 3 (PO 4 ) 2 n H 2 0 Fosfato ferrico: FePO 4 n H 2 0 Il ciclo di fosfatazione ai fosfati di ferro viene utilizzato principalmente nel mercato dell edilizia per interni, dei mobili metallici e degli elettrodomestici. LAVAGGIO Viene effettuato con acqua a rinnovo e serve per eliminare i residui presenti sul nastro, onde evitare inquinamento delle successive soluzioni di pretrattamento. PASSIVAZIONE Ha il compito di sigillare lo strato di conversione precedente, e di incrementare notevolmente la resistenza alla corrosione. Poiché gli stadi di sgrassaggio, lavaggio e passivazione di ogni linea sono solitamente a spruzzo quello che può essere differente nei sistemi applicativi di pretrattamento è lo stadio di conversione superficiale. Il sistema di applicazione a spruzzo è il metodo classico utilizzato per il pretrattamento; il sistema prevede che il manufatto entri nella fase di conversione chimica, durante la quale verrà trattato con idonea soluzione. La soluzione verrà spruzzata tramite apposite rampe su cui saranno poste una serie di ugelli. Pag 3 di 10

2.7.2 EMISSIONI IN ATMOSFERA (REV. 1 OTTOBRE 2009) Dalle attività svolte nel sito sono generate complessivamente 23 emissioni in atmosfera, come già individuate nella descrizione del progetto riportata in precedenza; i punti di emissione, contrassegnati da E1 a E23, riportano le seguenti caratteristiche: Sigla E1 E2 E3 E4 E5 E6 E7 E8 E9 Denominazione/attività di provenienza Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Tunnel di pretrattamento a spruzzo Cappa ingresso forno di asciugatura Impianto termico forno di asciugatura Cappa uscita forno di asciugatura Cappa ingresso forno di polimerizzazione Altezza Durata (ore/anno) Parametri di Caratterizzazione Acido fosforico Acido solforico Acido fosforico Acido nitrico Polveri Sost inorg tab B cl. II Acido fosforico Acido nitrico Polveri Sost inorg tab B cl. II Impianti di abbattimento Polveri totale non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) E10 Forno di polimerizzazione E11 Forno di polimerizzazione E12 E13 Impianto termico forno di polimerizzazione Impianto termico forno di polimerizzazione E14 Forno di polimerizzazione E15 Cabina di verniciatura 1 mt 1936 E16 Cabina di verniciatura 1 mt 1936 E17 Cabina di verniciatura 1 mt 1936 Acido fosforico Sost. organiche totali (Ctot) Sost. organiche totali (Ctot) Sost. organiche totali (Ctot) Sost. organiche totali (Ctot) non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) Sost. organiche totali (Ctot) Ciclone + filtri a Ciclone + filtri a Ciclone + filtri a Pag 4 di 10

Sigla Denominazione/attività di provenienza Altezza Durata (ore/anno) E18 Cabina di verniciatura 1 mt 1936 E19 Termosverniciatura ganci 10 mt 968 Parametri di Caratterizzazione SOV come C Ossidi di azoto Ossidi di zolfo Impianti di abbattimento Ciclone + filtri a Post combustore E20 Centrale termica non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) E21 Centrale termica non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) E22 Cabina di verniciatura pezzi da recuperare SOV E23 Caldaia riscaldamento uffici soggetta al Titolo II del D.Lgs. 152/06 Velo d acqua + filtro a Pag 5 di 10

Condotti di scarico collegati all unità produttiva e caratteristiche delle emissioni: Sigla dei condotti di scarico E 1 E 2 E 3 E 4 E 5 E 6 E 7* E 8 E 9 E 10 E 11 E 12* E 13* Portata aeriforme (Nm 3 /h) 6.000 6.000 6.000 6.000 6.000 300 440 300 300 2.000 2.000 526 526 Temperatura aeriforme ( C) 25 25 25 25 25 40 50 40 40 180 180 50 50 Acido fosforico (mg/nm 3 ) 1 5 5 5 Ossidi di azoto e altri composti dell azoto (mg/nm 3 ) Acido solforico (mg/nm 3 ) 5 Acido nitrico(mg/nm 3 ) 1 1 (mg/nm 3 ) 5 5 5 5 5 5 Sostanze inorganiche tab. B classe II (nichel) Sostanze inorganiche tab. B classe III 0,1 0,1 2 2 2 90 90 90 SOV come COT (mg/nm 3 ) 10 10 10 10 Sistemi di contenimento delle emissioni Monitoraggio in continuo delle emissioni No No No No No No No No No No No No No Durata emissione (h/g) 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 Durata emissione (gg/y) 242 242 242 242 242 242 242 242 242 242 242 242 242 Velocità dell effluente (m/s) 4,8 4,8 4,8 4,8 4,8 0,3 4,1 0,3 0,3 1,9 1,9 4,9 4,9 Altezza dal suolo della sezione di uscita del condotto di scarico (m) Area della sezione di uscita del condotto di scarico (m 2 ) 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 10 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,3 0,03 0,3 0,3 0,3 0,3 0,03 0,03 Pag 6 di 10

Sigla dei condotti di scarico E 14 E 15 E 16 E 17 E 18 E 19 E 20* E 21* E 22 E 23** Portata aeriforme (Nm 3 /h) 300 16.000 16.000 12.000 12.000 1.800 942 1076 15.000 580 Temperatura aeriforme ( C) 40 25 25 25 25 200 50 50 25 50 Ossidi di azoto e altri composti dell azoto (mg/nm 3 ) Ossidi di zolfo e altri composti dello zolfo (mg/nm 3 ) 500 90 90 10 500 (mg/nm 3 ) 3 3 3 3 20 3 Sostanze inorganiche tab. B classe III 0,2 0,2 0,2 0,2 2 SOV come COT (mg/nm 3 ) 10 10 50 Sistemi di contenimento delle emissioni Monitoraggio in continuo delle emissioni Ciclone + filtri a Ciclone + filtri a Ciclone + filtri a Ciclone + filtri a Post combus tore Velo d acqua +filtro a No No No No No No No No No No Durata emissione (h/g) 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 Durata emissione (gg/y) 242 242 242 242 242 121 242 242 242 132 Velocità dell effluente (m/s) 0,3 7,4 7,4 5,6 5,6 1,7 8,7 10,0 13,9 5,4 Altezza dal suolo della sezione di uscita del condotto di scarico (m) Area della sezione di uscita del condotto di scarico (m 2 ) 10 1 1 1 1 10 10 10 10 10 0,3 0,6 0,6 0,6 0,6 0,3 0,03 0,03 0,3 0,03 * impianto termico industriale alimentato a metano (< 3 MW) non soggetto ad autorizzazione (art. 269 c. 14 del D.Lgs 152/06) ** caldaia riscaldamento locali alimentata a metano (35 kw) soggetta al Titolo II del D.Lgs. 152/06 Pag 7 di 10

Le emissioni totali dell impianto sono quindi pari a: Inquinante Flusso di massa/ora Flusso di massa/giorno Flusso di massa/anno kg/h kg/d t/a Acido fosforico 0,09 0,72 0,17 Ossidi di azoto e altri composti dell azoto 0,9 7,2 0,87 Ossidi di zolfo e altri composti dello zolfo 0,9 7,2 0,87 Polveri 0,372 2,976 0,72 Sostanze inorganiche tab. B classe II (nichel) 0,0012 0,0096 0,002 Sostanze inorganiche tab. B classe III 0,0508 0,406 0,098 Acido solforico 0,006 0,048 0,012 Acido nitrico 0,012 0,096 0,023 SOV come COT 0,81 6,51 1,56 Tipologie di sostanze in emissione SOV come COT 36% Acido fosforico 4% Ossidi di azoto e altri composti dell azoto 20% Acido nitrico 1% Acido solforico 0% Sostanze inorganiche tab. B classe III 2% Polveri 17% Sostanze inorganiche tab. B classe II (nichel) 0% Ossidi di zolfo e altri composti dello zolfo 20% Pag 8 di 10

3.2 EMISSIONI ATMOSFERICHE (REV. 1 OTTOBRE 2009) La campagna di monitoraggio della qualità dell aria della durata di 15 giorni, effettuata dal 21 settembre al 5 ottobre 2009, ha evidenziato, per tutti i parametri analizzati (PM10, NO 2, SO 2, CO, NH 3, HCT, metalli ed acidi) valori di concentrazione largamente inferiori ai rispettivi limiti legislativi e di riferimento (DM 60/2002, D.Lgs 152/2007 e OEHHA), evidenziando, in generale, un buono stato di qualità dell aria ambiente nello stato ante operam. Dall elaborazione dei dati provenienti dal monitoraggio della qualità dell aria e dalla valutazione critica delle ricadute delle emissioni provenienti dall impianto, si evince che il contributo dovuto all immissione dei microinquinanti indagati legati al ciclo produttivo in esame, non pone, in nessun caso, criticità in termini di superamento dei limiti di legge. Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO 2 ), rispetto alla situazione attuale, si avranno infatti aumenti di concentrazione teorici inferiori al 55% e stimati inferiori al 34%, corrispondenti, rispettivamente, ad aumenti di 5,9 e 3,6 µg/mc, contro un valore limite di 200 µg/mc. Per quanto riguarda il biossido di zolfo (SO 2 ), rispetto alla situazione attuale, si avranno aumenti di concentrazione teorici inferiori elevati, superiori al 2000% e stimati pari a 862%, corrispondenti, rispettivamente, ad aumenti di 4,06 e 1,72 µg/mc, contro un valore limite di 20 µg/mc. Il grande aumento percentuale rilevato è imputabile al basso livello della qualità dell aria misurato, pari a 0,2 µg/mc, di conseguenza, anche a variazioni assolute minime corrispondono aumenti relativi di notevole importanza. In relazione al PM10 si nota che, rispetto alla situazione attuale, si avranno aumenti di concentrazione teorici inferiori al 4,6% e stimati inferiori al 1,4%, corrispondenti, rispettivamente, ad aumenti di 1,0 e 0,3 µg/mc, contro un valore limite medio annuale di 40 µg/mc. Con riferimento al valore limite sulle 24 h, sempre per le PM10, si notano aumenti di concentrazione teorici inferiori al 22,5% e stimati inferiori al 6,4%, corrispondenti, rispettivamente, ad aumenti di 5,0 e 1,4 µg/mc, contro un valore limite medio annuale di 50 µg/mc. Per i metalli i valori previsti sono tutti ampiamente al di sotto del limite, in particolare per il Nichel sebbene per i valori teorici si hanno incrementi massimi del 77,2% corrispondenti ad incrementi di 3,0 ng/mc, i valori stimati si assestano su incrementi di 21,8% corrispondenti ad aumenti di 0,85 ng/mc, contro un valore limite di 20,0 ng/mc. Per le Sostanze Organiche Volatili si evidenzia come, rispetto alla situazione attuale, si registreranno degli incrementi teorici significativi (fino a oltre l 80%, corrispondente a quasi 1 µg/mc). Gli incrementi stimati tuttavia indicano aumenti di concentrazione massimi pari a 25%, corrispondente a 0,3 µg/mc, contro un valore limite di 5 µg/mc per il benzene (limite più restrittivo. Pag 9 di 10

Per quanto riguarda gli acidi, è possibile affermare che Il nuovo sito che la Metalli Plastificati intende realizzare determinerà emissione di H 3 PO 4, H 2 SO 4 e HNO 3 così esigue da determinare incrementi di concentrazione al suolo di fatto non significativi nel caso teorico (rispettivamente 0,234 µg/mc, 0,017 µg/mc e 0,030 µg/mc) e ancor di più in quello stimato (0,069 µg/mc, 0,005 µg/mc e 0,010 µg/mc), contro i riferimenti OHHHA di 7,0 µg/mc per l acido fosforico, di 1,0 µg/mc per l acido solforico e di 86,0 µg/mc per l acido nitrico. Va sottolineato inoltre come, ai fini della valutazione, sono state fatte alcune approssimazioni, tutte ispirate da principi cautelativi: considerare l intero valore di PTS in termini di PM10 considerare l intero valore di NOx in termini di NO 2 considerare l intero valore di SOV in termini di benzene la simulazione delle ricadute è stata effettuata considerando i valori di flusso di massa nominali dell impianto, e non quelli effettivi ipotizzabili, e trascurando i fenomeni di rimozione degli inquinanti dall atmosfera legati, ad es., alle precipitazioni Sulla base delle considerazioni fin qui esposte si può quindi affermare che il nuovo sito industriale che la Metalli Plastificati intende realizzare: non porrà criticità in termini di superamento dei limiti di legge per la matrice aria; non altererà significativamente lo stato esistente di qualità dell aria. Pag 10 di 10