1. TITOLO DELLA INFRASTRUTTURA DI RICERCA (titolo esteso e acronimo)



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Page 1 of 11 Scheda per la segnalazione di Infrastrutture di Ricerca (IR) per la Roadmap Italiana 1. TITOLO DELLA INFRASTRUTTURA DI RICERCA (titolo esteso e acronimo) TITOLO ESTESO ACRONIMO Laboratorio per le Lavorazioni Industriali Innovative LALI2 1.1 PROPONENTE (Ente di Ricerca, Consorzio Universitario, Associazione di scopo pubblico/privato) Politecnico di Milano Dipartimento di Meccanica Sezione di Tecnologie Meccaniche e Produzione 1.2 IDENTIFICAZIONE DEL BACI DI UTENZA (Campo di attivita, dimensione e carattere dell utenza prevalente nazionale/internazionale)campo di attività Il campo di attività della IR Laboratorio per le Lavorazioni Industriali Avanzate (LALI2) è costitito dalla ricerca di base, dalla messa a punto ingegneristica e dal trasferimento industriale delle applicazioni più avanzate dei processi industriali in ambito manifaturiero. A oggi tali attività vengono svolte all'interno dei laboratori per le applicaioni innovative del Dipartimento di Meccanica, Politecnico di Milano. La presente proposta riguarda quindi la possibilità di ampliare i laboratori per le lavorazioni industriali innovative e le attività ivi svolte, con l'istituzione di una vera e propria IR. L'obiettivo della proposta è quindi istituire dei laboratori altamente specializzati nelle lavorazioni su scala micrometrica e della relativa misura, nelle lavorazioni mediante laser di potenza, nelle lavorazioni mediante getto idroabrasivo, nelle lavorazioni mediante plasma ad alta definizione, nelle lavorazioni mediante ultrasuoni, ecc.. L'utilità di avere diverse aree tecnologiche nello stesso ambiente deriva da un lato da possibli travasi di competenze e cross-fertilization dei diversi settori, dall'altro da possibili economie di scala. La possibilità di espandere ed estendere le attrezzature consentirebbe alla IR di fare quel salto di qualità necessario per la ricerca avanzata in un settore dove l'italia sta perdendo competitività a fronte di paesi emergenti. L'utenza attuale della GI è attualmente costitita da: ricercatori universitari nazionali (60%), ricercatori industriali nazionali (30%), ricercatori universitari nazionali e industriali europei (10%). 2. DESCRIZIONE GENERALE (barrare la casella che interessa) Realizzazione di nuova IR mettendo in rete e/o aprendo all'utenza strutture esistenti

Page 2 of 11 3. PROFILO SCIENTIFICO-STRATEGICO 3.1 L IR risponde ad una domanda qualitativamente o quantitativamente nuova di utenza da parte della comunità scientifica/tecnologica/di servizio all industria/di servizio civile? Negli ultimi anni la presenza nello scenario internazionale di paesi emergenti ha estremizzato la concorrenza industriale nel settore manifatturiero (che comunque oggi in Italia rappresenta il 25% circa del PIL). Le nuove sfide di competitività in questo settore si possono affrontare solo puntando sull'innovazione di prodotto/processo/sistema di produzione. La IR proposta cerca di rispondere a questa nuova necessità: integrare in un unico spazio fisico diversi processi innovativi (tra cui le microlavorazioni, settore in forte espansione a livello europeo) consentirebbe di generare un "melting pot" dove le idee di innovazione nel settore possono trovare il giusto humus per di svilupparsi. La proposta di IR riguarda quindi l'ampliamento dei Laboratori per le Lavorazioni Innovative del Politecnico di Milano, Dipartiemnto di Meccanica. La IR attualmente è dotata di sistemi di lavorazione all'avanguardia, sistemi sui quali viene sviluppata ricerca di base in campo tecnologico meccanico, ricerca industriale e trasferimento tecnologico. Le aree toccate attualmente dalla IR riguardano le lavorazioni mediante laser di potenza, a getto d'acqua e a getto idroabrasivo, con plasma ad alata definizione, mediante ultrasuoni. Le applicazioni spaziano dalla scala "tradizionale" delle tecnologie fino alle microlavorazioni (laser e per asportazione di truciolo). L'investimento fin qui effettuato è circa di 1.500.000 euro e colloca l'ir al primo prosto tra i laboratori universitari di tecnologia meccanica in Italia e in posizione rilevante in Europa. I primi investimenti risalgono al 1998, gli ultimi investimenti, di circa 500.000 euro, sono del 2007. I costi estremamente elevati dei sistemi di lavorazione sono però di fatto un limite spesso invalicabile per affrontare con un adeguato livello qualitativo le tematiche di ricerca. Questo è particolarmente vero per le Università piccole che hanno possibilità di finanziamento limitato, ma anche per le grandi realtà come il Politecnico di Milano la possibilità di accedere ad attrezzature all'avanguardia ed esetremamente onerose è oggi quasi preclusa. La proposta in oggetto riguarda quindi la possibilità di ampliare la IR con sistemi di lavorazione innovativi da scegliersi nei in settori che attualmente sono di punta per l'industria italiana (mantenimento di una posizione di leadership - ad esmepio nel settore dei beni strumentali) o in settori che si prevede siano in forte sviluppo (e per i quali si vuole che l'italia abbia in futuro una posizione di leadership - ad esempio nel settore della produzione delle celle solari). In particolare, si ritiene che l'ampliamento della IR debba essere finalizzato sia a consolidare le aree più storiche della IR, sia a sviluppare le seguenti aree: - microlavorazioni (laser, asportazione di truciolo, ecc.); - misura di elementi su scala micrometrica (per la qualificazione dei componenti lavorati); - lavorazioni del silicio (wet e dry etching, etc.); - ecc.. 3.2 L IR offre reali prospettive di avanzamento nello sviluppo di nuove metodiche per la produzione di scienza di frontiera di alta qualità?

Page 3 of 11 Nell'ambito dell'ingegneria industriale la IR sicuramente ha la possibilità di generare nuove metodiche sia sperimentali che teorico-sperimentali, nonchè di contribuire in maniera significativa all'avanzamento delle conoscenze nel settore. Infatti, nel settore di ricerca interessato dalla IR il livello qualitativo è in larga misura legato alla possibilità di avere a disposizione delle attrezzature di grande qualità e di punta nei settori di riferimento. La IR ha lo scopo di fornire le facilities sperimentali per tutti i ricercatori che vi accederanno per metterli in condizioni di fare ricerca di frontiera e di elevato profilo sia scientifico sia applicativo. 3.3 Qual è il grado di rilevanza della proposta scientifica (Nazionale, Europeo, Globale) La rilevanza è prevalentemente europea per quanto riguarda gli aspetti relativi alla ricerca universitaria, mentre assume una dimensione prevalentemente nazionale nel caso di ricerca industriale e di trasferimento tecnologico. 4. OPPORTUNITÀ NEL PARAMA SCIENTIFICO-STRATEGICO 4.1 L IR risponde a reali specifiche necessità nel settore e su quale scala di sviluppo temporale? Come già accennato, la necessità prima nasce dalla presenza di paesi emergenti in grado di competere nel settore manifatturiero con l'italia e l'europa. Vi è quindi la necessità per l'industria europea di convertire la propria produzione da produzione a basso valore aggiunto a produzione con un elevato know-how, conversione che per l'italia è resa ancor più difficoltosa dal frazionamento estremo e dalle piccole dimensioni delle aziende del settore. E' quindi necessaria un'azione di "aggregazione" delle necessità di sviluppo e ricerca nel settore manifatturiero, che però si scontra con il grande frazionamento dei laboratori italiani che si occupano di tecnologie di produzione innovative. 4.2 L IR permetterà un significativo progresso scientifico in confronto ad altre esistenti infrastrutture dello stesso tipo e quale grado di unicità avrà a livello Nazionale/Europeo/Globale? Al momento non esistono IR del tipo proposto nè a livello nazionale nè a livello euoropeo. Il settore vede diversi laboratori per e lavorazioni innovative distribuiti sul territorio nazionale con dotazioni di infrastrutture che, pur essendo il risultato di sforzi economici non banali, risultano essere in molti casi del tutto limitate e insufficienti. A livello europeo esistono dei laboratori con un maggiore livello di aggregazione all'interno dei Fraunhofer Institute in Germania. Negli altri paesi europei non sono presenti significative aggregazioni. 4.3 Lo sviluppo dell IR avrà impatto e importanza per stimolare altre esistenti o future installazioni? La nascita della IR avrà il principale effetto di "traino" verso il mondo industriale che, vedendo i benefici derivanti dall'ir, potrà in futuro supportarla anche economicamente. Si prevede quindi che la nascita della IR porti ad un suo mantenimento nel tempo attraverso forme di autofinanziamento, l'impatto su futuri sviluppi di IR analoghe invece si ritiene possa essere limitato a zone geograficamente distanti, che possano quindi

Page 4 of 11 servire differeti bacini industriali (ad esempio nel centro-sud Italia). 4.4 Qual è il livello di collaborazione che ha portato alla formulazione della proposta (nazionale, europeo, globale)? Attaulmente la IR è inserita all'interno di circuiti di collaborazione sia nazionale che internazionale. Ad esempio, la IR è a disposizione degli associati a: - Associazione Italiana di Tecnologia Meccanica (AITeM) - circa 600 associati - Promozione L@ser AITeM - circa 100 associati - Associazione Italiana WaterJet (AWJ) - circa 200 associati - Consorzio Macchine Utensili e Sistemi di Produzione (MUSP) - costituito da aziende e università - Piattaforma 4IT: Photonics Reserach in Italy (in fase di costituzione) A livello Europeo, invece, la IR è inserita nella Network of Excellence del 6 PQ denominata "VRL" che è poi sfociata nella associazione E-Miracle (consorzio di università e aziende europee partecipanti alla NoE). Se necessario, è possibile segnalare l'interesse delle varie associazioni alla presente proposta attraverso lettere di interesse. 5. PROSPETTIVE DI SVILUPPO TECNICO E TECLOGICO 5.1 Grado di maturità della proposta (barrare la casella che interessa) Fase Iniziale: concetto ed idea preliminare 5.2 La scala temporale per le fasi di progettazione, costruzione e funzionamento è definita? 5.3 L analisi dei rischi e dei vantaggi è sviluppata? 5.4 Il progetto della IR è basato su contenuti fortemente innovativi sul piano strumentale o metodologico? 5.5 E già disponibile personale addestrato per le fasi di sviluppo e funzionamento della IR? 5.6 In caso di IR localizzata all estero e possibile prevedere un forte contributo in-kind ad alto contenuto scientifico/tecnico e industriale (parti della infrastruttura principale)? (annulla) 5.7 La IR si interfaccerà/integrerà con e-infrastructures internazionali? (ad. es.

Page 5 of 11 Geant, grid, banche dati ). 6.VALUTAZIONE DELL UTENZA 6.1 Quale sarà il bacino di utenza della IR a livello nazionale/europeo/globale? europeo 6.2 Quantificare l utenza potenziale Università: la comunità scientifica nazionale e internazionale attualmente coinvolta nello sviluppo di lavorazione innov ative potrebbe trovare grande interesse nella IR. A titolo di esempio, i ricercatori italiani che afferiscono al settore ING-IND/16 - Tecnologie e sistemi di Lavorazione sono circa 170, con un numero di giovani ricercatori non strutturato (assegnisti, dottorandi e borse post doc) valutabile in circa 300 persone. Non sono invece disponibili dati per gli altri paesi europei, ma in line adi massima si può immaginare una comunità europea di circa 5.000 ricercatori nel settore. Industria: l'industria di riferimento della IR è l'industria di produzione per parti o manifatturiera, quindi una porzione importante del mondo industriale sia italiano che europeo. A titolo indicativo, la quota parte del PIL italiano (ma anche europeo) ascrivibile al settore manifatturiero è circa il 25%. 6.3 Qual è il grado di coinvolgimento e di internazionalità dell utenza nell elaborazione del progetto (caso scientifico, proposta, caso tecnico)? proposta Spiegazioni/chiarimenti: 6.4 L impiego e l impatto della IR hanno natura multidisciplinare o specifica? multidisciplinare Spiegazioni/chiarimenti: Il settore delle lavorazioni industriali è sicuramente un settore fortemente multisciplinare: una lavorazione innovativa di elevata qualità e di basso costo nasce da un connubio di competenze sulla fisica del processo (meccanismi elementari di lavroazione), sui materiali (influenza della lavorazione), sulla metrologia (misura del risultato ottenuto), sulla qualità industriale (analisi statistiche), sulla statistica sperimentale (progettazione degli esperimenti e analisi dei dati), sull'economia dei processi industriali (costi e confronto tra processi), sulle macchine utensili (struttura, dinamica, architettura, ecc.), nonchè di sistemi di produzione (configurazione e gestione dei sistemi di produzione). 6.5 Ci si attende un utenza più ampia rispetto a quella di riferimento? Spiegazioni/chiarimenti:

Page 6 of 11 Gran parte delle lavorazioni innovative non hanno ancora esaurito il loro potenziale applicativo: si pensi, ad esempio, alla saldatura laser, che oggi viene applicata solo in un piccolo insieme di casi che hanno prevalentemente natura sostituzionale rispetto ad altre tecniche di saldatura. E' quindi prevedibile che vi sarà una utenza della IR via via crescente come dimensione per il coninvolgimenti di settori sempre nuovi. Inoltre, è prevedibile che la IR possa favorire lo sviluppo di contatti con ricercatori di altri paesi nel mondo (visiting professors o researchers, etc.). 6.6 Come sono trattati gli aspetti della formazione di nuovi e giovani utenti? La formazione avverrà attraverso l'istituzione di borse di dottorato, di assegni di ricerca pluriannuali e di borse post doc. Tutte queste forme di formazione porteranno i giovani utenti ad avere un'attenzione e un livello di cognizione verso l'innovazione delle lavorazioni industriali estremamente elvato. 6.7 La proposta prevede le modalità di open access a tutti i potenziali utenti internazionali sulla sola base della qualità scientifica dei progetti sottomessi? 6.8 Come si valuta (previsione) l impatto che l IR avrà sulla qualità e quantità di progetti nazionali e sulla loro competitività internazionale? La qualità scientifica dei progetti nazionali sviluppati dai laboratori attualmente esistenti presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano è oggi piuttosto elevata. Ad esempio, nell'anno 2006 tre progetti approvati dal MIUR nell'ambito dei Progetti di Grande Interesse Nazionale (PRIN) fanno capo alla IR in oggetto. Un ampliamento della IR consentirebbe sicuramente di migliorare la qualità dei progetti nazionali e di favorire la competizione dei gruppi di ricerca nazionali in ambito europeo e internazionale. 6.9 In caso di IR localizzata all estero e previsto un contributo in kind rivolto all utenza scientifica? (strumentazione, stazioni sperimentali, outstations italiane) (annulla) TE: 7. ASPETTI SOCIO-ECOMICI 7.1 La proposta di IR prevede opportunità di addestramento e trasferimento tecnologico verso il territorio? Spiegazioni/commenti: Come università, all'interno del Politecnico di Milano avviene la formazione ingegneristica sia relativa alla Laurea Base che alla Laurea Specialistica che, soprattutto al Dottorato di Ricerca. All'interno dei laboratori per lavorazioni innovative vengono da alcuni anni formati 10 dottorandi e circa 20 assegnisti di ricerca, con l'obiettivo che queste persone, una volta trasferite nel mondo industriale, siano in grado

Page 7 of 11 di "trasferire" le conoscenza apprese nel tessuto industriale italiano e europeo. Con lo sviluppo della IR le potenzialità di formazione verrebbero enormemente amplificate, con la formazione di giovani ingegneri, fisici, economisti, ecc. provenienti da diverse regioni italiane in collabroazione con le università di provenienza. Queste persone, oltre asviluppare ricerca, acquisirebbero delle capacità di innovazione che si "porterebbero" per tutto il loro percorso professionale, favorendo quindi l'innovazione nel tessuto italiano nel futuro prossimo. 7.2 La proposta prevede partenariati nazionali/internazionali per le diverse fasi di realizzazione e conduzione della IR? Spiegazioni/commenti: Attualmente la IR esistente è stata progettata e sviluppata dal solo Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, che ne ha anche supportato tutti i costi di investimento e mantenimento. Nel caso di un ampliamento della IR sarà possibile coinvolgere ricercatori di altre univeristà sia nazionali che internazionali (come i Fraunhofer institutes, alcune università inglesi e francesi, ecc.). A livello nazionale nella progettazione e nella gestione della IR potrebbe essere coinvolta l'associazione Italiana Tecnologia Meccanica (AITeM) e, in particolare, la sezione dell'aitem dedicata alle lavorazioni mediante laser (Promozione L@ser). Infine, verranno coinvolte le aziende che nella IR vedrebbero il loro punto di riferimento tecnologico. Queste ultime verranno quindi coinvolte sia nella fase di realizzazione che di conduzione, consentendo di investire nella IR fornendo le attrezzature necessarie alla ricerca in forma agevolata. 7.3 Sono previsti meccanismi di associazione di altri potenziali partner in una fase successiva? Spiegazioni/commenti: La IR rimarrà aperta a future collabroazioni sia nazionali che internazionali. Le modalità con cui regolare tali collabroazioni non sono, al momento, definite ma lo spirito con cui verranno sviluppate sarà improntato da un lato alla massima apertura e collaborazione possibile, dall'altro alla massima efficacia ed efficienza scientifica e tecnologica. 7.4 La IR individua ulteriori obiettivi di tipo socio-economico? Spiegazioni/commenti: La crescente competizione in ambito manifatturiero, imposta dai paesi emergenti, impone che il tessuto industriali italiano si doti di processi e sistemi di lavorazione ad alto know-how, che consentano di mantenere un elevato valore aggiunto alla produzione industriale occidentale. Ulteriore obiettivo sociale della IR è quindi la generazione del know-how di innovazione tecnologica necessario per mantenere l'industria italiana ad un livello elevato che consenta di ampliare (se possibile) l'impatto del manifatturiero sul PIL italiano (attualmente circa il 20%) ed europeo. TE:

Page 8 of 11 8. ASPETTI FINANZIARI E TERRITORIALI 8.1 Indicare la valutazione dei costi della IR inclusivi di costruzione, funzionamento e decommissioning. I costi di investimento iniziali riguardano sia lo sviluppo e adeguamento della parte edile in grado di ospitare la IR, nonchè tutte le attrezzature, la strumentazione e i dispositivi necessari alla ricerca. Una stima preliminare di tali costi è di circa 4.500.000 euro. Il costo previsto per il funzionamento della IR è stimabile in circa 1.000.000 euro annui, comprendenti il costo dell'energia, del personale tecnico amministrativo, di un finanziamento per l'istituzione di borse di dottorato o assegni di ricerca ad hoc, nonchè per coprire una quota parte dei costi associati alla ricerca. L'altra quota verrà coperta da progetti di ricerca nazionali e internazionali e dalle aziende interessate ai risultati della ricerca stessa. Una volta avviata la IR, la quota di autofinanziamento è destinata ad aumentare. Non è prevista una fase di decommissioning, se non dopo un orizzonte temporale lungo (20-30 anni), e i costi associati a tale fase non sono oggi prevedibili. 8.2 I costi dichiarati della IR riguardano la configurazione massima oppure un suo sotto-insieme iniziale da incrementare successivamente? (investimento iniziale e successivi costi di sviluppo e completamento) I costi descritti sono per una configurazione piena e completa. Si ritiene che la IR possa nascere anche con un finanziamento minore (indicativamente fino al 50% della cifra esposta), con possibilità di sviluppo e impatto limitate rispetto a quella di progetto. 8.3 La proposta contiene un piano finanziario con copertura realistica delle spese? C è già un piano di supporto finanziario espresso a livello istituzionale? L'analisi dei costi e delle spese effettuata per le stime si è basata su un rapporto "in scala" dei costi e delle entrate degli esistenti laboratori in Dipartimento. Al momento non è stata eseguita alcuna analisi dettagliata per quanto riguarda i costi e le spese, nè esiste un piano di supporto a livello istituzionale (che potrebbe comunque sussistere nel caso di finanziamento). 8.4 Quali fasi del progetto sono eventualmente già finanziate e con quale schema di contribuzione in presenza di più partners? Al momento si prevede che una parte delle spese di ricerca industriale venga coperta dal tessuto industriale su tematiche specifiche. Parte della rierca di base verrà coperta con progetti di finanziamento tipici di questo tipo di ricerca. In entrambi i casi gli importi sono difficilmente identificabile e quantificabil. Sicuramente la IR avrà una capacità di sviluppo di progetti più alta rispetto alla attuale, soprattutto relativamente ai progetti europei del Programmi Quadro della comunità. 8.5 La valorizzazione del sito (per es. IR preesistenti) è rilevante ai fini della realizzazione della nuova IR? 8.6 La dimensione dei costi del progetto merita o necessita di supporto finanziario a livello EU? Se sì, è necessario un approccio Pan-Europeo?

Page 9 of 11 Spiegazioni: Le ricadute industriali della IR dovrebbero essere prevalentemente nazionali, con l'obiettivo di migligorare la competitività delle industrie italiane. Una partecipazione forte europea all'investimento nella IR verosimilmente implicherebbe un'apertura dei riusltati verso tutti i paesi partner europei. Quest'ultimo scenario è comunque possibile, ma risulterebbe conveniente solo in presenza di un livello di finanziamento europeo di alto livello. 8.7 Esiste la possibilità di un recupero finanziario se la IR va a sostituirne o a migliorarne una già esistente, della stessa tipologia? Spiegazioni: Le attrezzature attualmente in uso ai laboratori per le lavroazioni innovative del Politecnico di Milano verrebbero conferite alla nuova IR e quindi non è previsto alcun recupero finanziario. 8.8 È stata esplorata la possibilità di utilizzare Fondi Strutturali? 8.9 È stata valutata la possibilità di proporre la nuova IR per la roadmap ESFRI (impatto pan-europeo)? 8.10 La IR è già prevista nella strategia di un Ente o Consorzio o ATI italiani o internazionali? Se Sì, indicare l'ente o il Consorzio o l'ati: Attualmente la IR è prevista nella strategia del consorzio Macchine Utensili e Sistemi di Produzione (MUSP) con sede a Piacenza. Tale consorzio è formato da produttori di sistemi di lavroazione, dal Politecnico e dall'università Cattolica. Inoltre, è lecito ritenere che una volta avviata la IR possa essere trasformata e/o partecipata da un consorzio costituito da università e aziende. 8.11 È stata esplorata la possibilità di concorso finanziario regionale? 8.12 Valutazione del ritorno socio/economico territoriale della IR La IR proposta costituirà un "punto di emanazione di innovazione" verso il territorio limitrofo, favorendo la conversione del tessuto industriale del nord-italia costituito da aziende con lavorazioni a basso valore aggiunto verso aziende con un elevato knowhow. Le ricadute economiche e sociali sono quindi elevate: la IR contribuirà alla costituzione di nuovi posti di lavoro. Inoltre, favorirà la nascita di nuove aziende anche attraverso l'imprenditorialità delle persone formate presso la IR. 8.13 Valutazione del ritorno industriale della IR

Page 10 of 11 industriale. Verrano sia svolte ricerche su stimolo diretto delle aziende, sia sviluppati studi di base, che consentiranno di sviluppare i processi del futuro e che quindi verranno poi adottati dall'industria. 8.14 Valutazione dell impatto formativo di ricercatori/tecnici/ingegneri/gestionali della IR Come già accennato, l'impatto formativo nei giovani è sicuramente di elevato livello: dottorandi, assegnisti titolari di borse di studio, ecc., verrebero tutti formati all'interno di una IR universitaria ad alto contenuto di innovazione. Questa formazione sarà poi "trascinata" in azienda dai formati, portando un'attenzione forte all'innovazione dei cicli di produzione delle aziende italiane. 8.15 La proposta prevede la partecipazione a IR localizzate all estero? Sono stati valutati i possibili contributi in-kind, il ritorno industriale, scientifico e formativo? Non è prevista la partecipazione a IR localizzate all'estero, sebbene si prevede che sia possibile sviluppare contatti scientifici e tecnologici con diversi laboratori e infrastruttura europee (quali, ad esmepio, i Fraunhofer Institute). Tabella Costi Costi Strategia di finanziamento Costo Fase Preparatoria Costo Fase di Costruzione 500.000,00 Frazione già spesa o impegnata: 0,00 4.000.000,00 Costo relativo a: - edilizia - attrezzature. Per la parte relativa alle attrezzature si cercheranno forme di collabroazione con aziende del settore per avere attrezzature a condizioni economiche particoalrmente vantaggiose. Costo Operatività Annua (incluso supporto utenti) 1.000.000,00 Costi per: - sviluppo ricerca - personale tecnico/amministrativo - Phd students/borse di ricerca in genere - visiting researchers Una quota parte del costo di finanziamento verrà coperto da progetti di ricerca finanziati e dalle attività di riecrca industriale. Costo Chiusura e Smantellamento 0,00 Non è previsto alcun costo di smantellamento in quanto non è prevista una vita utile "a tempo". 9. Scala temporale prevista per la progettazione e la costruzione, inizio attività con utenti, periodo di operatività e chiusura/smantellamento Fase Preparatorio

Page 11 of 11 La fase preparatorio avrà uno sviluppo temporale di circa 12 mesi. In questa fase verranno identificate le necessità del tessuto industriale e le tematiche di ricerca di base più promettenti. Da questa fase verranno identificate nel dettaglio le attrezzature da acquisire e le infrastrutture necessarie. Fase di Costruzione Verrà realizzato il sito dove verrà ubicato il laboratorio LIL2. Verranno definite le specifiche ambientali del labroatorio stesso (ad esempio della stanza climatizzata e isolata da vibrazioni ambientali per l'ambinet di misura dimensionale). Periodo di Attività Il presiondo di attività è previsto di 20-30 anni. Smantellamento Non è previsto lo smantellamento della IR. TE: 10. Indicare la persona di riferimento del progetto e sue coordinate Cognome CAPELLO Nome EDOARDO Ente di appartenenza Politecnico di MILA Email edoardo.capello@polimi.it Telefono 0223998590