11 Undicesima lezione: Coercività e semicontinuità di funzionali integrali

Documenti analoghi
12 Dodicesima lezione: Dimostrazione del teorema di De Giorgi e Ioffe

13 Tredicesima lezione: Condizioni necessarie per la semicontinuità

10 Decima lezione: Spazi di Sobolev, traccia e disuguaglianze di Poincaré

6 Sesta lezione: Compattezza sequenziale nelle topologie deboli. Dualità e convergenze deboli negli spazi L p.

8 Ottava lezione: Spazi di Sobolev

Coercività e semicontinuità di funzionali integrali

3 Terza lezione. Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni

7 Settima Lezione: Distribuzioni

Generalizzazioni del Teorema di Weierstrass

Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni

Topologie deboli. Capitolo 5. Topologia debole

4 Quarta lezione: Spazi di Banach e funzionali lineari. Spazio duale

Spazi di Sobolev. Capitolo 8. Definizioni e proprietà topologiche

Scuola di Dottorato in Ingegneria L. da Vinci. Problemi di estremo vincolato ed applicazioni. Introduzione ai problemi di estremo

1 x2 (u (x)) 2 dx in X = {u C 1 ([ 1, 1]) : u( 1) = 1, u(1) = 1} (esempio di Weierstrass). Non-esistenza del minimo (e del massimo): F (u) = 1 1

1 x2 (u (x)) 2 dx in X = {u C 1 ([ 1, 1]) : u( 1) = 1, u(1) = 1} (esempio di Weierstrass). Non-esistenza del minimo (e del massimo): F (u) = 1 1

Esercizi di PDE C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Prof. Kevin R. Payne

Esercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo

Esercizi per il corso di Analisi 6.

Si noti che questa definizione dice esattamente che

1 Prima Lezione. Problemi di minimo

DISUGUAGLIANZA DI FEFFERMAN-POINCARE E REGOLARITA PER EQUAZIONI ELLITTICHE DEGENERI

INTRODUZIONE ALLA Γ-CONVERGENZA

3. Successioni di insiemi.

Lezioni di Analisi Matematica 6 a.a

Metodi diretti e teoria dei punti critici nel Calcolo delle Variazioni

20. Prodotto di spazi di misura. I teoremi di Tonelli e di Fubini.

14. Confronto tra l integrale di Lebesgue e l integrale di Riemann.

USO DELL ORTOGONALITÀ E DELLE UNITÀ APPROSSIMANTI

ERRATA CORRIGE e AGGIUNTE: Traccia delle lezioni del corso di Analisi Matematica 2, A.A. 2017/18, aggiornata il 27 gennaio 2018

Analisi a più variabili: Integrale di Lebesgue

11. Misure con segno.

ESERCIZI DI ANALISI MATEMATICA

AM5 2008: Tracce delle lezioni- 4

Registro dell'insegnamento

Spazi vettoriali topologici, spazi localmente convessi ed il teorema di Hahn-Banach: informazioni base (L.V.)

ELEMENTI DI TEORIA DELLA MISURA E DELL INTEGRAZIONE SECONDO LEBESGUE, versione italiana. PARTE 1: TEORIA DELLA MISURA

19. L integrale di Lebesgue: un breve riassunto, I

Esercizi 8 12 gennaio 2009

Alcuni complementi di teoria dell integrazione.

SPAZI CONCRETI DI FUNZIONI E DI SUCCESSIONI (L.V.) 1. Spazi. In quanto segue, K denota il campo degli scalari che può essere sia R sia C.

Divergence-measure fields: generalizations of Gauss-Green formula with applications

Spazi di Banach classici

Appendice B ANALISI FUNZIONALE. 1 Spazi di Banach

20. L integrale di Lebesgue: un breve riassunto, II

Dispense del corso di ANALISI MATEMATICA 7. Lorenzo Freddi

(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013

PROVE PARZIALI DEL CORSO DI ANALISI FUNZIONALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A

A.A. 2015/2016 Corso di Analisi Matematica 2

Elementi di teoria della misura (incompleto)

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013

1. Calcolo Differenziale per funzioni di una variabile

4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico

Programma di Analisi Matematica 2

VERSIONE PRELIMINARE Lezioni di Analisi Matematica 3 corso di Laurea in Fisica a.a

Integrale di Lebesgue

CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA ANALISI MATEMATICA 6, A.A PRIMA PARTE DEL CORSO

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 SOLUZIONI ESERCIZI PROPOSTI 15/04/2013

RACCOLTA DEGLI ESAMI SCRITTI DI ANALISI FUNZIONALE DAL 2011 AL Corso di Laurea Magistrale in Matematica. Francesca Prinari

Analisi Matematica 3, a.a Scritto del quinto appello, 11 settembre 2019 Testi 1

DIARIO DELLE LEZIONI DEL CORSO DI ANALISI MATEMATICA II - INGEGNERIA ELETTRONICA. ANNO ACCADEMICO (PROF. D. PUGLISI)

Indice. 1 Nozioni di base 2. 2 I tre principi di Littlewood 5. 3 Il ``quarto'' principio di Littlewood 7

Corso di laurea in Matematica Equazioni Differenziali

AM310- IV Settimana 2012

2 Calcolo differenziale in spazi di Banach

Il teorema di Lusin (versione )

4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico

AM Sett. 11. IL TEOREMA DI COMPATTEZZA DI RELLICH. u n p. c(r) sup. u n (x + h) u n (x) dx

ANALISI MATEMATICA 4. Prova scritta del 24 gennaio 2013

Istituzioni di Probabilità Laurea magistrale in Matematica prova scritta del 2/12/2013

Note del corso di Analisi Superiore 2

1 Punti di equilibrio e stabilità: definizioni

A.A. 2015/16 REGISTRO ELETTRONICO DELLE LEZIONI

SPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo.

Matrici delle differenze finite

Due variabili aleatorie X ed Y si dicono indipendenti se comunque dati due numeri reali a e b si ha. P {X = a, Y = b} = P {X = a}p {Y = b}

2. Fra tutti i rettangoli inscritti in una circonferenza, determinare quello di area massima.

Equazioni differenziali e teoria della misura

f n (x) 3 1. x Essendo g(x) = 3 1

BOLLETTINO UNIONE MATEMATICA ITALIANA

( 1 π. (a n cos nt + b n sin nt) t R (3)

Esercizi di istituzioni di analisi superiore

Il Principio di Indeterminazione di Heisenberg

6. Boreliani di uno spazio topologico.

Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica: definizioni prima parte. Cap.1: Probabilità

COMPLEMENTI DI ANALISI MATEMATICA DI BASE. Prova scritta del 26 gennaio 2005

Disuguaglianza di Cramér-Rao

Istituzioni di Probabilità Laurea magistrale in Matematica prova scritta del 14/2/2013

V Appello di Calcolo delle Probabilità Cognome: Laurea Triennale in Matematica 2014/15 Nome: 7 gennaio

Compattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi

Una classe di problemi di transizione di fase con l effetto di tensione di linea

Esercizio 2.2 Dimostrare che le seguenti famiglie di parti di R generano la stessa σ-algebra

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 2 a.a Soluzioni

Il teorema di dualità forte

Introduzione alla teoria delle equazioni alle derivate parziali a.a. 2002/03

Equazioni differenziali del 2 ordine Prof. Ettore Limoli. Sommario. Equazione differenziale omogenea a coefficienti costanti

Introduzione al Metodo agli Elementi Finiti (FEM) (x, y) Γ Tale formulazione viene detta Formulazione forte del problema.

Registro dell insegnamento. Emanuele Paolini

5.3 Alcune classi di funzioni integrabili

Transcript:

11 Undicesima lezione: Coercività e semicontinuità di funzionali integrali In questa lezione torniamo a considerare problemi di minimo per funzionali integrali del tipo (11.1) f(x, u(x), u(x)) dx. dove u : R m x (u 1 (x),..., u m (x)) (nel caso dell energia elastica interesserà in particolare il caso m = 3). Indicheremo con L p (; R m ) (rispettivamente W 1,p (; R m )) lo spazio delle funzioni u : R m tali che u i L p () (risp. u i W 1,p ()) per ogni i = 1,..., m. Considereremo dapprima il caso più semplice dei funzionali definiti su L p (; R m ). In questo caso il funzionale non dipende dal gradiente. Coercività in alcuni spazi L p (; R m ) con 1 < p < + e τ = topologia debole: α > 0, β 0, F (u) α u p β F debolmente coerciva; se F (u) = f(x, z) α z p + β(x), α > 0, β L 1 (); L 1 (; R m ) con τ = topologia debole: k 0, Φ superlineare, F (u) Φ( u ) dx k F debolmente coerciva; se F (u) = f(x, z) Φ( z ) + β(x), β L 1 (); L (; R m ) con τ = topologia debole*: R > 0, F (u) = + se u > R F debolmente* coerciva; se F (u) = f(x, z) χ z R (z) + β(x), R > 0, β L 1 () dove χ z R (z) è una funzione che vale 0 se z R e + altrimenti; 64

W 1,p (; R m ) con 1 < p < + e τ = topologia debole: α > 0, β 0, F (u) α u 1,p β F debolmente coerciva; se F (u) = f(x, z, ξ) α( z p + ξ p ) + β(x), α > 0, β L 1 (); W 1,p 0 (; R m ) con 1 < p < + e τ = topologia debole: α > 0, β 0, F (u) α u p β F debolmente coerciva; se F (u) = f(x, z, ξ) α ξ p + β(x), α > 0, β L 1 (); W 1,1 (; R m ) con τ = topologia debole: k 0, Φ superlineare, F (u) se F (u) = Φ( u + u ) dx k F deb. coerciva; f(x, z, ξ) Φ( z + ξ ) + β(x), β L 1 (); W 1,1 0 (; R m ) con τ = topologia debole: k 0, Φ superlineare, F (u) se F (u) = Φ( u ) dx k F deb. coerciva; f(x, z, ξ) Φ( ξ ) + β(x), β L 1 (); W 1, (; R m ) con τ = topologia debole*: R > 0, F (u) = + se u 1, > R F debolmente* coerciva; se F (u) = f(x, z) χ z + ξ R + β(x), R > 0, β L 1 (). 65

Teoremi di semicontinuità. Caso dei funzionali convessi. Sia µ una misura positiva, finita 16 e completa 17 su una σ-algebra 18 F di sottoinsiemi di aperto limitato di R n. Indicheremo con B m la σ-algebra di Borel 19 di R m. Ricordiamo che la σ-algebra prodotto F B m è la più piccola σ-algebra su R m contenente la famiglia {F B : F F, B B m }. Definizione 11.1 Una funzione f : R m (, + ] è detta (a) un integrando se è F B m -misurabile; 20 (b) un integrando normale se f è un integrando e f(x, ) è s.c.i. per µ-q.o. x ; (c) un integrando convesso se f è un integrando e f(x, ) è convessa e s.c.i. per µ-q.o. x ; (d) un integrando di Carathéodory se f è un integrando e f(x, ) è finita e continua per µ-q.o. x. Una funzione f : R m R k ], + ] è detta (e) un integrando normale convesso se f è F B m B k -misurabile ed esiste N con µ(n) = 0 tale che f(x,, ) è s.c.i. per ogni x \ N; f(x, z, ) è convessa per ogni x \ N e z R m. Dimostrare per esercizio che esistono funzioni g : R m [0, + ] convesse non s.c.i.. Supponiamo d ora in poi, per semplicità, che f 0, ma tutti i risultati si possono estendere a funzioni di segno non costante purché i funzionali siano ben definiti. Teorema 11.2 Sia f : R m [0, + ] un integrando e f(x, u(x)) dµ(x) se l integrale ha senso, F (u) = + altrimenti. 16 Per semplicità di esposizione. In effetti tutto quello che diremo vale anche se µ è σ-finita. 17 La completezza è in realtà una proprietà della coppia (µ, F ) che si dice completa se ogni sottoinsieme di un insieme di misura nulla risulta misurabile. La misura di Lebesgue è completa sulla σ-algebra dei misurabili secondo Lebesgue. 18 Una famiglia F di sottoinsiemi di è detta una σ-algebra se gode delle seguenti proprietà: (i) F ; (ii) B F \ B F (iii) B h F h N S h N B h F. Gli elementi di F si chiamano insiemi misurabili. Si può pensare, per fissare le idee, che µ sia la misura di Lebesgue su e che F sia la famiglia di tutti gli insiemi misurabili secondo Lebesgue. 19 Cioè la più piccola σ-algebra contenente i sottoinsiemi aperti (e di conseguenza anche i chiusi). 20 Cioè la controimmagine di ogni aperto è misurabile (cioè appartiene a F B m). Nel caso di funzioni a valori reali estesi, come in quello in esame, ciò equivale alla misurabilità degli insiemi di sottolivello. 66

1. Se f è normale allora F è s.c.i. rispetto alla convergenza forte di L 1 (; R m ); 2. se f è convesso allora F è s.c.i. rispetto alla convergenza debole di L 1 (; R m ). 1 e 2 del teorema precedente si possono riguardare come casi particolari del seguente. Teorema 11.3 (De Giorgi - Ioffe) Sia f : R m R k [0, + ] un integrando normale convesso. Allora il funzionale F : L 1 (; R m ) L 1 (; R k ) [0, + ] F (u, v) = f(x, u(x), v(x)) dµ(x) è ben definito e s.c.i. rispetto alla convergenza forte di L 1 (; R m ) nella variabile u e a quella debole di L 1 (; R k ) nella variabile v. Ricordando la caratterizzazione della convergenza debole negli spazi di Sobolev, si ottiene immediatamente, come corollario, il seguente teorema di semicontinuità per funzionali integrali su spazi di Sobolev (in tal caso µ è la misura di Lebesgue). Corollario 11.4 Sia f : R m R nm [0, + ] un integrando normale convesso. Allora il funzionale F (u) = f(x, u(x), u(x)) dx è seq. s.c.i. rispetto alla convergenza debole di W 1,1 (; R m ). Dimostrazione La conclusione è immediata se ha frontiera localmente lipschitziana perchè se u h u in W 1,1 per il teorema di Rellich u h u in L 1 e quindi la tesi si ottiene scegliendo v h = Du h e applicando il teorema di De Giorgi - Ioffe. Se la frontiera di non è regolare, si può approssimare dall interno mediante aperti con frontiera regolare (cfr. Buttazzo [4], Lemma 4.2.10) ed il risultato già ottenuto può essere applicato ai funzionali F h definiti come integrali su h. Per dimostrare la semicontinuità di F è allora sufficiente osservare che, per la positività degli integrandi, F è l estremo superiore dei funzionali F h. Esempio 11.5 In base al teorema, il funzionale F (u) = A(x) u, u dx g(x)u dx considerato nell esempio 10.8 risulta sequenzialmente debolmente semicontinuo inferiormente in W 1,2 0 () anche se la matrice A(x) non è limitata purché abbia coefficienti misurabili e non negativi. In tal caso però, a differenza di quanto succedeva nell esempio 10.8, la parte quadratica del funzionale potrebbe non essere una norma. 67

Riferimenti bibliografici [1] R.A. Adams, Sobolev spaces, Academic Press, New York, 1975. [2] J. Barros-Neto, An introduction to the theory of distributions, Dekker, New York, 1973. [3] H. Brezis, Analyse fonctionnelle. Théorie et applications., Masson, Paris, 1983. [4] G. Buttazzo, Semicontinuity, relaxation and integral representation in the calculus of variations, Pitman Res. Notes Math. Ser., vol. 207, Longman, Harlow, 1989. [5] V. Checcucci, A. Tognoli, and E. Vesentini, Lezioni di topologia generale, Feltrinelli, Milano, 1977. [6] G. Dal Maso, An introduction to Γ-convergence, Birkhäuser, Boston, 1993. [7] N. Dunford and J.T. Schwartz, Linear operators, vol. 1, general theory, Interscience Publ. Ltd. N.Y., 1958. [8] E. Giusti, Analisi matematica 2, Boringhieri. [9] P. Grisvard, Singularities in boundary value problems, Springer, Berlin, 1992. [10] N. Meyers and J. Serrin, H=w, Proc. Nat. Acad. Sci. USA 51 (1964). [11] J. Nečas, Les méthodes directes en théorie des equations elliptiques, Academia, Prague, 1967. [12] F. Riesz and B. Sz.-Nagy, Functional analysis, Frederick Ungar Publishing, New York, 1955. [13] W. Rudin, Analisi reale e complessa, Boringhieri. [14] S.V. Vladimirov, Le distribuzioni nella fisica matematica, Edizioni Mir, Mosca, 1981. [15] W.P. Ziemer, Weakly differentiable functions, Graduate texts in mathematics, Springer-Verlag, New York, 1989. 68