Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo 1
Categorie di reazioni ai cibi reazioni immunologiche mediate da anticorpi IgE reazioni immunologiche di altra natura (non IgE-mediate) Allergie Ipersensibilità reazioni non immunologiche Reazioni avverse (alterazioni enzimatico-metaboliche) 2
Ipersensibilità Caratterizzata da un processo di risposta immunitaria che porta al danno dei tessuti e a patologia La classificazione più accreditata prevede cinque categorie di ipersensibilità, caratterizzate in base ai meccanismi di interazione coinvolti (che spesso portano a specifiche classi patologiche) 3
Tipo I: immediata o anafilattica (mediata da IgE) Allergia propriamente detta anticorpi IgE sensibilizzati all'allergene legami tra IgE e allergene Riesposizione ad un antigene per il quale siano già stati prodotti specifici anticorpi IgE legati ai recettori di membrana dei mastociti Mastocita Si tratta dell'allergia propriamente detta La reazione avviene entro pochi minuti dall'esposizione all'antigene Degranulazione rilascio di mediatori tra cui istamina ed eparina Asma, riniti e congiuntiviti allergiche, eczemi, orticaria, anafilassi 4
Tipo I: immediata o anafilattica (mediata da IgE) Allergia propriamente detta Incidenza limitata: tra 2% e 5%, a seconda della popolazione Alta percezione: spesso il paziente crede di essere allergico Attenzione Rischio di diagnosi erronee: ci sono conferme (PRICK, RAST...)? La diagnosi di allergia avviene di solito in età pediatrica 5
Diagnosi allergia Prick test RAST test Livello di specificità basso (circa 50%) Non applicabili come test di screening (produrrebbero troppi falsi positivi) Non è consigliabile il test di un numero elevato di sostanze, in quanto i casi di allergie multiple sono rari 6
In caso di allergie alimentari... Dieta di eliminazione Predisposizione adrenalina in caso di anafilassi Alimenti più facilmente coinvolti in reazioni allergiche in ordine di incidenza Latte Uova Arachidi Noci, nocciole ecc. Soia Grano Crostacei Molluschi 7
Tipo II: citotossica o mediata da anticorpi anticorpi IgM o IgG Cellula esprimente antigene Anticorpi IgG ed IgM si legano ad antigeni (esogeni o endogeni) espressi sulle membrane cellulari L'attivazione del complemento (proteine circolanti e di membrana) porta alla lisi o alla fagocitosi cellulare Attivazione complemento (lisi ed infiammazione) o fagocistosi La manifestazione richiede solitamente alcune ore Reazioni Immunitarie provocate da batteri e parassiti (micotossine...), autoimmunità (additivi, residui di farmaci e fitofarmaci...), trasfusioni non compatibili 8
Tipo III: immunocomplessi Aggregazioni solubili circolanti di antigeni ed anticorpi specifici IgG ed IgM complesso IgG o IgM ed antigene depositato sui tessuti In caso di concentrazioni elevate possono depositarsi direttamente sui tessuti (vasi sanguigni, pelle, articolazioni, reni) L'attivazione del complemento danneggia il tessuto su cui il complesso è depositato La reazione si manifesta generalmente dopo diverse ore o giorni Attivazione complemento Infezioni croniche, forme reumatoidi autoimmuni, patologie causate prevalentemente da inalazione protratta di antigeni (tossici ambientali, metalli pesanti...) 9
Tipo IV: ritardata o mediata da linfociti antigeni legati a cellule o solubili Linfocita T Rilascio citochine infiammatorie o lisi cellulare immediata Linfociti sensibilizzati ad un particolare antigene rilasciano, in seguito ad una riesposizione allo stesso, citochine proinfiammatorie Il danno tissutale può avvenire sia con la mediazione dei macrofagi attivati che attraverso l'azione diretta dei linfociti sulle cellule bersaglio La manifestazione avviene a distanza di due o tre giorni Dermatiti da contatto, reazione a farmaci specifici, tiroidite 10
Tipo V: stimolatoria (o inibitoria) recettori di membrana anticorpi antagonisti per i recettori Cellula Alterazione della regolazione cellulare ormoni regolatori Anticorpi si legano ai recettori di membrana delle cellule, interferendo quindi con le interazioni cellula-ormoni Malattia di Graves (ipertiroidismo), miastenia gravis (inibizione recettori acetilcolina), sindromi ipoglicemiche (recettori insulina) 11
Ipersensibilità in aumento: diverse teorie Progressiva diminuzione dell'esposizione a particolari antigeni, scarso sviluppo del sistema immunitario (teoria dell'igiene) STRESS! Aumento dell'esposizione ad antigeni ed agenti tossici (metalli, inquinanti ecc.), incapacità da parte del sistema immunitario di adeguarsi (filone tossicologico) 12
Principali fonti di tossicità alimentare 13,61% 14,09% 5,59% 6,90% 7,91% Metalli pesanti Residui di fitofarmaci Micotossine (tipico: Aspergillus) Materiali a contatto con gli alimenti Residui di farmaci Additivi e coloranti 51,90% Estratto da: Ministero della Salute Relazione sul sistema di allerta comunitario 2006 13
Ipersensibilità Allergia Tipo I Tipi II-V anticorpi IgE sensibilizzati all'allergene legami tra IgE e allergene anticorpi IgM o IgG Cellula esprimente antigene complesso IgG o IgM ed antigene depositato sui tessuti Mastocita Degranulazione rilascio di mediatori tra cui istamina ed eparina Attivazione complemento (lisi ed infiammazione) o fagocistosi Attivazione complemento recettori di membrana Linfocita T Cellula antigeni legati a cellule o solubili Rilascio citochine infiammatorie o lisi cellulare immediata anticorpi antagonisti per i recettori Alterazione della regolazione cellulare ormoni regolatori Alterazioni di varia natura della risposta immunitaria 14
Reazioni avverse ai cibi Alterazioni enzimatico-metaboliche Attenzione ai parametri fondamentali Idratazione, sia intracellulare che extracellulare Stati di acidosi sistemica extracellulare Le manifestazioni si hanno solitamente in ambito gastroenterico (nausea, gonfiore, reflusso gastroesofageo, stipsi, colite, colon irritabile, diarrea, alvo alterno ecc.) 15
I rimedi attualmente in uso Antistaminici: limitano la reazione ipersensibile, ma non comportano la regressione del disturbo Antinfiammatori: specie corticosteroidi per uso topico, per contrastare i sintomi più gravi Controllo alimentare: esiste una tendenza alle diete di eliminazione generalizzate in base a diagnosi di allergie a tutto... Immunoterapia: usata in particolare per allergeni ambientali somministrazione graduale e protratta dell'allergene promuove la desinsibilizzazione richiede stretto controllo medico per evitare anafilassi il trattamento può durare anni, ma i benefici sono più duraturi 16
L'evidente necessità di chiarimento... Le principali associazioni scientifiche di allergologia concordano nello stimare un'incidenza delle allergie (ipersensibilità di tipo I) compresa tra 2% e 5%... Da una statistica condotta su un campione casuale di utilizzatori, per un totale di 1107 pazienti, risulta evidente la discrepanza: i pazienti per i quali vengono riportate allergie ammontano infatti al 20% In realtà, considerando il numero di pazienti che fanno uso di antistaminici, la percentuale si abbassa al 2,8%... 17
Distribuzione dei disturbi nel campione analizzato... 2,80% 4,71% 12,74% 7,01% 30,32% Allergici che usano antistaminici "Allergici" senza terapie specifiche e senza RAC "Allergici" senza terapie specifiche con RAC Soggetti classificati come Allergici! 20,25% RAC MUS enzim. metab. Nessuno dei precedenti 42,42% Il 69,68% dei soggetti esaminati ricerca soluzioni nell'ambito delle intolleranze alimentari Si noti la preponderanza dei MUS di area gastroenterica e delle Reazioni Avverse ai Cibi (RAC) 18
Distinguere le categorie Allergia?? Ipersensibilità di altro tipo? Reazione Avversa ai Cibi? Alterazione enzimatico-metabolica? Prima di iniziare qualsiasi terapia è necessario capire in che ambito sia preferibile intervenire Un supporto in questo senso è offerto dal Processo Decisionale Assistito... 19
Scegliere una terapia Alcalinizzazione? Stimolazione del metabolismo? Dieta di eliminazione? Desensibilizzazione? Recupero massa magra? Possibile riattivazione enzimatica? Recupero idratazione? Riduzione processi infiammatori cronici? Modulazione potenziale di membrana? Controllo risposta metabolica? Riduzione del carico tossico? Controllo risposta metabolica? Prima di iniziare qualsiasi terapia è necessario capire in che ambito sia preferibile intervenire 20