A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana

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Transcript:

A.s.A. Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana

A.s.A. Attività Socio Assistenziali

VULNERABILI

Chi sono i vulnerabili? Anziani Minori a rischio Orfani Prostitute Disabili Immigrati Ragazze madri Tossicodipendenti Senza fissa dimora Terremotati

In realtà chi sono i vulnerabili?

La persona vulnerabile è colei/colui che in un determinato momento della propria vita ha bisogno di aiuto

Le 6 fasi dell Assistenza

ANALISI DEI BISOGNI Vi è una classificazione dei bisogni che vengono espressi nella piramide di Maslow

BISOGNI FISIOLOGICI Sono i bisogni legati alla sopravvivenza : fame, sete, sonno.

BISOGNI DI SICUREZZA Quando l individuo si sente protetto e sereno.

BISOGNI DI APPARTENENZA Necessità di appartenenza ad un gruppo, di amare ed essere amato.

BISOGNI DI STIMA Necessità di sentirsi rispettato, apprezzato ed approvato.

BISOGNI DI AUTOREALIZZAZIONE Necessità di realizzare la propria identità, di realizzare i propri sogni.

Tutte le attività previste all interno di un progetto di ambito sociale devono essere pensate come TASSELLI di un intervento di più ampio respiro, alla luce del quale valutare l impatto, il coinvolgimento, il cambiamento! OVVERO: si cerca di non dare il pesce ma di insegnare a pescare

IMMIGRATI A incontrarsi e scontrarsi non sono mai culture ma esseri umani.

COME CI COMPORTIAMO CON UN IMMIGRATO? Giornate si sensibilizzazione per abbattere i pregiudizi.

ANZIANI Minore capacità di adattamento all ambiente Non sentirsi più utili nella società Non sentirsi apprezzati ed ascoltati

COME CI COMPORTIAMO CON UN ANZIANO? ridare all anziano una valenza sociale il volontario deve essere il primo ad adeguarsi ai loro orari pronti ad un ascolto attivo prestando attenzione allo stato d animo di chi ci sta di fronte

COME CI COMPORTIAMO CON UN ANZIANO? parlare con parole chiare, semplici porre domande che non portino ad una risposta si o no ma che aprano un discorso

Turno madrinato (anziani)

SENZA FISSA DIMORA Essi non condividono più i tempi, gli spazi e i consumi comuni agli altri abitanti della città e, da senza fissa dimora, PERDONO gradualmente anche l IDENTITÀ DI CITTADINI.

COME CI RAPPORTIAMO CON UN SENZA FISSA DIMORA? Il nostro fine primo è il loro reinserimento nella società, cercando di dare loro una certa autonomia economica. Ricordiamo che loro amano la solitudine, quindi dobbiamo essere noi ad andare da loro nei luoghi dove siamo sicuri di trovarli.

COME CI RAPPORTIAMO CON UN SENZA FISSA DIMORA? cerchiamo di convincerli ad entrare in strutture di prima accoglienza, dove mangiare un pasto caldo, cambiarsi di abito e magari passare la notte oppure portiamo loro cibo, coperte,caffè cerchiamo di fornirgli un assistenza sanitaria primaria

DISABILI Bisogna tener conto che,per quanto compromesso,possiede sempre un livello di comprensione e come tutti. sente il bisogno di entrare in comunicazione.

COME CI RELAZIONIAMO CON UN DISABILE? non bisogna compatirli: ma considerarli come persone normali aiutarli nelle piccole cose quotidiane senza sostituirci a loro in modo da farli sentire utili e autonomi

COME CI RELAZIONIAMO CON UN DISABILE? prestare particolare attenzione al linguaggio non verbale, visto che spesso le persone con disturbi psichici hanno difficoltà di linguaggio colmare il vuoto sociale con un rapporto spontaneo e di affetto prediligendo il contatto fisico

CONTATTO FISICO ATTENZIONE

MINORI A RISCHIO Persona che vive in un contesto culturale problematico, con alle spalle una famiglia-multiproblematica che non garantisce una stabilità tale da evitare il comportamento pericoloso del giovane.

COME CI RELAZIONIAMO CON UN MINORE A RISCHIO? Il nostro intervento può esser teso in collaborazione: nelle case famiglia, a livello locale,sotto la diretta supervisione delle figure professionali già presenti. col Ministero di Giustizia, per coloro che beneficiano dell istituto della Messa alla prova, inserendoli nelle nostre realtà di Croce Rossa.

Grazie per l attenzione, Simona Ambrosino Croce Rossa Italiana sim.ambrosino@gmail.com