COMUNE DI BARUMINI Provincia del Sud Sardegna PROGETTO PER I LAVORI DI COMPLETAMENTO DELLE OPERE PER IL SUPERAMENTO DELL'EMERGENZA ALLUVIONE PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO
COMUNE DI BARUMINI Provincia del Medio-Campidano OGGETTO: Lavori di COMPLETAMENTO CANALE RIO PIRONGIA. PIANO PARTICELLARE PRELIMINARE- Relazione Premessa A seguito della entrata in vigore del DPR 05.10.2010, N 207.- Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE» fa parte integrante del progetto preliminare, oltre i documenti di rito e gli elaborati grafici anche il: piano particellare preliminare delle aree o rilievo di massima degli immobili (ART. 17 comma 1 lett. i). La redazione del piano particellare preliminare comporta il posizionamento dell'ingombro dell'opera sulle carte catastali e relativo schema descrittivo con le ditte interessate ed i valori relativi assegnati. I lavori del progetto in oggetto prevedono la realizzazione di opere di miglioramento del deflusso delle acque del canale Rio Pirongia.
PAGINA 2 DI 9 A. Inquadramento Urbanistico L'intervento è individuato nella zona del centro abitato nei pressi della viabilità che porta dal medesimo centro verso la Regia Nuragica. L attuale pianificazione urbanistica vigente risale al 1997. Ai fini della procedura di espropriazione è necessario apporre il vincolo preordinato all esproprio ai sensi dell art. 9 Dpr 327/01. Dal punto di vista urbanistico l area risulta adiacente alla zona B-completamento residenziale, e classificata nella Zona Territoriale Omogenea 'G4-Parco urbano. Qualunque intervento è subordinato a piano attuativo di iniziativa pubblica. L attuale utilizzo dell area è di tipo agricolo. CATASTO TERRENI L intervento prevede una nuova sistemazione del Canale di regimazione acque e coinvolge N. 3 particelle catastali censite al catasto terreni come di seguito: o Foglio 7 particelle 220 219 203 La superficie complessiva interessata dall'intervento in oggetto è stata computata pari a mq.1.467. Tale superficie è quella scaturita dal progetto preliminare e sarà soggetto alla imposizione del vincolo preordinato all'esproprio, previo avvio del procedimento ai sensi dell'art. 11 del dpr 327/01. ESTRATTO MAPPA FG. 7
PAGINA 3 DI 9 In considerazione del rilievo topografico eseguito sull area, si presume che la superficie in esproprio, prevista nel progetto preliminare, sia mantenuta anche in fase di redazione del progetto definitivo. Ai fini della esecuzione dei lavori e movimentazione mezzi non sono previste occupazioni temporanee esterne oltre l area in esproprio. B. Caratteristiche delle aree Le aree oggetto dei lavori, non presentano elementi di particolare rilievo la morfologia è da considerarsi prevalentemente pianeggiante, o in leggero declivio. C. Aree non edificabili In considerazione dei vincoli del P.U.C. l area non può superare l indice di edificabilità territoriale di mc/mq 0,01, identico a quello minimo prescritto per le zone E-agricole, pertanto possiamo asserire che dal punto di vista del criterio di valutazione del valore delle aree le medesime sono da considerarsi come non edificabili. L indennità di espropriazione nelle aree aventi destinazione non edificabile, a seguito della Sentenza Corte Costituzionale n. 181 del 10.06.2011, viene calcolata a termini del comma 1 art. 40 Dpr 327/01 con il criterio del valore venale. Precedentemente a tale sentenza il computo, redatto in forma abbastanza semplicistica, utilizzava il concetto del valore agricolo medio (espressione della ex L. 10/1977) con dei correttivi a favore dei coltivatori diretti, imprenditori agricoli e fittavoli. Il così detto V.A.M. era un valore tabellare generico, suddiviso per coltura e zone agrarie, che veniva pubblicato periodicamente nel BURAS. L'ultima pubblicazione per la Provincia di Cagliari risale all' annualità 2007. L'illegittimità costituzionale dei commi 2 e 3 del Dpr 327/01, oltre che incidere sul V.A.M. è andato ad incidere, in modo derivato, sulle maggiorazioni a favore di fittavoli e coltivatori diretti, che erano agganciate a quei commi. Di fatto, oltre alla opportunità operativa data a ciascun proprietario, l'attuazione della attuale norma pone il progettista dell'opera a prendere in esame lo stato dei luoghi al fine di dare un 'probabile' valore venale del bene oggetto dell'attività di esproprio.
PAGINA 4 DI 9 D. Stato dei luoghi Per meglio individuare le tipologie e le caratteristiche esistenti nei terreni interessati dai lavori nel periodo 'febbraio 2015 e stata eseguita una ricognizione fotografica lungo il percorso oggetto dell intervento come di seguito riportata: FOTO 1-2 Fg. 7 - particella n. 220
PAGINA 5 DI 9 FOTO 3 Fg. 7 - particella n. 219 FOTO 4-5 Fg. 7 - particella n. 203
E. Tipologia colture, sovrassuoli, manufatti PAGINA 6 DI 9
PAGINA 7 DI 9 Al fine di individuare il valore venale 'probabile' delle indennità si è eseguito un sopralluogo diretto nelle zone d'intervento visionando ogni elemento generale e soggettivo che potrebbe incidere sulla quantificazione del valore. Si sono accertate le tipologie di coltura presenti nei terreni, assegnando alle stesse un prezzo ricognitore di mercato derivante da indagini dirette svolte in loco e dalla comparazione generale con stime peritali per zone similari. Di seguito si elencano i valori di riferimento i quali, in fase di progettazione definitiva, potranno essere comparati anche con altri criteri di stima. A- aree coltivate a 'seminativo' o incolte ma equiparate a seminativo non irriguo. Alcune parti di aree in esproprio non sempre ricadono sulle superfici effettivamente coltivate o d'uso (fossati, tare). Il presunto valore venale medio reperito per tipologie similari è stato individuato pari a /mq 1,00. In considerazione però della loro posizione, immediatamente adiacente alla zona B-residenziale, alle stesse si attribuisce una plusvalenza per caratteristiche estrinseche, assegnata forfettariamente pari al 30%. - Valore venale di riferimento /ha 13.000,00 Le classificazioni suddette sono da intendersi indicative e non esaustive. Ulteriori elementi di puntualità saranno riscontrabili in fase di progettazione definitiva, ovvero a seguito di elementi oggettivi che dovessero risultare a seguito di osservazioni da parte dei proprietari derivanti dall avvio del procedimento di imposizione del vincolo preordinato l esproprio. Tali eventuali elementi saranno recepiti, se meritevoli, nel 'Piano particellare di esproprio' allegato al progetto definitivo. SOVRASSUOLI Dal sopralluogo effettuato sono stati riscontrati la presenza di sovrassuoli e presenze arboree che di seguito vengono classificati: S1- albero di 'eucalipto' o conifera H= 8/10 mt. sezione 100/150 (mc 1,5 = msa 0,60) prezzo legnatico franco cantiere franco cantiere /q.le 5,00 x 60 q.li x 1,5= 450,00 S2- pianta tipo 'yucca' H= 1/1,5 mt. sezione 10/20 /cad 30,00 S3- albero esemplare tipo 'palma'' H= 3/4 mt. sezione 120/180 /cad 200,00 S4- albero tipo 'frutta'' H= 3/4 mt. sezione 30/50 /cad 60,00 S5 Arbusti tipo siepe ml. /ml 10,00 Sono stati individuati sovrassuoli nei terreni di seguito elencati: 1 - Ditta ZUCCA -Fg. 7 mapp. 220 - tipo S1 x n. 1 x /cad 450 = 450,00 - tipo S2 x n. 2 x /cad 30 = 60,00
- tipo S3 x n. 1 x /cad 200 = 200,00 - tipo S4 x n. 5 x /cad 60 = 300,00 - tipo S5 x m. 30 x /ml 10 = 300,00 SOMMANO 1.310,00 PAGINA 8 DI 9 2 - Ditta INGARAO -Fg. 7 mapp. 203 - nessun sovrassuolo significativo rientra nell area in esproprio 3 - Ditta INGARAO -Fg. 7 mapp. 219 - tipo S4 x n. 15 x /cad 60 = 900,00 SOMMANO 900,00 MANUFATTI Dal sopralluogo fotografico effettuato si è rilevata la presenza di uno stradello, con accesso libero, a servizio dell area di proprietà della ditta Zucca, collegato a viabilità comunale lato nord-ovest. Lo stesso ha una larghezza di circa mt. 2,00 ed una lunghezza di circa mt. 40 e risulta bitumato. In considerazione della tipologia dei lavori, lo stradello e l intera particella 220, sarà occupata dal nuovo canale pertanto, al fine di consentire l accesso alla proprietà Zucca, sarà realizzato un nuovo stradello, con accesso sul lato sud-est, con caratteristiche similari l esistente. Spese procedura Oltre i costi delle 'indennità', reperibili nel quadro descrittivo del Piano particellare preliminare, vanno previsti gli oneri derivanti dalla esecuzione del Decreto di esproprio comprendente : - pubblicazioni Buras - registrazione Ufficio del Registro - trascrizione alla Conservatori RR.II. e voltura catastale. Tale costo ha una incidenza media di circa 1.100/ditta catastale. Constatato in numero 2 le ditte catastali, si avrà un impegno previsionale di 2.200,00
PAGINA 9 DI 9 QUADRO RIEPILOGATIVO A. Stima indennità aree non edificabili 1.467,00 B. Stima soprassuoli e manufatti 2.210,00 C. Spese (reg., trascriz. voltura) 2.200,00 D. Imprevisti ed arrotondamenti 123,00 TOTALE 6.000,00
Ufficio per le Espropriazioni - COMUNE DI BARUMINI - CANALE RIO PIRONGIA PIANO PARTICELLARE ESPROPRIO N PROPRIETA' CATASTALE DATI CATASTALI SUPERFICIE Fog. Mapp. HA A CA HA A CA Qualità Cat. Valore Mercato. /MQ INDENNITA' SOVRASSUOLI E MANUFATTI Z.T.O. 1 ZUCCA Antonio nato a BARUMINI 7 220 0 03 15 0 03 15 semin.1 1,44 453,60 1.310,00 zona H 2 1 INGARAO Giancarlo nato a TORINO il 14/08/1935 NGRGCR35M14L219K 2 INGARAO Mariangela nata a CAGLIARI il 11/12/1931 NGRMNG31T51B354R 7 203 0 04 03 0 01 02 semin.1 1,44 146,88 - zona H 3 1 INGARAO Giancarlo nato a TORINO il 14/08/1935 NGRGCR35M14L219K 2 INGARAO Mariangela nata a CAGLIARI il 11/12/1931 NGRMNG31T51B354R 7 219 5 78 02 0 10 50 semin.1 1,44 1.512,00 900,00 zona H 2.112,48 2.210,00