DOSSIER Lunedì, 28 dicembre 2015



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Transcript:

DOSSIER Lunedì, 28 dicembre 2015

DOSSIER Lunedì, 28 dicembre 2015 23 28 dicembre 28/12/2015 Gazzetta di Modena Pagina 7 Commercio, rifinanziato il bando 1 24/12/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 13 Made in Italy... comprato (anche) on line sui regali di Natale c' è... 2 24/12/2015 Gazzetta di Modena Pagina 21 Alimentari, ecco il regalo preferito dai modenesi 4 24/12/2015 Il Sole 24 Ore Pagina 10 EMANUELE SCARCI Abbigliamento e casalinghi sostengono il commercio 5 23/12/2015 Modena Today Regali, anche per i commercianti è un "buon Natale" 7 23/12/2015 Sassuolo2000 Vendite natalizie, Confcommercio Modena: l' aggiornamento di indagine... 8 23/12/2015 La Nuova Prima Pagina Pagina 10 «Potenziare gli organici e presidiare il territorio» 10 23/12/2015 Gazzetta di Modena Pagina 35 «Imu troppo alta per le imprese: così non può... 11

28 dicembre 2015 Pagina 7 Gazzetta di Modena Gazzetta di Modena Commercio, rifinanziato il bando Contributi per 54mila euro a nove progetti per attività in centro e in zona Mef Come annunciato dall' amministrazione a fine luglio, la Giunta comunale di Modena ha approvato il rifinanziamento per 54mila euro, a fronte di oltre 114mila euro di investimenti privati, del" Bando per l' innovazione del commercio, turismo e dei servizi di accoglienza nel centro storico di Modena e nell' area Museo Enzo Ferrari Commercio 2.0". Grazie al rifinanziamento è stato assegnato il contributo anche alle attività ammesse alla graduatoria approvata a luglio, ma escluse dagli incentivi per l' esaurimento delle risorse disponibili, che venivano attribuite in base all' ordine cronologico di presentazione dei progetti. Nella prima tranche del bando erano stati assegnati a 17 attività incentivi per 100mila euro a fronte di investimenti diretti per oltre 285mila. "Siamo molto soddisfatti commenta Tommaso Rotella, assessore alle Attività economiche di aver dato risposta alle attività che avevano presentato progetti ammessi, ma non avevano avuto gli incentivi a causa dell' esaurimento dei fondi stanziati. Il bando innovazione sottolinea Rotella sostiene sul territorio energie importanti, perché integra gli investimenti dei privati su progetti di reale innovazione affrontati da operatori già presenti e attivi sul mercato". Le nove attività a cui va il contributo appartengono a diversi ambiti commerciali e di servizio: una trattoria, quattro edicole che si uniscono in circuito, una negozio di alimentari e gastronomia; un bar con piccola ristorazione, una erboristeria, un negozio di abbigliamento, una agenzia di viaggi e accoglienza turistica, un negozio di articoli da regalo e casalinghi e l' Ostello San Filippo Neri, il cui progetto nella prima fase era stato finanziato solo in parte. Tra le innovazioni proposte, nei progetti approvati ci sono la creazione di siti multilingue e adeguati al commercio on line, nuovi arredi e ristrutturazioni in chiave di miglioramento dell' accoglienza e dell' ospitalità, software gestionali e migliorativi del rapporto con la clientela, introduzione di tecnologie ed elementi di illuminazione che favoriscono il risparmio energetico e il rispetto dell' ambiente. 1

24 dicembre 2015 Pagina 13 La Nuova Prima Pagina CONSUMI A MODENA Acquisti prefestivi: l' aggiornamento di Confcommercio Made in Italy... comprato (anche) on line sui regali di Natale c' è il segno più Si conferma un Natale all' insegna della ripresa, che vede al primo posto la vendita di prodotti alimentari, e premia la qualità, la tipicità ed il Made in Italy. Questo quanto emerge, in sintesi, dall' aggiornamento dell' indagine sulle vendite del periodo natalizio realizzata da Confcommercio Modena, su un panel di imprese commerciali del territorio, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli, ecc.), per monitorare l' andamento delle vendite di questo Natale 2015 e gli orientamenti di spesa delle famiglie. In base all' indagine il 61% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili o in aumento (38%). La percentuale degli operatori che evidenzia un aumento delle vendite rispetto a due anni fa è quasi quadruplicata (8% del 2013) ed è allo stesso tempo diminuito in questi tre anni il numero di coloro che registrano una diminuzione delle vendite. Segnali positivi si colgono in tutti i comparti, in misura differente e non uniforme sul territorio: sostanziale stabilità delle vendite nel settore abbigliamento (per il 60% degli operatori) e una tendenza all' aumento per il comparto dei beni per la persona (pelletteria, accessori, gioielli, ecc.) e per gli "a ltri beni" (piccola elettronica, oggettistica, libri, giocattoli). I segnali più confortanti, spiega Confcom mercio, arrivano dagli alimentari: in questo comparto infatti sale al 46% la percentuale degli operatori che hanno riscontrato, per questo Natale, un aumento delle vendite, a fianco del 51% che registra stabilità. «Questi dati confermano che il Natale sta spingendo la ripresa dei consumi d ichiara Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Con fcommercio con una ritrovata propensione agli acquisti. E' bello vedere come le vie dello shopping delle nostre città tornano ad animarsi, così come è piacevole constatare che i negozi tradizionali sono ancora ai primi posti dei consumatori per le compere del periodo natalizio». Sul fronte dei comportamenti di acquisto l' inda gine evidenzia come, pur a fronte di un' attenzione ormai consolidata al prezzo da parte della clientela, sempre più attenta ed informata (54% degli operatori) e della tendenza ad acquistare regali utili (lo afferma il 23% del panel), significativo il fatto che l' 9% degli operatori ha rilevato come quest' anno i clienti abbiano ricominciato a comprare le ultime novità e i nuovi prodotti per cui sono disposti a spendere anche qualcosa di più concentrando comunque gli acquisti prevalentemente sui doni Natalizi e rimandando a periodi successivi le spese Continua > 2

24 dicembre 2015 Pagina 13 < Segue La Nuova Prima Pagina personali. Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti per questo Natale ci sono certamente i prodotti alimentari, in particolare parmigiano e panettone, che soddisfano la ricerca della qualità e dell' utilità ad un costo contenuto ed accessibile; tra i prodotti di tendenza emerge la maglieria, insieme ai cappelli per quanto riguarda gli accessori. Molto ricercati i gadget e i giocattoli legati agli ultimi film o cartoni animati in uscita, come ad esempio la saga di Star Wars, i libri e le agende. In aumento, rispetto all' anno scorso e in generale nel triennio, la spesa media per cliente: si attesta a 102 euro circa per l' abbigliamento (+31% rispetto al 2014); ad 82 euro circa per gli altri beni persona (+15% rispetto al 2014); a 35 euro circa per gli altri beni e a 22 euro circa per gli alimentari (in crescita del 30% rispetto ai valori di spesa dello scorso anno). L' indagine ha inoltre monitorato la propensione degli operatori ad integrare la vendita in negozio con forme di vendita on line. Dal 2013 ad oggi è raddoppiato (10% degli operatori intervistati) il numero di operatori che ha scelto di fare vendite on line direttamente all' interno del proprio sito, ed è nello stesso periodo triplicata la percentuale di coloro che intendono attivarsi a breve rispetto al canale dell' e commerce. 3

24 dicembre 2015 Pagina 21 Gazzetta di Modena Alimentari, ecco il regalo preferito dai modenesi Per l' indagine Confcommercio sono davanti a elettronica, libri e accessori Il 38% dichiara vendite in aumento, quattro volte in più rispetto al Natale 2013. Si conferma un Natale all' insegna della ripresa, che vede al primo posto la vendita di prodotti alimentari, e premia la qualità, la tipicità ed il Made in Italy. Questo quanto emerge, in sintesi, dall' aggiornamento dell' indagine sulle vendite del periodo natalizio realizzata da Confcommercio Modena, su un panel di imprese commerciali del territorio, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli, ecc.), per monitorare l' andamento delle vendite di questo Natale 2015 e gli orientamenti di spesa delle famiglie. In base all' indagine il 61% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili o in aumento (38%). La percentuale degli operatori che evidenzia un aumento delle vendite rispetto a due anni fa è quasi quadruplicata (8% del 2013) ed è allo stesso tempo diminuito in questi tre anni il numero di coloro che registrano una diminuzione delle vendite. Segnali positivi si colgono in tutti i comparti, in misura differente e non uniforme sul territorio: sostanziale stabilità delle vendite nel settore abbigliamento (per il 60% degli operatori), e una tendenza all' aumento per il comparto dei beni per la persona (pelletteria, accessori, gioielli, ecc.) e per gli "altri beni" (piccola elettronica, oggettistica, libri, giocattoli). I segnali più confortanti arrivano dagli alimentari: in questo comparto infatti sale al 46% la percentuale degli operatori che hanno riscontrato, per questo Natale, un aumento delle vendite, a fianco del 51% che registra stabilità. «Questi dati confermano che il Natale sta spingendo la ripresa dei consumi dichiara Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio con una ritrovata propensione agli acquisti». Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti per questo Natale ci sono certamente i prodotti alimentari, in particolare parmigiano e panettone, che soddisfano la ricerca della qualità e dell' utilità ad un costo contenuto ed accessibile; tra i prodotti di tendenza emerge la maglieria, insieme ai cappelli per quanto riguarda gli accessori. Molto ricercati i gadget e i giocattoli legati agli ultimi film o cartoni animati in uscita, come ad esempio la saga di Star Wars, i libri e le agende. In aumento, rispetto all' anno scorso e in generale nel triennio, la spesa media per cliente: si attesta a 102 euro circa per l' abbigliamento (+31% rispetto al 2014). 4

24 dicembre 2015 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Economia Nazionale Abbigliamento e casalinghi sostengono il commercio Ottobre dai due volti: 0,3% su settembre e +1,8 tendenziale MILANO Vendite a singhiozzo. Svanito l' effetto benefico dell' estate, le vendite al dettaglio, da un mese all' altro, risalgono sull' altalena, a confermare che la strada della ripresa dei consumi interni rimane difficile. Tuttavia il confronto delle vendite al dettaglio su base annuale è positivo per il sesto mese consecutivo. Insomma i segnali non sono ancora univoci ma lasciano ben sperare. A ottobre l' indice Istat delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,3% rispetto a settembre 2015. Ma su base annuale la crescita è dell' 1,8%. Con riferimento allo stesso periodo, il valore delle vendite mostra variazioni positive sia per gli alimentari che per i non alimentari: rispettivamente, +1,4% e +0,6%. Rispetto a ottobre 2014, le variazioni delle vendite sono positive sia per la grande distribuzione (+2,3%) che per i piccoli negozi (+1,4%). Tra le catene commerciali però rimangono trainanti i discount, il cui guadagno annuale è di circa il 4 per cento. Secondo l' ufficio studi di Confcommercio, «nonostante i mesi di settembre e ottobre abbiano registrato un moderato ripiegamento della domanda, il quadro d' insieme non va interpretato in senso negativo in quanto, nel confronto annuo, quasi tutte le funzioni di consumo presentano, finalmente, variazioni positive». Si può ipotizzare continua l' analisi di Confcommercio che dopo l' innesco di un favorevole ciclo dei durevoli, le famiglie stiano tornando a spendere anche su altre funzioni di spesa, come, per esempio, l' abbigliamento, un' area particolarmente penalizzata dalla lunga crisi che abbiamo ormai alle spalle. Poi Confcommercio delinea una sorta di tripartizione del commercio al dettaglio. «Rispetto allo scorso anno sostiene l' ufficio studi l' e commerce cresce in doppia cifra, la grande distribuzione, pur in un contesto di margini decrescenti, si avvicina al +2% di fatturato, è la distribuzione tradizionale che mostra difficoltà ad agganciare la ripresa: +0,1% nei primi dieci mesi del 2015». Anche Federdistribuzione, l' associazione delle catene commerciali, sottolinea che ottobre rappresenta il quinto mese consecutivo di rialzo delle vendite al dettaglio, un cambiamento rispetto ai primi mesi del 2015 che erano invece risultati piatti, con variazioni intorno allo zero. «Significativo anche il fatto commenta Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione che il dato di ottobre sia col segno più per tutte le formule distributive e per tutti i prodotti, alimentari e non alimentari. Un' indicazione che, se consolidata, darebbe robustezza alla crescita, facendo dello sviluppo della domanda interna il principale driver di uscita dalla crisi». Continua > 5

24 dicembre 2015 Pagina 10 < Segue Il Sole 24 Ore Economia Nazionale Federdistribuzione però preferisce prendere tempo. E Cobolli conclude: «Sebbene occorra mantenere una certa cautela nel valutare questa tendenza, che dovrà essere confermata nei prossimi mesi, i sintomi di ripresa dei consumi abbinati a tassi inflattivi ancora bassi (a novembre +0,1%) e a condizioni economiche internazionali che permangono buone, mandano un segnale positivo, anche in vista del Natale». Tornando ai dati Istat di ottobre, nelle vendite di prodotti non food registrano andamenti positivi tutti i gruppi, con la sola eccezione della cartoleria, libri e giornali ( 1,3%). Le variazioni positive più ampie, in termini tendenziali, riguardano abbigliamento e pellicceria (+3,3%), giochi, giocattoli e sport e casalinghi durevoli e non durevoli (+3,1% per entrambi i gruppi), profumeria e cura della persona (+2,9%). RIPRODUZIONE RISERVATA. EMANUELE SCARCI 6

23 dicembre 2015 Modena Today Regali, anche per i commercianti è un "buon Natale" Segnali di ripresa anche per le casse dei negozianti modenesi aderenti a Confcommercio, tra i quali regna un certo ottimismo sulle vendite natalizie. Alimentari e made in Italy trascinano gli acquisti da mettere in tavola o sotto l' albero Quello in arrivo si conferma "un Natale all' insegna della ripresa", grazie al traino dei prodotti alimentari di qualità e del Made in Italy in generale. È quanto emerge dall' aggiornamento sulle vendite natalizie realizzato da Confcommercio Modena. In particolare, risulta che il 61% degli operatori intervistati parla di vendite stabili o in aumento Annuncio promozionale (secondo il 38% del campione). La percentuale degli operatori che evidenzia un aumento rispetto a due anni fa è quasi quadruplicata (8% nel 2013), ed è allo stesso tempo diminuito in questi tre anni il numero di coloro che ne registrano una diminuzione. Si profila una sostanziale stabilità delle vendite nel settore dell' abbigliamento (per il 60% degli operatori) cosi' come una tendenza all' aumento per il comparto dei beni per la persona (pelletteria, accessori, gioielli) e per gli "altri beni" (piccola elettronica, oggettistica, libri, giocattoli). I segnali più confortanti arrivano pero' dagli alimentari: in questo comparto sale al 46% la percentuale degli operatori che ha riscontrato un aumento delle vendite, a fianco del 51% che registra una "stabilità". Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti per questo Natale ci sono certamente i prodotti alimentari, in particolare Parmigiano e panettone, che soddisfano la ricerca della qualità e dell' utilità ad un costo considerato contenuto; tra i prodotti di tendenza emerge la maglieria, insieme coi cappelli. Molto ricercati i gadget e i giocattoli legati agli ultimi film o cartoni animati in uscita, a partire da Star Wars, i libri e le agende. Appare inoltre in aumento, rispetto all' anno scorso e in generale nel triennio, la spesa media per cliente: si attesta a 102 euro per l' abbigliamento (+31% rispetto al 2014), a 82 euro per gli altri beni della persona (+15% rispetto al 2014), a 35 euro per gli 'altri beni' e a 22 euro per gli alimentari (in crescita del 30% rispetto ai valori di spesa dello scorso anno). Commenta in generale Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio: "Questi dati confermano che il Natale sta spingendo la ripresa dei consumi con una ritrovata propensione agli acquisti. è bello vedere come le vie dello shopping delle nostre città tornano ad animarsi". (DIRE) 7

23 dicembre 2015 Sassuolo2000 Vendite natalizie, Confcommercio Modena: l' aggiornamento di indagine conferma trend positivo Si conferma un Natale all' insegna della ripresa, che vede al primo posto la vendita di prodotti alimentari, e premia la qualità, la tipicità ed il Made in Italy. Questo quanto emerge, in sintesi, dall' aggiornamento dell' indagine sulle vendite del periodo natalizio realizzata da Confcommercio Modena, su un panel di imprese commerciali del territorio, del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli, ecc.), per monitorare l' andamento delle vendite di questo Natale 2015 e gli orientamenti di spesa delle famiglie. In base all' indagine il 61% degli operatori intervistati dichiara vendite stabili o in aumento (38%). La percentuale degli operatori che evidenzia un aumento delle vendite rispetto a due anni fa è quasi quadruplicata (8% del 2013) ed è allo stesso tempo diminuito in questi tre anni il numero di coloro che registrano una diminuzione delle vendite. Segnali positivi si colgono in tutti i comparti, in misura differente e non uniforme sul territorio: sostanziale stabilità delle vendite nel settore abbigliamento (per il 60% degli operatori), e una tendenza all' aumento per il comparto dei beni per la persona (pelletteria, accessori, gioielli, ecc.) e per gli "altri beni" (piccola elettronica, oggettistica, libri, giocattoli). I segnali più confortanti arrivano dagli alimentari: in questo comparto infatti sale al 46% la percentuale degli operatori che hanno riscontrato, per questo Natale, un aumento delle vendite, a fianco del 51% che registra stabilità. "Questi dati confermano che il Natale sta spingendo la ripresa dei consumi dichiara Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio con una ritrovata propensione agli acquisti. E' bello vedere come le vie dello shopping delle nostre città tornano ad animarsi, così come è piacevole constatare che i negozi tradizionali sono ancora ai primi posti dei consumatori per le compere del periodo natalizio". Sul fronte dei comportamenti di acquisto l' indagine evidenzia come, pur a fronte di un' attenzione ormai consolidata al prezzo da parte della clientela, sempre più attenta ed informata (54% degli operatori) e della tendenza ad acquistare regali utili (lo afferma il 23% del panel), significativo il fatto che l' 9% degli operatori ha rilevato come quest' anno i clienti abbiano ricominciato a comprare le ultime novità e i nuovi prodotti per cui sono disposti a spendere anche qualcosa di più concentrando comunque gli acquisti prevalentemente sui doni Natalizi e rimandando a periodi successivi le spese personali. Per quanto riguarda i prodotti più venduti, ai primi posti per questo Natale ci sono certamente i prodotti alimentari, in particolare parmigiano e panettone, che soddisfano la Continua > 8

23 dicembre 2015 < Segue Sassuolo2000 ricerca della qualità e dell' utilità ad un costo contenuto ed accessibile; tra i prodotti di tendenza emerge la maglieria, insieme ai cappelli per quanto riguarda gli accessori. Molto ricercati i gadget e i giocattoli legati agli ultimi film o cartoni animati in uscita, come ad esempio la saga di Star Wars, i libri e le agende. In aumento, rispetto all' anno scorso e in generale nel triennio, la spesa media per cliente: si attesta a 102 euro circa per l' abbigliamento (+31% rispetto al 2014); ad 82 euro circa per gli altri beni persona (+15% rispetto al 2014); a 35 euro circa per gli altri beni e a 22 euro circa per gli alimentari (in crescita del 30% rispetto ai valori di spesa dello scorso anno). L' indagine ha inoltre monitorato la propensione degli operatori ad integrare la vendita in negozio con forme di vendita on line. Dal 2013 ad oggi è raddoppiato (10% degli operatori intervistati) il numero di operatori che ha scelto di fare vendite on line direttamente all' interno del proprio sito, ed è nello stesso periodo triplicata la percentuale di coloro che intendono attivarsi a breve rispetto al canale dell' e commerce, a testimoniare una sensibilità crescente del comparto per le opportunità che possono derivare da questa nuova formula di vendita.! Start WP. 9

23 dicembre 2015 Pagina 10 La Nuova Prima Pagina LA 'RICETTA' DI CONFCOMMERCIO «Potenziare gli organici e presidiare il territorio» «L' arretramento, di ben undici posizioni, della nostra provincia, nella classifica annuale sulla qualità della vita stilata dal Sole24Ore non è una buona notizia e deve indurci a riflettere, con particolare riferimento agli aspetti più critici, che ci hanno penalizzato». Così il presidente provinciale di Confcommercio Giorgio Vecchi. «A partire dalla sicurezza. Perché la 70esima posizione su 110, conferma innanzitutto quanto indichiamo da tempo alle istituzioni, anche con il supporto di indagini ad hoc condotte con rigore 'scientifico': c' è, nel nostro territorio, un problema oggettivo di sicurezza ed è sbagliato voler continuare a parlare di mera percezione di insicurezza continua Vecchi. Per lasciarci alle spalle la 'zona retrocessione' e dunque far aumentare la sicurezza nelle nostre città, battendo o almeno scoraggiando il crimine, non ci stancheremo mai di affermare che le ricette sono sempre le stesse: po tenziamento degli organici, maggior presidio del territorio soprattutto nelle aree più critiche, più garanzie sulla certezza della pena, leggi più severe. Resto poi convinto che la migliore medicina per i nostri territori sia il lavoro e un benessere il più diffuso possibile: per questo e non solo per via di una classifica che non ci premia, dobbiamo spingere più forte sull' acceleratore della costruzione di condizioni più favorevoli affinché le nostre imprese riprendano a correre e possano agganciare pienamente il vento della lieve crescita in atto. Da questo punto di vista servono politiche di investimenti maggiormente mirate ed idonee a creare ricchezza reale e effetti virtuosi su imprese, famiglie e consumi, ma occorre anche fare ogni sforzo possibile per ridurre il fardello di tasse e burocrazia, che anche a causa di dinamiche locali, grava sul mondo delle micro e piccole medie imprese». 10

23 dicembre 2015 Pagina 35 Gazzetta di Modena castelfranco «Imu troppo alta per le imprese: così non può andare» CASTELFRANCO Dopo le critiche di Cna anche le altre associazioni di categoria (Ascom Confcommercio, Confesercenti e Lapam) criticano la scelta dell' amministrazione di aumentare anche del 18% l' Imu alle imprese. Al contrario di Cna, invece, viene particolarmente apprezzata l' intenzione di approvare rapidamente il bilancio, entro fine anno, così come arriva il cartellino verde per il piano degli investimenti. «Va sottolineato si legge nella nota come in un quadro di ripresa economica ancora incerta, le imprese, ed in particolare quelle che vivono soprattutto di mercato interno, faticano ad uscire dal tunnel della crisi, e continuano ad essere vessate da una forte pressione fiscale, che anche a livello locale ha manifestato negli ultimi anni dinamiche di crescita eccessive e non più sostenibili. Riteniamo non sia più tempo, se mai lo è stato, di ricorrere ad aumenti di tassazione mentre è più che mai necessario ridurre comprimere le spese correnti, accelerando un maniera decisa il progetto di Unione dei Comuni e dei servizi da gestire in forma associata. La revisione dei contratti con i fornitori, in primis le multiutility, il porre in essere ogni altro atto, al fine di non far ricadere sulle imprese che possono essere le artefici di ricchezza del territorio e generare occupazione, sono azioni necessarie per compensare le necessità del bilancio comunale. Le associazioni Ascom Confcommercio, Confesercenti e Lapam criticano la previsione dell' amministrazione comunale di aumentare l' Imu a carico delle imprese, invitandola a rivedere le proprie intenzioni». 11