Gestori Invasi di Bonifica Gestori Invasi Idroelettrici
Il territorio dell Italia Centrale è periodicamente sottoposto ad eventi di crisi idrica, con un tempo di ritorno prossimo ai cinque anni. A tali situazioni si sono recentemente aggiunti gli squilibri idrodinamici generati dagli effetti secondari del sisma del 2016. La sistematicità dei suddetti eventi pone il quesito di affrontare in modo strutturale il problema della sicurezza acquedottistica delle infrastrutture, lavorando sia sulle reti esistenti che sulla infrastrutturazione sistemica volta a generare iperstaticità acquedottistiche in grado di consentire una flessibilità gestionale tale da ridurre sensibilmente il rischio di interruzione di alimentazione delle utenze idropotabili.
- Rottura adduttrice DN 600 - Lesione galleria Eduzione - Inaccessibilità Sorgente - Inaccessibilità sorgente per Frana. - Rottura Adduttrice DN250 Inagibilità e inservibilità del Sollevamento di Capodacqua Inservibilità Condotte prementi DN500 Rotture Multiple Condotta Adduzione DN 832
Importante riduzione delle portate disponibili Da 526 l/s a 203 l/s min di Gennaio Scomparsa della sorgente bassa (10 l/s) Riduzione portate Scomparsa sorgente Fosso Rio 10 l/s Scomparsa della sorgente Forca Canapine 47 l/s CAPODACQUA Leggera riduzione delle portate di Capodacqua PESCARA Leggera riduzione delle portate e modifica del regime di restituzione.
Stato attuale acquedotto del Pescara adduttrice principale «acquedotto del Pescara» nodo di Borgo sorgente condotta DN1000 in galleria partitore Colleforno 2 condotte DN500 in pressione Sorgente Capodacqua Sorgente Pescara sorgente Å impianto sollevamento
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara- Sollevamento Capodacqua Danno diretto all infrastruttura Sollevamento e strutture adiacenti inagibili ; Danno diretto - impianti Assenza prolungata di alimentazione ENEL Interruzione funzionalità dell impianto (oltre 250 kw di Potenza Impegnata); Danno diretto viabilità - L avvio dei gruppi elettrogeni ha permesso in un tempo limitato la compensazione dell assenza di fornitura ENEL in quanto lo stato del sistema viario non ha permesso il rifornimento dei gruppi.
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara Condotte prementi di Capodacqua
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara Condotte prementi di Capodacqua
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara Condotte in CLS DN 832 Sorgente Pescara
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara - Adduttrice di In Cls DN 832 Febbraio 2017
Danni alle Infrastrutture Acquedotto del Pescara - Adduttrice di In Cls DN 832 Febbraio 2017
Acquedotto antisismico del Pescara
SOLUZIONE DI PROGETTO Acquedotto antisismico del Pescara nuova adduttrice Capodacqua - Borgo di Arquata L = 8,5 km Q = (640 900) l/s D = (1000 1200) mm DH = 12,5 m condotta esistente nuova condotta nuova condotta ipotesi condotta by-pass tracciato in galleria area SAE
01/01/2016 00:00 01/03/2016 00:00 01/05/2016 00:00 01/07/2016 00:00 01/09/2016 00:00 01/11/2016 00:00 01/01/2017 00:00 01/03/2017 00:00 01/05/2017 00:00 01/07/2017 00:00 01/09/2017 00:00 01/11/2017 00:00 01/01/2018 00:00 01/03/2018 00:00 01/05/2018 00:00 01/07/2018 00:00 01/09/2018 00:00 01/11/2018 00:00 01/01/2019 00:00 900 800 Danni alle Opere di Captazione SORGENTI Foce di Montemonaco Effetti Indiretti Torbidità Acque 700 600 500 Sequenza 1 2 3 PRGA Foce di Montemonaco 526 l/s Min. 440 l/s Incremento delle portate nel breve periodo Riduzione nel mediolungo periodo 400 203 l/s 300 Foce di Montemonaco 200 100 0
Danni alle Opere di Captazione SORGENTE DI PESCARA 430 l/s 900 920 l/s 1100 l/s 800 700 Sequenza 1 2 3 600 620 l/s 500 400 300 Nodo Borgo - Pescara Foce - Sibillini 200 100 0
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Portata (l/s) Danni alle Opere di Captazione SORGENTE DI PESCARA 430 l/s 1150 Portate medie mensili (Capodacqua-Pescara-Foce) 1100 1050 1000 950 900 850 800 2017 2018 2016 2015 750 700 650
Interrogativi Come gestire nel futuro le crisi idriche cicliche. Come affrontare gli eventi ciclici esterni (terremoti, valanghe, frane) che causano l interruzione di fornitura della risorsa idropotabile. Come gestire la necessità di approvvigionamento da fonti site per lo più in territori protetti (Parco dei Sibillini) con le pressioni ambientali che su tali sistemi si possono generare. E ancora possibile gestire una risorsa limitata continuando ad utilizzarla per usi singoli con le priorità stabilite non dalla priorità degli usi ma dalla natura delle concessioni.
In tale ottica torna utile quanto previsto dalla Legge 11.2.2019 n 12 (GU n 36 del 12-2-2019) di conversione del Decreto Legge 14 dicembre 2018, n. 135 il cui art. 11 quater Disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni idroelettriche prevede testualmente che: «1. Alla scadenza delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e nei casi di decadenza o rinuncia, le opere di cui all'articolo 25, primo comma, del testo unico di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, passano, senza compenso, in proprietà delle regioni, in stato di regolare funzionamento. 1-bis. Le regioni, ove non ritengano sussistere un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque, incompatibile con il mantenimento dell'uso a fine idroelettrico, possono assegnare le concessioni idroelettriche a [omissis..].
L art. 1, comma 516 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. legge di Bilancio) il legislatore ha disposto che ai fini della programmazione e realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e per promuovere il potenziamento e l adeguamento delle infrastrutture idriche, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sia adottato il Piano nazionale di interventi nel settore idrico, articolato in due sezioni: sezione acquedotti e sezione invasi.
Il territorio interessato dalla presente proposta è quello incluso negli ambiti territoriali della Regione Marche n 3 4 5 che comprendono le province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e una porzione di quella di Ancona. 5 Alla popolazione residente va aggiunta quella fluttuante per un totale complessivo che nel periodo estivo raggiunge circa un milione di persone.
I soggetti gestori ATO 5- Gestore Unico CIIP spa; ATO 4: Gestore Unico Tennacola spa; ATO 3: sono presenti più gestori ed è inoltre presente la Società Acquedotto del Nera preposta alla costruzione dell omonimo acquedotto attraverso il quale l acqua della sorgente montana dovrebbe essere distribuita a tutti i Comuni dell ATO 3.
Nell ATO 5 ci sono due acquedotti principali, quello del Pescara e quello dei Sibillini, che sono interconnessi tra loro e servono il territorio compreso tra il mare ed i Monti Sibillini, nella direzione Est-Ovest e tra i fiumi Tenna e Tronto nella direzione Nord-Sud; Febbraio 2017 Nell ATO 4 c è l acquedotto del Tennacola che serve il territorio compreso tra il mare, i Sibillini ed il bacino del Fiastra nella direzione Est-Ovest e tra il Chienti ed il Tenna nella direzione Nord-Sud. Nell ATO 3 l acquedotto del Nera è ancora in fase di costruzione nella sua parte terminale prossima al mare. Dovrebbe servire gran parte dei Comuni della Provincia di Macerata a Nord del Chienti e ad Ovest del Fiastra fino ai territori dei Comuni di Osimo Castelfidardo, Numana e Sirolo. Non essendo l acquedotto nel suo pieno esercizio, poiché attualmente serve solo la zona montana e pedemontana, i soggetti gestori si approvvigionano da fonti alternative per lo più fluviali, con un apporto significativo fornito dall invaso di Castreccioni a valle del quale si dirama un acquedotto che convoglia l acqua potabile nei Comuni di Cingoli, Filottrano, Osimo, Castelfidardo, Sirolo, Numana.
Febbraio 2017 I tre sistemi idrici principali sono tra loro distinti, non c è collegamento e al momento non ci può essere scambio di risorsa idrica. La caratteristica comune tuttavia è che attingono tutti da sorgenti montane alimentate dal grande bacino del massiccio orientale dei Monti Sibillini.
Le fonti aggiuntive presenti nel territorio e collegabili con i sistemi idrici prima descritti sono le seguenti: Sorgente di Boccafornace, nel Comune di Pievebovigliana, prevista come sorgente dal PGA del 1967 nello schema idrico 13/C e confermata nel Piano generale degli Acquedotti della Regione Marche per una portata di 450 l/s ; Invaso di Talvacchia con accumulo idrico di 12 ml di mc Invaso di Gerosa con accumulo idrico di 12 ml di mc Invaso di Polverina con accumulo idrico di 4,8 ml di mc Invaso di Caccamo con accumulo idrico di 4,5 ml di mc Invaso di Castreccioni con accumulo idrico di 18 ml di mc Invaso di Fiastra con accumulo idrico di 19 ml di mc
La soluzione proposta si propone di realizzare un sistema idrico ausiliario che si concretizza in due fasi strategiche: a) reperire nuove fonti utilizzando le sorgenti disponibili, gli invasi esistenti attualmente ad uso idroelettrico o irriguo e gli impianti di soccorso puntuali, da realizzare in prossimità delle coste e/o delle vallate fluviali. b) interconnettere i diversi sistemi di adduzione del Pescara, dei Sibillini, del Tennacola e del Nera, inclusi negli ambiti territoriali della Regione Marche n 3-4-5 ed integrarli attraverso reti di collegamento ed impianti infrastrutturali con le fonti idriche aggiuntive in precedenza descritte.
Grazie per l attenzione