Nesso epidemiologico tra denutrizione infantile e rischio metabolico in età adulta, processi di transizione nutrizionale e proposte d intervento



Documenti analoghi
1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

Ridurre il sale si può. La strada degli accordi volontari per sviluppare prodotti più equilibrati.

Hanno partecipato. Ferrara Maria Piera. Serino Livia. Grafica a cura di. Serino Livia

Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Cresce il menu che fa crescere. Un nuovo percorso per la ristorazione scolastica, una collaborazione sempre più stretta tra la scuola e le famiglie

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

Da quanto appena detto è evidente come la TERAPIA NUTRIZIONALE rappresenti uno dei cardini principali della terapia del diabete mellito.

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

LA PRIMA COLAZIONE NEL MONDO

Introduzione degli alimenti complementari in una coorte di bambini italiani: i genitori rispettano le raccomandazioni dell OMS?

Fantavolando PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE: CRESCERE BENE

Dieta sana = dieta costosa? No Consigli utili per mangiare sano senza spendere tanto


Campagna Obesity Day 10 Ottobre 2014 OBESITÀ FACCIAMO INSIEME IL PRIMO PASSO! Questionario

Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013

Indagine sulle abitudini e sui consumi alimentari dei lavoratori dell industria e dei servizi

La prevenzione dell obesità nella popolazione generale: gli interventi finalizzati al miglioramento delle scelte alimentari

Il formaggio sardo nella Sana Alimentazione Bambino, adulto, anziano, sportivo

ACQUA E SALUTE. Spoleto giugno Oliviero Sculati Unità di Nutrizione ASL di Brescia

Ministero della Salute

Il ruolo della grande distribuzione nella prevenzione: la formulazione dei prodotti e l informazione ai consumatori.

Fabbisogno energetico e sue componenti

come modificare i comportamenti dei genitori e dei bambini nella prevenzione dell'obesità infantile

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

Indagine Nazionale sulle (s)corrette abitudini alimentari dei bambini e delle loro famiglie

schede di approfondimento.

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

Colazione. Pranzo e cena. Break. Dieta bag

Newsletter n.2. La politica di sviluppo rurale e la filiera corta

ALIMETAZIONE DA 6 A 12 MESI

Una sana alimentazione per una sana sanità:

a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)

Dieta del diabetico tipo 2 e modello mediterraneo. Lattanzio A, Giagulli VA, Guastamacchia E, Licchelli B, *De Pergola G, Triggiani V U.O.

PROGRAMMA SCUOLA DI DIETETICA NUTRIRSI DI SALUTE ANNO SCOLASTICO 2012

Indagine e proposta progettuale

Welfare sociale in Europa e in Italia: sfide e prospettive. Prof. Emmanuele Pavolini Urbino 7 Maggio 2015

MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Napoli, 25 settembre 2009 Tavola rotonda: Guadagnare con guadagnare salute Maurizio Zucchi Direttore Qualità Coop Italia

Il modello generale di commercio internazionale

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione

PROGETTAZIONE/DOCUMENTAZIONE UNITA DIDATTICA di AREA SCIENTIFICA a.s

Si prega di rispondere a tutte le domande nel modo più completo possibile e nel modo più sincero.

Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo

Alimentazione e Nutrizione

Se vuoi saperne di più vai su:

Da dove derivano i nostri cibi preferiti? Gli alimenti derivano in gran parte dall agricoltura e dall allevamento degli animali domestici

L uso delle rimesse degli emigrati albanesi: indagine sulle famiglie rimaste in Patria

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Menu: i nuovi standard regionali

Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo

Immigrazione e salute in Italia e. Serena Piovesan CINFORMI Centro informativo per l immigrazione (PAT)

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

Slow Food. for Africa orti. per coltivare il futuro. Paola Viesi. Paola Viesi

Alimentazione al Femminile A cura di

I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati

MenSana. Le scelte istituzionali del menu scolastico

Mortalità infantile I perché di uno studio

L ALIMENTAZIONE. DANIELA BASOSI Scuola Secondaria inferiore - Classe terza 8 Maggio 2011

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Il modello generale di commercio internazionale

Il Servizio di Refezione Scolastica del Comune di Poggibonsi

ALIMENTAZIONE DA 12 A 36 MESI

Ricette, calorie e valori nutrizionali: come nasce l etichetta nutrizionale di un alimento?

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione!

L alimentazione. Erminia Ebner Dietista Specializzata Scienze della Nutrizione Umana Scuola dello Sport C.O.N.I. Roma. Centro Tecnico Federale FIB

Wine, a culture of moderation. Il vino, si apprezza solo con moderazione

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini

Un sistema per guadagnare salute

Il modello generale di commercio internazionale

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

I tempi della vita quotidiana

Piramidi alimentari. di Laura Cassata. Autore Laura Cassata. Referente scientifico Michela Mayer. Grado scolastico Scuola Secondaria di II grado

Stime sul costo e sugli effetti distributivi di programmi di contrasto alla povertà. Massimo Baldini (CAPP) Daniele Pacifico (CAPP e MLPS)

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ROSSA

di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Protocollo d Intesa. tra

Questionario. Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

ASL - Benevento. Okkio alla salute. Un indagine tra i bambini della scuola primaria

IL DIRETTORE Prof. Carlo Gaudio

Malnutrizione, povertà ed accesso agli alimenti nei paesi in via di sviluppo

INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE. REG.CE n. 1924/2006

Alimenti. Gruppi Alimentari

ADOZIONI A DISTANZA Etiopia

Transcript:

Le nuove frontiere della cooperazione sanitaria internazionale e della salute dei migranti: la prevenzione delle malattie croniche Nesso epidemiologico tra denutrizione infantile e rischio metabolico in età adulta, processi di transizione nutrizionale e proposte d intervento Miriam Valiani Dietista

DENUTRIZIONE INFANTILE E RISCHIO METABOLICO Gli interventi volti al miglioramento della salute materna e infantile e quelli relativi a prevenzione e cura delle malattie metaboliche e croniche rappresentano le due facce di una stessa medaglia: Un numero crescente di studi mette in evidenza come lo stato di denutrizione infantile aumenti il rischio di sviluppare malattie metaboliche e croniche in età adulta

DENUTRIZIONE INFANTILE E RISCHIO METABOLICO I bambini con basso peso alla nascita o denutriti nei primi anni di vita tendono a sviluppare una maggiore sensibilità insulinica che li predispone all accumulo lipidico e allo sviluppo di obesità e diabete in età adulta. Basso peso alla nascita Denutrizione infantile Ipersensibilità insulinica Obesità e diabete La denutrizione infantile, ancor più se associata ad episodi ricorrenti di diarrea infettiva, può determinare stati cronici di infiammazione correlati ad alte concentrazioni plasmatiche di cortisolo (ormone antinfiammatorio) e ad «ipersensibilizzazione» dell asse ipotalamo-ipofisi-surrene, creando le premesse per un futuro sviluppo di dislipidemia ed ipertensione. Denutrizione Diarrea infettiva cronica Ipersensibilizzazione asse HPA Dislipidemia e ipertensione

DENUTRIZIONE INFANTILE E RISCHIO METABOLICO Predisposizione metabolica acquisita Tale predisposizione, maturata in risposta a condizioni ambientali di stress infettivo e metabolico, se associata al fenomeno di transizione nutrizionale e all aumentata aspettativa di vita, spiega la crescente prevalenza di malattie metaboliche e croniche nei paesi a bassomedio reddito. Aumento della aspettativa di vita Boom malattie metabolichecroniche Transizione nutrizionale

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE Prima della colonizzazione francese Miglio Ma anche sorgo, fonio e una varietà locale di riso Pesce Le coste del Senegal sono tra le più pescose al mondo

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE Latte cagliato Soprattutto nell entroterra, tra le popolazioni dedite all allevamento Vegetali locali Foglie di Baobab, Bissab bianco etc. Frutta selvatica saheliana Sump (dattero del deserto), frutto del Baobab etc.

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE Con la colonizzazione francese Il regime coloniale francese introduce in Senegal la monocultura dell arachide (destinata ad essere venduta sui mercati internazionali) La filiera tradizionale di produzione del miglio ne risulta gravemente danneggiata Per sfamare la popolazione senegalese il regime coloniale decide di importare riso ed altri prodotti dalle colonie d Asia

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE CON IL REGIME COLONIALE LA POPOLAZIONE SENEGALESE PERDE LA SOVRANITA ALIMENTARE LA DIPENDENZA DALLE IMPORTAZIONI, E LA CRISI DELLE FILIERE LOCALI, AUMENTA ULTERIORMENTE A PARTIRE DAGLI ANNI 80-90 A SEGUITO DEI PIANI DI AGGIUSTAMENTO STRUTTURALE

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE TUTT OGGI (AD ECCEZIONE DI PESCE, ARACHIDE E MIGLIO) GRAN PARTE DEI PRODOTTI ALIMENTARI CONSUMATI IN SENEGAL SONO ACQUISTATI SUI MERCATI INTERNAZIONALI. TRA I PRODOTTI D IMPORTAZIONE, QUELLI PIU DIFFUSI, IN RAGIONE DEL LORO BASSO PREZZO, SONO: RISO BRISE BAGUETTE OLI VEGETALI MARGARINE ESALTATORI DI SAPIDITA (DADO) ZUCCHERO

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE SEPPUR A PREVALENZA CONTADINA, LA POPOLAZIONE SENEGALESE DIPENDE SOLO IN MINIMA PERCENTUALE (11%) DA MODELLI DI SOSTENTAMENTO BASATI SU AUTOPRODUZIONE E AUTOCONSUMO: ANCHE TRA LA POPOLAZIONE RURALE L APPROVIGGIONAMENTO ALIMENTARE DIPENDE DALLA COMPRA-VENDITA QUESTO FA SI CHE TRA MODELLI ALIMENTARI RURALI E URBANI NON VI SIANO SOSTANZIALI DIFFERENZE PIUTTOSTO, LA DIETA CAMBIA, SIA IN CITTA CHE IN CAMPAGNA, AL VARIARE DEL POTERE D ACQUISTO (DISPONIBILITA ECONOMICA PER NUCLEO FAMILIARE)

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE MEDIAMENTE, NELLA DIETA SENEGALESE, I GLUCIDI APPORTANO IL 65% CIRCA DELLE CALORIE TOTALI INTRODOTTE, LIPIDI E PROTEINE RAPPRESENTANO RISPETTIVAMENTE IL 25% E 10%. MA PRESSO LE CLASSI MENO AGIATE LA QUOTA GLUCIDICA (E SPESSO ANCHE QUELLA LIPIDICA) TENDE AD AUMENTARE A DISCAPITO DEL RESTO (FONTI PROTEICHE, FRUTTA E VERDURA). QUANDO INVECE IL POTERE D ACQUISTO AUMENTA, LA DIETA SI FA PIU VARIA: AUMENTA IL CONSUMO PROTEICO (SOPRATTUTTO QUELLO DI CARNE E PRODOTTI CASEARI) COSI COME QUELLO LIPIDICO D ALTRA PARTE RISULTA SIGNIFICATIVAMENTE MAGGIORE ANCHE IL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE IN GENERALE, NON APPENA LA DISPONIBILITA ECONOMICA LO PERMETTE (COME NEL CASO DI GRAN PARTE DEI MIGRANTI E DELLE LORO FAMIGLIE CHE BENEFICIANO DELLE RIMESSE DI CONIUGI E PARENTI RESIDENTI ALL ESTERO), LA DIETA SENEGALESE TENDE AD ESSERE: IPERCALORICA IPERLIPIDICA CARATTERIZZATA DA UN ECCESSIVA AGGIUNTA A CIBI E BEVANDE DI ZUCCHERI ED ESALTATORI DI SAPIDITA

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE ESEMPIO: COMPOSIZIONE BROMATOLOGICA DEL PIATTO NAZIONALE, THIEBOU DJENNE: A persona: 1400 kcal, Lipidi 38%, NaCl 5g, Fibra 12g

TRANSIZIONE NUTRIZIONALE In generale, i piatti senegalesi «ricchi» apportano una media di: A PORZIONE: 1300 kcal 50 ml DI OLIO A PERSONA (QUANDO L INTAKE RACCOMANDATO E DI 40 ml DI OLIO A PERSONA AL GIORNO) 2100 mg DI SODIO (OVVERO 5,25 g DI SALE) A PERSONA (QUANDO L INTAKE RACCOMANDATO PER LA POPOLAZIONE AFRICANA E DI 3,75 g DI SALE AL GIORNO) BEVANDE E CREME HANNO INFINE UN CONTENUTO MOLTO ELEVATO DI ZUCCHERI SEMPLICI

PROPOSTE D INTERVENTO PROPOSTE D INTERVENTO Alla base del comportamento alimentare troviamo determinanti socioeconomici e determinanti socio-culturali. Relativamente ai determinanti socio-economici, appare auspicabile: Promuovere lo sviluppo delle filiere locali di produzione alimentare, in modo da ridurre il tasso di disoccupazione e aumentare il prodotto interno e dunque il potere d acquisto di ogni nucleo familiare Relativamente ai determinanti socio-culturali, appare auspicabile: Attuare campagne di sensibilizzazione e interventi di educazione alimentare volti ad informare la popolazione, sviluppare senso critico, accrescere conoscenze e competenze sul piano sanitario e nutrizionale (ivi compresa la conoscenza delle ottime proprietà nutrizionali di molti prodotti locali)

PROPOSTE D INTERVENTO Agire sui determinanti socio-culturali: Alla base di alcune scorrette abitudini esistono scorrette convinzioni, ad esempio: OBESITA = SALUTE BEVANDE ZUCCHERATE= RICCHEZZA DADO= MIGLIOR GUSTO Materiale informativo realizzato: Abbiamo realizzato del materiale informativo cartaceo, sotto forma di depliant a tre ante, da distribuire e illustrare in occasione di giornate di sensibilizzazione e incontri specifici di educazione nutrizionale rivolti alla comunità dei senegalesi residenti in Toscana.

DEPLIANT «PIRAMIDE ALIMENTARE» (BILINGUE), FRONTE

DEPLIANT «PIRAMIDE ALIMENTARE» (BILINGUE), RETRO

DEPLIANT «5 REGOLE PER UNA VITA IN SALUTE», FRONTE

VERSIONE FRANCESE, FRONTE

DEPLIANT «5 REGOLE PER UNA VITA IN SALUTE», RETRO

VERSIONE FRANCESE, RETRO

PROPOSTE D INTERVENTO INTENDIAMO REALIZZARE IN FUTURO, CON IL COINVOLGIMENTO E LA COLLABORAZIONE DELLA COMUNUTA SENEGALESE TOSCANA, MATERIALE AUDIO-VISIVO (DA DIFFONDERE SU YOUTUBE, FB, ATTRAVERSO SMARTPHONE ETC. ) IN MODO DA RAGGIUNGERE ANCHE LA POPOLAZIONE SENEGALESE IN SENEGAL. PREVEDIAMO UNA SERIE DI BREVI VIDEO SU: CAUSE E CONSEGUENZE DELLE PRINCIPALI MALATTIE METABOLICHE E CRONICHE (DIABETE, IPERTENSIONE ) INDICAZIONI SANITARIE E NUTRIZIONALI FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE E AL CONTROLLO DI TALI PATOLOGIE

CONCLUSIONI LA COMUNITA DEI MIGRANTI SVOLGE UN RUOLO FONDAMENTALE NEL PROCESSO DI SVILUPPO DEL PAESE D ORIGINE. RAPPRESENTA INFATTI UN IMPORTANTE VETTORE DI INNOVAZIONE E UN FATTORE DI MEDIAZIONE TRA LE CULTURE TRADIZIONALI E LE ESIGENZE DI CAMBIAMENTO DETTATE DALLA PARTECIPAZIONE AL PROCESSO DI GLOBALIZZAZIONE CITANDO SENGHOR: DALL «APPUNTAMENTO (MONDIALE) DEL DARE E DEL RICEVERE»